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N
TOTALE (N) 10000
Lo scopo della ricerca quantitativa è quello di scoprire la relazione tra le variabili per descrivere un
fenomeno. Per descrivere fenomeni si possono fare degli studi monovariati (statistica
monovariata) si usa il linguaggio delle variabili per descrivere comportamenti sociali, studiando
una sola variabile a volta (altezza, reddito). Quando è troppo debole usiamo o ricerca bi-variata (due
variabili per volta il sesso influisce sul titolo di studio?) o multi-variata (il sesso insieme al
reddito influiscono sul titolo di studio?).
Concetto errore e di come tener conto dell’errore all’interno della rilevazione delle variabili
attraverso gli strumenti di misura
Strumenti di misura/rilevazione: vanno costruiti ogni volta che si fa una nuova ricerca
(sondaggio) questionari, intervista…
Misurare nelle scienze sociali è diverso rispetto alle scienze esatte (amano l’errore, consapevoli che
l’errore ci sia sempre misurare= cercare di cogliere la realtà riducendo al minimo l’errore che si
viene a verificare, non esiste una certezza assoluta ideologia post-positivista), qualsiasi
x±α
numerazione genera un risultato che si può definire come (la x non la puoi cogliere senza
α α
) scopo ricerca è ridurre il più possibile . Per ridurre errore, cercare di far sì che strumenti di
misura abbiano due caratteristiche: 1. validità e 2. attendibilità/accuratezza (1. Misura davvero
variabile per cui è stato costruito; 2. In grado di rilevare variazioni sulla variabile nel fenomeno
osservato, quando è in grado di cogliere modalità in cui si presenta il fenomeno). Es: bilancia valida
per misurare peso (diamo per scontato che sia valida), dubbio su attendibilità (a volte indicano peso
diverso per fattori esterni, come umidità/età…).
∙Come si stabilisce se uno strumento che serve nella ricerca sociale è attendibile? test re-test
(testare con lo stesso strumento a distanza di qualche giorno), split half (se ho un questionario di 20
domande, ne presento solo 10, e poi altre 10 tutte le domande servono a misurare l’atteggiamento
delle persone rispetto quel tema, se noto che i risultati dei due test sono correlati, vuol dire che
strumento è attendibile), forme doppie (simile a precedente, ma ci sono due questionari da 20
domande, che siano equivalenti formulo domande in maniera diversa ma simile), alfa di
Cronbatch (prendere tutte le domande e le correla tra loro se c’è una domanda con una risposta,
la risposta deve essere coerente anche nella domanda simile, se non ci sono coerenze nelle risposte
si buttano via quelle domande). Ma le persone mentono (cercare di ridurre questa possibilità, e far si
che possa accorgermi che mentono) considerazione errore. Per limitare errori di misurazione
casuali aumento numero di casi. Errore sistematico è più insidioso (sistematicamente sovrascrivo o
sottoscrivo fenomeno, aumenta sempre più e incasina risultato avviene quando strumento pur
essendo attendibile, non è valido).
∙Come si stabilisce se uno strumento che serve nella ricerca sociale è valido? validità a vista
(prendo lo strumento e lo sottopongo a colleghi esperti alcune domande potrebbero apparire non
valide e venir tolte), validità convergente (si utilizza nuovo strumento di rilevazione assieme a un
altro che si sa già essere valido per vedere validità del nuovo), validità discriminante (strumento in
grado di riconoscere differenza tra soggetti diversi sulla variabile per cui voglio testare la validità),
validità predittiva (in grado di predire come si comporteranno certi fenomeni test che cercano di
comprendere attitudini, se è valido le previsioni si rivelano vere), studio della validità per costrutto
(non si fanno dei test prima per verificare validità, lo uso come se fosse buono e cerco di accertarmi
della validità attraverso costrutto parto da ipotesi, dico che saranno verificate o falsificate in base
ai risultati che avrò… prende in considerazione ipotesi, criteri validità ipotesi, risultato ottenuto e
strumento utilizzato. Se ciò che viene fuori è coerente con ipotesi e non vengono fuori risultati
discordanti, lo strumento è valido. Importanza è logica e interpretabilità, quindi ipotesi possono
anche essere tutte falsificate).
Come si fa ricerca in concreto? BISOGNO CONOSCITIVO,
DEFINIRE STRUMENTO domanda.
MISURAZIONE DOMANDA DI RICERCA, attiva
DEFINIRE METODO ipotesi.
FORMULAZIONE IPOTESI
INDIVIDUARE CAMPIONE,
insieme di casi su cui si baseranno
osservazioni.
Domanda di ricerca attiva delle ipotesi sulla base si definisce approccio di ricerca metodo che
si decide di usare individuare un campione dall’insieme di casi su cui si baseranno le
osservazioni.
Definizione strumento di misura ultimo passo per avere tutti gli elementi, si inizia la fase sul
campo (si usa strumento misurazione sul campione che abbiamo individuato).
Fase lettura e analisi del dato dati vengono letti e analizzati.
Interpretazione risultati può essere fatta solo in relazione alle ipotesi iniziali.
Flusso è circolare solo nel caso in cui i dati sono inconcludenti, se si verificano o smentiscono
flusso diventa spirale (siamo un po’ più avanti nella conoscenza umana, la prossima ricerca partirà
da lì).
Vale per le scienze esatte (dove ipotesi sono stringenti, metodi formalizzati, strumenti
tecnologici…).
I risultati ottenuti sono cumulabili. Nella ricerca sociale il problema della cumulabilità dei risultati è
molto meno accertabile perché meno facile riprodurre esattamente lo stesso tipo di ricerca.
- Bisogno conoscitivo deve trasformarsi in una domanda di ricerca tradurre bisogno
conoscitivo in una serie di domande specifiche a cui la ricerca dovrà dare risposta.
- Ipotesi sono ciò che ci si aspetta dalla realtà/proposizioni sulla realtà che mettono in
relazione due o più variabili. Si possono fare ricerche/osservare la realtà senza ipotesi? .
NO
Perché non si può osservare la realtà se non da un punto di vista (non posso osservarla in
modo totale e omnisciente). Scegliere un punto di vista vuol dire inevitabilmente avere delle
ipotesi. Ipotesi possono essere molto precise/vincolate perché frutto cumulato di ricerche
precedenti. Nelle scienze esatte non si può non iniziare da ipotesi precedenti. Spesso ipotesi
corrispondono al punto di vista dei ricercatori. Ipotesi vanno esplicitate.
Macro-tipologia di ricerca di tre tipi: 1. descrittiva: descrivono un fenomeno di cui non sa nulla Y
(usata nelle scienze sociali di tipo qualitativo).
2. correlazionale: che tipo di relazioni possono esserci tra le variabili che determinano un certo
fenomeno, descrive e cerca di capire come si relazionano tra loro le variabili (non ho ipotesi forti su X
chi influenza chi oppure so che il fenomeno che sto studiando è talmente complesso che non posso
individuare una variabile come causa di un’altra) (comune nelle scienze sociale di tipo
quantitativo).
3. causale: cercano di determinare rapporti causa-effetto (meno comune nelle scienze sociali,
difficile trovare fenomeno che abbiano leggi causa-effetto).
Fare ricerca sociale di tipo quantitativo significa studiare le variabili seguendo questa logica:
Y↔X
Y↔ Z↔X: nelle scienze esatte siamo in grado di sapere che variabili agiscono su un sistema, nelle
scienze sociali non si possono studiare fenomeni come fossero sistemi chiusi (tutto è influenzato da
più fattori, oltre a quelli correlati tra loro Z, variabile interveniente, interviene sulle altre. X e Y
sono in relazione l’una con l’altra ma tanto X quanto Y sono influenzate dalla variabile Z).
- : frasi/proposizioni che mettono in relazione due o più variabili.
IPOTESI
Fare ricerche di tipo quantitativo= studiare se ci sono relazioni tra variabili.
: capire se c’è relazione tra religiosità delle persone e voto politico (variabili=
ESEMPIO
orientamento politico e fede religiosa concetti astratti). Ipotesi contengono descrizione delle
variabili troppo generica/astratta e quindi inadatta a dare avvio ad una ricerca in grado di produrre
alla fine dati validi/attendibiliprocesso che passa da definizione astratta delle variabili alle
variabili stesse si chiama operativizzazione (applicare concetto astratto a fenomeno osservabile e
misurabile e stabilire in che modo verrà misurato).
Selezionare campione persone (tutti gli italiani, italiani che hanno votato per la prima volta nel
2017, solo donne…) 1000 persone che rappresentino gli italiani, somministro
questionario/domande telefoniche, sulla base delle risposte che ottengo (e che trasformo in dati)
vado a vedere se c’è o meno una relazione sulle variabili indicate.
Concetto validità a vista es. chiedere a persone quante volte al mese vanno a messa (da solo non è
indicatore sufficiente a comprendere religiosità persone, in quanto pratica religiosa non è indice di
religiosità).
- Come faccio ad operativizzare variabile “religiosità”? Non guardo quante persone vanno in chiesa,
ma seguo step indicati sopra. Serie di domande: “Sei religioso o no?”, “Se sei religioso a che fede
appartieni?”, “Con che frequenza partecipi a pratiche religiose?” variabili (modalità differenti a
seconda della variabile: fede non ha modalità, appartenenza tipo di religione, pratica quante
volte al mese va in chiesa).
- Come faccio ad operativizzare variabile “orientamento politico”? Si potrebbe usare una scala di
atteggiamento con a destra l’estrema destra e a sinistra l’estrema sinistra dove l’individuo deve
tracciare una “x” nel punto in cui sente di appartenere.
Uno degli elementi fondamentali nella ricerca sociale è il campione
- : sottoinsieme della popolazione in grado di rappresentare correttamente la
CAMPIONE
popolazione stessa. Rappresenta la popolazione con un margine di errore, che tenderà a
diminuire tanto più grande è il campione (non si può misurare un fenomeno senza un po’ di
errore,) non vale per l’errore casuale. Caratteristica: validità esterna (risultati ottenuti sul
campione, si possono estendere all’intera popolazione pur con un certo margine di errore), i
campioni probabilistici (ogni caso dell’universo ha la stessa probabilità dell’altro di far parte
di un campione, e probabilità è nota es. modello di estrazione probabilistica di tipo
casuale semplice estrazione numeri lotto; 1. con ri-immissione, quando numero casi