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Linguistica Generale 1
savere - ricchezza e eterno - vitale
Linguisti storici: Schlegel (parallelo fra le antiche lingue)
- Bopp (corrispondenza delle strutture grammaticali)
- Grimm (Deutsche Grammatik)
- Sautre, Jones
Linguisti che sostengono che il linguaggio influenze il pensiero e viceversa: Humboldt, Spair, Whorf (Bas)
Linguisti che si sono occupati della pragmatica: Austin, Searle, Grice
Linguisti (influenza del linguaggio nelle società): Bernstein (codice ristretto-codice elaborato), Lebov (codice elaborato), Benvenuto (variazione diatipica-diastratica)
Cap. 1 - Carrellata
La linguistica è lo studio del pensiero e del linguaggio.
- Pensiero e linguaggio si influenzano reciprocamente
- parole - genitrice idea
- (stato vago e prelinguistico)
HUMBOLDT dice che il linguaggio è la primura di tutte le attività intellettuali
- Senza il linguaggio è dubbio che il pensiero possa avere luogo.
- In noi c'è l'esperienza necessaria a concepire specifica, ma non avere già
- una formulazione linguistica perché ne diverissimo consapevoli.
- lingua - modo di pensare di un popolo
- cioè che tutte le lingue - cioè che hanno in comune tutti gli uomini hanno in comune
[L'esperienza plasma il linguaggio]
Lessico: insieme di parole che formano delle categorie
Esempio bianco - albus/candidus
nero - niger/ater
(i romani)
Comprendere l'uomo = comprendere il linguaggio = comprendere il linguaggio = comprendere l'uomo
Le lingue determinano la gestione della realtà attraverso le categorie di pensiero.
Boas, un fondatore dell'antropologia americana, facendo ricerche sugli eschimesi delle circume artiche, sottolineò molti che in eschimese sono fondamentali, di distinzione fra corte entità (es. le neve sull'etereea è aput, quella pigliata dal vento piqsiqraa, quella che fa cadendo bana, quella che scende sotto forma di valanga qimuqsug).
Gli eschimesi fanno tali distinzioni perché sono circondati n schi da ghiacci e nevi perenni.
[Ogni lingua organizza il mondo in una certa misura a modo suo]
Se per noi bambini e ragazze sono due cose diverse è anche perché abbiamo due parole diverse per designarli. I latini "segnis sono pueri".
Infatti Sapir, linguista e antropologo nordamericano, disse che la lingua è plasmante il nostro pensiero.
[Il concetto esiste dove la parola esiste]
L'uomo oltre a la classifica la realtà oggettiva, attraverso le lingue crea concetti 'ex novo' come il concetto di tempo e libertà.
Moltissime lingue si servono dei classificatori nominali: parole indi che adattano la quantità di una data cosa di cui si sta parlando, al tipo di oggetto che si sta coniamdi per esempio, gli animali piccoli hanno un'altra adattatore del numeroso, quelli 'grosse' un altro, gli oggetti meccanici un altro. Una simile organizzazione delle realtà significa che chi parla concepisce l'essere, ampie in modo diverso se si tratta di elefanti, canarini o levatricci.
Fatica di Spina
quando la parola che "ha cambiò" prende il posto della parola eliminata -> quella originaria ha una spinta e cambia. Bruhns sopra -> torna
Italia meridionale
Saussure dunque dice che la lingua è 'un système ou tout se tient'
presenza di struttura (relazioni tra cose degli linguistica)
rete astratta che c'è sotto frasi, parole
corrente di pensiero STRUTTURALISMO -> sotto il visibile c'è una struttura invisibile.
Cap 2 - Spiegarsi e Convingere
Austin si accorge di una cosa: importante: data una proposizione 'p' e q è se p è vera allora p e q è vera (legge della presentazione). Il linguaggio serve a fare cose
Per Searle
Noi compiamo ATTI LINGUISTICI (speech acts)
che in una sorta percentuale sono asserzioni (per dire come stanno le cose) ma in altra parte sono atti linguistici Gli atti di parola sono un tipo di azioni umane.
Teoria degli atti linguistici: noi con le parole ci facciamo tutto.
Scommetto che Ti chiedo scusa Scusi, se che ore sono?
Sta uscendo il caffè -> (regole, leggi)
Austin dice che ci sono 3 livelli:
- ATTO LOCUTIVO: l'atto di parola che ha una forma locativa (per favore chiudi la porta -> la pronuncia, ossia atto di parola) costruire un enunciato rispettando le strutture del sistema linguistico (suoni, parole, regole)
In merito a ciò, BERNSTEIN sostiene l'esistenza di:
- un codice elaborato (lessico ampio, sintassi complessa classe alte) e di
- un codice ristretto (classi basse con dubbia possibilità di interagire socialmente con successo).
Questa tesi viene smentita da LABOV che invece sostiene che anche il codice delle classi meno agiate sia elaborato; non rifiuta il fatto che comunque ci siano gruppi che usano codici inadatti.
Anche per lui però, rimane incontestabile che chi non sa usare alcune varietà di lingua si troverà in difficoltà in situazioni che ne richiedono l'uso.
In generale comunque ogni comunità linguistica è composta da diverse variazioni.
L'italiano si trova su diversi livelli, diverse varietà, le quali variano su diversi assi di variazioni su diversi codici.
Quali sono le dimensioni di variazione nel repertorio linguistico?
Abbiamo 5 assi.
VARIAZIONE DIALETTICA:
attraverso i luoghi. Il tipo di variazione avviene attraverso l'area geografica. In Italia, ad esempio c'è distinzione nei diversi dialetti parlati in Sardegna, in Piemonte o nelle Marche.
VARIAZIONE DIASSTRATICA:
attraverso gli strati. Il tipo di variazione avviene secondo lo strato sociale al quale si appartiene; infatti è anche detta variazione sociale.
le classi più alte parlano un italiano più ricco e articolato (italiano letterario, scientifico...) differentemente dai meno agiati che hanno un gergo sicuramente più povero (dialetti).
La segue: è palatale davanti /s /, / ts /, / ds /, è alveolare davanti /t/ e /d/
/p t r b d g/ (occlusive): quando il flusso d’aria è interrotto, si parla di consonanti occlusive. Sono momentanee, la loro articolazione dura solo un istante. Il canale articolatorio resta chiuso per una frazione di secondo; quando si riapre l’aria fuoriesce in maniera improvvisa causando una piccola esplosione (dette anche esplosive). Durante l’articolazione delle occlusive sorde non vibrano le corde vocali, vibrano nel caso delle occlusive sonore.
/f S v z/ (fricative), gli organi articolatori non interrompono completamente il passaggio ma restringono il canale causando uno spazio che produce frusciamento
Esempio di (TEMA)d (REMA)c un piccolo sfregamento: mio padre (R)v è arrivato ieri (T)d - è mio padre ad essere porta avanti il discorso / il resto
- Parlavi (T)d con te (R)v;
- Aspetta un attimo (tutto R)v;
- A questo dolce (R)v, manca poco (T)d;
- E per interrompere (R)v che non mangio (T)d;
- È il tuo capo (R)v che non so mettere le persone (T)d;
- Sul piano pratico (R)v ti dò ragione (T)d;
- E i giovani (R)v che rubo sempre il giornale (T)d;
- Per nascondersi (T)d ho usato delle fasche (R)v;
- Sarà Giovanna (R)v e i telefonini (T)d;
morfemi - pezzi di cui sono fatte le parole.
- lessicali
- grammaticali
- suoni
- info lessicale
- info grammaticale