PSICROFILI:
MESOFILI: es: stafilococco aureus, non è né a né b, non muore, ferma il metabolismo, la
pastorizzazione serve per distruggere la cellula, quindi devo superare la T max per poterla uccidere.
psicrotrofi: può crescere a quelle T
termotrofi:
TERMOFILI: non significa che resistono a un trattamento termico come la pastorizzazione. Nello yogurt
ci sono due micro differenti che sono termofili.
DIFFERENZE DI TEMPERATURA
a) ABBASSAMENTO DI TEMPERATURA
Refrigerazione: ↓ T tra 0°e +6°C, generalmente 4°C;
effetto: batteriostatico, dipende dal tipo di microrganismo e dal t di permanenza;
obiettivo: rallentare la crescita microbica.
Congelamento: ↓ T sotto 0°C fino a -40°C;
effetto: batteriostatico e battericida; dipende: stato vitale cellula, v raffreddamento, matrice alimentare.
Surgelamento: congelamento rapido, -18°C al cuore del prodotto entro 4h e mantenimento a tale T.
definizione: processo industriale, a casa non abbiamo gli strumenti adatti per raggiungere tali T con
questa velocità; se parto da un alimento di buona qualità, quando surgelo mantengo la stessa carica,
quindi quando scongelo mi ritrovo la stessa; al contrario se parto da un prodotto di scarsa qualità;
caratteristiche: rispetto al congelamento a casa, è ottimale per l’alimento perché non altero troppo la
struttura dell’alimento, es: bistecca congelata a casa vs industrialmente.
differenze: l’effetto del passaggio/mantenimento a 0°C è > dannoso rispetto a quello a T <20°C per la
formazione di cristalli di ghiaccio di dimensioni > e per la concentrazione di soluti (crioconcentrazione).
forme microrganismi:
insensibili al congelamento: spore batteriche, tossine, enzimi;
relativamente resistenti: spore di eumiceti, Gram positivi, virus;
molto sensibili; Gram negativi, eumiceti, protozoi ed elminti.
*Fenomeno di selezione: il congelamento può anche causare un danno subletale, il microrganismo non si
sviluppa su mezzi colturali selettivi e va sottoposto a rivitalizzazione, cioè permanenza in un terreno non
selettivo per un tempo e ad una temperatura opportuni.
*Scongelamento: processo critico per il rischio di proliferazione microbica a causa dell’aumento del tenore in
acqua e nutrienti disponibili (fuoriuscita di materiale citoplasmatico dalle cellule). Durante la fase di
congelamento o surgelamento, avviene un fenomeno di selezione in base alle forme e al ceppo, quindi avrò
delle conseguenti diverse in fase di scongelamento, ecco perché è molto critica.
abbassamento t graduale: per dare t ai microrganismi di riattivarsi alla loro T ottimale e svilupparsi. Tratto
diversamente i vari alimenti, la carne non posso cucinarla quando ancora è congelata, le verdure invece sì.
vietato: acqua calda; mettere alimenti su fonti di calore (calorifero / stufa); ricongelare prodotto già
congelato perché micro diventano più resistenti e altero l’aspetto nutrizionale del prodotto. Tuttavia, es:
arrosto, posso scongelarlo, cuocerlo e ricongelarlo perché c’è stata una modifica della sua struttura.
b) INNALZAMENTO DI TEMPERATURA: il calore può avere effetto battericida, cioè uccidere i microrganismi, ma
solo se si raggiunge una temperatura sufficiente (es. temperatura ottimale per la distruzione). Se la T non è
⇒
abbastanza alta: si bloccano le attività metaboliche, ma non si uccide microrganismo effetto reversibile.
Danneggiamento:
reversibile = blocco temporaneo delle attività metaboliche = non uccide;
irreversibile = denaturazione acidi nucleici, coagulazione proteine funzionali, denaturazione membrane
morte della cellula = uccide!
Variabili: tipo parete (Gram + / -), formazione spore più resistenti, età cellula (vecchie sono più resistenti), tipo
calore (umido (più efficace) / secco), pH substrato, composizione sostanza alimentare, attività dell’acqua.
Parametri della distruzione termica
D (t riduzione decimale): intervallo di t necessario per ridurre di 1log (=90%) la popolazione microbica ad
una T costante.
TDT (t inattivazione termica/t di morte termica) = intervallo temporale necessario per uccidere, ad una T
costante e in un determinato substrato, i microrganismi presenti.
z (valore z) = intervallo di T che determina una variazione di D di un fattore 10 = 1 ciclo logaritmico.
Cinetica della distruzione microbica: la distruzione dei microrganismi segue una cinetica di primo ordine, dove
= − ∗
la velocità con cui muoiono è proporzionale al numero di microrganismi presenti:
- N = [microbica] (n° micro vivi per unità di peso/volume); - segno “-” indica una diminuzione, cioè N ↓ all'↑ di t;
-1
- k = costante di velocità della distruzione (sec ); - dN/dt = variazione n° cellule batteriche (spore, forme
vegetative) rispetto a t.
- t = tempo; –∗
= ∗
1ª legge di Bigelow: integrando si ottiene: in
= −
forma logaritmica: 0
Sterilizzazione ≠ eliminazione totale: non si arriva mai a eliminare
tutti i micro, ma si riduce la probabilità che ce ne siano (es: 1
confezione contaminata su 10¹² confezioni); concetto = “sterilità
commerciale”, non assoluta.
In microbiologia, spesso usiamo logaritmi perché le popolazioni microbiche si
ridimensionano in modo esponenziale durante un trattamento termico
esempio: se hai 1.000.000 di cellule (10⁶), un trattamento che riduce del 90% ti
lascia: dopo 1 minuto: 10⁵ dopo 2 minuti: 10⁴ e così via...
Sul grafico si mette in genere: log(N) sull’asse Y (cioè la popolazione) / tempo (t) sull’asse X: ottenendo così
una retta decrescente; tuttavia, se guardi i numeri reali, N non è mai = zero: diventa solo sempre più piccolo.
1
Quindi, anche se graficamente sembra che la curva sia “vicina allo zero”, potresti comunque avere ancora 10
cellule vive in 1g sterilità assoluta (N = 0) = forte riduzione (N ≈ 0). Ricapitolando abbiamo una decrescita
≠
esponenziale, ma non esiste un t finito che ti garantisca che N = 0 → + t → - cellule → mai zero garantito!
Conseguenze pratiche
- Più alta è la carica microbica iniziale, più tempo serve per scendere sotto una soglia accettabile.
- Il risultato del trattamento termico dipende sempre da N₀.
- Se inizi da 10⁶ cellule, e fai 6 riduzioni decimali (6D), arrivi a 1 cellula viva.
- Ma se parti da 10¹⁰, lo stesso trattamento ti lascia 10⁴ cellule vive!
Legge di Bigelow sul valore D e la temperatura: Bigelow ha dimostrato che: Tempo (min) N/N₀
1 ( − )
− 2 1
= ∗ =
oppure: → Se conosci il D a una temperatura, 0 1
2
puoi calcolarlo a un'altra temperatura usando il valore z. 1 1/10
Curva di distruzione termica (TDT curve): se metti in grafico log D vs T, ottieni una retta 2 1/100
con pendenza = 1/z. Più z è grande, più piatta è la curva, quinbi il microrganismo è 3 1/1.000
meno sensibile all’aumento di temperatura. 4 1/10.000
Calcoli riassuntivi: ogni intervallo D riduce di un fattore 10 5 1/100.000
Se D = 1 min e t = 5 min → riduci di 5 log.
Teoria degli ostacoli: approccio combinato per migliorare la sicurezza senza
distruggere il prodotto. Dunque, dato che trattamenti termici troppo
intensi riducono la qualità nutrizionale/sensoriale dell’alimento, si
possono aggiungere ostacoli per aumentare la barriera alla crescita
microbica. Tra questi abbiamo:
abbassare il pH (es: acidificare),
ridurre l’attività dell’acqua (es: salare o essiccare),
aggiungere conservanti,
abbassare la temperatura (refrigerazione post-trattamento)
Tale approccio aiuta a ridurre i trattamenti termici e rende i microrganismi più sensibili al calore → puoi usare
temperature più basse e ottenere comunque sicurezza, obiettivo che dev rimanere bilanciato!
*RICORDA:
La temperatura elevata può distruggere i microbi, ma serve una certa T e un certo
tempo.
La distruzione segue una curva logaritmica: si ragiona in termini di probabilità, non
di eliminazione totale.
Le curve e le equazioni aiutano a progettare i trattamenti termici.
VALORE Z = aumento di T necessario per ridurre il t di riduzione decimale D di un fattore 10 (= 1 ciclo log) →
⇒
In questo esempio, Z = 10°C, perché aumentando la temperatura di 10°C, il valore D scende da 10 a 1 cioè
è stato ridotto di 10 volte.
Temperatura D (tempo per ridurre del 90%)
100°C 10 minuti
110°C 1 minuto
COSA MOSTRA GRAFICAMENTE: se tracci un grafico con log D
sull’asse delle Y / Temperatura (T) sull’asse delle X → Ottieni una
retta decrescente chiamata retta di distruzione termica. La pendenza
della retta = 1/Z Quindi, se Z è grande, la retta è più "piatta": il
microrganismo è meno sensibile all’aumento di temperatura. Se Z è
piccolo, la retta è più ripida: il microrganismo è più sensibile.
PERCHÉ È IMPORTANTE NELLA PRATICA? Ti permette di:
Stimare il valore D a T diverse senza rifare esperimenti.
Progettare trattamenti termici più precisi e sicuri.
Confrontare la resistenza termica di microrganismi diversi.
<100°C
Pastorizzazione: = assicurare la distruzione dei microrganismi patogeni non sporigeni e della
microflora saprofita (90-99,9%).
- TERMODURICI: microrganismi che resistono al trattamento
- SEMICONSERVE: prodotti alimentari sottoposti a pastorizzazione (latte pastorizzato, tuorlo d’uovo
pastorizzato); per la loro conservazione necessitano della refrigerazione e rispetto della catena del
freddo.
Cottura: trattamento intermedio tra pastorizzazione e sterilizzazione, comprende i
metodi di: bollitura, frittura, in forno, alla griglia, microonde; le uniche forme
microbiche sopravviventi sono le spore batteriche.
>
Sterilizzazione: 100°C = distruzione completa dei microrganismi presenti; la sterilità assoluta non esiste,
si ottiene una sterilità commerciale (↓ di 12 riduzioni decimali di spore di Clostridium botulinum).
- CONSERVE: prodotti alimentari sottoposti a sterilizzazione; condizionati ermeticamente e
asetticamente, necessitano di refrigerazione solo dopo l’apertura della confezione.
Alte pressioni (HHP):
- FUNZIONE: preservare il cibo in quanto uccide i microrganismi, comprese le spore, grazie alle pres
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