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La nuova guerra “mondiale”
La svolta imperialista italiana
• La guerra inizia con un’aggressività in Europa delle potenze fascista e nazista.
Mussolini è il primo a muoversi per modificare lo status quo che si è trovato (pace di
Parigi), vuole fare un tipo di espansione imperialistica, ha bisogno di dimostrare una
capacità di conquista italiana e quindi si rivolge all’Africa e in particolare all’Etiopia,
che aveva un significato simbolico. Alla fine dell’800 l’Italia aveva tentato di
conquistarla, ma non era riuscita. L’Etiopia è uno stato indipendente membro delle
nazione unite, per tenere sotto controllo Hitler, Mussolini vuole che le nazioni unite
“chiudano un occhio” sulla questione dell’Etiopia, è una scommessa di Mussolini,
scommessa che però fallisce e non si trova un compromesso. Mussolini decide di
andare avanti lo stesso e occupa l’Etiopia, azione che porta a una rottura con
inglesi e francesi. La società delle nazioni vota una mozione che ritiene l’Italia uno
stato aggressivo con sanzioni economiche. Il risultato è un isolamento crescente
dell’Italia. La politica estera italiana guarda verso la Germania, nel ‘36 si inizia a
parlare di asse Roma-Berlino.
Guerra civile spagnola
• Nel 1936 in Spagna viene eletto un governo di sinistra in cui si trovano anche dei
comunisti. Quando Stalin si rende conto che la propria politica di non collaborazione
con nessuno aveva favorito Hitler inizia a collaborare con altri che vogliano fermare
le destre totalitarie e fasciste. La Spagna si divide in due, la guerra civile dura due
anni e la guerra di Spagna comincia a diventare un simbolo della spaccatura del
mondo in due: i nazionalisti appoggiati da Mussolini e Hitler e i repubblicani
appoggiati dalle sinistre europee e dall’Unione Sovietica, Francia e Gran Bretagna
sono incerte.
Iniziative Hitleriane
• Hitler vuole fare l’ultimo passo di superamento dei trattati di Versailles e nel ‘36
porta le truppe nei confini della Renania che dovevano rimanere non militarizzati.
Gli inglesi lasciano agire Hitler. Appena Hitler rompe i vincoli passa al secondo
passaggio, espandere i confini della Germania in zone di lingua tedesca: Austria,
Polonia e Cecoslovacchia. Nel 1938 lo schema è: armare all’interno di questi paesi
un partito nazista che chieda l’annessione alla Germania, che formino dei disordini
e che l’unico modo per fermarli sia l’arrivo di Hitler. Per Hitler le annessioni hanno
anche un aspetto secondario, quello economico, Hitler nel ‘33 doveva usciere dalla
crisi economica e guarda con favore Vienna, dove si trovano banche e risorse
finanziarie. La protesta della Cecoslovacchia fa minacciare francesi e inglesi di una
possibile guerra. Viene fatta una conferenza proposta dall’Italia a cui la Russia e la
Cecoslovacchia non vengono invitate. La conferenza di Monaco è utilizzata per dire
alla Germania che è l’ultima azione che gli lasciano fare, sperando in una pace. La
Polonia da annettere è più complicata perché c’è un patto di stabilità con la Francia
ed è più forte militarmente della Cecoslovacchia. Inglesi e francesi danno una
garanzia al governo di Varsavia, e in caso di aggressione aiuteranno. Hitler non
vuole far diventare la guerra una guerra su due fronti, come lo era stata prima
guerra mondiale. L’occidente chiede a Stalin di intervenire ma rifiuta. Hitler manda a
Mosca un commissario per chiedere di rimanere neutrale in caso di guerra con
l’occidente e trovano un modo per diversi l’Europa occidentale. Formulano un patto
di non aggressione e un patto segreto della spartizione dell’Europa occidentale.
Scoppio della guerra
• - Hitler sicuro che la guerra non sarà su due fronti può iniziare. L’1 settembre
1939 avviene l’invasione tedesca della Polonia, che viene spartita tra sovietici e
tedeschi. Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra a Hitler.
- Mesi prima della guerra avevano firmato il Patto d’acciaio, raro patto in cui si
dice che i due stati si aiuteranno militarmente qualsiasi cosa succeda. Mussolini
non vuole intervenire subito ma non rimane neutrale: “non belligeranza”.
- Nella primavera del ‘40 quando la guerra entra nel vivo si verifica un
cambiamento della capacità degli eserciti di muoversi rapidamente
(motorizzazione) con carro armati e aviazione.
- Invece che iniziare una guerra di trincea c’è uno sfondamento del confine da
parte dei tedeschi e il confine francese crolla. Rapida e straordinaria vittoria
tedesca.
- Hitler sfonda il fronte francese, occupa la Norvegia, a est ingloba la Polonia, nel
1941 la Francia è occupata. l’Italia nel 1940 dichiara guerra alla Francia e vuole
partecipare alla vittoria. In Spagna vince Franco con un regime filo fascista. Nei
Balcani nel 1940 l’esercito tedesco sistema la situazione con una serie di
governi amici. Hitler ha in Europa un controllo che non c’era da i tempi di
Napoleone.
- Rimane la gran Bretagna che resiste a un tentativo di invasione che Hitler fa nel
‘40-’41. Churchill vuole difendere l’Impero dall’Europa dominata da Hitler. La
Gran Bretagna resiste grazie all’America, che aveva dichiarato neutralità
assoluta. Nel 1939 Roosevelt non vuole entrare in guerra ma è molto
preoccupato per l’espansione Tedesca e giapponese, e quindi intesse un
dialogo con il Regno Unito. Roosevelt fa approvare una legge che serve per
vendere strumenti bellici alla Gran Bretagna nel 1941 con in cambio di alcune
basi.
Il patto tripartito attacca e provoca un fronte antifascista
• - Nel 1941 avviene una svolta radicale. Germania, Giappone e Italia avevano
firmato il patto tripartito per ridistribuirsi i territori, alleanza che rimane sulla
carta perché Hitler nel giugno del 1941 vuole chiudere i conti con l’Unione
Sovietica, ma essendo la guerra con il Regno Unito ancora in corso voleva dire
iniziare una guerra tra due fronti. La mossa avviene perché teme che Stalin si
stia rafforzando molto, anche se in realtà non è così, Stalin sapeva che Hitler
avrebbe prima o poi colpito, ma pensava non avvenisse subito. Hitler inizia
l’offensiva nel giugno del 1941, le truppe tedesche attaccano a Leningrado,
Mosca e nel Caucaso, grande sfondamento del fronte. L’offensiva dura tutta
l’estate, riprende nel 1942 e va avanti fino ad assediare Leningrado, Mosca e
Stalingrado. Due anni di offensiva che sembravano mettere in gravissima
condizione l’unione sovietica.
- L’alleato giapponese non aiuta la Germania perché Hitler ha preso l’iniziativa da
solo ed ha un altro problema da affrontare: gli Stati Uniti, il loro vero nemico. Il
Giappone vuole annientare la flotta americana. Pearl Harbor viene attaccata il 7
dicembre 1941, e gli Stati Uniti entrano in guerra. Si crea un fronte antifascista
che mette insieme Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica.
24 ottobre 2017
Fallisce guerra lampo: nuova guerra di logoramento
• L’unico modo di vincere la guerra per la Germania era una guerra lampo, così da
approfittare delle condizioni impreparate dei nemici. Alla fine del 1942 è chiaro che
una guerra lampo non è possibile e torna in gioco la capacità di mobilitare risorse.
- Alla fine del ‘42 i tedeschi arrivano a Stalingrado e vengono fermati, da lì la
guerra cambia. I Giapponesi conquistano una serie di isole. All’inizio del ‘43 si
sapeva come sarebbe andata a finire la guerra. Quelli che pensano d averla
praticamente vinta pianificano il futuro. Non c’è solidarietà ideologica e politica
tra Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. Churchill, Roosevelt e Stalin si
ritrovano a Jalta per discutere sul futuro della Germania, vogliono eliminare il
governo tedesco, vogliono occupare militarmente la Germania e prendere il
controllo militarmente del paese. La Polonia può tornare a essere uno stato
indipendente.
- Negli ultimi anni la Germania si radicalizza, le deportazioni aumentano e alla
fine del ‘41 viene pianificata dai nazisti la “soluzione finale”, non si chiudono più
gli ebrei nei ghetti ma si vuole eliminarli. La resistenza italiana spera che l’Italia
perda la guerra così da fare crollare il regime. Mezzi militari sempre più
distruttivi. Bombardamenti delle città, buona parte dei morti totali erano civili.
- Quando ormai Hitler è sconfitto il Giappone vuole ancora resistere. Gli americani
per sconfiggerlo bombardano Hiroshima e Nagasaki, non si era capito però
degli effetti dei bombardamenti a lungo termine.
Crollo del fascismo e divisione del paese
La guerra parallela
• Mussolini non vuole dipendere dalla Germania e vuole una sua sfera di influenze
imperiali. Gli obiettivi sono due: la Gran Bretagna che aveva tre basi aereo-navali
che controllavano il Mediterraneo e i Balcani. Nel 1939 Mussolini aveva occupato
l’Albania (primo assaggio di influenza nei Balcani). I risultati sono deludenti in tutti e
due i fronti. Mussolini decide di lanciare un’offensiva verso la Grecia, grossissimo
fallimento militare. Nella primavera del ‘41 i tedeschi mandano delle truppe per
risistemare la zona balcanica. La digressione balcanica impedisce di cacciare gli
inglesi del mediterraneo.
Il crollo del regime
• Dall’estate del ‘42 l’Italia capisce che la guerra sta per andare in una direzione
fallimentare. Le truppe anglo-americane risalgono il mediterraneo fino ad arrivare
vicini alla possibilità di attaccare l’Italia: a luglio del ‘43 lo sbarco degli anglo-
americani in Sicilia. La sconfitta militare coincide con il crollo del regime fascista.
- Il regime crolla di fatto con una manovra del vertice: Mussolini aveva dominato il
partito sin dall’inizio, ma quando le cose iniziano andare male gli si rivoltano
contro. La parte del partito che critica Mussolini lo induce a convocare una
riunione del gran consiglio del fascismo, nel luglio del ‘43 il gran consiglio
approva una nozione che critica l’andamento della guerra e dice che Mussolini
va controllato.
- Il re ha ancora la sua posizione di capo di stato, vede che il paese sta per
essere sconfitto e vuole sostituire Mussolini e vuole da la carica a Badoglio il 25
luglio 1943. A questa notizia gli italiani pensano che il fascismo e la guerra
siano finiti. Badoglio era sempre stato fedele al regime. L’idea del re è un
governo militare provvisorio.
- Si vuole trovare il modo di uscire dalla guerra che non si ha più possibilità di
vincere. I tedeschi non possono permettere che l’Italia esca dalla guerra e dal
25 luglio Badoglio tenta di trovare dei co