Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 53
Appunti Linguistica italiana Pag. 1 Appunti Linguistica italiana Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Linguistica italiana Pag. 51
1 su 53
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il fenomeno dell'anafonesi e la gorgia nel dialetto fiorentino

(LIGNUM).b) Nel gruppo -ONK- (truncum); fa eccezione GIUNCO.Abbiamo infatti LEGNO e non LIGNO; TRONCO e non TRUNCO.ANAFONESI: sopra/suono, innalzamento di grado della vocale accentata, termineintrodotto da Castellani, 1952 (non è il primo a descrivere il fenomeno); datazione(Castellani): anafonesi davanti a palatale III-IV sec. d.C.; davanti a /n/ prevelare IV-V sec.Distribuzione: in origine area fiorentina, zona di Volterra e San Gimignano; Toscanaoccidentale (Prato, Pistoia, Lucca, Pisa); assente a Siena e Arezzo. Evoluzione: si ipotizzadapprima l'apertura di Ĭ ed Ŭ rispettivamente in e ed o, con successiva chiusura in i ed u.Quali elementi del fiorentino non passano all'italiano?GORGIA:- spirantizzazione di c, p, t intervocaliche; fenomeno che si verifica anche in fonosintassi(la chasa) <<amico>> pron. amicho;-può arrivare a un ulteriore indebolimento (amiho) o addirittura al dileguo completo dellaconsonante (amio).Distribuzione diastratica:

Tutti i parlanti (anche colti) spirantizzano la c; solo i parlanti popolari spirantizzano p e t. Il fenomeno è documentato in modo certo dal XVI sec., nel dialogo Il Polito di Claudio Tolomei (1525). L'uso del termine gorgia si fa risalire al grammatico senese Girolamo Gigli (1717) e al filologo Anton Maria Salvini (1724). Non c'è consenso sulla origine etrusca del fenomeno.

Sul modello del latino Arrigo Castellani (nel 1967) definisce argenteo il fiorentino '400-500 e aureo quello del '300. Alcuni di questi elementi del fiorentino argenteo passano all'italiano:

  1. 1° persona IMPERFETTO in -o io amavo e non io amava (Bembo, Liz). (amabam>amava) La desinenza in -O è analogica col presente (e consente di distinguere prima e terza persona). Si irradia forse da Siena e Lucca. (Ultimo autore: Silvio Pellico, 'io amava').

I principi di Bembo giungono alla Crusca (lui aveva messo fuori gioco Firenze). Usava

Hrigorosamente etimologico, sia in pozione iniziale che in corpo di parola. Salviati, invece, sopprime l'uso dell'H in corpo di parola, l'uso in tutto le forme di havere, oltre che in uomo, ora è ancora presente. Galileo e le lingue speciali <<insegnarvi, cioè, delle parole, ma non delle verità, che son cose>> Quando si comincia ad usare l'italiano -volgare- nella comunicazione scientifica? In quali settori, discipline si usa? Perché la scrittura di Galileo è un modello? Il primo testo scientifico secondo la nostra visione: La Composizione del mondo con le sue cascioni (1282) di Restoro d'Arezzo. vivo (modo di dire); è mercurio, argento “avere l'argento vivo addosso”, non poter star fermo. Frequente ripetizione di “trovamo”, rende il testo pesante ma l'obiettivo è quello di informare. Non possiamo leggere un testo scientifico con criteri propri dei testi

Michael Savonarola era un medico, lavorava a Ferrara alla corte degli Estensi, ha un ruolo fondamentale, scrive un testo "De preservatione a peste et eius cura" (1444-1449ca) in cui si giustifica per l'uso del volgare. La morte lancia i dadi per tutti e quindi per fare la cosa più comune e nota, dato che il testo è relativo ai modi di evitare la peste e curarla, la maggior parte delle persone deve essere messa in grado di comprendere ciò che è scritto. Savonarola si difende perché sceglie di usare il volgare, argomentazione robusta. Potremmo definirlo un testo "di sanità pubblica". "De regimine pragnantium" (1460 ca) è indirizzato alle ostetriche (non sapevano il latino). Savonarola cerca di organizzare il testo logicamente (non gerarchicamente come in Restore d'Arezzo). Luca Pacioli scrive "Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni, e Proportionalità" (1494).

Giustifica anche lui la scelta del volgare, come Savonarola. Ha in mente deidestinatari dei tecnici che hanno necessità di apprendere la matematica ma nonconoscono il latino.

N. Tartaglia libro che ha un pubblico di tecnici, tratta di architettura militare. Testo chiaro, ripetizioni frequenti.

Fenomeno della ripetizione: Restoro d'Arezzo, Tartaglia e Galileo.

La novità di Galileo, che è orgogliosamente fiorentino, è l'estrema chiarezza che locontraddistingue dagli autori precedenti, anche in testi scientifici.

Il lessico di Galileo

Il Sidereus Nuncius inaugura una nuova tipologia di testo: la lettera scientifica. Ha unarapida diffusione in Europa ed è destinato agli altri scienziati; ha lo scopo di evitare chequalcun altro si appropri delle sue scoperte. È scritto in latino perché destinato ad altrispecialisti internazionali (lui scriveva anche in volgare e la scelta del toscano era voluta).Aveva fatto delle osservazioni sulla

Luna e scoperto i satelliti di Giove e doveva diffondere la notizia nel più breve tempo possibile. Intitola l’opera a quelli che saranno i suoi futuri protettori, i De’ Medici, e chiama pianeti medicei i satelliti di Giove. La protezione dei De’ Medici gli permette di abbandonare l’insegnamento, durante gli anni a Padova si era accorto che esso toglieva troppo tempo alle sue ricerche. Spiega la scelta dell’italiano e la ribadisce: Nella lettera a Paolo Gualdo nel 1612, la preoccupazione di Galileo è che chi frequenta l’università non è sempre una persona intelligente, ma spesso un inetto che conosce il latino; lui vuole che le persone intelligenti ma che non conoscono la natura e che sono curiose possano capire la natura e i suoi fenomeni. Nella lettera a Mark Welser nel 1613, intitolata Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari. La lingua fiorentina è duttile e si adatta a parlare di qualsiasi argomento, edato che scrive ad un interlocutore straniero gli sembra che i confinidi Firenze si estendano fino ad Augusta.Lettera a Fulgenzio Micanzio di Padova nel 1636. Dialogo sovra i due massimi sistemi del mondo era stato messo all'indice ed era pericoloso avere contatti con lui; l'opera era l'insieme delle ricerche di tutta la sua vita, credeva di non avere ancora molto da vivere ed aveva sottostimato le possibili conseguenze, anche se era cosciente di rischiare, è vissuto ancora a lungo in seguito. La sua nuova opera non poteva uscire in Italia, e gli editori stranieri volevano che fosse scritto in latino; lui spiega che la scelta dell'italiano è necessaria perché la traduzione toglie la grazia, l'energia e la chiarezza. Galileo ha come interlocutori privilegiati i curiosi, non gli accademici, vuole diffondere anche il suo modo di concepire la ricerca scientifica. L'ambiente di ricerca è ostile ma è molto stimato, ma i suoi

Colleghi sono avversari, la pensano diversamente da lui e mettono in dubbio le parole che usa per comunicare le sue scoperte; quindi, è molto cauto quando deve coniare nuovi termini. Il suo atteggiamento verso le terminologie esistenti è:

a. Per la meccanica (i professori dell'università di Padova collaboravano strettamente con l'arsenale di Venezia, che era un centro di ricerca avanzato) usava un cauto accoglimento. STADERA & ROMANEO (la stadera è una bilancia con due braccia di lunghezza diversa, in cui c'è un peso (romano) che è usato per pesare e consente la pesata precisa con una buona approssimazione). A volte non usa termini esistenti e li sostituisce con la perifrasi, i destinatari sono i curiosi.

b. Per l'astronomico non respinge le parole già accolte nell'uso, anche se di origine latina o greca. Li usa come strumenti insistendo sul loro valore convenzionale, per gli avversari le cose sono la verità.

Per lui le convenzioni servono alla verità ma non devono sostituirla. PERIODO ECLITTICA PARALLASSE (angolo sotto il quale è vista una data lunghezza da un corpo celeste) DRAGONE EPICICLO DEFERENTE

Segnala:

  1. A volte il nome va corretto perché travisa la realtà fisica, es. NEBULOSA
  2. La convenzionalità del termine rischia di portare fuori strada. Es. Terra è sia la materia che si ara e semina, sia il globo terrestre, quindi si può essere portati a pensare che il globo terrestre sia molle. In genere fissa esattamente il significato che usa e fa seguire al termine la sua definizione.
  3. Per l'ufficiale peripatetica, cioè le terminologie usate dai suoi avversari, mostra un rifiuto totale.

PERFEZIONE VICINO & LONTANO PICCOLO & GRANDE intensi in maniera indipendente, senza paragoni. Spesso contesta i seguaci di Aristotele e poi si presenta come il primo degli aristotelici. Per contrastare gli aristotelici usa le loro parole sacre.

in una specie di litania burlandosene (SIMPATIA, ANTIPATIA, GENERABILE, INGENERABILE). Termini coniati da Galileo: MACCHIE SOLARI (fa il contrario di ciò che si faceva a quel tempo, traduce il termine cheattinge dal greco in volgare) CANNOCHIALE CANDORE TITUBAZIONE PENDOLO. Fa il contrario di ciò che si faceva al suo tempo, traduce il termine che attinge dal greco in volgare. Alessandro Volta è un fisico che risente dell'attività di Galileo, sceglie quindi il nome più semplice fra quelli concorrenti. Inventa la Pila, chiamata così perché gli elementi che la compongono sono impilati. Una modalità con cui Galileo conia i termini è il processo della nominalizzazione, di solito da verbo a nome. Conia il nome Pendolo dal verbo pendere (tangente, secante, ambiente).

Lingua speciale

Lessico

Essa è composta anche da parole che non conosciamo. Es. Tiocolchicoside. Il lessico dei linguaggi tecnico-scientifici si distingue per:

  1. Il
  2. segno aggiuntivo, cioè una parola nuova, per soddisfare i bisogni di denominazione del settore specifico; l'esigenza di riferirsi a: oggetti e nozioni non percepibili dall'esperienza del non-specialista, a elementi riguardanti nuovi prodotti tecnici, porzioni di realtà cui la lingua comune fa fronte con termini troppo generici rispetto ad una maggiore analiticità richiesta dalla lingua speciale (malditesta vs cefalea ed emicrania)

    2. Tendenza alla monoreferenzialità, cioè si riferisce solo a questo principio attivo; il rapporto tra significante e significato è biunivoco e non può essere sostituito da un sinonimo senza perdere d'informatività. Le conseguenze sono che il significato del termine è desumibile indipendentemente dal co-testo e la tendenza alla ripetizione, che è una garanzia di chiarezza. Essa è limitata al singolo settore disciplinare: lo stesso termine può avere diversi significati

    in diversi campi, quindiesiste
Dettagli
A.A. 2018-2019
53 pagine
7 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinajanni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Atzori Fabio.