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La costruzione del questionario: buone pratiche ed errori da evitare

Il questionario è uno strumento quantitativo che traduce quello che si vuole studiare in un formato analizzabile. È standardizzato, ovvero quantifica la realtà sociale secondo un modello fisso che è uguale per tutti i soggetti. Tuttavia, il fatto che sia standardizzato non significa che sia oggettivo. Il questionario misura il pensiero dei soggetti osservati raccogliendo informazioni su di loro in maniera quantitativa.

Per elaborare le domande del questionario è necessario capire cosa si vuole operazionalizzare, come combinare la variabile che si crea con le altre e in quale modello d'analisi inserirla, ovvero con quali variabili porla in relazione e con quali tecniche.

Esistono diversi tipi di domande che possono essere utilizzate nel questionario:

  • Domande chiuse (totalmente strutturate): domande formalizzate in modo che siano possibili una serie di risposte predefinite.
  • Domande mezze chiuse (semistrutturate): domande chiuse che consentono anche risposte libere.
  • Domande aperte (non strutturate): utilizzate nella ricerca qualitativa e di carattere informativo per raccogliere informazioni di base sull'intervistato.

È importante prestare attenzione alla costruzione del questionario, evitando errori comuni e seguendo le buone pratiche per garantire la validità e l'affidabilità dei dati raccolti.

socio-demografiche (genere, età…)- Di opinione = analizzano pareri e atteggiamenti non direttamente osservabili su determinate questioniEs: scale di atteggiamento- Sui comportamenti = status teoricamente osservabiliEs: abitudini, comportamenti, modi di agire, frequenza di consumi...

COME DEVONO ESSERE POSTE

  • Il testo deve essere chiaro e conciso
  • Brevi
  • Evitare domande ambigue
  • Evitare domande negative
  • Pertinenti e non tendenziose
  • Risposte esaustive
  • Opzioni separate chiaramente
  • Attenzione alle domande sul passato
  • I rispondenti devono essere in grado di rispondere
  • Questionario efficiente ed economico (troppo lungo annoia)
  • Limitare desiderabilità sociale
  • Non dare nulla per scontato
  • Tenere a mente l’etica della ricerca

SEQUENZA DELLE DOMANDE

Le domande devono avere una sequenza uguale per tutti gli intervistati (caratteristica della standardizzazione).

L’ordine può influenzare le modalità di risposta.

Sequenza ben costruita = rispecchia

quella che i rispondenti considererebbero ragionevole. Bisogna evitare salti bruschi che disorientano il soggetto. STRUTTURA A IMBUTO 1. Apertura = domande ampie e generiche, poco impegnative (non intime o imbarazzanti) 2. Parte centrale = contenuti più importanti della ricerca 3. Fine = domande non impegnative ma comunque specifiche, ultimi dettagli (es: socio-demografiche) MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE - Autosomministrazione - Posta e media (in disuso) - CATI, CAWI, CAPI LE SCALE DI ATTEGGIAMENTO DIFFERENZA VARIABILI - INDICATORI - INDICI In un questionario metto le domande (che rilevano comportamenti, opinioni, percezioni) A queste domande corrispondono delle variabili Quando aggrego le domande costruisco degli indicatori Che insieme costituiscono un indice Esempio: Variabile = percezione della qualità dell'aria, orientamento al riciclo... Si mettono insieme e capisco l'indicatore di benessere ambientale Variabile = sussidi, aiuti Capisco l'indicatore di...Benessere economico

Li metto insieme e capisco l'indice di benessere generale

INDICE = elaborazione matematica di variabili / indicatori

Indice di SocialMediAbility (SMA) = abilità dell'azienda di usare i social media (come canali di relazione, comunicazione e marketing)

Messo a punto dall'Osservatorio Social Media del master in IULM

Composto da cinque indicatori:

  1. Orientamento social media (se un'azienda usa o meno i social; come li usa; da quanto...)
  2. Management
  3. Reachness
  4. General Engagement
  5. Social caring (customer care: chat su FB, risposte ai commenti di instagram...)

Di questi indicatori faccio la media ponderata e trovo l'indice

SCALE DI ATTEGGIAMENTO

Atteggiamento

Concetto astratto non direttamente osservabile

Le domande forniscono indizi che posso interpretare

Tendenza ad esprimere un'opinione / una valutazione

Ogni atteggiamento è composto da dimensione:

  • cognitiva = conoscenza di base
  • affettiva = reazione emotiva
comportamentale = avvicinamento / allontanamento L'atteggiamento si forma attraverso: - esperienza personale - osservazione di esperienze altrui - comunicazione Scale = all'interno del questionario c'è una batteria di domande riferite a uno o più atteggiamenti che permettono al soggetto di esprimere una valutazione con diverse opzioni di risposta dette "items" = frasi che stimolano l'intervistato, coinvolgono il soggetto, interpretazione unidimensionale. Gli items devono essere su una sola dimensione, un solo argomento e generano misure costituite da score (punteggi) generalmente su scala cardinale. Le scale possono essere: - ordinali - cardinali E possono avere uno o più items. L'autonomia semantica può essere: 1. Totale 2. Parziale 3. Scala auto-ancorata (2 ancoraggi semantici) TIPI DI SCALE 1. Scala per somma 2. Scala di Thurstone 3. Scala di Guttman 4. Differenziale semantico 5. Termometro dei sentimenti 6. Scala di Likert SCALA DI

LIKERT (la più utilizzata)

La scala di Likert misura l'accordo o il disaccordo di una persona riguardo un argomento. Detta additiva perché le variabili sono poste in forma di numeri (es: molto d'accordo = 5; indisaccordo = 1) alla fine i numeri vengono sommati. La categoria centrale (3 = non saprei) genera dibattito. Gli items (generalmente 3-7) sono omogenei fra loro e riguardano diversi atteggiamenti. È una scala ordinale con variabili quasi cardinali.

LIMITI:

  • Response set (dare sempre la stessa risposta = bisogna dare meno items e invertirne la polarità semantica)
  • Acquiescent response set (sempre d'accordo con tutte le affermazioni)
  • Reazione all'oggetto
  • Falsa doppia negazione (item posto al negativo che confonde)

SCALA DI GUTTMAN

Si basa su uno scalogramma. Si parte dagli items di più facile accettazione (es: "accetterei un rom come turista in Italia") e via via sempre più specifici (es: "accetterei un rom come...").

parente stretto”) e accettabili da sempre meno individui

Solitamente il soggetto risponde positivamente alle prime domande e negativamente alle ultime

Raramente risponde positivamente alle ultime e negativamente alle prime

Alle risposte positive e negative viene attribuito un valore e alla fine i risultati vengono sommati= scala additiva e cumulativa (permette di capire in che posizione si trova il soggetto) DIFFERENZIALE SEMANTICO

Permette di far emergere con poche parole gli atteggiamenti / opinioni più istintivi, “dipetto”

Viene chiesto di scegliere un aggettivo in diverse coppie.

Questi aggettivi sono generali, non direttamente associabili all’oggetto (perché altrimenti si chiederebbe di esprimere un giudizio) sulla base di tre dimensioni:

  • Valutazione = qualità di un oggetto (es: bello / brutto)
  • Potenza = forza (es: grande / piccolo)
  • Attività = dinamicità (es: rapido / lento)

Si ipotizza siano risposte più veritiere che

corrispondono al pensiero degli intervistati
  1. Gli items vengono somministrati a un campione pilota
  2. Si analizzano le risposte e si selezionano gli items che discriminano meglio gli atteggiamenti dei soggetti (cioè quelli con i punteggi più alti o più bassi, non quelli dove tutti rispondono nello stesso modo o "indifferente" che quindi non sono discriminanti)
  3. Nella scala definitiva vengono presentate solo le affermazioni che misurano effettivamente le differenze di atteggiamento

RIEPILOGO

COME FARE UN QUESTIONARIO

  1. Obiettivi di ricerca (e sotto-obiettivi specifici)
  2. Domande di ricerca (non sono le domande da inserire nel questionario)

Questi due punti determinano se la ricerca sarà qualitativa o quantitativa e come compiere i vari passaggi:

  1. Ipotesi (che si basano su ricerche precedenti, sull'esperienza del soggetto o sulla letteratura)
  2. Domande da inserire nel questionario
DOMANDA DI RICERCA: (Bordieu e Darbel, anni 60 = ricerca sul pubblico dei musei europei) “Che cosa induce certi individui a frequentare i musei mentre la maggioranza delle persone non li frequenta?” (Quindi quali sono i fattori che spingono le persone ad andare al museo?) 1. Dipende dal livello di istruzione? (socio demografica) 2. Dalla vicinanza al museo? 3. Dal reddito? (socio demografica) (trasformare ipotesi in variabili) Quelle socio demografiche sono più facili da operativizzare 1. Titolo di studio (o reddito) 2. Disponibilità di mezzi pubblico Chilometri di distanza Tempo che impiego FRIDAYS FOR FUTURE Sondare le opinioni sul nuovo movimento Giovani 18-25 anni

difficile da ottenere)DOMANDE DI RICERCA:

A. Coinvolgimento delle persone nel fenomeno della crisi ambientale

B. Per quale motivo nascono queste manifestazioni?

IPOTESI:

A.1. I ragazzi inclini alla sostenibilità hanno più probabilità di essere coinvolti?

2. I soggetti che usano di più i media?

3. Gli studenti?

VARIABILI (operativizzazione):

Si può fare una scala di atteggiamento

A.1. Chi fa la raccolta differenziata

DOMANDE:

(Vanno organizzate in aree tematiche)

● Partecipano solo quelli interessati davvero o anche- gli ignoranti che vogliono solo divertirsi e saltare la scuola- chi l’ha visto sui social 17. STATISTICAPermette di sintetizzare un grande numero di risposte e trovare una media per interpretarliPuò essere statistica:- Descrittiva = descrive come si verificano certi fenomeni- Monovariata = si studia una variabile per volta- Bivariata = due variabili per volta per capire che relazione hanno- Multivariata = più di due variabili

inali) possono essere rappresentate utilizzando tag html come
    e
  • . Ad esempio:
    • Variabile nominale 1
    • Variabile nominale 2
    • Variabile nominale 3
    Le variabili discrete possono essere rappresentate utilizzando un tag
      e
    1. . Ad esempio:
      1. Variabile discreta 1
      2. Variabile discreta 2
      3. Variabile discreta 3
      Le variabili continue possono essere rappresentate utilizzando un tag

      . Ad esempio:

      Variabile continua

      Per rappresentare una matrice, si può utilizzare un tag con i relativi tag per le righe e
      per le celle. Ad esempio:
      Caso 1 Variabile 1 Variabile 2 Variabile 3
      Caso 2 Variabile 1 Variabile 2 Variabile 3
      Caso 3 Variabile 1 Variabile 2 Variabile 3
      Infine, per rappresentare un esempio su Excel, si può utilizzare un tag . Ad esempio: Esempio su Excel Ricorda di utilizzare i tag di apertura e chiusura corretti per ogni elemento e di rispettare l'indentazione per una corretta formattazione del codice HTML.
      Dettagli
      Publisher
      A.A. 2020-2021
      40 pagine
      SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

      I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulghi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia e tecnica della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Di Fraia Guido.

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