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STRATEGIE DI DIFFERENZIAZIONE STRATEGIE DI COSTO
INNOVAZIONE RIDURRE I COSTI
• •
APPRENDIMENTO EFFICIENZA
• •
FLESSIBILITA' STRETTO CONTROLLO E
• •
CUSTOMIZZAZIONE STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI
• APPROCCIO DI PROGETTAZIONE
APPROCCIO DI PROGETTAZIONE MECCANICO
ORGANICO/BIOLOGICO
Modello di Miles & Snow:
Strategia di esplorazione -> adottata da aziende che sono in costante esplorazione del loro ambiente
esterno, competono innovando/esplorando/mutando. Flessibilità. Navigano bene nell'incertezza e
assumono rischi.
-> Progettazione: Approccio biologico
Strategia di difesa -> tendono a presidiare/difendere quelle nicchie di mercato/quei clienti che hanno nel
tempo fidelizzato, proponendo loro beni e servizi che si sono dimostrati validi. Lavorano su logiche di
fidelizzazione dei clienti acquisiti, cercando di difendere quelle nicchie che hanno occupato. Standardizza i
processi, macchina efficiente che produce beni standard che non cambiano nel tempo.
-> Progettazione: Approccio meccanico
Strategia di analisi -> aziende che perseguono congiuntamente logiche di difesa e di esplorazione. Hanno
alcuni prodotti consolidati rispetto ai quali hanno una clientela fidelizzata e contemporaneamente
esplorano e cercano nuove nicchie per nuovi prodotti e servizi. Strutture organizzative ibride e complesse
-> Progettazione: Approccio misto, meccanico/biologico
Strategia di reazione -> aziende che in fase di crisi o definizione delle loro strategie, non hanno ancora
individuato una strategia e sfruttano di volta in volta le opportunità oppure imitano i leader di mercato.
-> Progettazione: ??
Rilevazione dell’efficacia organizzativa
Efficacia -> misura il grado in cui l’organizzazione raggiunge i propri obiettivi “ufficiali” ed “operativi”
Efficienza -> misura l’ammontare di risorse utilizzate per produrre un’unità di output
17/03/15
STRATEGIA <-> STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Progettazione struttura
MICRO <--> MACRO
Macro-struttura:
• Struttura organizzativa complessiva
• Unità organizzative, organi
Micro-struttura:
• Posizioni organizzative
• Mansioni
• Compiti
• Attività elementari
Problemi/scelte fondamentali della progettazione strutturale, tre elementi stabili e sempre formalizzabili
nell’organigramma:
1. Gerarchia/rapporti di dipendenza formale -> relazioni verticali
2. Criteri di raggruppamento in unità organizzative -> sviluppo orizzontale
3. Sistemi di collegamento che consentano il coordinamento e la comunicazione -> gestire le
interdipendenze
Organigramma
20/03/15
Meccanismi di collegamento all’interno della struttura organizzativa
linea verticale.
Flussi di informazioni lungo la
Collegamenti verticali -> controllo: riporto gerarchico - regole e piani - sistemi informativi verticali
collegamento orizzontale
Meccanismi di
Collegamenti orizzontali-> coordinamento e collaborazione: ruoli di collegamento - task force- integratori
full-time (product/project manager) - team
-> coordinamento tra unità/posizioni -> Caso Omega (unità funzionali diverse però riuscivano
efficacemente a collegarsi in senso orizzontale
Opzioni per il raggruppamento delle unità organizzative:
• Struttura funzionale -> base: funzione/conoscenza specialistica
Specializzazione tecnica, efficienza, economie di scala, verticalità, adatta ad ambienti stabili
• Struttura divisionale -> base: prodotto/area geografica
Decentramento decisionale, coordinamento orizzontale tra funzioni, adattamento rapido a cambiamenti
ambientali in ambienti dinamici
• Struttura a Matrice -> base: due o più output critici - Es. prodotto + funzioni
Gerarchia duale, bilanciamento tra coordinamento verticale e orizzontale, flessibilità e innovazione, adatta
ad ambienti complessi e instabili
• Raggruppamento Multifocalizzato (Matrice) -> base: funzione + prodotto o funzione + processi
chiave di lavoro
Combinazione di diverse logiche, adattate alle specifiche esigenze strategiche, adatte in ambienti
complessi e incerti, flessibilità.
Struttura funzionale:
• Organi direttivi responsabili di gruppi di processi affini in senso tecnico e ad elevato grado di
interdipendenza
• Gli organi di primo livello sono focalizzati su sotto-ambienti differenziati e valutati su obiettivi
diversi
• Sofisticazione delle tecniche e maggiore propensione ad attuare investimenti migliorativi
• Carriere specialistiche (“a camino”)
• Ottimizzazione locale
• Formazione e sviluppo delle gerarchie manageriali
• Elevato potenziale di conflitto
• Ridotta flessibilità interfunzionale
• Sviluppo di sub-culture funzionali (“feudalizzazione”);
• Diseconomie scaricate alle altre funzioni in situazioni di elevato dinamismo ambientale;
Punti di forza: Punti di debolezza:
•
• Tempo di risposta lento
sviluppo di conoscenze di fronte ai
Permette lo e cambiamenti ambientali
capacità approfondite •
• accumulo di decisioni al
conseguire Può causare un
Permette all’organizzazione di vertice
obiettivi e il sovraccarico della gerarchia
funzionali •
• scarso coordinamento
economie di scala Porta a uno
Facilita le all’interno orizzontale tra le unità organizzative
delle unità funzionali •
• minore innovazione
Si traduce in una
È da preferire in presenza di un solo
prodotto o pochi prodotti • visione ristretta degli obiettivi
Implica una
organizzativi
AD
PROGETTAZIONE MARKETING PRODUZIONE
Struttura funzionale con collegamenti orizzontali
Struttura funzionale modificata per prodotto
Fabbisogno di integrazione interfunzionale:
• Crescita nel numero/varietà dei prodotti gestiti dalle funzioni (riduzione del grado di relatedness
tra prodotti/servizi)
• Crescita dei canali di vendita
• Crescita nei livelli di personalizzazione dei prodotti/servizi
• Aumento della criticità attribuita dal mercato al lead time
• Crescita del numero/varietà dei mercati/clienti gestiti dalle funzioni
• Necessità di scambio e condivisione incrociata di know-how (dall’apprendimento di funzione
all’apprendimento organizzativo)
• Aumento del tasso di cambiamento delle tecnologie di processo
• Crescita della frequenza e variazioni nella domanda
Caratteristiche di successo degli organi di integrazione:
• tempi e a obiettivi intermedi
Orientamenti a rispetto a quelli richiesti dalle unità da integrare
• Valutazione su obiettivi che includano quelli di tutti gli organi da integrare
• Elevata influenza sulle unità da integrare. Influenza sulla competenza riconosciuta e non sullo
status o gerarchia
• Alto livello delle comunicazioni laterali
• Elevate capacità negoziali e relazionali
Struttura divisionale:
• Decentramento organizzativo
• logiche di «piccola impresa»
Recupero di all’interno di aziende di grandi dimensioni
• Motore dello sviluppo di nuove aree di business
• Responsabilizzazione su risultati globali e margini
• Impatto motivazionale derivante dalla definizione di obiettivi sfidanti
Punti di forza:
• in caso di rapidi cambiamenti in
È indicata Punti di debolezza:
un ambiente instabile • Elimina le economie di scala nelle unità
• soddisfazione del cliente
Porta alla perché funzionali
le responsabilità sul prodotto e i punti di •
contatto sono chiari scarso coordinamento tra le
Porta a uno
linee di prodotto
• alto grado di coordinamento tra
Genera un •
le funzioni Elimina l’approfondimento delle
competenze e la specializzazione tecnica
• Permette alle unità di adattarsi a differenze •
di prodotto, geografiche, di clientela difficili l’integrazione e la
Rende
• organizzazioni di grandi
È da preferire in
dimensioni con molti prodotti AD
• Decentralizza il processo decisionale DIVISIONE DIVISIONE DIVISIONE
PRODOTTO 1 PRODOTTO 2 PRODOTTO 3
standardizzazione tra le linee di prodotto
24/03/15
Caso Rewatch
Obiettivi per la strategia competitiva, per lo sviluppo dell’azienda:
Diversificazione di prodotto
Velocità, innovazione
Ridurre conflittualità, mantenere economie di scala, mantenere qualità tecnico-specialistico
Alla Rewatch serve poter continuare con le due linee di orologi, ed eventualmente inserire la linea di
relatedness
gioielli in quanto gioielli e orologi hanno delle e continuare a perseguire le economie di scala.
La Rewatch deve adottare una struttura funzionale con collegamenti orizzontali, chiamata appunto
struttura funzionale modificata per prodotto.
La logica è mantenere le unità funzionali così come sono ma contemporaneamente bisogna implementare
dei collegamenti orizzontali per focalizzare le persone sulle linee di prodotto. Integrando orizzontalmente,
integratori full time,
quindi introducendo una logica orizzontale/di squadra: gli quali product manager,
ciascuno in grado di seguire/focalizzare le due linee, time e cool, facendo un lavoro di
integrazione/collegamento tra gli obiettivi, la programmazione, le risorse, le tempistiche tra i responsabili
delle diverse unità funzionali.
Con un relativo investimento, la Rewatch svilupperebbe delle logiche, una cultura orizzontale che oggi
manca nell’azienda. Costo più limitato rispetto a scegliere una struttura divisionale.
senza avere una autorità:
Gli organi di integrazione devono facilitare il collegamento delle funzioni pur la
gerarchia, infatti, rimane invariata; questi, devono negoziare con i manager delle diverse funzioni.
Domande tipo esame
1. Prendete in considerazione una compagnia ferroviaria, e due posizioni organizzative:
- Un selezionatore del personale
- Un controllore di vettura
Considerando il modello delle cinque componenti di Mintzberg, per ciascuno dei due ruoli possiamo
affermare che:
• Diriga un’unità di staff
• Faccia parte di una unità di tecno-struttura
• Diriga un’unità di line
• Faccia parte della linea intermedia
• Faccia parte del nucleo operativo
• Faccia parte di un’unità di staff
Quali affermazioni sono corrette a vostro parere per il selezionatore? Spiegate le vostre ragioni
• Il selezionatore fa parte di un’unità di staff perché è di supporto all’attività dell’azienda in qua