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SPREMITURA
La pasta di cacao può andare alla produzione del cioccolato oppure in parte va alla produzione del burro di
cacao che è un ingrediente che poi costituirà il cioccolato. La viene spremuta con una
pasta di cacao pressa
sistema continuo della separazione del grasso con un cilindro esterno con fori e all’interno genero
Expeller
pressione, nell’industria del cioccolato non si usa l’espeller ma uso una pressa orizzontale chiamata pressa a
vasi.
La è fatta da una struttura orizzontale dove ho dei contenitori (vasi) all’interno dei quali viene
pressa a vasi
inserita pasta di cacao della macinazione fine, il materiale è completamente fuso, viene inserito nei vasi e
genero pressione con un pistone che comprime da un lato, il grasso percola al di sotto e viene raccolto sotto
la pressa (si genera la pressione x un tempo che dipende dal contenuto residuo di burro di cacao che voglio
raggiungere, il panello di cacao può avere valori diversi di burro residuo che poi diventerà polvere di cacao).
Parto da un 58% di burro di cacao ad arrivare ad un 10-12 o un 20-22% in funzione di quanto burro voglio
avere. Il burro che esce va su un contenitore che è sopra ad una cella di carico (bilancia) peso la quantità di
burro di cacao che esce e quando raggiungo un certo peso corrispondente ad una certa % di burro di cacao
fermo il processo. Poi si ha l’apertura della parte inferiore della pressa e cadono i panelli di cacao e poi li
sottopongo a 2 fasi di macinazione grossolana (con mulino a denti) per ridurle a polvere, questa polvere puo
essere venduta cm tale e addizionata di zuccheri e lecitina e sottoposta ad (bagno x fare
istanteinizzazione
parziale solubilizzaz cn un letto fluido cn umidificazione, e poi essiccamento x generare cavità x renderlo piu
solubile). Il burro di cacao dopo l’estrazione con pressa a vasi viene centrifugato e filtrato con filtro a pressa
e poi può essere filtrato e deodorizzazione x distillazione sottovuoto a 140-150 gradi in corrente di vapore, x
farla a T + basse aggiungo un pelo d’acqua.
CIOCCOLATO
Caratteristiche per legge: acidità cioccolato non superiore all’1,7%.
Per il il tenore in burro di cacao è inferiore al 20%, (nn si riesce ad arrivare sotto 8%
cacao magro in polvere
xk è impossibile la pressione sarebbe troppo alta.
Sostanza secca= pasta di cacao+burro di cacao.
Il concetto il cacao deve essere di un certo tipo, se lo chiamo gianduia il contenuto di nocciole deve essere in
un certo range (20-40g su 100g di prodotto). Il cioccolato bianco non ha pasta di cacao.
9-4
Grassi vegetali non contenenti acido laurico. Acido laurico deriva da cocco e palmisto. Possono essere
aggiunti grassi che sono ac gr tropicali con piu o meno le stesse proprietà del burro di cacao. Non puo essere
modificata la struttura del trigliceride con la Se prendo un gelato con cioccolato cm
interesterificazione.
copertura spesso c’è il cocco. Nelle caramelle Mou c’è il cocco.
Il ha proprietà simili al burro di cacao. Dal si può ottenere una pasta grezza che può
burro di illipè karitè
essere privata del grasso con una miscelazione cn l’acqua e il grasso affiora.Il seme di contiene solo il
mango
12-16% di grasso. ha una curva simile a quella de burro di cacao.
L’olio di palma
Le si recuperano dalla soia o dal girasole, si recupera durante la degommazione dall’olio grezzo, la
lecitine
resa di estrazione è minore per la lecitina di girasole.
pasta di cacao.
Massa di cacao=
Se devo aggiungere nocciola la metto prima o dopo il concaggio.
Al di sopra di un certo contenuto di burro di cacao, tutto questo burro riduce cosi tanto la viscosità che non
c’è bisogno della lecitina. L’umidità è critica per la viscosità del cioccolato. Il burro di cacao dopo
deodorizzazione ha bassa viscosità. L’ingrediente con umidità + elevata è il latte in polvere (2-3%),
globalmente questi ingredienti danno origine ad un prodotto con un umidità bassa, che si riduce
ulteriormente durante il concaggio.
Granulometria zucchero (500micron), la soglia di percezione sensoriale è 20micron, infatti la dimensione dei
solidi magri è sotto ai 20micron per evitare di sentire granulometria nel cioccolato. Quindi devo ridurre la
granulometria dello zucchero sotto i 20 micron.
Lo zucchero è una polvere, il burro è fuso a 44°C, la pasta di cacao è fusa (o la si fa fondere perchè
Dosaggio:
è + facile da dosare), gli ingredienti sono tenuti in grossi silos. Il miscelatore (petrino) è montato su una cella
di carico (bilancia), ho una miscelazione degli ingredienti.
Preraffinatrice (per ridurre granulometria) ho miscelazione degli ingredienti
Preraffinazione e raffinazione:
e poi 2 cilindri che ruotano (preraffinazione). Poi il materiale viene convogliato alla vera raffinatrice che è a
5 cilindri sovrapposti, con il secondo cilindro questo fa da bacino contenitore x il materiale che arriva dalla
preraffinatrice e il materiale compie una prima rottura sotto, poi sale e una seconda,terza,quarta rottura. (le
distanze tra i cilindri sono in micron non in mm) La massa aderisce sul cilindro e i cilindri sono raffreddati, e
si riesce a regolare e a vedere la fessura che c’è tra i cilindri. La distanza tra i cilindri diminuisce salendo di
cilindri e la velocità di scorrimento dei cilindri aumenta man mano che vado dal basso verso l’alto, e passo da
granulometria da 100micron a uno inferiore a 20micron. Il materiale che esce è + chiaro e + polverulento xk
il burro di cacao non riesce a ricoprire tt le particelle e quindi sembra + polveroso e + a scaglie.
la posso fare con mulino a sfere, non riesco ad usare un mulino ad impatto perchè ho troppo
Macinazione:
grasso e si impasterebbe troppo ed oltretutto ho granulometria troppo variabile.
Determinazione della finezza: Per determinare granulometria sciolgo in un solvente il prodotto e posso
misurare le particelle + grosse oppure uso un che ho 2 punte che avanzano finchè non sentono
micrometro
una resistenza dopodichè si ferma senza deformare la particella e misura la distanza tra le 2 punte e quindi
la granulometria.
Oppure uso ho un piano inclinato da 0 a 1000 um, su cui si spalma la massa per avere
grindometro:
un’informazione sommaria sulle dimensioni massime dele particelle solide; mi misura la dimensione minima.
ho un setaccio vibrante (come un mini plansifter), per il cioccolato devo disciogliere
Setacciatura ad umido:
il grasso in un solvente.
ho quante particelle hanno un dimensione inferiore ad una determinata dimensione.
Diffrazione laser:
Concaggio
miscelare il materiale per un certo tempo ad una certa T. 50-60 °C per ciocciocolato al latte, T di
Concare=
60-80°C per il cioccolato fondente.
Alcune pompe hanno un sistema di bracci dotati di un elemento che in funzione della rotazione delle braccia
può o raschiare la superficie della conca oppure schiacciare eventuali grumi. Ho un inverter che modifica la
velocità della rotazione della pompa, la regolazione è in funzione della viscosità e quindi dell’assorbimento
del motore (resistenza alla rotazione).
1) ridurre viscosità della massa, umidità diminuisce e questa determina riduzione viscosità.
Obiettivo:
2) ricoprire in maniera completa solidi madri da parte del burro di cacao.
3) sviluppo di maillard
4) parziale volatilizzazione degli ac organici formati nella fasi di fermentazione (quindi ac acetico).
Il materiale che esce dalle raffinatrice va direttamente al concaccio oppure viene stoccato se le pompe sono
piene. Si cerca di stare a T basse x non denaturare le proteine. La fase di carico avviene su un prdotto a T
bassa, viene miscelato, poi ho la fase di riscaldamento quindi riduce di viscosità e quindi la curva diminuisce,
poi evapora acqua e quindi la curva risale.
vuol dire senza aggiunta di burro di cacao, ha lo scopo di ridurre l’umidità del materiale
Concaggio a secco:
dal 2 all’1%. Questa umidità si lega allo zucchero. Non aggiungendo il burro di cacao che ricopre gli zuccheri
favorisco l’evaporazione dell’acqua dallo zucchero.
= forza di un materiale sottoposto a uno sforzo (attriti interni). Se prendo cioccolato fuso e metto
Viscosità
acqua aumenta viscosità. Per ridurre ancora viscosità posso aggiungere lecitina che è un emulsionante, che
avendo grupi idrofili e idrofobi si mette tra grasso e acqua e riduce gli attriti interni e quindi la viscosità. I
cioccolati fondenti avendo meno zuccheri e + burro di cacao hanno meno umidità e quindi viscosità + bassa
e quindi posso non aggiungere lecitina, pero faccio comunque concaggio a secco. Quando aggiungo lecitina
ho una riduzione di viscosità e durante lo scarico la viscosità diminuisce ancora.
Nelle mentre la viscosità diminuisce i bracci della conca aumentano di velocità di
conche con inverter
rotazione in maniera tale di mantenere lo stesso assorbimento di motore. Aumento la velocità per mantenere
lo stesso sforzo (perchè all’aumentare della velocità aumenta lo sforzo).
Il porta ad una consistenza del prodotto liquido,posso aggiungere aroma di vaniglia.
concaggio liquido
porta ad una consistenza plastica.
Concaggio plastico
Dopo il concaggio La T di conservazione è di 45 gradi.
raffreddamento progressivo del cioccolato per indurre la parziale cristallizzazione del burro di
Temperaggio:
cacao con la formazione dei cristalli beta 5, l’operazione deve essere sempre in linea con le fasi successive. È
stoccato in modo di avere il burro di cacao fuso.
12-4
Se è una linea retta dipende da velocità applicata. (grafico shear stress/ shear rate) ha
Fluido newtoniano
viscosità e gradiente di velocità che aumentano in maniera costante. la viscosità è il coefficiente angolare
della retta. Il gradiente di shear stress e gradiete di velocità che aumentano in maniera costante, è lineare.
Il grafico è una retta con coefficiente uguale a 1.
Al cioccolato devo imporre prima un certo sforzo prima di indurre il movimento. La viscosità è in funzione del
gradiente di velocità applicato, la viscosità è la tangente alla curva in ciascun punto. Per descrivere il
comportamento del cioccolato ho 2 opzioni: 1)Per descrivere il comportamento reologico del cioccolato uso
che linearizza la curva e la pendenza è radice quadrata della viscosità. Utilizzando Un
l’equazione di casson
viscosimetro che lavora in gradiente di velocità, calcolando il limite di scorrimento e il limite di viscosità di
casson. 2) Per il controllo qualità spesso si fa una cosa +