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SEGMENTO DI MERCATO:
esempio di segmento di mercato possono essere gli acquirenti di macchine con un
reddito elevato.
• NICCHIA DI MERCATO: segmento di mercato più piccolo e costituito da un
numero di acquirenti limitato con particolari caratteristiche. Un esempio di nicchia di
mercato può possono essere gli acquirenti di macchine con un reddito elevato e che
desiderano una macchina sportiva con alte prestazioni.
Il mercato è dove si incontrano DOMANDA e OFFERTA che hanno un ruolo fondamentale
nel determinare le quantità scambiate e il prezzo di scambio.
con il termine domanda consideriamo l’insieme di acquirenti di un
DOMANDA:
determinato bene (es. lavatrice). Questi sono definiti in base al prezzo che quel determinato
bene possiede. Ad esempio se questo prezzo corrisponde a 1500 solo una persona sarà
disposta ad acquistarlo; se fosse, invece, inferiore probabilmente gli acquirenti sarebbero di
più.
La massima somma che un individuo è disposto a pagare è il prezzo di riserva, ovvero il
prezzo soglia a cui il consumatore è indifferente all’acquisto o meno del bene.
La domanda dipende da diversi fattori:
1. prezzo di un bene,
reddito(quantità di ricchezza che si può destinare all’acquisto di beni),
2.
3. prezzo altri beni rispetto al bene considerato,
4. preferenze(fattore soggettivo),
5. aspettative(fattore soggettivo),
6. tipologia di bene.
Per rappresentare la domanda si possono usare due curve: la curva della domanda
individuale e la curva della domanda di mercato.
La curva della domanda individuale viene rappresentata in un diagramma cartesiano, dove
sull’asse delle y è rappresentato il prezzo, mentre sull’asse delle x la quantità.
Ad una diminuzione del prezzo il consumatore potrà acquistare maggiori quantità di un
bene, mentre, viceversa, se il prezzo aumenta il consumatore diminuirà il consumo di quel
determinato bene. Si dice quindi che la curva della domanda individuale ha un andamento
negativo.
L’insieme delle curve individuali dà origine alla curva della domanda di mercato; anch’essa
ha un andamento negativo poiché ad una diminuzione del prezzo i consumatori potranno
acquistare maggiori quantità del bene e, quindi, più consumatori saranno disposti ad
acquistare il bene.
OFFERTA: con il termine offerta consideriamo la quantità di uno o più beni messi sul
mercato dai venditori.
L’offerta dipende da diversi fattori:
1. prezzo(del bene stesso e degli altri),
2. costo fattori produttivi(spese di produzione, elemento principale per determinare il
prezzo),
3. tecnologia,
4. aspettative.
L’offerta è rappresentata da due curve: la curva di offerta individuale e la curva di offerta
di mercato.
Come lo era nella domanda, anche qui la curva di offerta di mercato è data dall’insieme
delle curve di offerta individuale. Essa ha un andamento positivo poiché la quantità offerta
aumenta all’aumentare del prezzo e , invece, diminuisce al diminuire del prezzo.
Essendo sia domanda che offerta dipendenti da determinanti, la variazione di uno di essi può
provocare uno spostamento di curve più verso la domanda oppure più verso l’offerta.
ES. - Il gelato fa bene alla salute: spostamento curva domanda di gelato verso destra.
- Diminuzione del prezzo dello zucchero: spostamento verso destra curva di offerta
di gelato.
Questo spostamento di curve, però, non deve essere confuso con la variazione di quantità
offerte o domandate che si traducono graficamente in spostamenti nelle curve di domanda e
offerta.
ES. -Sigarette: aggiunta immagini(pubblicità) vs aumento del prezzo
Le curve di domanda ed offerta si possono trovare tra loro in un punto di equilibrio, ovvero
un punto in cui le due curve si intersecano. Questo equilibrio si può raggiungere
naturalmente attraverso l’iterazione tra compratori e venditori. Questo fa si che il mercato,
quindi, garantisca che i prezzi si aggiustino fino a raggiungere l’equilibrio(si autoregola).
In caso di equilibrio il bene viene acquistato da coloro che hanno un prezzo di riserva
maggiore o uguale al prezzo di equilibrio; ugualmente, sempre in situazione di equilibrio, il
bene viene venduto da coloro in grado di produrlo a costi inferiori al prezzo di equilibrio.
IL MERCATO È UN SISTEMA DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE EFFICIENTE?
L’efficienza del mercato è studiata dall’economia del benessere che studia il rapporto tra
allocazione delle risorse e benessere economico. Per determinare se è efficiente, quindi se
massimizza il benessere economico si analizzano tre aspetti:
1. rendita del consumatore,
2. rendita del produttore,
3. benessere sociale(rendita totale).
Rendita del consumatore: misura monetaria del vantaggio che i consumatori traggono
dall’acquisto di un bene. Si misura con la differenza tra il valore che sono disposti a
pagare(prezzo di riserva) e il prezzo di mercato.
–
Prezzo di riserva Prezzo di mercato
Rendita del produttore: misura monetaria del vantaggio che i venditori traggono dalla
vendita di un bene. Si misura con la differenza tra il prezzo di mercato e il costo-opportunità
del bene(prezzo soglia a cui sono disposti a vendere).
–
Prezzo di mercato Prezzo soglia
Rendita totale: misura il benessere economico. È data dalla somma delle due
rendite(produttore + consumatore). Si misura con la differenza tra il valore che il
consumatore attribuisce al bene e il costo che il produttore sostiene per la sua produzione.
L’allocazione ottimale, quindi efficiente, è quella che massimizza la rendita totale.
–
Valore attribuito dal consumatore costo produzione del produttore
Un libero mercato:
• alloca l’offerta di un bene a favore dei compratori che gli attribuiscono un valore più
elevato, misurato in termini di disponibilità a pagare.
• alloca la domanda di un bene tra i venditori che possono produrlo al costo più basso.
• produce esattamente la quantità di bene che massimizza la somma della rendita del
consumatore e di quella del produttore.
si dice che un’ allocazione è efficiente in senso paretiano
Efficienza in senso paretiano:
quando non esiste altra allocazione in grado di migliorare la situazione di qualcuno senza
peggiorare la situazione di nessun altro.
I TEOREMA DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE:
Ogni allocazione di equilibrio generale è efficiente in senso paretiano in un’economia
concorrenziale, ovvero quando si hanno prezzi alti, diritti di proprietà ben definiti,
perfetta informazione ecc..
Efficienza in senso paretiano (2): non consente il confronto tra le possibili allocazioni
ottime, quindi non consente l’identificazione dell’ottimo sociale(ottimo paretiano), da un
punto di vista di equità e di giustizia distributiva
II TEOREMA DELL’ECONOMIA DEL BENESSERE:
Ogni allocazione di equilibrio può essere ottenuta ridistribuendo opportunamente le
risorse iniziali e lasciando agire il mercato.
Il criterio paretiano è individualistico cioè è basato solo sul benessere di ciascun individuo
e non sul benessere relativo di diversi individui, non considera quindi eventuali
ineguaglianze. É inoltre basato sulla percezione che ciascun individuo ha del proprio
benessere.
Si parla quindi di sovranità del consumatore perché ogni singolo individuo è il miglior
giudice del proprio interesse.
quando c’è la corretta distribuzione del benessere tra i membri
Si parla, invece, di equità
della società.
Questione di efficienza: chiedersi se la ricchezza è la più grande possibile.
chiedersi come dividere la ricchezza all’interno della comunità.
Questione di equità: però, che l’equilibrio non genera sempre configurazioni pareto
Bisogna considerare,
efficienti. Queste configurazioni non pareto efficienti si possono vedere nelle situazioni di