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PRINCIPIO DELLA GERARCHIA e IL PRINCIPIO DELLA COMPETENZA PROFESSIONALE. E'

realistico affermare che in tutti i tipi di organizzazione questi due principi siano ugualmente

rispettati e prevalenti (come ipotizzato dal idealtipo weberiano)? Perché? Assolutamente no, in

quanto in situazioni con forte personalità in cui le competenze sono ufficialmente riconosciute

prevalgono le competenze; nelle situazioni piu’ povere di contenuto professionale prevale il

principio gerarchico.

Consider ion final :

Il modello di Gouldner presenta alcuni aspetti degni di nota:

- Lo sforzo di superamento del paradigma weberiano, individuando una pluralità di modelli

adeguati ad interpretare la crescente complessità organizzativa.

- Capacità di prevedere, all’interno della realtà intra-organizzativa, del contemporaneo

intrecciarsi di dinamiche collaborative e conflittuali, partendo da meri presupposti normativi.

- Pone le basi per una analisi che vada al di là del modello razionale meccanico, nel quale

l’organizzazione è strumento per raggiungere scopi in base a criteri di razionalità ed

efficienza.

- A questo verrà contrapposto il modello naturale sistemico nel quale la realizzazione di scopi

dichiarati è uno dei molti bisogni da soddisfare, ed il principio di razionalità è solo una delle

possibili risposte cumulative con cui il sistema si adatta all’ambiente.

Miche Crozier (1922 - 2013):

Si concentra nella dimensione interna, dice poco del contesto e attori esterni.

Sociologo francese che ha insegnato alla Harvard University, alla Université de Nanterre e alla University

of California. Con il suo ritorno in Francia ha fondato il centro di sociologia dell’organizzazione, pubbliche e

private. Dietro alle riforme della pubbliche amministrazioni francesi vi era lui, ha contribuito sempre in

queste riforme.

Ha fondato e diretto il Centre de Sociologie des Organisations. Come consulente, ha contribuito

notevolmente alla riforma dell’apparato amministrativo francese. Momento crisi per l’organizzazione

francese fu nel ‘68, quello francese caratterizzato da un conflitto sociale e porta a un collasso del modello

di Stato francese che viene riformato. Dietro alla riforma vi fu Crozier.

Le phénomène bureaucratique (pubblicata nel 1963)

Un’analisi “clinica” - piena di dati quantitativi - di due importanti amministrazioni pubbliche durante gli

anni ‘50- ’60: un Istituto di contabilità del Ministero delle Finanze (struttura alle dipendenza del

ministero che si occupano della contabilità - buste paga, malattie) e un Monopolio di produzione dei

tabacchi (struttura pubblica che si occupava della produzione, stoccaggio e vendita delle sigarette nei

rivenditori).

Tra ‘63 e fine anni ‘60 viene tradotto.

Pietra miliare della sociologia contemporanea e per lo studio delle burocrazie.

Confuta l’analisi di Weber - lo fa presentando in modo analitico un’analisi empirica che dimostra che nelle

grosse burocrazie francesi non vi è quasi nulla del modello ideal tipico di Weber.

L’importanza del contesto nazionale.

Caratteristiche stato francese: fortemente centralizzato - i poteri pubblici erano, prima degli ‘70, gestiti dai

ministeri e uffici, tutti i poteri pubblici erano gestiti dai ministeri centrali e strutture centralizzate con sede a

Parigi. Estremamente normato, impianto normativo grosso e rigido. La storia di una nazione possa

esercitare un'influenza sulle istituzioni.

Il modello culturale e storico francese è un elemento fondamentale per comprendere l’analisi di C. e i suoi

risultati. Consapevole che i suoi risultati non hanno validità universale. La storia di una nazione plasma le

sue istituzioni politico-amministrative.

L’analis dell burocr i i Crozier:

La burocrazia non è un modello di tipo ideale le disfunzioni, deviazioni dal modello ideale che

Gouldner aveva individuato della burocrazia non sono solo effetti inattesi di un modello, ma le vede come

componente fondamentale di un modello gestionale errato, illusorio, statico e incapace di cambiare. È

sbagliato il modello weberiano che tende a tenere insieme gerarchia e competenze. Si pone l’accento

sulle strategie d’azione, definiscono delle strategie individuali o di gruppo per muoversi all’interno del

modello organizzativo. Per capire i funzionamenti della burocrazia bisogna tener conto delle strategie dei

soggetti all’interno dell’organizzazione. Per capire i funzionamenti è necessario concentrarsi sulle

strategie degli attori.

Una frase celebre “l’uomo non è soltanto un braccio e non è soltanto un cuore. L’uomo è una mente, un

progetto, una libertà” e’ una frase densa di implicazioni teoriche.

Bisogna tenere presente la mente delle persone, riconoscere che esse sono capaci di pensare,

➔ di progettare, di fare scelte non previste dall’organizzazione in cui agiscono. La mente degli

individui può portare gli individui o gruppi di fare scelte che non sono previste - margine di

discrezionalità degli attori, nel trasporre nella realtà empirica i dettami delle norme.

Le disfunzioni burocratiche sono conseguenza di razionali strategie di lotte di potere

➔ (variabile fondamentale strategica considerata finora marginalmente) all’interno delle

organizzazioni usa il concetto di potere.

I monopoli industrial - tabacch :

E’ il 1 caso, il più completo, osservazione empirica che dura più di un anno.

Le caratteristiche: serie di uffici organizzati in modo gerarchico e poi c’è il reparto del confezionamento del

tabacco e che si dedicano alla vendita.

Al vertice direzione generale che non e’ in sede, ma collocata in uno dei ministeri di Parigi; in loco direzione

centrale e manager di livello intermedio.

Settore produttivo vi sono operaie dedicate allo stoccaggio. Guardandola esternamente sembrava un

esempio perfetto di idealtipo weberiano.

La produzione non segue regole di mercato e di profitto in quanto monopolio pubblico, ma

★ programmata da ufficio ministeriale;

Posto a vita, retribuzione egualitaria - stipendio rigido e uguale per tutti in base alla posizione -

★ anzianità;

Ruolo chiave dei sindacati per garantire i diritti dei lavoratori - sindacati presenti anche negli

★ uffici ministeriali e amministrazioni pubblica;

Regole non scritte, norme informali: ad esempio se ci sono volontari per un posto disponibile,

★ il posto va alla persona più anziana, miglioramento delle condizioni; se non ci sono volontari, il

posto va trasferito al più giovane dei non-volontari, peggioramento della condizione o comunque

un lavoro faticoso in produzione.

Nel Monopolio Industriale esistono diversi gruppi, parte dal basso:

1. Le operaie di produzione:

a. Contratto a tempo indeterminato

b. Categorie protette - vedove o orfane di guerra, mogli di mutilati o reduci della 2 guerra

mondiale - stipendio dignitoso e a vita.

c. Prive di vere abilità, ma difese dai sindacati secondo il principio della carriera garantita

dall’anzianità, i quali insistevano sul principio di anzianità;

d. Consapevoli dei privilegi ottenuti e interessati a mantenerli - cercavano di difendere il

tipo di organizzazione nel quale erano inserite;

e. Avversione ai cambiamenti, al nuovo: sia per i turni, tecnologie, organizzazione ecc. e

riuscivano a bloccarle sia attraverso i sindacati e sia attraverso norme informali, facevano

da barriera.

2. I manutentori si trovano in basso, convivono con le operaie di produzione.

a. Gruppo esclusivamente di uomini, con un background minimo, hanno molto potere sui

sindacati.

b. Importante componente tecnico-professionale, agiscono quando c’è un guasto;

c. Monopolio sancito da un accordo sancito con i sindacati: “nessun operaio può intervenire

in caso di guasto”.. norma scritta, loro prima individuano il guasto e poi decidono come

operare, decidevano se si doveva fermare la produzione, per quanto tempo, decidevano di

far ripartire la produzione - forte potere decisionale.

d. Difendono la loro autonomia contro ogni ingerenza della direzione in virtù della

competenza tecnica, gli unici che sapevo come funzionavano le macchine. Riusciti tramite i

sindacati A inserire quella clausola - grande discrezionalità e autonomia. Ogni volta che

vengono proposti dei cambiamenti fanno una reazione coesa per non far mettere in pratica

questi cambiamenti

Sono le categorie più in basso e quindi per Weber non hanno potere in quanto lo dovrebbero avere coloro

che sono ai vertici, ma alla fine sono quelli che detengono più potere.

3. I quadri intermedi - funzionari amministrativi che riportano alla direzione, direzione in loco:

a. Ruolo svuotato di qualsiasi tipo di potere reale, ruolo di assicurare il rispetto delle norme,

non sapevano quasi nulla della produzione, verificano che il comportamento dei lavoratori

rispettassero le norme. I 2 livelli di dirigenza avevano qualcuno sopra che si trovavano in un

ministero distaccato.

b. Guardiani delle norme

c. Senza competenze tecniche - non conoscevano il funzionamente delle macchine

d. Costruzione priva di qualsiasi potere a causa di una centralizzazione che ne svuota

l’autorità

e. Sono i più frustrati. Si ricavano nicchie di potere con piccoli favori - favoritismi. Di fatto i 2

gruppi professionali non avevano un ruolo rilevante, si doveva occupare del rispetto delle

norme, mettevano in atto atteggiamenti arbitrari nei confronti delle operai donne per

guadagnarsi riconoscenza, per darsi l’illusione di contare qualcosa, nicchie di potere (Peele

era un’autorita’ svuotato di potere perché non aveva le competenze tecniche per quel tipo

di organizzazione). Contendendo i favori si guadagnano il rispetto - favoritismi. In quanto il

principio di anzianita’ toglie ai capi lo strumento piu’ importante di potere = discrezionalita’

nel disporre dei dipendenti.

Gerarchia senza reale potere, che sta lontana dalle competenze. Background solo amministrativo.

4. Direzione centrale, sede nel ministero di riferimento e non sapeva quasi nulla:

a. Ruolo di basso profilo, perché non ha competenze sulle attività che potrebbero meglio

qualificarla. Ad esempio: Definizione obiettivi (definiti dall’esterno); Metodi e processi

(scritti nelle procedure); Gestione del personale.

b. Unica competenza reale la logistica dei padiglioni, dei magazzini.

c. Regola dell’anzianità - andavano i dirigenti intermedi che facendo carriera passavano da

quadri intermedi riuscivano ad andare a lavorare lì.

In teoria ha il massimo del potere. Ma è un potere vuoto.

Il potere non sta in nessuno delle due dirigenze perché e’ un pot

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A.A. 2024-2025
55 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sararabbi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dell'organizzazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Dallara Cristina.