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PIL

Il PIL (PRODOTTO INTERNO LORDO) è il valore monetario delle merci finali (al netto

dei beni intermedi) realizzate in un determinato sistema economico, in un certo

periodo di tempo, al lordo degli ammortamenti.

È necessario spiegare le affermazioni appena fatte:

VALORE MONETARIOè il valore economico di una merce, calcolato

 utilizzando come unità di conto la moneta.

Si calcola moltiplicando il prezzo unitario della merce stessa per la quantità

prodotta. VM= p (u) * q

MERCI FINALIsono quelle direttamente destinate al consumo. La

 caratteristica di una merce finale dipende dall’uso che viene fatto di un

determinato bene o servizio.

Per questo motivo è possibile incorrere in errori di duplicazione nel calcolo del

PIL (beni e servizi intermedi, nel calcolo del PIL, sono esclusi).

Per evitare tali errori viene utilizzato il METODO DEL VALORE AGGIUNTO, ossia il

valore prodotto dalle imprese nel processo di trasformazione degli input in

output.

L’attività di trasformazione è possibile perché l’impresa ha al suo interno

FATTORI PRODUTTIVI PRIMARI:

-fattore capitale (K)stock di capitale fisso

-fattore lavoro (L)

Quindi: VA=W (monte salario) + π (monte profitti)

SISTEMA ECONOMICOl’insieme delle imprese che operano all’interno di un

 determinato territorio indipendentemente dalla loro nazionalità.

PERIODO DI TEMPOè l’intervallo temporale nel quale viene calcolato il PIL.

 Il PIL è, infatti, variabile di flusso perché è la somma dei valori aggiunti in un

anno.

Si distingue dalla variabile di stock che si definisce in relazione ad un istante di

tempo.

AL LORDO DEGLI AMMORTAMENTIsi intende il minor valore che ha un

 determinato stock di capitale considerando il tempo t2.

L’ammortamento è la riduzione del valore di una determinata merce che ha

durata pluriennale, ma che non ha lo stesso valore iniziale (PIL-A=PIN).

Per il calcolo del PIL, evitando duplicazione, si sommano i VA di tutte le imprese,

durante il processo produttivo ed in questo modo si ottiene il valore del bene finale.

PIL NOMINALEsi calcola utilizzando i prezzi dell’anno corrente.

PIL REALEsi calcola utilizzando prezzi costanti ed in questo modo il calcolo è più

efficace perché non è influenzato dai cambiamenti di prezzi.

FLUSSO CIRCOLARE DEL REDDITO – KEYNES

La crisi degli anni ’30 non si può spiegare con le teorie economiche classiche, in

quanto ad una fase di recessione ne seguì una di stagnazione.

La teoria economica liberale non è in grado di dare una spiegazione in quanto essa

prende in considerazione un solo tipo di livello economico, ossia quello della piena

occupazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jess98D di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Venturini Luciano.