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La storia del Portogallo dopo la morte di Sebastiano

Dopo la morte di Sebastiano, ci sarà una crisi dinastica di due anni finché nel 1580 il Regno del Portogallo verrà inglobato nella corona castigliana; ci sarà quindi un lungo periodo di coesistenza che durerà fino al 1640 (monarchia duale) --> il Portogallo verrà governato dal Re di Spagna e là ci sarà un processo di grande fermento culturale. Sempre nel 1640 ci sarà la restaurazione della corona portoghese con la terza ed ultima dinastia (Borgogna con Enrico di Borgogna, Dinastia di Avis con Dom João I e di Bragança) di Bragança. In questo periodo il Portogallo comincia a perdere posizione in oriente, ma nel frattempo invece il Brasile si rileva una grande risorsa per il territorio; nel corso degli anni proprio grazie all'oro proveniente dal Brasile, la corona portoghese diventerà una delle più sfarzose d'Europa. Il Brasile però non durerà molto come territorio del Portogallo.Portogallo in quanto il Portogallo nel 1807subisce le invasioni napoleoniche capeggiate dal generale Junot: la coorte intera del Portogallo fuggee si va a stabilire in Brasile, lasciando quindi il Portogallo "nudo" della propria corona. I portoghesiverranno successivamente aiutati dall'Inghilterra la quale sconfigge le truppe napoleoniche. Grazie alCongresso di Vienna si ristabilì l'ordine politico europeo esistente prima dell'impero napoleonico e,grazie a ciò il Portogallo riprende la sua corona che rientra in territorio verso il 1820; lì resta peròDom Pedro che si autoproclama imperatore del Brasile, concedendo poi l'indipendenza del Brasiledal Portogallo nel 1822.Nella metà del XIX secolo, in Portogallo iniziano quei movimenti liberali che richiedono ilcambiamento del regime monarchico: accanto alla figura della corona si deve affiancare unparlamento e una costituzione che stabilisca i diritti e i doveri deicittadini e che dia spazio anche ad altri componenti della società. Inizia quindi un periodo sanguinosissimo di guerre liberali a seguito delle quali verranno concesse più costituzioni che si alternano in modo più o meno conservatorio o progressista. Questo periodo inizia ad erodere il prestigio della corona e darà l'occasione per instaurare governi autoritari. Verrà ristabilita una pace sociale e una ripresa economica soltanto nel 1851, anno in cui entrerà in vigore un sistema di governo rotativo (si alterneranno partiti progressisti e conservatori); questo garantirà un periodo relativo di pace interna con un certo sviluppo economico in quanto verranno costruite le maggiori infrastrutture. Una volta perso il Brasile il governo portoghese, nella seconda metà nel 1800, concentrerà le proprie attenzioni sull'Africa che fino a quel momento era rimasto un territorio servito da transito ma sul quale non si era mai investito.più di tanto se non per il mercato degli schiavi. Queste colonie africane sono anche costituite dall'Angola e dal Mozambico oltre che dall'Arcipelago di Capo Verde, São Tomé e Príncipe che nel frattempo si erano ampliate grazie ai contatti degli esploratori che piano piano penetrarono all'interno dei territori. Prima della fine del XIX sec. tutte le potenze europee diedero inizio alle esplorazioni del continente africano, con la scusa di ampliare la conoscenza geografica e scientifica. Nel 1885 viene indetta a Berlino una grande conferenza internazionale (Conferenza di Berlino) in cui le potenze europee si misero sedute a tavolino e spartirono i territori dell'Africa, tracciando i propri territori desiderati; partecipa a questa conferenza anche il Portogallo anche se non come potenza più importante. Giulia Di Modica 13 Questa mappa viene pubblicata sulla rivista di una società geografica, sulla quale compaiono i nomi di coloro cheerano stati inviati all'interno di questi territori. Storia del Portogallo 4 martedì 8 ottobre 2019 11:05 Nella conferenza a livello internazionale che si tiene a Berlino nel 1885, quella mappa sarà presentata a questa conferenza esattamente dai rappresentanti del governo portoghese perché in questa conferenza le potenze europee si spartiscono i territori africani e quindi ci sarà una seria politica di colonizzazione in tutto il territorio africano. Giulia Di Modica 14 Questa è un'altra mappa (attualizzata) dove sono tracciati anche i viaggi di esplorazione a scopo scientifico e di scoperta che, contemporaneamente ai portoghesi avevano fatto altri famosi esploratori. Si vedono le frontiere attuali dell'Angola (quelle in bianco), e con diversi colori gli itinerari dei diversi esploratori. Quella in rosa è il territorio africano che il territorio portoghese rivendicava per sé. In questa conferenza, i criteri di spartizionedall'Africa cambieranno e questo sarà a svantaggio del Portogallo perché i nuovi criteri che la conferenza stabilisce, saranno quelli di un'effettiva e reale presenza dei vari paesi sui territori rivendicati; fino ad allora però il criterio per la spartizione era stato quello della precedenza storica: chi era arrivato prima e aveva per primo scoperto quei territori, aveva il diritto di appropriarsene. Con questo nuovo criterio le cose si complicano perché il Portogallo non era in grado di dimostrare la sua presenza nei territori che rivendicava per sé: fascia in rosa --> territori che corrispondevano al Mozambico e l'Angola ma anche le regioni che le collegavano. Questa mappa venne chiamata proprio "Mapa Cor de rosa" proprio per il colore utilizzato. Le loro richieste però collidevano con quelle, ben più consistenti, dell'Inghilterra che invece avrebbe voluto rivendicare tutto il territorio che andava.dell'autorità del governo portoghese e la sua dipendenza dall'Inghilterra. Questo evento segnò anche l'inizio di un periodo di tensioni tra il Portogallo e l'Inghilterra, che avrebbero avuto ripercussioni anche in altre parti del mondo. La situazione si complicò ulteriormente quando, nel 1895, il Portogallo cercò di stabilire un protettorato sullo Zimbabwe, che era una regione contesa tra il Portogallo, il Regno Unito e il Sudafrica. Questo provocò una serie di conflitti e tensioni tra le varie potenze coloniali, che culminarono nella cosiddetta "crisi dello Zimbabwe". Durante questa crisi, il Portogallo cercò di difendere i suoi interessi coloniali in Africa, ma si trovò di fronte all'opposizione dell'Inghilterra e del Sudafrica. La situazione si aggravò ulteriormente quando il Sudafrica invase il Mozambico, che era una colonia portoghese, nel tentativo di espandere il suo territorio. Questa serie di eventi portò a una escalation delle tensioni tra il Portogallo e le altre potenze coloniali, che culminarono nella conferenza di Berlino del 1884-1885. Durante questa conferenza, le potenze europee si riunirono per stabilire le regole per la spartizione dell'Africa, e il Portogallo si trovò in una posizione di svantaggio rispetto alle altre potenze. In conclusione, la diatriba tra il Portogallo e le altre potenze coloniali in Africa fu il risultato di una serie di eventi e tensioni politiche che si svilupparono nel corso del XIX secolo. Questi eventi ebbero ripercussioni profonde sulla politica coloniale del Portogallo e sulla sua posizione nel contesto internazionale.del prestigio della corona: la corona portoghese era già entrata in crisi da qualche anno ed erano già apparsi anche dei partiti antimonarchici, quello repubblicano, socialista, il movimento anarchico ecc. questo ultimatum quindi cominciò a segnare la fine della monarchia in Portogallo (il Re venne anche accusato di debolezza e di mancanza di preoccupazione in quanto lui andava a caccia nelle sue tenute a Nord mentre gli altri partecipavano alla conferenza ecc.). Mentre per secoli si era consolidata l'idea di un Portogallo grande e potente grazie anche all'autore di quelle scoperte fondamentali, comincia piano piano ad entrare in crisi e questo ultimatum fu una sorta di rivelazione perché si rendono conto di essere entrati in decadenza. Questa decadenza accompagnerà il Portogallo per molto tempo. Qui si vedono le spartizioni dell'Africa dopo la conferenza. Nel 1908 ci fu l'assassinio del Re mentre passava con la carrozza. Naturalmente questofu uno shock per un biennio ci fu la reggenza di Dom Manuel finché il 5 ottobre del 1910 ci fu un colpo di stato per cui venne proclamata la Repubblica. Il Portogallo nella sua debolezza economica però riuscì a conservare l'Angola e il Mozambico e le piccole due isole di Principe e San Tomé, tutti i territori dell'India portoghese (Goa, Macao ecc.). Quando viene impiantata la Repubblica, inizia un periodo in cui la tranquillità sociale durò ben poco. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il Portogallo si mantenne inizialmente neutrale e poi nel 1917 (un anno prima della fine della Guerra) entrò in Guerra e questo fu uno sforzo bellico molto rischioso in quanto il contingente inviato dal Portogallo era malmesso e quindi ci furono molte perdite di vite umane. Alla fine della Guerra ci fu la prima crisi politica che fece eleggere come presidente il generale Sidonio Pais nel 1918 il quale prese.l'inizio di un periodo di stabilità politica ed economica per il Portogallo. L'appellativo di "presidente-re" si riferisce al presidente Bernardino Machado, il cui governo fu considerato un embrione di dittatura. Tuttavia, il suo mandato durò solo pochi mesi poiché fu assassinato poco dopo. Questo evento contribuì ad aggravare ulteriormente la crisi politica del Paese. Nel 1921, ci fu l'assassinio del primo ministro Antonio Granjo e del fautore della nascita della Repubblica Machado Santos, che peggiorò ulteriormente la situazione politica. Nel 1926, il generale Manuel Gomes da Costa mise in atto un colpo di Stato e prese il potere, ponendo fine alla prima Repubblica che era durata circa 15 anni. In questi anni, emerse la figura di un professore di Coimbra: Antonio de Oliveira Salazar. Salazar entrò nel governo nel 1927/1928 come ministro dell'economia, campo di studi in cui era esperto. Riuscì a risollevare la situazione economica del Paese dimostrando grandi capacità, il che segnò l'inizio di un periodo di stabilità politica ed economica per il Portogallo.l'oceano" e avvia una politica di sviluppo e sfruttamento delle risorse coloniali. Durante il suo regime, Salazar instaura un sistema politico autoritario e centralizzato, con un forte controllo dello Stato sulla società e sull'economia. Viene istituito un sistema di censura e repressione politica, con la creazione della polizia politica (PIDE) per reprimere l'opposizione e mantenere il controllo sul paese. Salazar promuove una politica economica basata sull'autarchia, cercando di ridurre la dipendenza del Portogallo dalle importazioni e di sviluppare l'industria nazionale. Tuttavia, questa politica si rivela inefficace nel lungo periodo e il paese rimane economicamente arretrato. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Salazar mantiene una politica di neutralità, cercando di preservare il Portogallo dagli sconvolgimenti della guerra. Tuttavia, il regime salazarista viene criticato per la sua simpatia nei confronti dei regimi fascisti e per la sua mancanza di apertura democratica. Il regime di Salazar dura fino al 1968, quando viene sostituito da Marcello Caetano. Nonostante la sua lunga durata, il salazarismo lascia un'eredità controversa: da un lato, viene elogiato per aver mantenuto la stabilità politica e per aver evitato i conflitti interni, dall'altro viene criticato per la sua mancanza di libertà e per la sua politica coloniale.sotto il controllo del Portogallo. L'Acto colonial mirava a migliorare l'economia delle colonie e a garantire la loro conservazione. Questa riforma era particolarmente incentrata sui territori africani che erano stati sottoposti al dominio portoghese.
Dettagli
A.A. 2019-2020
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/09 Lingua e traduzione - lingue portoghese e brasiliana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuliadimodica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua portoghese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Abbati Orietta.