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LA DIREZIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ORGANIZZATIVA
la comunicazione va in molte direzioni diverse:
- topdown= va dall’altro verso il basso-> piano strategico, documenti e poi si condivide
con quelli in basso. comunicazione dirette verso il basso di un organigramma
- bottom-up= dal basso verso l’altro. cosa fruisce in questo modo? per esempio una serie
di info o comunicazioni su attività svolte e risultati raggiunti. se dall’altro scendono
strategie e obiettivi da riaggiungere, dal basso risalgono i dati e risultati che poi saranno
analizzati-> feedback di ritorno che risalgono e vengono verificati. esempio anche com
una azienda che si preoccupa di come le buone idee che sono presenti a diversi livelli
dell’org possano trovare canali per esprimersi.
- comunicazione laterale: da pari a pari-> bisogno di dare info alla responsabile dell’unita
marketing= due parigrado. tra diversi soggetti ci si scambiano informazioni, tra
componenti di uno stesso team. 15
- comunicazione a due vie: reciproca. due soggetti si scambiano feedback in
contemporanea. reciprocità e scambio di informazione. è sia formale che informale
perche avvengono nella quotidianità.
- comunicazione diffusa: di solito è molto informale e il flusso non si può controllare->
pettegolezzo o sentito dire.
MEDIA RICHNESS THEORY= ricchezza del mezzo
le info possiamo scambiarle attraverso dei mezzi attrvrso un dialogo o una riunione faccia
a faccia, email, regolamento messo sul sito internet dell’azienda.
son molteplici i canali di comunicazione oggi molto più che in passato perche anche le
tecnologie ci consentono di scambiare info.
varietà di segnali e linguaggi che possiamo utilizzare e dall’altra parte abbiamo la velocità
del feedback personalizzato-> documenti formali, scirtti, documenti messi sul sito
dell’azienda video stanno su mezzi che non sono molto ricchi di stimoli e possibilità di
feedback-> questi sono i mezzi più poveri che usano la forma scritta o la formalita, non
consentono un dialogo, non hanno personalitaà.
quando saliamo invece abbiamo contenuti più ricchi: email ancora formale pero è più
rapida e posso rispondere subito-> feedback in tempi più rapidi. messaggio vocale ancora
di più perche posso rispondere in maniera molto più veloce.
dà informazioni in più, emotività, stato d’animo, tono e possiamo controbattere, aumenta la
complessita del feedback che possiamo fare. è più ricco, ci possiamo capire meglio.
determinate conversazioni non è efficace e corretto farle via email, alcune richiedono una
maggiore ricchezza del mezzo, rischio di peggiorare la situazione con oggetti meno ricchi.
fino ad arrivare al mezzo considerato il più ricco che è il face to face, dialogo o riunione, lo
usiamo a 365 gradi, più efficace dal punto di vista della velocita.capire qual’è il mezzo più
appropriato è molto importante. venerdì 18 novembre 2016
CASO PRELIMINARE DAVID RADCLIFFE DI HOGG ROBINSON
domande:
1 no comunicazione top down, si comunicazione bottom up perche sembrano essere
importanti le idee che nascono dal basso per aprire canali che consentano alle idee e ai
problemi o alle possibili soluzioni di venire ascoltate. si anche alla comunicazione laterale
e di reciprocita, rafforza anche la relazione tra pari e laterali-> comunicazione e asclto, si
fanno domande e risposte. comunicazione a uno via è poco praticata. anche
comunicazione diffusa presente perche il capo comunica con 20 persone e non con 200.
2 -3 privilegiano comunicazioni face to face (ridondanza di incontri programmati ed
organizzati attenti alle varie funzioni, mail, telefonate, newslettere, feedback periodici via
internet-> canali pic ricchi e canali meno ricchi. trasmettiamo info anche di tipo non verbale
e feedback immediato. accessibili a tutti i dipendenti.
4 cooperazione e innovazioni confronto, sviluppo, chiarezza-> organizzazione dove ci si
ascolta. presidente che ascolta, questo è il messaggio. rispetto nella comunicaizne,
immediatezza, feedback, passaparola, considerazione delle persone.
5 vantaggi ottenuti: ci si sente più rilassati, impatto sul clima organizzativo, ricchezza dei
punti di vista sui problemi che possono mergere-> influenzare come le persone pensano di
risolvere interpretare il problema, problem setting condivisi. crescita azienda-> in questo
modo mentre nei primi incontri emergevano problemi dove si parlava solo di se stessi,
negli ultimi incontri le persone hanno capito che sono un Noi si sono spostati, iniziano e a
pensare all’azineda, ai problemi comuni-> focus sull’azienda. possono avere una visione a
360 gradi, non sono più nel loro reparto ma può accedere ad una visione più ampia 16
dell’azienda e questo succede solo con una forma di comunicazione aziendale molto
coinvolgente.
6 potenziali rischi: rischio di coinvolgere sempre le stesse persone e quindi far sentire
esclusi gli altri quindi utilizzare una rotaizone, stile di leadership democratico e delegativo
-> gestire questo stile di leadership e non far perdere l’autorità, stile di leadership più
faticoso rispetto a quello autocratico, bisogna essere autorevoli senza essere autoritari->
stile partecipativo ma caratteristiche di gestire queste scelte.
un altro rischio può essere che le persone troppo delegate possano approfittarsi di privilegi
per loro o portano questioni verso di loro o impegnare l’agenda su questioni che
interessano-> comportamenti opportunistici. organizzare tutto con quali incontri, come
bilanciarli, come evitare che le eprosne li sfruttino per loro
7 stile di leadership adottato: gia detto prima giovedì 24 novembre 2016
prospettiva della SCUOLA DI PALO ALTO famosa negli studi di psicologia sociale che nel
secolo scorso ha sviluppato lo studio empirico sul funzionamento della comunicazione
umana.
attraverso lo studio questa scuola ha svelato molti meccanismi della comunicazione-> ha
prodotto gli ASSIOMI della comunicazione = un postulato, info di carattere generale.
1 all’interno della relazione umana NON COMUNICARE è IMPOSSIBILE-> se si tace
non si comunica niente, invece questi studi dimostrano questo postulato dove scoprono
che il comportamento all’interno della relazione ha valore di comunicaizone= ogni
comportamento è una comunicazione (anche il silenzio è un atto comunicativo perche
mettono in comune dei significati e quindi vengono interpetati).
perche non si può non comunicare? perche quando comunichiamo utilizziamo diversi
canali per codificare vari messaggi non sol con il codice numerico (le parole) ma anche il
codice analogico= insieme di comportamenti che appartengono alla sfera del non
verbale, che da comunque al destinatario dei messaggi importanti.
comunicazione non verbale= aspetti che non passano attraverso le parole e la voce. ex i
gesti, la postura, il movimento, la prossemica (avvicinarsi e allontanarsi, più o meno
intimità). codice paraverbale= aspetti che non sono ciò che io dico a parole ma
hanno a che fare con l’uso del tono o del ritmo della voce, stessa frase può essere
detta con tono di voce alto ed enfatico e significa che la cosa che sto dicendo è
importante, se è un tono dimesso è poco importante+ enfasi + pause, colore tonalità
emotiva che sta attorno alle parole. il paraverbale è importante per comunicare l’interezza
del messaggio.
la comunicazione è complessa perche il codice analogico e numerico non sono coordinati:
ex una persona dice sono interessato a quello che stai dicendo ma intanto non ti ascolta
veramente o guarda il cell.
il canale analogico è più arcaico e tendiamo a credere più l’aspetto non verbale che
codifichiamo in modo inconscoio. mentre il codice numerico lo utilizziamo in modo
consapevole, scegliamo di dire delle cose, lo controlliamo meglio.
invece il canale analogico lo controlliamo poco, a volte non siamo neanche consapevoli di
aver adottato una certa emozione nell viso. scegliamo cosa dire in quali parole.
il secondo assioma è più complesso: ex “Alice nel paese delle meraviglie”-> cose e
personaggi surreali. conversazione con un personaggio a forma di uovo con un
cappellino molto piccolo-> i due discutono della parola “Gloria”= sono io che decido che
significato do alle parole. lui ha un’aria di superiorità (“è naturale che tu non capisca) e
alice risponde: non è vero che mi devi spiegare cosa vogliano dire le cose, rifiuta la sua
superiorità. lui ribadisce il suo concetto. sono io che do significati alle cose. e lei: bisogna
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vedere se potete fare in modo che le cose acquistino significati diversi. conclusione:
bisogna vedere chi comanda, chi comanda tra noi due. questa conversazione è una lotta
per la contraffazione.
chi comanda? chi definisce i significati delle cose? apparentemente c’è un oggetto e più
sottostante c’è il tipo di relazione tra le persone.
quando comunichiamo tra le persone ci sono sempre due piani: il piano all’oggetto di
discussione ma anche su quel’è la relazione tra noi due, lo facciamo implicitamente ma le
nostre conversazioni hanno sempre questo duplice piano.
entrambi vogliono avere il potere, stanno lottando per definire il potere. l’aspetto di
relazione si sta definendo ed è competitiva.
ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto ad un aspetto di relaizone: di modo che il
secondo classifica il primo ed è quindi meta comunicazione che qualifica il contenuto
informativo efficace per la comunicazione globale.
terzo assioma: nel comunicare la singola comunicazione che ci può essere tra due
soggetti si inserisce in una scuola, in sequenze di comunicazione che sono venute prima
o che seguiranno. ognuno di noi pero punteggia in queste sequenze comunicative.
punteggiature diverse a seconda del punto di vista. noi interpretiamo le sequenze
comunicative e individuiamo delle cause e dei soggetti ma punteggiamo in modo diverso
perche ognuno ha la sua opinione e quindi nascono dibattiti o screzi sul lavoro.
gli scambi comunicativi possono essere simmetrici o complementari:
io mi propongo come dominatore e l’altra persona è sotto di me-> compelmentarieta.
simmetria: si verifica quando assumiamo ruoli simmetrici, entrambi vogliono comandare.
possono sfociare in fenomeni distruttivi. gli scambi comunicativi a differenza del ruolo
possono essere simmetrici o complementari. venerdì 25 novembre 2016
il contesto in senso fisico è una comunicazione
contare anche la storia delle persone che parlano, se hanno gia parlato o meno
può rendere la comunicazione più efficace o più o meno