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MANIPOLAZIONE DEL MERCATO:
- AGGIOTAGGIO INFORMATIVO: distribuisco notizie false, concretamente idonee a
provocare alterazione sensibile del prezzo di strumenti finanziari. Es. PARMALAT.
Queste condotte in concreto alterano in modo sensibile il prezzo delle azioni e
obbligazioni riferibili al gruppo.
- AGGIORAGGIO MANIPOLATIVO: chiunque pone in essere operazioni simulate o
altri artifizi concretamente idonei a provocare un’alterazione sensibile del prezzo di
strumenti finanziari (previsti negli ordinamenti di recepimento delle direttive di
riferimento). à
Fino a qui siamo in un illecito amministrativo solo aspetto sanzionatorio.
• Se in sede di giudizio emerge una concreta situazione idonea all’alterazione
• à
sensibile mutamento dello strumento ILLECITO PENALE. Qui siamo di
fronte al reato, oltre all’aspetto sanzionatorio c’è anche aspetto di illecito
penale con condanne e pene di altra natura e conseguenze.
à Caso LOTITO, s.s LAZIO s.p.a.
lanciare OPA= offerta pubblica di acquisto. Ci si deve impegnare a comprare a prezzo più
alto rispetto a quando non si lancia l’OPA.
Ai blocchi: fuori mercato, dove si negoziano pacchetti azionari fuori mercato.
à AGGIOTAGGIO MANIPOLATIVO: evitare di arrivare a 0,71, tenendosi a 0,39.
SI ALTERANO LE CONDIZIONI DI BUON FUNZIONAMENTO DEL MERCATO.
09/03/2017
TUB art.10 funzioni banca
Impresa di investimento e bancaàper riserva di legge, possono svolgere tutti i servizi di
investimento.
C’è un potere autorizzativo per esercitare questi servizi. Tali intermediari quindi chiedono
ad un’autorità di vigilanza un’autorizzazione per lo svolgimento di uno o più servizi. Altri
intermediari (che lavorano nel mercato fin. in senso stretto) sono SGR e SGA.
Schema fondo comune d’investimento:
progetto di investimentoàidea di acquisire quota di un fondo comune di investimento
(si investono 10000 euroàfanno aumentare il patrimonio autonomo del fondo in cambio di
un foglio che attesta la quota acquistata). Questa operazione è interfacciata da una rete di
vendita di matrice bancaria (essendo il nostro sistema “intermediation oriented”àsistema
in cui il passaggio di ricchezza dall’unità in surplus a quella in deficit è veicolato
dall’intermediario bancario ; può essere di due tipiàintermediazione pesante o leggera*).
Questo in quanto la maggior parte dei risparmiatori e soggetti economici italiani è cliente di
banca.
*intermediazione pesanteàdove l’intermediario acquista la posizione in proprio di un’unità
in surplus e la cede a quella in deficit acquisendo due posizioni in proprio, rischiando col
suo portafoglio. Offre a quella in surplus un progetto di investimento e offre a quella in
deficit un progetto di finanziamento. Qui l’intermediario rischia con la sua posizione
d’impresa.
intermediazione leggeraàequiparati ai market oriented. Sono sistemi in cui l’intermediario
mette in collegamento due parti contrapposte uscendosene con una commissione.
Nel contesto italiano, siamo in intermediazione pesanteàè la banca stessa che veicola al
cliente la proposta a comprare la quota di partecipazione di un patrimonio autonomo.
Rischia solo l’operatore in surplus.
SGR (sede in italia), SGA (società estera abilitata in Italia, svolge medesimo
servizio)àprende la ricchezza raccolta nel fondo e la investe sul mercato secondo un
regolamento firmato ex ante.
I modelli anglosassoni sono “market oriented” e la rete di vendita avviene maggiormente
con matrice non bancaria. In Italia tutto ciò avviene maggiormente tramite rete di vendita
con matrice bancaria ma esiste anche la rete non bancaria.
SGRàintermediario finanziario che una volta raccolti i capitali li investe in borsa;
gli investimenti sono disciplinati da un regolamento dove per esempio sono definiti i
soggetti che circoscrivono questo tipo di investimento quali:
banca depositariaàtiene in deposito il patrimonio autonomo (funzione di custodia)
• e svolge funzione di controllo interno e supervisione.
àagisce
SGR in nome a volte proprio ma per conto altrui; ne viene fuori con una
• commissione periodica; deve comunicare come si compone il patrimonio (dossier
titoli) e i risultati periodici di gestione agli investitori (essendo essi i soggetti che
rischiano) la cui veridicità viene attestata dalla banca depositaria.
Questo modello rispetto a un modello dove l’unità in surplus va a investire “fai da te” sul
mercato: confronto
La struttura dei costi di transazione nei mercati fin. produce importanti economie di scala
in quanto è a costi fissi. In un’operazione come quella finora descritta si crea un’importante
economia di scalaà il costi fisso viene spalmato in un ammontare di transazione
importante. Scegliendo il prodotto giusto opportunamente diversificato, l’impatto del costo
fisso è molto meno gravoso che nel caso del “fai da te”.
C’è quindi un abbattimento dei costi fissi e costi di transazione.
In Italia rispetto all’estero, c’è una criticità in questo modelloàil servizio di vendita del
prodotto è oneroso in quanto c’è una doppia transazione
Mercato italiano odiernoàtassi di interesse bassiàgenera contrazione margine di
interesse. Come guadagna allora la banca?
La banca nella sua funzione creditizia guadagna sul differenziale sul tasso di interesse
attivo (impieghi di ricchezza) e passivo (raccolta di ricchezza)àchiamato margine di
interesse. Svolge però altre attività (servizi finanziari) guadagnando con commissionià
margine di intermediazione. Negli ultimi anni, è venuto meno il guadagno tramite margine
di interesse (dovuto ad un avvicinamento tra tassi attivi e passivi) ed è stato compensato
dal guadagno sul margine di intermediazione.
Vedendo ridimensionato il guadagno sul margine di interesse e volendo salvaguardare il
suo ROE, sapendo di aver in mano il 90% dei depositanti italiani, la banca propone anche
strumenti finanziari come l’acquisto di quote di patrimoni autonomi e chiede una
commissione per il servizio di commerciale che svolgeàspesso più alta di quanto si
chiede l’SGRàc’è un “market power” che la banca vuole affermare. Se l’SGR vuole quindi
affermare i suoi prodotti nel mercato italiano ha due possibilità: o passa tramite una banca
oppure scatena i suoi promotori fin. e va porta a porta a presentare i suoi prodotti e
stimolarne la richiesta. I costi ovviamente per l’SGR sarebbero più alti nel secondo caso e
quindi intraprende operazioni di accordo commerciale con gruppi bancari per accedere
alle unità in surplus.
Una gestione autonoma (comprando singoli prodotti) dell’unità in surplus (sig. Mario Rossi)
conviene quando investe molto sennò non ha senso.
Un gestione autonoma (gestione di portafoglio) conviene quando il sig. Mario Rossi
investe ampi capitaliàlui rischia e l’intermediario compra/vende per lui. Stesso modello
dove però il patrimonio autonomo è tutto di Mario Rossi e i guadagni/perdite sono solo
sue.
Private bankeràoperatore che viene slegato dall’attività bancaria e viene affidato
all’investitore.
Requisiti di trasparenzaàreport obbligatori alla clientela
Rischio specifico e rischio sistematico
Markowitzàteoria di portafoglioàall’aumentare del numero di titoli presenti in un
portafoglio (aumenta processo di diversificazione) il rischio totale diminuisce fino a
convergere in un valore minimo che coincide con il rischio sistematico e che sotto il quale
non va. Si va a eliminare il rischio specifico e rimane il rischio sistematico (rischio duro).
Il titolo che si aggiunge deve avere correlazione negativa con il portafoglio per avere
diversificazione ottimale.
CAPMàil premio al rischio di un determinato titolo o portafoglio che vuoi comprare è
relazionato ad un indicatore di rischio sistematico. Rendimento proporzionale al rischio
sistematico (beta). Sigma (indicatore di rischio totale). Per le azioni guardiamo il beta e
non il sigma perché dal mercato ci dobbiamo aspettare che il rendimento sia commisurato
al beta.
Un vantaggio del prodotto del risparmio gestito è dato dal fatto che all’operatore retail
(risparmiatore inesperto e di basso profilo spendente) si apre la porta per comprare con
pochi euro un prodotto che ha una sintesi di diversificazione che non potrebbe avere
altrimenti. E’ perciò maggiormente diversificato rispetto a un’investimento “fai da te”.
Tipologie di patrimoni autonomi (anche detto fondo comune di investimento o OICR):
in base all’oggetto di investimento sottostante (fondi azionari, obbligazionari, flessibili,
monetari, ecc). à
Operazione di compravendita svolta dall’SGR seguendo il regolamento.
Se fondo si chiama fondo obbligazionario “area euro”, SGR compra o vende solo questi
titoli.
Fondi immobiliarià compra o vende immobili (attività reali).
L’obiettivo del gestore è di arrivare da t a t+1 con un valore maggiore dato dal rendimento.
Se il rendimento non si realizzaàtramite il report consegnato all’unità in surplus esso si
accorge che l’operazione non ha dato fruttiàesce dall’investimento.
L’uscita dipende dal fondo:
fondi apertiàrichiesta di recesso del partecipante; il gestore deve, entro 15 giorni,
• liquidare la quota e cosi facendo un parte del patrimonio se ne va. Nel regolamento
viene stabilito in quale giorno viene calcolato il valore di mercato.
fondi chiusiàl’operatore può uscire solo vendendo la quota in un mercato che la
• negozia. Funzionano così:
o quando il patrimonio è stato costituito, si stacca collegamento tra unità in
surplus e patrimonio autonomo. Periodicamente l’unità in surplus riesce a
monitorare il valore della sua quota in un mercato fin.
Se ha valore che non lo soddisfa o lo soddisfa troppo, il partecipante può
vendere trovando la controparte che compra in quanto il fondo rimborsa
normalmente solo a scadenza.
o sono più rischiosi di quelli apertiàse l’operatore vuole vendere ma non si
trovano controparti, si fa fatica a liquidare la posizione.
o il vantaggio di un fondo chiuso è che esso investe in titoli ad alto rischio
oppure in piccole medie-imprese o start-up o in generale specialmente in
titoli a lungo termine dove i primi risultati arrivano anni dopo producendo un
rendimento importante. Il ritorno economico è dilazionato più a lungo termine
ma sono da