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SERVIZI GENERALI
DIREZIONE E MARKETING E LIV. 1
DESIGN E RICERCA ACQUSITI
PRODUZIONE VENDITE
OP1 OP1 OP1 OP1
OP2 OP2 OP2 OP2 LIV. 2
OP3 OP3 OP3 OP3
…Riprendendo le varie strutture
La nostra azienda di torte ha così successo che decide di aggiungere alla produzione di torte anche
la produzione di gelati: diventa inadeguata la struttura funzionale perché non avrei i vantaggi che
essa dà, ma conviene passare ad una struttura divisionale. si sviluppano delle DIVISIONI
Struttura divisionale (per prodotto o per funzioni strategiche):
incrementando la produzione con un nuovo prodotto oppure acquistando un’altra azienda che fa un
altro prodotto che diventa perciò una nuova divisione. Ogni divisione è scollegata dall’altra e ognuna
rappresenta un prodotto.
•Forma ogni divisione è un’azienda e queste sono tenute insieme
MULTI DIVISIONALE (M-FORM):
dalla Holding che le gestisce tutte, essa è l’unico motivo per cui queste aziende stanno nello stesso
organigramma si parla di conglomerati.
Es. è la holding di
Fiat,
- New Holland
- Iveco
- Juventus
- La stampa
- Assicurazioni
Questo tipo di forma divisionale segue la logica FINANZIARIA o di PORTFOGLIO = risorse
↑
ottenute portano ad aumentare l’apertura nel mercato e a differenziazioni del rischio (diversi settori)
•CORE quando cresco, decido di diversificare oppure attuo una diversificazione
COMPETENCE:
sfruttando le core competence = cerco aree di business in cui espandermi che valorizzino però ciò
che so fare meglio il mio vantaggio non è finanziario né di posizionamento nel mercato (BCG) ma
dipende dalle capacità di allargare la mia capacità in più business forma divisionale accentrata.
DG
1 2 RICERCA E
A B C SVILUPPO
È ciò che detiene la Core Competence,
attraversa tutte le divisioni idee su
come sfruttare al meglio il mio prodotto
core.
Es. è 3M (specializzata nella produzione della colla ricerca e sviluppo = migliori modi per sfruttare
il mio prodotto core, la colla) = creazione di spugne abrasive, post-it, cerotti per il naso tutti usano
la colla 3M. 12 aprile
Analisi dell’ “AS IS” = com’è, capire gli elementi che creano problemi e quali elementi bisogna
migliorare si passa al “TO BE” = essere, riprogettazione, analizzare una situazione problematica
Il consulente è quello che fa un’analisi “As is”, elabora come bisogna agire e trova una soluzione
STRUTTURA FUNZIONALE STRUTTURA DIVISIONALE
raggiunge non sprecare è una delle più utilizzate in azienda.
Vantaggi: Vantaggi:
l’efficienza,
le risorse e valorizzarle Per prodotto o per mercato. adatta ad ambienti
raggiungo economie
scopo, specializzazione, di in continuo cambiamento: persone specifiche si
di scala,
apprendimento… occupano dei cambiamenti di specifiche aree
azienda immediata a rispondere + forte
orientamento al cliente, poiché mi concentro
sugli input e non sugli output.
C’è coordinamento tra funzioni, in quando è
l’obiettivo della divisione stessa.
in ambienti dinamici manca il alti costi, nella divisionale ognuno è
Limiti: Limiti:
Va in crisi anche specializzato al massimo quindi avviene una
coordinamento tra funzioni.
quando ci sono più prodotti: la struttura di ogni attività.
duplicazione
funzionale fallisce perché ho perso il vantaggio Non è adatta per aziende di piccole o medie
principale della struttura funzionale, ovvero le dimensioni perché non se le possono
economie di scala. permettere.
Il coordinamento tra funzioni c’è ma non c’è
coordinamento tra divisioni.
Come posso scegliere tra le due? Devo combinare tutti gli elementi assieme, alla fine il consulente.
Al posto di scegliere tra i focus prevalenti, utilizzo una soluzione ibrida la struttura a matrice: non
sacrifico i vantaggi né di uno né dell’altra.
incrociare diverse dimensioni.
Struttura a matrice =
Multi focalizzazione: area geografica/ prodotto + funzione contemporaneamente! Altrimenti se c’è
una gerarchia sono in una struttura funzionale di base a cui viene aggiunto o un product o un project
manager (il problema è che il product manager non ha un’autorità gerarchica, lavora senza potersi
imporre). La struttura a matrice dà alle due funzioni lo stesso livello gerarchico e la stessa autorità.
Organigramma della matrice:
- Linee orizzontali: funzionale
- Linee verticali: divisionale
Duplicità di capi: i due capi sono allo stesso livello gerarchico ma chiedono cose diverse =
focalizzazione e specializzazione sono volte a due anime diverse.
Struttura a matrice per il product manager: ci si concentra su ciò che dice il direttore di funzione e
poi si accontenta il product.
Due capi sono presenti anche nella struttura funzionale modificata per project manager, ma il
problema è che questo aveva autorità ma temporanea. Nella struttura a matrice è permanente il
doppio capo per un dipendente.
Vantaggi:
- Vantaggi della divisionale (attenzione verso l’output con determinate scelte strategiche e
attenzione verso il cliente) + funzionale (economie di scala).
- Sviluppo competenze tecnico-specialistiche
- Sviluppo due linee di autorità: raggruppamento funzionale + tipicamente il mercato di sbocco
MA ci deve essere un’attenzione in ugual misura sull’output e sulle specializzazioni tecniche.
Se non ci sono queste la struttura a matrice fallisce. Le condizioni sono:
condizioni se non fosse così bisogna dare la
Presidiare in modo congiunto le due esigenze:
o priorità ad una o all’altra. Ad esempio se conviene la divisionale do precedenza al
prodotto e poi farà delle specializzazioni per economie di scala. Ma si può dare anche
prevalenza alle funzioni. più è complesso più spinge verso
L’ambiente di riferimento deve essere complesso:
o la struttura a matrice. Devo gestire più esigenze.
non solo l’alta direzione garantisce il
Elevato bisogno di coordinamento orizzontale:
o coordinamento ma anche il direttore di divisione che garantisce il coordinamento tra
le funzioni della sua area e il direttore di funzione garantisce il coordinamento tra le
divisioni.
Poche risorse sfruttate al massimo
o Caso Pirelli Real Estate
Società costituita nel 2001, si occupa di compravendita di immobili per clienti come la Pirelli e i clienti
esterni nel mercato. Si occupa di fare partnership con aziende costruttrici che creano lo stabile,
fanno accordi e poi creano nuove società, società veicolo, che hanno lo scopo di gestire gli immobili
prodotti. Quindi si appoggiano a chi costruisce il prodotto e poi lo vendono sul mercato. Offrono tutta
una serie di servizi aggiuntivi come la riqualificazione, recupero crediti (ipoteche)… L’azienda quindi
lavora con altri soggetti nell’acquisizione che nella vendita del servizio.
= creano maggior valore aggiunto; essendo
Organigramma a matrice: BU asset management
percepite come più importanti (non va bene: nella matrice non ci dovrebbe essere chi prevale su un
altro), in azienda c’è anche più probabilità di carriera + offerti
gestione dei vari servizi specializzati
sia ai clienti interni che esterni. le persone che derivano dall’incrocio delle due linee hanno un
doppio riporto gerarchico. La volontà del vertice era quello di dare stessa autonomia e potere ad
entrambe le dimensioni: è la strategia ad aver guidato la scelta della matrice.
Le sono legate alla complessità del caso Pirelli:
difficoltà
- Le persone vengono premiate secondo una se non sono efficiente ed
logica competitiva:
efficace i clienti non mi scelgono bisogna lavorare bene, garantisco una qualità del
servizio.
- = metterli uno contro l’altro direttori delle varie
Premi di produzione all’ufficio migliore
funzioni non diffondono le loro informazioni di valore. Situazione buona per la competitività
interna che porta al massimo spirito di competizione e grande lavoro MA può portare
inefficienze perché le persone non collaborano più tra loro.
- Multi-focalizzazione
- che in realtà in parte si sovrappongono la complessità e la
Molteplicità di servizi offerti
competizione aumentano di conseguenza.
- esterni e interni
Molteplicità di clienti:
- per i service provider: attenzione verso l’innovazione
Necessità di competenze specializzate
e l’offerta di un servizio di qualità top sono la dell’azienda.
mission
- Competenze molto forti per ogni BU
- uno dei problemi della struttura è che il processo decisionale è
Necessità di essere rapidi:
lento.
- Pirelli cresce molto in pochi anni, raddoppiando dipendenti e fatturato. Cresce
Crescita:
tramite acquisizioni continua a comprare tante società: problemi organizzativi = problema
a + ne risente la le persone sono orientate
uniformare i processi interni cultura organizzativa,
a mantenere la cultura di appartenenza.
- competizione + ostacola
Incentivazione volta a favorire la competizione tra le unità:
- inizialmente i problemi non c’erano perché prima erano una piccola
Dimensioni medio-grandi:
azienda.
Vantaggi:
• Specializzazione delle BU: necessità di Multi-focalizzazione
• Condividere risorse scarse
• Coordinamento: permette di valorizzare le risorse scarse, focalizzarsi su due output in egual
misura importanti
Limiti: Due obiettivi = due dimensioni di gestire in ugual misura
Comunicazione: le persone si parlano poco, si ostacolano perché il sistema è stato pensato
per favorire la competitività.
Dovrebbero essere i punti forza!
di adozione della matrice derivano dall’incontro tra svantaggi e vantaggi:
Condizione
1. Necessario accompagnare l’adozione della struttura ad azioni di i
sviluppo manageriale
problemi stanno nelle persone, nei rapporti tra le persone.
2. bisogna superare la logica di competizione pura, va
Formazione alle logiche di squadra:
compensato l’eccesso di competizione con il lavoro di squadra. incentivi su base
collaborativa e non competitiva: obiettivi comuni a tutti voi. Definire degli obiettivi legati non
all’attività di ciascuna parte e valutando il risultato di performance dell’azienda. aumentare
le competenze relazionali: chi sa comunicare con gli altri, negoziare con gli altri.
3. che creino pressione verso la cooperazione e non solo la competizione
Schemi incentivanti
4. imp