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Estratto del documento

Cos’è l’economia?

L’economia studia criteri e modalita' in cui una data societa' usa le proprie risorse economiche. Con la crisi si entra piu' a contatto con questa realta'.

La macroeconomia studia le determinanti della disoccupazione e dell'inflazione.

Tasso di disoccupazione: si indica con U (da unemployment) ed e' il rapporto tra il numero di disoccupati e le forze lavoro.

  • U = D/S

Il tasso di disoccupazione si puo' dividere in classe d’eta', geografia, ecc...

Tasso di inflazione: si indica con π oppure P' ed e' la misura dell'aumento dei prezzi. Avere bassa inflazione e' una virtu'.

La microeconomia studia i comportamenti a livello di ogni singolo agente economico. I due maggiori agenti economici sono famiglie e imprese. La microeconomia serve per capire il comportamento delle imprese.

L'economia e' la scienza sociale piu' sviluppata e fornita di un suo lessico e linguaggio specifico.

Pagina 4: Definizione economia

La Microeconomia

Noi viviamo in un'economia di mercato.

Quali caratteristiche ha? Funziona?

Va confrontata con un'economia pianificata.

Un'economia di mercato è un'economia in cui le decisioni economiche, cioè di cosa consumare, quali merci comprare e cosa produrre viene presa dagli agenti economici (famiglie e aziende) che sono auto interessati e razionali.

Quindi decisioni economiche decentrate.

In un'economia pianificata esiste un'autorità centrale che prende in considerazione obiettivi e fissi sulla base di un piano una certa relazione tra risorse e obiettivi.

Quindi sono decisioni decentrate.

Funzionamento: Data di riferimento per la nascita dell'economia di mercato è il 1770 (pubblicazione) ad oggi.

Si può dire quindi che il sistema funziona.

Ma come fa a funzionare con decisioni decentrate (è controintuitivo) chi garantisce il benessere sociale?

Le nostre decisioni sono prese su interesse personale perché tutto ciò non si traduce in caos?

Avrebbe allora più senso l'economia pianificata.

Smith filosofo scozzese trattò di come faccia a stare in piedi questo sistema.

Il coordinamento è dato da una mano invisibile rappresentata dal sistema dei prezzi (prezzo di mercato).

Si crea un ordine economico chiamato equilibrio economico generale (EEG).

SE IL PREZZO E' DIFFERENTE DA QUELLO DI EQUILIBRIO?

SI RIUNTA IN DUE CASI: ECCESSO DI OFFERTA E ECCESSO DI DOMANDA NON INTERVIENE ALCUNA AUTORITÀ.

ECCESSO DI OFFERTA: QUANDO IL PREZZO E' SUPERIORE AL LIVELLO DI EQUILIBRIO SI VERIFICA UN ECCESSO DI OFFERTA PARI ALLA DIFFERENZA TRA LA QUANTITÀ OFFERTA E LA QUANTITÀ DOMANDATA.

QUESTO È L'ECCESSO DI OFFERTA

UNA CARATTERISTICA STRAORDINARIA DEI MERCATI PRIVATI DI BENI E SERVIZI E' LA LORO TENDENZA A SPOSTARSI AUTOMATICAMENTE VERSO I LIVELLI DI EQUILIBRIO DEI PREZZI E DELLE QUANTITÀ. SI TRATTA DI UN MECCANISMO SPONTANEO DI AGGIUSTAMENTO.

QUINDI SE C'È UN ECCESSO DI OFFERTA, IL PREZZO DIMINUISCE E TENDE A SCENDERE VERSO IL PREZZO DI EQUILIBRIO.

VICERVERSA L'ECCESSO DI DOMANDA È QUANDO IL PREZZO E' INFERIORE AL LIVELLO DI EQUILIBRIO. SI HA PERTANTO UN ECCESSO DI DOMANDA PARI ALLA DIFFERENZA TRA LA QUANTITÀ DI DOMANDATA E LA QUANTITÀ DI OFFERTA.

QUESTO È L'ECCESSO DI OFFERTA.

QUINDI A UN PREZZO BASSO, IL PREZZO TENDE A SALIRE.

IL RISULTATO È CHE IN UNA SITUAZIONE DI ECCESSO IL PREZZO TENDE A MUOVERSI VERSO IL LIVELLO DI EQUILIBRIO. UNA VOLTA RAGGIUNTO, VENDITORI E COMPRATORI SONO SODDISFATTI.

DOMANDA e OFFERTA di LAVORO

Dl

Sl

Utilizzando valori di mercato è piuttosto semplice mettere insieme ovvero aggregare i dati relativi ai diversi beni e servizi prodotti all'interno di un'economia moderna.

Quindi per calcolare il prodotto totale delle merci si moltiplica le varie quantità di merci per il prezzo unitario della merce.

Si può esprimere il prodotto totale anche attraverso il concetto di sommatoria.

L'uso della moneta per l'acquisto delle merci viene definita unità di conto.

Beni e servizi finali

Nel corso del processo produttivo viene impiegato un gran numero di beni. Affinché il fornaio possa ottenere un filone di pane è necessario coltivare e mietere il grano, quindi macinarlo per ricavarne farina, dei tre principali beni ottenuti in questo processo il grano la farina o il pane, solo il pane viene utilizzato dai consumatori, poiché l'obiettivo ultimo è procurare pane, il pane rappresenta un bene finale.

È importante distinguere tra beni finali e beni intermedi.

Beni intermedi: Beni o servizi ottenuti durante le varie fasi che precedono il prodotto finale (in questo caso il grano e la farina).

Beni finali: Costituisce il prodotto finale di un processo ovvero il bene di cui i consumatori effettivamente usufruiscono.

Distinguere tra beni intermedi o finali non è sufficiente considerare il singolo bene visto che non è una qualità intrinseca, ma bisogna guardare il destinatario.

I numeri

Spendiamo qualche paragrafo per indicare le cifre e numeri precisi della nostra economia.

Il PIL del 2012: 1500 miliardi di euro

  • Pertanto un punto (1%) di PIL vale 15 miliardi.

Dati sono forniti da 3 istituti di ricerca:

  • IMF (Fondo Monetario Internazionale)
  • Eurostat (Ufficio Statistico dell'Unione Europea)
  • ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)

Il nostro PIL entra in contatto con alcuni importanti stock.Lo stock di debito per esempio.

Il rapporto debito/PIL è un importante indice della solidità finanziaria ed economica di uno stato. È il rapporto tra il debito pubblico e il PIL. In questo caso il PIL rappresenta un indice o parametro di quanto lo stato è in grado di rimborsare il proprio debito (evitamento default).

Debito (stock) / PIL (flusso) = 2000 miliardi / 1500 miliardi = 133%

Il servizio del debito indica l’ammontare dei pagamenti regolari che un organismo che ha contratto debito deve effettuare secondo termini del contratto di prestito che ha sottoscritto. L'Italia paga all'anno 80 miliardi.

Spread indica l’ammontare degli interessi da pagare sul debito. Può rendere il debito insostenibile e portare una nazione al default. Per ripagare il debito è importante avere buoni tassi di crescita, altrimenti il rapporto peggiora sistematicamente.

RIPRENDIAMO IL NOSTRO FLUSSO CIRCOLARE DEL REDDITO

REDDITO LORDO = Y (RL)

PRODOTTO LORDO = Y (PL)

S/20

DA = C + I

80/20

LA DOMANDA AGGREGATA, DATE LE ASSUNZIONI SEMPLIFICATRICI E' DI SOLO SETTORE PRIVATO.

COME GIÀ SPIEGATO PRECEDENTEMENTE, CONDIZIONE FONDAMENTALE DI EQUILIBRIO È CHE I RISPARMI CORRISPONDANO AGLI INVESTIMENTI.

S = I

LA CRISI È IL MOMENTO IN CUI PER UNA SERIE DI MOTIVI, LA DOMANDA CEDE E DI CONSEGUENZA ANCHE IL REDDITO DELLE FAMIGLIE. RIPETENDO QUESTA SITUAZIONE SI ARRIVA ALLO SHOCK ECONOMICO.

DOMANDA DI ESAME: DEFINISCI & SPIEGA IL FLUSSO CIRCOLARE DEL REDDITO.

È UNO SCHEMA CONCETTUALE VOLTO A METTERE A FUOCO DUE QUESTIONI:

  1. IN MACROECONOMIA ESISTE UN EQUILIBRIO ECONOMICO SE E SOLO SE GLI INVESTIMENTI COINCIDONO CON I RISPARMI, S = I. IN QUESTA CONDIZIONE LA DOMANDA AGGREGATA È UGUALE AL PRODOTTO LORDO (Y).

SE S > I LA DOMANDA AGGREGATA DIMINUISCE DA < Y. QUESTO È UN CHIARO SEGNALE DI MERCATO CHE INDUCE LE IMPRESE A DIMINUIRE LA PRODUZIONE (Y).

SE S > I —> DA < Y —> Y -

CONDIZIONE SEGNALE RISPOSTA O MERCATO IMPRESE

SE LA SITUAZIONE PERMANE SENZA INTERVENTI LE COSE CONTINUANO A PEGGIORARE

Dettagli
A.A. 2015-2016
72 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ildragodegliappunti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Venturini Luciano.