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PUNTO DI VISTA LINGUISTICO

Le lingue fanno parte dello stesso raggruppamento areale, tipologico o genealogico. Le lingue arealmente correlate sono quelle che sono parlate in una stessa area geografica. Le lingue tipologicamente correlate sono quelle che presentano caratteristiche strutturali comuni o universali linguistici. Le lingue genealogicamente correlate sono quelle che derivano da una stessa lingua madre o hanno sviluppato caratteristiche comuni.

Ad esempio, le lingue romanze (italiano, francese, spagnolo, portoghese ecc.) derivano dal latino e formano una famiglia linguistica. Allo stesso modo, le lingue balcaniche sono tipologicamente correlate a causa di altre caratteristiche linguistiche. Le lingue indo-europee fanno parte di un'unità più ampia, la famiglia linguistica indoeuropea.

linguistica > gruppi o classi >sottogruppi o rami

Principali famiglie linguistiche

  • Famiglia indoeuropea
  • Famiglia dravidica
  • Famiglia afro-asiatica o camito-semitica
  • Famiglia austronesiana
  • Famiglia niger-kongo
  • Famiglia uralica o ugro-finnica
  • Lingue aborigene (Australia)
  • Lingue amerindiane (America)
  • Lingue isolate
  • Famiglia sino-tibetana

tibetano

Famiglia indoeuropea

  • Gruppo indo-iranico
    • Sottogruppo indiano: sanscrito e vedico (antiche), hindi e urdu
    • Sottogruppo iranico
      • occidentale: persiano antico e moderno, avestico (antico), curdo
      • orientale: pashto, afgano
  • Gruppo tocario
    • tocario A e tocario B (estinte; testimonianze scritte risalenti al I millennio a.C. ritrovate nella zona dello Xinjiang)
  • Gruppo anatolico (Asia minore)
    • ittita (estinto)
  • Gruppo armeno
    • armeno
  • Gruppo albanese
    • albanese (Balcani + Italia meridionale)
  • Gruppo slavo
    • Sottogruppo orientale: russo, bielorusso, ucraino
    • Sottogruppo occidentale: polacco, ceco, slovacco
    • Sottogruppo meridionale: bulgaro, macedone, serbo-croato, sloveno
      • le prime attestazioni risalgono al IX-X secolo d.C.: antico slavo ecclesiastico (o antico bulgaro)
  • Gruppo baltico
    • lituano, lettone, prussiano antico (estinto)
  • Gruppo elleno
    • greco antico (miceneo, II millennio a.C.) e moderno
  • Gruppo italico
    • Sottogruppo orientale: osco, umbro, sannita
  • Sottogruppo occidentale: latino
    • lingue neo-latine o romanze: portoghese, spagnolo, francese, italiano, romeno, gallego, catalano, ladino (romancio, dolomitico, friulano), provenzale
  • Gruppo celtico
    • Sottogruppo gaelico: irlandese, gaelico di Scozia
    • Sottogruppo britannico: cimrico o gallese (Galles), cornico (Cornovaglia, estinto), bretone (Bretagna)
  • Gruppo germanico
    • Sottogruppo orientale: gotico (estinto, traduzione della Bibbia, IV secolo d.C.)
    • Sottogruppo settentrionale: svedese, norvegese, danese, islandese, feroese
    • Sottogruppo occidentale
      • Anglo-frisone: frisone, inglese
      • Neerlando-tedesco: olandese (o nederlandese), tedesco, afrikaans (coloni olandesi in Sudafrica), yiddish (dialetto tedesco degli ebrei di Germania)

    Le lingue parlate in Europa non sono solo indoeuropee, ma sono presenti anche altre famiglie:

    • Lingue uraliche (finnico, ungherese, estone)
    • Lingue altaiche (turco, mongolo)
    • Lingue semitiche (maltese)
    • Lingue caucasiche (abcaso,

    Ceceno, avaro, ecc.)- Basco (lingua isolata) 20

    FONETICA:

    La fonetica studia i suoni delle lingue nelle loro caratteristiche fisiche (foni), mentre la fonologia studia i suoni delle lingue nelle loro caratteristiche funzionali (fonemi), ovvero in quanto linguisticamente rilevanti. La fonologia (livello astratto) presuppone la fonetica (livello concreto).

    La fonetica si divide in:

    • Articolatoria
    • Acustica
    • Uditiva

    La fonetica acustica si occupa della consistenza fisica dei foni e della loro propagazione in un mezzo (acustica):

    • Onde sonore
    • Spettrogramma

    La fonetica uditiva si occupa della descrizione del processo di percezione dei foni, ovvero:

    • Descrive l'anatomia dell'apparato uditivo
    • Studia e descrive la fisiologia dell'apparato uditivo, in particolare il modo in cui un impulso meccanico viene analizzato dall'orecchio e trasformato in impulso neurale che il sistema nervoso passa al cervello
    • Studia e descrive i processi di

    categorizzazione dei suoni percepiti

    Fonetica articolatoria

    La fonetica articolatoria si occupa invece della descrizione del processo di produzione dei suoni linguistici(foni), ovvero:

    • descrive l'anatomia degli organi che servono alla produzione dei foni (apparato fonatorio)
    • studia e descrive il processo attraverso il quale produciamo i suoni (fonazione)
    • fornisce gli strumenti per la classificazione dei foni (in base ai punti precedenti)

    Fare la trascrizione fonetica significa segmentare una sequenza fonica continua in unità discrete (foni) e assegnare a ciascuna di queste unità un simbolo grafico, quindi rappresentare per iscritto la forma fonica di una stringa linguistica. Per convenzione, la trascrizione fonetica va racchiusa tra parentesi quadre ([ ]). Il grado di dettaglio di una trascrizione dipende dalle esigenze del ricercatore, ed essa può essere stretta (ricca di dettagli), oppure larga (più approssimativa). Essa può inoltre avere un

    essere risolte utilizzando la trascrizione fonetica, che cerca di rappresentare i suoni di una lingua in modo preciso e universale. La trascrizione fonetica utilizza simboli specifici per rappresentare i suoni, indipendentemente dalla loro scrittura tradizionale. Questo permette di trascrivere correttamente i suoni di una lingua, anche se la sua scrittura tradizionale non fornisce una corrispondenza diretta tra lettere e suoni. La trascrizione fonetica è utilizzata sia in ambito prescrittivo, come nei dizionari e nelle guide alla pronuncia standard, che in ambito descrittivo, come nell'indagine linguistica. Grazie alla trascrizione fonetica, è possibile fornire una rappresentazione accurata dei suoni di una lingua, facilitando la comprensione e l'apprendimento della pronuncia corretta. In conclusione, la trascrizione fonetica è un sistema universale e valido per rappresentare i suoni di una lingua, superando le limitazioni dei sistemi di scrittura tradizionali.

    manifestarsi a livello interlinguistico (tra lingue diverse) o intralinguistico (all'interno della stessa lingua). Queste sono:

    • stesso suono ma diversa grafia
    • stessa grafia ma diverso suono

    L'alfabeto fonetico è, invece, un sistema di trascrizione di foni indipendente dall'ortografia delle singole lingue e basato su un rapporto di biunivocità tra foni e segni grafici.

    Apparato fonatorio:

    • polmoni
    • bronchi
    • trachea
    • laringe (pliche vocali)
    • faringe
    • ugola
    • velo palatino
    • palato duro (palato posteriore, palato medio, palato anteriore)
    • alveoli
    • denti
    • labbra
    • lingua (apice, dorso, radice)
    • cavità nasali

    Durante la normale respirazione (silente), le corde vocali rimangono separate, consentendo il libero passaggio dell'aria. Quando i muscoli vocali all'interno delle pliche si contraggono, queste si sporgono verso l'interno fino a toccarsi l'un l'altra, occludendo completamente o

    Parzialmente il passaggio (meccanismo laringeo la parte della laringe che comprende le pliche vocali è detta anche glottide). Lo spazio che separa le pliche è detto rimaglottidale. Gli organi fonatori si possono classificare in mobili (pliche, lingua, labbra, velo palatino, ugola) e fissi (denti, alveoli, palato duro, faringe). Durante la fonazione, il flusso dell'aria parte dai polmoni e passa attraverso tutto l'apparato fonatorio fino alla cavità orale o nasale. Durante il suo percorso, l'aria può non incontrare ostacoli, e quindi favorire la normale respirazione, oppure incontrarne e produrre foni diversi. Il primo possibile ostacolo è il meccanismo laringeo: quando le pliche sono tese e quindi attive, esse vibrano producendo suoni sonori, quando invece sono rilassate l'aria passa senza ostruzione producendo suoni sordi. Le vocali sono sempre sonore, mentre le consonanti possono essere anche sorde. Se più avanti l'aria

    Non incontra altri ostacoli da parte degli organi fonatori superiori, allora i suoni prodotti saranno vocalici altrimenti saranno suoni consonantici. In quest'ultimo caso, gli organi mobili assumono posizioni dette configurazioni articolatorie, che permettono di classificare i foni (fonetica articolatoria segmentale).

    Vocali

    La realizzazione delle diverse vocali dipende dalla posizione degli organi mobili:

    • dalla posizione della lingua, che si muove su un asse verticale e uno orizzontale, formando un ideale "trapezio" al cui interno lo spazio è continuo, ma che per convenzione è diviso in 12 caselle, corrispondenti alle 12 vocali cardinali. L'italiano ha un sistema di sette vocali, denominato triangolo vocalico. Rispetto alla posizione della lingua, le vocali si dividono in anteriori (o palatali), centrali (o prevelari), posteriori (o velari); alte (o chiuse), medioalte (o semichiuse), mediobasse (o semiaperte), basse (o aperte).
    dall'atteggiamento delle labbra, che possono essere arrotondate e dare vita a vocali labializzate o procheile, oppure distese e produrre vocali non labializzate o aprocheile. In italiano, le sole vocali labializzate sono quelle posteriori (u, o), dalla posizione del velo palatino, che permette all'aria di fuoriuscire dalla cavità orale producendo vocali orali, oppure da quella nasale realizzando vocali nasali. Tutte le lingue hanno vocali orali, ma non tutte hanno quelle nasali. Per ognuna di queste configurazioni articolatorie si può avere una variante orale e una nasale, identificata dal segno tilde (õ). POSIZION
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Publisher
A.A. 2019-2020
67 pagine
SSD L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Simosimmo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof .