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Struttura e profili professionali dell'industria cinematografica
I materiali vengono riconsegnati, si chiudono i contratti, si pensa ai contributi.
6. Valutazione interna ed esterna.
Interna: ci si chiede se si è soddisfatti di cosa si è fatto.
Esterna: ci si chiede come ha reagito il pubblico.
Lezione 4 14/10
Nell'industria cinematografica si lavora per reparti.
Reparto produttivo una delle figure fondamentali è il produttore esecutivo, che spesso coincide con il produttore (l'imprenditore che spende di suo, cerca i mezzi finanziari ed è titolare dei diritti).
C'è anche chi deve stare sul set per fare i contratti, una persona di fiducia del produttore.
Organizzatore generale cura il preventivo. Ha una visione dell'apparato produttivo ma anche una visione normativa. Deve conoscere le norme e il mercato sotto il profilo dei costi, altrimenti sbaglia il preventivo.
Direttore di produzione dipende
dall'organizzatore generale. Una volta fatto il piano di lavorazione fino al montaggio e all'edizione, il direttore si occupa della realizzazione concreta, ma chi ha dato l'input è l'organizzatore. -> Ispettore di produzione sta sul set per le cose concrete (es. se manca un filtro verde e il giorno dopo serve, lui deve far sì ci sia). -> Location manager una volta era fondamentale, oggi è sostituito da internet. Conosce le locations. Oggi è una figura molto specializzata, deve sapere tutto sulla location. -> Segretaria assistente del direttore. Lavora anche con il regista in alcuni casi. -> Assistente di produzione a volte non si trova questa figura; normalmente è chi ha ben presente chi c'è nei reparti. Se al regista serve un macchinista, l'assistente lo va a cercare. -> Autisti si occupano del trasporto delle persone. Alcuni, come l'attore protagonista, hanno una macchina solo per loro, con il proprioautista.→Runner fattorino; prende le cose che mancano. Reparto regia→Regista una figura a sé, economicamente. Le altre sono figure di supporto.→Aiuto regista tiene la sceneggiatura e sceglie che scena si gira quel giorno. Il regista controllada un monitor di ritorno quello che sta accadendo e sarà lui a dire "azione".→Segretaria di edizione figura ricercata, responsabile della configurazione della scena.→Dialog coach prepara l'attore sulla lingua.→Capogruppo reclutano sul territorio le comparse. Reparto artistico Scenografia →Scenografo oggi è spesso un architetto. È importante come si costruisce la scenografia e la dimensione storica. Lavora a stretto contatto con il regista.→Costumi non si tratta solo di fare costumi per film ambientati nel '700/'800.→Trucco e parrucche oltre al semplice trucco, i truccatori si occupano di realizzare volti sfregiati, labbra deturpate, ecc. Il parrucchieredeve sapere come venivano portati i capelli in ogni epoca.Fotografia →Direttore della fotografia decide con il regista i tipi di illuminazione. Deve avere una visione cromatica della scena. La decisione finale è del regista.
→Macchinista muove la macchina da presa.
→Elettricista si occupa degli impianti. L'impianto primo che serve in un set è l'impianto luci, di alimentazione della macchina da presa.
Suono →Microfonista ha una cognizione di cos'è il microfono digitale.
→Fonico è responsabile di tutto ciò che si sente nel film.
Montaggio In questa fase ci sono il regista e il montatore. Il regista dà indicazioni e il montatore deve incollare bene le parti, deve conoscere bene i software del montaggio.
Reparto eventuale: salute e sicurezza Non c'è sempre, anche se ora è obbligatorio un reparto COVID. Questo reparto c'è se il film comporta dei rischi.
→Counselor serve soprattutto ai
grandi attori che finiscono un film e poi ne fanno un altro, e i ruoli sono molto diversi. In quel caso serve un supporto psicologico.
La prima cosa bella (2010) costi
Sulla lista non c'è un produttore esecutivo perché era uno dei soci di Indiana production.
C'era un controllo costante dei soldi spesi. Come si vedeva che c'era una spesa maggiore da una parte, si contraevano le spese dall'altra.
Non hanno speso niente per i luoghi privati e di più per luoghi pubblici.
Nel contratto degli attori e della troupe è previsto dare loro soldi in più laddove si spostino dalla residenza. Agli attori hanno fatto una retribuzione forfettaria.
Questo film è stato girato in pellicola e il negativo è costato 90 mila euro. La pellicola inquina e costa di più, a differenza dell'hard disk.
Prod. fee l'incasso del produttore indipendentemente da come va il film. Quando le cose vanno male la
abbassano.–Lezione 5 21/10→H. Lasswell la comunicazione deve avvenire tra persone.C'è l'emittente e il ricevente lo deve riconoscere, e viceversa. L'emittente deve riconoscere ilricevente non solo come persona, ma come persona in grado di ricevere un messaggio.→Nel 1956 Jakobson crea un modello il mittente è chi dice qualcosa e ha una sua dimensione diemozionalità. Il contesto è un supporto al messaggio. Ci si può anche straniare da esso nella fasedel messaggio, ma più il messaggio è contestualizzato e più è efficace. C'è un codice perché nontutto è parolato; in esso vediamo una funzione metalinguistica.→Funzione emotiva tutti parliamo in maniera diversa, anche se si dicono le stesse cose.→Funzione fatica una volta aperto il canale l'emittente deve verificare che in esso stianoviaggiando le informazioni così come vuole che viaggino. Se
l'emittente capisce che il ricevente non sta ascoltando, deve individuare strumenti linguistici di richiamo.
Funzione poetica consiste nell'individuazione di elementi formali, linguistici che vengono combinati al fine di essere compresi. Es.: parlare lentamente.
Funzione metalinguistica va oltre il linguaggio. Se un discorso non viene capito, se ne propone un altro.
Funzione referenziale contestualizzazione del discorso. È l'elemento attraverso cui si contestualizza un discorso, possibilmente ancorandolo alla realtà.
Funzione conativa non è una sollecitazione alla persona nella totalità del suo essere; è un agire perché modifichi certi comportamenti. L'elemento più frequente è quello della persuasione, usato molto dai politici per catturare consensi. Nella pubblicità l'impianto logico è lo stesso, ma lo scopo è fare sì che lo spettatore compri.
Contesto e
interpretazione i messaggi devono sempre essere contestualizzati. L'intenzione è primaria rispetto al messaggio. Es.: l'intenzione primaria della pubblicità è di vendere. Nel dialogo, l'intenzione è che il mittente sia compreso. Intenzione secondaria: l'interlocutore deve aderire all'intenzione del mittente. → Il modello del circuito seduttivo (U. Volli) Volli codifica gli elementi del circuito seduttivo. → L'emittente è esposto e visibile es. pubblicità: se si deve vendere una macchina, si può compararla con un'altra, ma bisogna subito mettere al centro dell'intervento comunicativo l'oggetto. → Il ricevente è sottoposto a una notevole pressione es. pubblicità: il pubblicitario vuole vendere una nuova macchina; agisce sul destinatario al fine di convincerlo a comprarla. La persona è forte: vede una macchina che consuma poco, dura molto, ha interni belli, ecc. Neglispot si cerca in pocotempo (26-52 secondi) di iniettare con forza tutti gli elementi caratterizzanti l'automobile in modo tale da persuadere il destinatario ad acquistarla.
Il momento del contatto è enfatizzato, l'enfasi è una crescita della nostra relazionalità. Quando due persone parlano direttamente hanno già raggiunto un livello più elevato di comunicazione, perché stanno accanto, si parlano di più. Nel messaggio pubblicitario c'è una forte enfatizzazione: mostrano come lava bene un detersivo o quanto è buono quel caffè. Nella pubblicità, per fare pressione efficace sul destinatario, bisogna elaborare il messaggio e fare scelte precise. Bisogna usare le caratteristiche che più possano fare effetto sul ricevente medio.
Principi su cui si basa il circuito seduttivo visibilità: il messaggio deve essere chiaro. Corrispondenza di ideali: l'individuazione di ideali, stili di vita comuni.
Se si vuole vendere un'auto, il personaggio nello spot deve essere vicino come pensiero al possibile acquirente. Bisogna modificare un comportamento: indurre a comprare una certa macchina; deve prevalere il prodotto proposto. Il destinatario deve sentire il bisogno di comprare quella macchina; ma arriva a sentire la sua vita quotidiana completata usando quella macchina. Bisogna costruire un messaggio coerente con gli stili di vita proposti: es. nello spot di una macchina mettere un prezzo che l'impiegato medio può spendere. Alcune società spesso, per proporre i loro prodotti, fanno ricorso a una serie di eventi collaterali: es. apertura straordinaria per provare quella macchina. Azioni per una conferenza stampa Decalogo: - Raccogliere informazioni sull'oggetto della conferenza: chi è a capo dell'ufficio stampa cerca di avere notizie sulla storia del film, sul produttore, sul regista, ecc. - Preparazione dossier da fornire ai giornalisti dopo averraccolto le informazioni, si fa una sintesi e si realizza un dossier per i giornalisti. Sopralluogo spazio: il responsabile dell'ufficio stampa fa un sopralluogo sugli spazi dove si svolgerà la conferenza stampa; devono essere adeguati. Database testate e giornalisti: bisogna avere un database per sapere quali persone vanno invitate. Preparazione, stampa e spedizione inviti: prima si spedivano, oggi gli inviti si mandano per e-mail. Recall telefonico per conferme: un paio di giorni prima il capo ufficio stampa o i collaboratori chiamano i giornalisti. Chiedono la conferma della loro presenza ma cercano anche di far sentire il destinatario un privilegiato: si chiede se quella persona vuole fare un'intervista privata a un certo attore; si dicono molte cose. Allestimento cartelle contenenti dossier: tutto il materiale informativo viene organizzato in cartelle per essere consegnato ai giornalisti.