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DABcancerogeni
Un esempio è il (diaminoazobenzene), veniva utilizzato per aumentare l'appetibilità del burro e delle margarine. È un procancerogeno che viene attivato a livello epatico per idrossilazione e poi per fosforilazione. Porta alla formazione di epatomi, tumori benigni del fegato che possono trasformarsi in epatocarcinomi. Le cedo gruppi metilici e alchilici al DNA, sono sostanze mutagene. Tra queste sostanze troviamo l'iprite farmaci come (gas mostarda) che veniva usata durante la Prima guerra mondiale, varie possidi, lattoni, nitrocomposti (si possono formare a livello dello stomaco tra amine e nitriti), uretano (veniva usato come anestetico) ed etionina. Sono cancerogeni diretti che agiscono a livello del DNA. Gli sono prodotti dall'industria, vengono usati come DDT insetticidi, pesticidi, resine, solventi e sostanze plastiche. Il (diclorodifeniltricloroetano) è quello che ha meno potere cancerogeno.
fino agli anni 70 veniva usato come insetticida per uso domestico. È stato tolto dal mercato ma intorno al 2000 è stato riutilizzato nelle zone clorofenoli. L'adrazina è un diserbante cloruro di vinile mutageno. Il tetracloruro di carbonio a dosi elevate è un cancerogeno. C'è una correlazione tra dieta e tumori. Alcune sostanze si possono formare dall'interazione di ammine con alimenti (nitrocomposti), gli idrocarburi si possono formare durante la cottura, altre sono sostanze naturali contenute direttamente negli alimenti. Alcune sostanze hanno un'azione protettiva, possono controllare l'infiammazione e questo aiuta nella prevenzione. Le sostanze antiossidanti non sono curative ma tengono sotto controllo i fattori promuoventi, non agiscono sugli inizianti. Dal punto di vista quantitativo, gli alimenti possono portare alcancroinfatti l'obesità è legata al cancro (l'obesità addominale è legata al tumore della prostata, della mammella e dell'utero). Avendo più tessuto adiposo ho più infiammazione e quindi ho più fattori promuoventi. Anche la produzione eccessiva di ormone può agire da promuovente.
Tramite il cibo ci si può contaminare accidentalmente con sostanze cancerogene come aflatossina, composti radioattivi e pesticidi.
Gli ormoni possono agire da promuoventi. In alcuni tumori ormono-dipendenti viene fatta una terapia che azzera la presenza degli ormoni. Si utilizzano farmaci che agiscono a livello centrale inibendo la sintesi degli ormoni oppure con sostanze che interagiscono con gli ormoni già prodotti. I tumori legati agli ormoni sono il carcinoma mammario, il carcinoma dell'endometrio e carcinoma prostatico.
In era pre-genomica venivano utilizzati solo chemioterapici che non distinguevano la cellula tumorale.
dalla cellula normale e quindi portavano a effetti collaterali gravi. Nell'era post-genomica si abbassa la dose di chemioterapici. Si cercano di individuare i punti deboli dellacellula tumorale in modo da colpire target specifici. Rimane sempre il problema dellaresistenza. Classificazione neoplasie Possono essere classificate in base al loro comportamento, al tessuto di origine (istogenetica) edalla gradazione e stadiazione (sistema TNM). comportamento In base al comportamento, i tumori di distinguono in benigni e maligni. Tiene conto del tipo dicrescita che può essere espansiva oppure infiltrativa ed invasiva. Il discorso non è sempre cosìlineare infatti alcuni tumori benigni crescono in sedi che possono provocare gravi problemi come a livello del cranio e del polmone, in questi casi la prognosi è negativa anche si tratta ditumori benigni. Alcuni tumori maligni non sono in grado di metastatizzare come per i tumori delcervello e quelli della cute. I tumori benigniCaratteristiche dei tumori benigni
I tumori benigni hanno la capsula, le atipie sono scarse (le celluleneoplastiche non sono così diverse dalle cellule normali), tendono a non recidivare (tranne per alcune eccezioni come tumori benigni del cervello), non danno cachessia neoplastica (l'ospite non dimagrisce drasticamente perché il tumore non si nutre a discapito dell'ospite) e non metastatizzano.
Caratteristiche dei tumori maligni
I tumori maligni si infiltrano formando delle metastasi, la capsula è assente o incompleta, le atipie sono notevoli sia dal punto di vista morfologico che funzionale, si replicano velocemente, danno recidive e inducono la cachessia neoplastica (atrofia generalizzata). Il tumore maligno al centro ha delle aree di necrosi.
Recentemente è stato scoperto che le cellule tumorali sono in grado di mandare in circolo delle vescicole che sono una propagazione della loro membrana. Si formano una sorta di nanoparticelle che si staccano dalla membrana. Questo meccanismo è molto studiato perché potrebbe...
Rappresentare un modo per diagnosticare in maniera precoce la neoplasia. Queste esosomi sono particelle chiamate vescicole extracellulari. All'interno di queste particelle si trovano dei microRNA che non hanno la capacità di codificare per nessuna proteina, non vengono tradotti. Questi RNA potrebbero rappresentare dei marcatori. Gli esosomi servono per comunicare da una sede all'altra e favorire la formazione delle metastasi. I microRNA contenuti negli esosomi sono dei regolatori di geni, influiscono sulla trascrizione dei geni. Servono per modificare la trascrizione genica in tessuti a distanza. Alcuni funzionano da oncogeni e altri regolano gli oncosoppressori quindi possono indurre il cancro a distanza. Il cancro può essere indotto anche da mutazioni post-trascrizionali. Questi RNA possono reprimere degli RNA codificanti per oncogeni o oncosoppressori.
Classificazione istogenetica: La dipende dallo studio delle caratteristiche delle cellule tumorali. Studia l'acquisizione delle atipie.
I tumori più maligni sono molto sdifferenziati, hanno perso tutte le caratteristiche della cellula di provenienza. Sommando le atipie si va verso l'anaplasia e alla caratteristica di malignità. All'interno del tumore possono essere presenti delle aree di metaplasia e questo rende difficile la classificazione. La classificazione istogenetica tiene conto del grado di differenziamento. Viene fatta una classificazione in base al tessuto epiteliale, tessuto connettivale di rivestimento e al tessuto connettivale. Il tessuto epiteliale può essere ghiandolare. All'interno di ogni categoria possiamo avere tumori maligni o benigni. Tra i tumori benigni dell'epitelio di rivestimento abbiamo quelli verruche (sono attaccati direttamente all'epitelio) che comprendono condilomi (formate da epitelio corneificato molto ricco di cheratina, l'eziologia è virale) e polipi (epitelio non corneificato, si forma a livello delle mucose) oppure quelli che.comprendono (formazione a testa di polpo, hapapillomaun unico asso fibrovascolare non ramificato) e (ha una serie di ramificazioni, ha uncarcinomiasse fibrovascolare ramificato). I tumori epiteliali di rivestimento maligni si chiamanocarcinomi a cellule basali, carcinomie a seconda della tipologia delle cellule implicate abbiamoa cellule squamose, carcinomi a cellule indifferenziate, epitelioma vescicale melanomaemaligno (deriva da melanociti che sono cellule che derivano dalla cresta neurale). Tra i tumoriadenomi fibroadenomi.epiteliali ghiandolari benigni abbiamo gli e i Quelli maligni sonoadenocarcinomi carcinomi midollari, scirrosi mucosie che si dividono in e in base allesecrezioni che producono. I tumori connettivali si dividono in benigni e maligni. Quelli benigni-omafiniscono in (fibroma, lipoma, condroma, leiomioma). Quelli maligni vengono chiamatisarcomi (fibrosarcoma, oteosarcoma, condrosarcoma).I polipi sono tumori benigni a testa di polipo con un asso fibrovascolare non ramificato.
Possonopolipo teleangectasicoessere di varie tipologie: il polipo teleangectasico ha vasi sanguigni dilatati e congesti, il polipo andenomatoso ha delle ghiandole al suo interno. I polipi si possono formare a livello intestinale, dell'endometrio (utero) e della mucosa nasale. Pur non essendo tumori maligni, tendono a recidivare. I papillomi hanno una formazione arborescente. I papillomi si trovano a livello della vescica, questi possono evolvere in una neoplasia maligna. Si possono formare anche a livello della laringe in soggetti che usano molto la voce (cantanti). Hanno soprattutto un'eziologia virale. A livello cutaneo ci possono essere anche i tumori degli annessi cutanei. Quello delle ghiandole idroadenoma, siringoadenoma sudoripare si chiama epitelioma basocellulare, quello delle ghiandole sebacee si chiama etricoepitelioma, quello dei follicoli piliferi si chiama epitelioma basocellulare. Sono tutti tumori benigni che si formano più facilmente nell'età avanzata.basali) è caratterizzato da cellule dello strato basale poco differenziate. Questo tumore provoca delle lesioni, delle ferite che non guariscono, tende ad ulcerare. Vengono riconosciuti facilmente quindi vengono esportati. Se sono avanzate possono richiedere delle correzioni di chirurgia estetica. Vengono colpiti soprattutto la base del naso e il naso. Non è metastatico. Si forma oltre che nel volto anche nell'addome e nella schiena quindi nelle zone più esposte al sole. È tipico dell'età avanzata. È un carcinoma in situ perché è un tumore maligno ma resta confinato, non metastatizza.
epitelioma spinocellulare L' (o spinalioma o epitelioma a cellule squamose) è la forma di tumore cutaneo più aggressiva. Tende ad ulcerare e a corneificare. Ha una maggiore tendenza ad infiltrarsi. Il connettivo sottostante è altamente infiammato.
epiteliomi a cellule indifferenziate Gli sono delle deviazioni più importanti.
Non sono cheratinizzate. Le cellule sono estremamente atipiche e lo stroma connettivale è scarso quindi hanno una notevole capacità di metastatizzare. Gli adenomi sono tumori benigni degli epiteli ghiandolari. Possono riguardare fegato, prostata, ghiandole sudoripare, ghiandole salivari e ghiandola mammaria (fibroadenoma, è frequente nelle donne giovani ed è un tumore misto con componente epiteliale e fibrosa). Possono essere polipi adenomatosi cioè polipi con ghiandole al suo interno. Tutti gli epiteli ghiandolari possono dare luogo a dei tumori benigni. Poi ci sono quelli delle ghiandole endocrine come adenomi ipofisari, adenomi corticosurrenali, adenomi insulare del pancreas, feocromocitoma (midollare del surrene), leydigoma (del testicolo), cistoadenomi ovarici, adenomi tiroidei e adenomi delle paratiroidi. Tutte queste formazioni che riguardano le ghiandole endocrine mantengono la funzionalità.