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ALTERAZIONE DELLA FUNZIONALITA’ EPATICA: AUMENTO TRANSAMINASI, DEFICIT
COAGULAZIONE, IPOPROTEINEMIA
IPERTENSIONE PORTALE, EMATEMESI, MELENA
SINDROME EPATORENALE
DOLORE
INSUFFICIENZA EPATICA à ENCEFALOPATIA EPATICA
DOLORE NEOPLASTICO
Legato a diversi meccanismi: Compressione, Fratture, Tensione delle capsule, Infiltrazione, Interessamento
fibre sensitive, Dolore neuropatico
TERAPIA:
Dose Minima Efficace
Gradualità dell’impiego dei farmaci
Copertura completa della sintomatologia dolorosa
FANS per os
FANS i.m. ed e.v.
Oppiacei atipici (tramadolo)
Oppiacei (transdermici, sc, e.v., epidurale)
SINDROMI PARANEOPLASTICHE
ENDOCRINE: Sdr di Cushing, Acromegalia, Ipoglicemia, etc
IPERCALCEMIA
IPONATRIEMIA: Sdr da inappropriata secrezione di ADH
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
TERAPIA DEL TUMORI
Stadio I-II: chirurgia = guarigione
Stadio III: chemioterapia primaria, chirurgia = guarigione, prolungamento della sopravvivenza
Stadio IV: chemioterapia della malattia metastatica, radioterapia, chirurgia = prolungamento della
sopravvivenza; PALLIAZIONE.
1 cm di tumore ogni giorno genera 1 milione di cellule metastatiche.
CFM > G. Bonadonna combinazione per un farmaco contro il cancro della mammella utilizzata in tutto il
mondo.
FARMACI PER LO SVILUPPO DELLA RICERCA: antracillina, cisplatino, tacxsolo.
Tossicità arigenerativa dei chemioterapici antitumorali
A livello del midollo osseo ematopoietico: Leucopenia, immunodepressione, Piastrinopenia, Anemia
a livello della mucosa gastro intestinale: Stomatite, Enterite arigenerativa , Colite mucosa-membranosa,
Diarrea
a livello della cute: alopecia: caduta dei capelli;
a livello delle gonadi: amenorrea, azoospermia.
Targeted Therapies
UMA: Monoclonal antibodies: proteine che si legano a recettore o altra molecola di segnale extracellulare
INIB: Tyrosine Kinase Inhibitors: molecola che lega e inibisce attività enzimatiche intracellulari
VEGF: è il più potente e specifico fattore mitogeno per le cellule endoteliali; è un fattore di sopravvivenza per
le cellule dei vasi neoformati; induce un aumento della permeabilità vasale, facilitando l’immissione delle
cellule neoplastiche nel torrente circolatorio.
POLIPI E POLIPOSI DEL COLON
POLIPO = qualsiasi neoformazione che aggetta nel lume di un organo cavo, della mucosa e sottomucosa;
• Infiammatori : flogosi, legati a patologie infiammatorie croniche del colon: morbo di crohn,
diverticolosi, colite ulcerosa
• Iperplastici : alterata maturazione
• Amartomatosi : mal formativa, legati a malformazioni congenite,
• Adenomatosi : neoplastica
Classificazione dei polipi adenomatosi
In base alla superficie
- liscia
- villosa
In relazione alla base d’impianto
- sessili originano direttamente dalla mucosa intestinale
- peduncolati sono unite alla parete da un peduncolo
In base al numero
- unici
- multipli (1-100)
- poliposi (>100)
Classificazione istologica
Adenoma tubulare (gh neoplastiche con architettura tubulare)
Adenoma villoso (struttura vascolo-stromali ricoperte da epitelio adenomatoso (villi))
Adenoma tubulo-villoso
Adenoma serrato ( architettura sovrapponibile al polipo iperplastico con un epitelio che presenta le
caratteristiche citologiche dell’adenoma)
Percentuali di trasformazione maligna in atto per i diversi tipi di polipi in funzione del tipo e delle
dimensioni al momento del loro riscontro
Dimensioni <1 cm >2 cm
Villoso 9,5% 52,9%
Tubulo-villoso 3,5% 45,8%
Tubulare 1% 34,7%
Fattori di rischio
• Dieta (elevato consumo di carni rosse e di grassi saturi e basso consumo di fibre e di pesce….)
• Obesità e scarsa attività fisica
• Fumo di sigaretta
• Storia familiare: rischio da 2 a 4 volte 1 solo familiare; da 4 a 6 volte 2 familiari.
Sintomatologia
• Asintomatici
• Sanguinamento (anemizzazione cronica)
• Diarrea mucosa (adenomi villosi del retto)
• Prolasso del polipo
• Coliche addominali (sub-occlusione intestinale, intussuscezione…)
• Tenesmo (localizzazione rettale)
• Disionia (molto rara)
Diagnosi
Colonscopia 1° scelta
Consente inoltre: - asportazione del polipo - esecuzione di biopsie - magnificazione delle immagini
(cromoscopia)
Complicanze: Emorragia (0,7 -2,5%) Perforazione intestinale 1% Rottura del colon rarissima
Colonscopia virtuale: Indagine TAC con peculiare interesse all’intera cornice colo-rettale con ricostruzione
tridimensionale) - elevato costo - poco diffusa
Clisma opaco a doppio contrasto Push enteroscopy (polipi del digiuno)
Poliposi adenomatosa famigliare
Malattia genetica a trasmissione autosomica dominante ad alta penetranza 1/7000 nati
Caratterizzata dallo sviluppo in giovane età (50% entro i 15 anni) di centinaia-migliaia di adenomi
nell’intestino crasso; La mutazione di questo gene rappresenta il 1° gradino nella progressione verso il Ca
colorettale sec. il modello di Volgestein.
S. di Gardner: poliposi intestinale, osteomi multipli, cisti epidermoidi
S. di Turcot: poliposi colo-rettale, tumori cerebrali
Diagnosi
Colonscopia + esplorazione di tutto il tratto gastroenterico
-EGDS-push enteroscopy
Screening familiare
Endscopie ripetute ogni anno tra i 12 e 25 aa ogni due anni fino ai 35 aa ogni tre anni fino ai 50 aa
Terapia
Certezza associazione con ca del colon Resezione profilattica del colon Non appena la malattia si rende
manifesta
Carcinoma del colon retto
II causa di morte nei Paesi Occidentali; Incidenza: 15-50 nuovi casi/100.000 ab
Europa USA; In Italia si osservano annualmente circa 40 nuovi casi ogni 100.000 abitanti
Età più colpita V-VII decade di vita; Lieve prevalenza sesso Maschile
39% colpisce il sigma, 25€ discendente, 11% colon destro.
Fattori di rischio
POLIPI ADENOMATOSI la > parte dei k. Colorettali originano da un polipo adenomatoso “sequenza
adenoma –carcinoma”
FATTORI FAMILIARI ED EREDITARI
FAMILIARITA’ NEOPLASTICA
MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE (RCU – M di Chron)
AMBIENTALI: CONSUMO ECCESSIVO DI GRASSI ANIMALI
INGESTIONE ECCESSIVA DI CARNE (MANZO)
DIETA ECCESSIVAMENTE IPERCALORICA
VITA SEDENTARIA
BEVANDE ALCOOLICHE
CARBOIDRATI RAFFINATI
BIRRA (CARCINOMA DEL RETTO)
Anatomia patologica
• VEGETANTI
• ULCERATI
• INFILTRANTI
• ANULARI-STENOSANTI
Grading di differenziazione
I grado ( ben differenziato) 20% dei casi
II grado (moderatamente differenziato) le cellule neoplastiche conservano ancora aspetti ghiandolari
60% dei casi
III grado (scarsamente differenziato o anaplastico) 20% dei casi
Sintomatologia
• DOLORE
• DIMAGRAMENTO
• SANGUINAMENTO
• ALTERAZIONI DELL’ALVO
• MASSA ADDOMINALE PALPABILE
• ESPLORAZIONE RETTALE POSITIVA
• SITUAZIONI D’EMERGENZA: occlusione intestinale 15%, perforazione 2-3%
COLON DESTRO
• lume ampio
• contenuto liquido
• ca vegetante-ulcerato: massa palpabile
Anemia sideropenica
Sangue occulto nelle feci
Alterazioni dell’alvo (diarrea)
Dolore addominale
Massa palpabile.
COLON SINISTRO
• lume ristretto
• contenuto solido
• ca anulare-infiltrante
Enterorragia con sangue misto a feci
Alterazioni dell’alvo (stipsi/diarrea)
Distensione addominale
Massa palpabile
RETTO
• lume ampio
• apparato sfinteriale
• ca vegetante-ulcerato
Rettorragia
Mucorrea
Dolore perianale (infiltraz. sfinteriale)
Tenesmo
Esplorazione rettale +
Diffusione: Localmente : continuità : nel viscere; contiguità : nel grasso pericolico e strutture adiacenti;
disseminazione esfoliativa : carcinosi peritoneale
A distanza: via linfatica : stazioni linfonodali loco-regionali; via ematica : fegato, polmoni
Via ematica
- Fegato 12- 48 % dei casi; Polmone 10%; Surreni 14%; Rene 6,6%; Ossa 7%; Ovaio 18,2%; Cervello
8,3%
Via transcelomatica: rara
Diagnosi:
ESPLORAZIONE RETTALE : 30-40% dei tumori sono nel retto, ma non sempre raggiungibili alla
esplorazione digitale
CLISMA CON DOPPIO CONTRASTOsensibilità = 85% Definizione morfologica, maggiore compliance del
paziente, facile esplorazione colon destro ed a monte di stenosi
ESAME DI SCELTA : COLONSCOPIAsensibilità = 95% Invasiva, operatore-dipendente ma permette
manovre bioptiche e polipectomie
COLONSCOPIA VIRTUALE
STADIAZIONE DEL CCR: Rx TORACE; ECOGRAFIA ADDOMINALE; ECOENDOSCOPIA; TAC
ADDOMINALE; RMN; LAPAROSCOPIA
SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI
• STADIO I=88%
• STADIO II=73%
• STADIO III=45%
• STADIO IV=4%
Terapia: CHIRURGIA;CHEMIOTERAPIA; RADIOTERAPIA Neoadiuvante, Adiuvante
Post-operatoria (ADIUVANTE)Precauzionale dopo intervento chirurgico o in fase metastatica della
malattia
Pre-operatoria (NEO-ADIUVANTE): Nei casi localmente avanzati per ottenere una riduzione della massa e
rendere asportabile il tumore; Per la riduzione delle recidive locali e per la conservazione sfinterica
Terapia metastasi epatiche : TERAPIA CHIRURGICA RESETTIVA;
EMBOLIZZAZIONE/CHEMIOEMBOLIZZAZIONE; TERMOABLAZIONE; CHEMIOTERAPIA DISTRETTUALE
ARTERIOSA;Possibilità di sopravvivenza a 5 anni del 15-25 %
Classificazione di Dukes: livello di approfondimento della parete
Prevenzione primaria: ALIMENTAZIONE RICCA DI FRUTTA E VERDURE; FIBRE NON ASSORBIBILI;
VITAMINE A - E – C; CALCIO
Prevenzione secodaria: SORVEGLIANZA PAZIENTI A RISCHIO; ELIMINARE LESIONE
PRECANCEROSE; DIAGNOSI PRECOCE
EFFICACIA DELLO SCREENING IN TERMINI DI RIDUZIONE DELLA MORTALITA’:SANGUE OCCULTO =
15-18%; RETTOSIGMOIDOSCOPIA = 45%; COLONSCOPIA = 76-90%
CARCINOMA DEL POLMONE
Nel Mondo: neoplasia più frequente
- maschi 1° posto per frequenza
- femmine 5° posto per frequenza
Incidenza: aumenta con l’età - Italia 1990 maschi più di 86.3 / 100.000 femmine 12.6 / 100.000
Mortalità ~ 85% - difficoltà diagnosi precoce- relativa inefficacia terapia
Possibilità di profilassi - 85% fumo di tabacco - 3-5% fumo passivo- ~4% radon
Suscettibilità individuale
Sopravvivenza: A cinque anni sopravvive circa il 10 - 15 % dei pazienti. Tale dato è invariato da 30 anni
Non si conoscono presidi terapeutici non chirurgici in grado di incidere in maniera significativa sulla
sopravvivenza
Fattori di rischio: FATTORI ESOGENI: fumo di tabacco; esposizioni lavorative; inquinamento ambientale;
fumo passivo, inquinamento atmosferico, dieta
FATTORI ENDOGENI: familiarità per malattie polmonari; polimorfismi genici (enzimi); ä della funzione
respiratoria; stress ossidativo; instab