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Formattazione del testo
A K= y == = na kY NA Kla V) diviene quindi: ; ; ; ;qk q)y = [a + + (1 - n]dove “a” è la produttività totale dei fattori, θ la quota di reddito attribuita al capitale, (1-θ) la quota direddito attribuita al lavoro, “k” è il tasso di crescita del capitale, “n” il tasso di crescita del lavoro e y il tassodi crescita della produzione aggregata.
Sottraiamo ora n da ambo i membri. Quindi avremo:qk q)y – n = [a + + (1 - n] – nqk q]y – n = [a + – n)Il membro di sinistra rappresenta il tasso di crescita della produttività del lavoro (cioè il tasso di crescita diY/N) . Questo è decomposto in due componenti:- “(k –n)q”, cioè il tasso di crescita del rapporto capitale lavoro (K/N) pesato per la quota di reddito delcapitale (il contributo del capitale alla produzione aggregata);- “a”, cioè il tasso di crescita della produttività totale
Dei fattori (TFP) pag. 18
Se il capitale è relativamente meno importante, allora la produttività del lavoro e la produttività totale dei fattori tenderanno a coincidere. Allo stesso modo, se il rapporto K/N rimane costante nel tempo, la produttività del lavoro e quella totale di fattori coincideranno. Se, invece, il capitale è un input importante del processo produttivo il rapporto K/N non è fisso e allora la produttività del lavoro e quella totale si muoveranno nella stessa direzione.
56. (2) dalla contabilità della crescita derivate le possibili relazioni fra produttività totale dei fattori (FTP) e produttività del lavoro. Vedi domanda precedente. (se per qualsiasi ragione stai studiando dai miei appunti e riesci a capirci qualcosa di queste prime due domande ti prego di farmelo sapere e di spiegarmelo perché io non ho capito un cazzo). J
57. (3) illustrare il modello di Solow con progresso tecnologico
esogeno. Partendo dalla funzione di produzione aggregata: Y = f(K, N), in cui K è il capitale, N è il lavoro e che dipenda dallo stato della tecnologia. Tralasciando A (progresso tecnologico) e approssimando tutta la crescita al tasso di crescita del lavoro e del capitale otteniamo:
Dove q rappresenta la quota di reddito destinata al capitale e (1 - q) quella destinata al lavoro. Poiché il modello di Solow descrive una crescita bilanciata, tutte le variabili crescono allo stesso tasso: Y/Y = N/N = K/K = n; che è il tasso di crescita esogeno della forza lavoro.
Sapendo che K è la differenza tra il risparmio - ammortamento avremo K = sY - dK (in cui "s" è la propensione al risparmio e "d" la quota di deprezzamento del capitale) possiamo ricavare l'espressione: (sY - dK) / K = n sY = (n + d) K
La quale afferma che in una situazione di crescita uniforme il risparmio "sY" è
esattamente sufficiente acompensare il deprezzamento "dK" e a fornire il capitale necessario "nK" alla nuova forza lavoro. Dato: k/k = (K/K – N/N), possiamo quindi scrivere: k/k=(sY–dK )/K–n =sY/K–(d+n) = s(Y/N)/(K/N) – (d+n) = sy/k – (d+n) k = sy – (d+n)k. È evidente che l'equilibrio nel modello di Solow si modifica se aumenta il saggio di risparmio. L'aumento del tasso di risparmio porta a un aumento del tasso di crescita nel breve periodo. Nel lungo periodo, tuttavia, il tasso di crescita torna al livello di partenza. Inoltre, l'aumento della propensione al risparmio sposta la curva verso l'alto, provocando un incremento dello stock di capitale. Ciò porta a un aumento degli investimenti netti. Durante il processo di aggiustamento, un aumento della propensione al risparmio provoca un aumento del tasso di crescita nel breve periodo. Tuttavia, nel lungo periodo, il tasso di crescita torna al livello di partenza.equilibrio con la popolazione. pag. 19tasso di crescita pari a “u”, lo stock di capitale e anche il prodotto totale dovrebbe crescere proporzionalmente.
61. (7) cosa si intende per dinamica di transizione? Possibilità di fare 3 previsioni circa la crescita al di fuori dello stato stazionario:
- convergenza assoluta: tendenza a giungere allo stesso stato stazionario, cioè arrivare a livelli di reddito pro-capite sostanzialmente identici.
- convergenza condizionale: date due economie accomunate da uno stesso stato della tecnologia ma che differiscono nel saggio di risparmio e nel tasso di crescita della popolazione, si osserva una tendenza di crescita più rapida nell’economia più distante dal proprio stato stazionario.
- velocità di convergenza verso lo stato stazionario.
62. (8) confrontare il modello di Solow con le ipotesi e le conclusioni dei modelli di crescita endogena.
63. (9) cosa si intende per convergenza assoluta del reddito pro-capite?
64. (10) come si verifica
empiricamente la convergenza assoluta del reddito pro-capite?65. (11) convergenza e dispersione del reddito pro-capite.
66. (12) cosa suggeriscono le più recenti evidenze sulla dinamica della produttività del lavoro in Italia?
67. (13) capitalizzazione composta e crescita.
68. (14) tasso di crescita come differenza logaritmica.
69. (15) capitalizzazione composta e crescita: il caso Cina. pag. 20
SETTIMA / OTTAVA SETTIMANA (cap.17-18-19-slide)
70. (1) ricavare e descrivere l’equilibrio sul mercato dei beni in economia aperta
La domanda dei beni nazionali è data da: Z = C + I + G – IM/e + X; dove (C + I + G) indicano la domanda nazionale (interna) di beni, (IM/e) le importazioni ovvero la domanda nazionale di beni esteri e (X) le esportazioni ovvero la domanda estera di beni nazionali.
- la domanda nazionale di beni (DD) è data da: C (Y – T) + I (Y, r) + G.
Con l’apertura del mercato abbiamo introdotto le importazioni e le esportazioni:
- le importazioni,
ovvero la domanda nazionale di beni esteri dipendono dal reddito nazionale Y (relazione positiva) e dal tasso di cambio reale (relazione positiva); esse possono essere indicate come: IM = IM (Y,e). E oppure in termini di moneta nazionale come: IM (Y, €). Le esportazioni, ovvero la domanda estera di beni nazionali, dipendono dal reddito estero Y* (relazione positiva) e dal tasso di cambio reale (relazione negativa); esse sono indicate come: X = X (Y*, €). DD: domanda nazionale di beni; DD – IM = AA; AA: domanda nazionali di beni nazionali; AA + X = ZZ; ZZ: domanda di beni nazionali; NX: esportazioni nette; NX = X – IM; (NX > 0 avanzo commerciale; NX < 0 disavanzo commerciale); In un'economia aperta il mercato dei beni è in equilibrio quando la produzione interna eguaglia la domanda dei beni nazionali: Y = Z. E/e e)Y = C (Y – T) + I (Y, r) + G – IM (Y, €) + X (Y*, Come si può notare dal grafico non esiste alcuna relazione tral’equilibrio nel mercato dei beni e il pareggio della bilancia commerciale è il tasso di cambio reale e vale la seguente relazione: Ɛ=EP*/P, dove E è il tasso di cambio nominale (che esprime il prezzo della moneta nazionale in termini di valuta estera), P è il deflatore del PIL interno e P* è il deflatore del PIL estero. Aumenti di Ɛ si definiscono apprezzamenti reali e portano ad un aumento del prezzo reale dei beni interni rispetto a quelli esteri, viceversa si hanno deprezzamenti reali. [app/depr reali corrispondono ad app/depr del tasso nominale di cambio]. pag. 2171. (2) come varia l’equilibrio al variare della domanda interna? esempio attraverso l’effetto di una variazione della spesa pubblica. Ipotizzando che il mercato dei beni sia in equilibrio e che la bilancia commerciale sia in pareggio, Y = Y .TB Una variazione della spesa pubblica (DG > 0) ha i seguenti effetti: - la retta (ZZ) che rappresenta la domanda nazionale di beni sispostaDG,verso l’alto di un valore pari a così che la produzione di equilibrioDGaumenta (DY > grazie all’effetto del moltiplicatore).- avviene uno spostamento verso destra lungo la retta NX, il qualecomporta disavanzo commerciale (X non variano, mentre IM a causadel maggior reddito aumentano; IM > X). DG- l’aumento della produzione nazionale derivato da > 0, inun’economia aperta è minore rispetto a quello registrato con la stessaDG in un’economia chiusa, e ciò è dovuto ad un minor valore delmoltiplicatore. Esso ha un valore minore in quanto, in economiaaperta, l’aumento della domanda interna non ricade solamente sullaproduzione interna.
72. (3) come varia l’equilibrio al variare della domanda estera?Ipotizzando che il mercato dei beni sia in equilibrio e che la bilancia commerciale sia in pareggio, Y = Y .TBDG*Una variazione della domanda estera (DY* > 0 dovuto da > 0) ha come effetto diretto un
l tiplicatore della spesa autonoma è maggiore rispetto al corrispondente moltiplicatore in economia chiusa.