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“GRADIT”.

Caratteristiche dei dizionari elettronici:

• velocità di accesso ai dati;

• occupa spazio minore;

• più aggiornato; database

1. Il dizionario è un perché è un insieme di schede che hanno una determinata struttura

fissa che si ripete in tutte le voci del dizionario, cambiando solo il contenuto, ma non la

struttura. La differenza che c’è tra un catalogo stampato e un catalogo in rete, ci fa capire la

differenza tra dizionario cartaceo e dizionario elettronico. In cartaceo il database diventa

“congelato” può essere schedato per una sola categoria (es. titolo/anno...). Col dizionario

elettronico si restituisce al dizionario la sua vera natura di database che nel cartaceo era stato

“congelato”. Questo ci fa capire perché il dizionario elettronico è facilmente aggiornabile, dato

che si possono aggiungere o togliere schede senza apportare modifiche all’intero schedario.

banca dati

2. È una che aggrega i dati della linguistica italiana. Così, quando cerco un termine,

trovo velocemente tutte le sue caratteristiche e le sue definizioni.

circolarità

3. È la verificata. Il dizionario è circolare se qualunque parola usata per descrivere il

termine che sto ricercando è a sua volta definita. Tutte le parole nel dizionario sono a loro volta

definite. È una caratteristica scontata che però non si trova in tutti i dizionari. La possibilità di

questo controllo è collegata al fatto che il dizionario è una banca dati.

forma flesse.

4. Possibilità di ricerca delle Il dizionario suggerisce delle forme, che però sono

ambigue e possono essere simili a più lemmi. Chi non ha una grande conoscenza dell’italiano,

con la forma flessa, riesce ad arrivare al lemma principale. La lista delle forme è utile se ho delle

tabelle di conversione che mi aiutano. ricerche diverse

5. Con il dizionario elettronico posso fare delle rispetto alla ricerca classica,

ovvero quella ricerca che parte dal termine e che suggerisce il significato. Una ricerca diversa

può essere dal significato al termine.

Si vede bene che si tratta di una scheda con dei campi che vengono pian piano riempiti quando si cerca un determinato termine. La

schermata di ricerca ci mostra tutti i filtri attraverso i quali possiamo cercare una parola. Il campo è come una parte di testo che è

marcata con un’etichetta che consente di fare ricerche dentro ai campi. In questo modo posso fare delle ricerche solo in un campo.

Una parola cercata in un campo mi fa ricercare una forma e me la trova in qualunque sua forma dentro al dizionario.

Motore di ricerca per forme: una qualunque procedura informatica che consente di fare ricerche in qualunque format linguistico.

Dietro un motore di ricerca ci sono delle scelte. Data una sequenza di caratteri (c a n e) va a verificare se questo si trova in una

stringa contenete questa stessa sequenza (cane - canestro). Il motore di ricerca per forme non si accontenta di verificare che questa

si trova nella stringa, ma verifica anche che quella stringa appartenga a quella forma (cane - canestro [no]).

Ricerca di più parole temporaneamente (operatori booleani): se faccio su Google una ricerca: “cane gatto”, l’operazione dà per

scontato l’aggiunta di cane “e” gatto, andando a vedere quei contesti in cui cane e gatto stanno insieme.

Il motore di ricerca per forme ha dei limiti, perché la forma è solo una parte del termine: es. rosso, non mi trova rosse, rossa, rossi.

Trova una forma ma non tutto il lemma. Un’altro problema più grosso è che è morfologicamente ambiguo perché se cerco “porta”,

mi trova sia il nome che il verbo. Esiste, quindi, un motore di ricerca per lemma che mi trova tutte le forme riconducibili a quel lemma.

Uno dei possibili campi del GRADIT è quello grammaticale. Ad esempio il verbo “dovere” ha una nota grammaticale, che riguarda

verbi che hanno un’importanza particolare o le parole grammaticali. Il GRADIT da alla parte grammatica un’importanza relativa,

mentre il Sabatini Coletti lo tiene molto in considerazione. Quest’ultimo è basato sul modello valenziale, con un approccio centrale

del verbo, che viene interpretato come completo se unito ad altri argomenti. A seconda degli elementi di cui ha bisogno, avrà una

determinata valenza.

I dizionari storici raccontano la storia lessicale della lingua, includendo anche i termini del passato.

Le parole cambiano di significato, oltre che a morire, e il dizionario storico indica sia il significato

presente che quello passato di quel termine.

I dizionari di ortografia e pronuncia sono necessari per dei dubbi riguardanti l’esatta pronuncia di

alcune parole. La pronuncia della lingua italiana è stata creata a tavolino quando si iniziò a parlare

questa nuova lingua nei mezzi di comunicazione degli anni ‘60-‘70. Il dizionario di ortografia e

pronuncia italiana di riferimento è il DOP (Dizionario di ortografia e pronunzia). In questo momento

l’ultima riedizione stampata risale al 2010. Il DOP è gratuito online sul sito RAI, e a differenza della

versione cartacea, offre la pronuncia effettiva secondo l’esecuzione di uno speaker. La pronuncia

italiana è un sistema di pronunce di tutte le regioni italiane. Il dizionario che tiene di conto questo

sistema è il DiPI (Dizionario di Pronuncia Italiana).

I dizionari settoriali e specialistici esistono da ben prima dei dizionari elettronici. Uno di questi è il

di linguistica”

“Dizionario di Luigi Beccaria, ovvero un dizionario specialistico della linguistica. Qui si

trovano riferimenti a tutti i termini e i concetti trovati nel corso di linguistica generale. Può essere un

utile riferimento per risolvere dei dubbi sulla linguistica.

Per farci un idea su come è fatto un dizionario esiste uno strumento disponibile in rete e che è una

banca dati realizzata dall’Accademia della Crusca nel 1999, il cui limite è la cronologia, poiché non

ci sono tutte le pubblicazioni recenti (dal 2000). Ma per lo scopo specifico, ovvero come sono fatti i

dizionari e le grammatiche, questo strumento è molto utile. Questa banca dati si chiama “La

Fabbrica dell’italiano”, una banca dati eterogenea composta da quattro sezioni: dizionari,

grammatica, archivio storico e lessico tecnico. Per i nostri scopi sono interessanti le prime due.

Queste due sezioni sono un particolare oggetto informatico che prende il nome di biblioteca

digitale. Ad oggi esistono importanti biblioteche digitali di libri che si possono leggere interamente.

Nelle biblioteche digitali troviamo testi prodotti fedelmente e integralmente, e immagini. I limiti di

queste biblioteche digitali sono che spesso molte di queste non contengono interamente il testo,

ma solo l’immagine, o meglio, quasi sempre questi testi sono collegati a una versione elettronica

corrispondente al testo, ma questa versione elettronica è quasi sempre scorretta e inaffidabile.

Differenza tra immagine e testo elettronico: il testo per immagini lo posso sfogliare e leggere come

un libro tradizionale con lo svantaggio di dover aspettare il caricamento delle immagini; il testo

elettronico è utile per delle ricerche (punto 2 dei dizionari sincronici), quando, però, questo è un

testo affidabile. L’altro limite di queste biblioteche è che queste contengono di libri antichi che non

vanno più indietro del 1930.

Accanto a queste imprese private, ci sono tanti progetti fatti da istituti di ricerca e da biblioteche

nazionali. Le biblioteche digitali possono essere solo di immagini, per soli testi elettronici, o di

entrambe le cose, ovvero che riportano testi in forma di riproduzione fac-simile dell’originale e di

Italiana”

conversione al testo elettronico. Una banca dati per soli testi è la “Biblioteca che raccoglie

Fabbrica dell’italiano”

1700 testi della letteratura italiana. Quando “La è stata concepita, non

c’erano altre biblioteche digitali e l’obiettivo era di fare una biblioteca digitale parziale. Il problema

era dare non solo un catalogo in linea con questi strumenti, ma qualcosa di più. Attraverso delle

ricerche in questa biblioteca digitale, si viene (ad es.) a conoscenza della presenza di un dizionario

della finanza di un determinato autore, senza però avere ulteriori informazioni. Poteva succede che

questo dizionario potesse servire a uno studioso, che poi sarebbe arrivato a prenderlo per poi

capire che non gli sarebbe stato utile. Bisognava, quindi, riprodurre delle pagine indicative del

Fabbrica

dizionario (o della grammatica) per farne capire la struttura. Posso, quindi, usare “La

dell’italiano” per capire come è fatto un dizionario.

Grammatiche descrittivo-sincroniche: ci sono varie grammatiche (storiche, visuali...). Ci sono delle

grammatiche che possono essere definite scientifiche e altre scolastiche. Alcune di queste sono:

italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme e costrutti.”

• “Grammatica di Luca

Serianni, una grammatica pubblicata per la prima volta del 1988, e poi nelle Garzantine. È una

grammatica di tipo tradizionale. Gran parte della grammatica è occupata da capitoli che trattano

le varie parti del discorso: due capitoli sulla sintassi e uno sulla morfologia derivazionale. È una

grammatica che ha anche un ampio riferimento di diacronia.

grammatica italiana e di consultazione”

• “Grande di Renzi-Salvi del 1988-1991, è una grammatica

basata sulla linguistica generativa, che affronta i fenomeni della sintassi, della morfologia e della

fonologia dal punto di vista generativo. È una grammatica di difficile consultazione che necessita

di una pregressa conoscenza della linguistica generativa.

lingua italiana”

• “La di Dardano-Trifone del 1989 è una grammatica abbastanza tradizionale.

grammatica italiana”

• “Nuova di Salvi-Vanelli del 2004 è una versione ridotta della grammatica di

Renzi-Salvi che ha gli stessi presupposti e gli stessi dati della linguistica generativa.

di riferimento dell’italiano contemporaneo”

• “Grammatica di Patota del 2006, adatta anch’essa,

come la versione del 2003 ( ), agli stranieri.

⬇ ️

di riferimento della lingua italiana per stranieri”

• “Grammatica di Patota del 2003, per stranieri.

italiana di base”

• “Grammatica di Trifone-Palermo del 2000.

• “Grammatica” della Treccani pubblicata nel 2012, disponibile in rete e ristampata nel 2016 con

alcuni aggiornamenti. dell’italiano”

Enciclopedia: “Enciclopedia della Treccani del 2010-2011. Questa enciclopedia si

trova anche gratuita

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jemba98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua italiana e comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Biffi Marco.