Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 38
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 1 Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezioni per l'esame di diritto pubblico Pag. 36
1 su 38
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TEMPORALE

 fenomeno tendenzialmente relativo

Tendenzialmente: dopo la seconda guerra mondiale nacquero dei movimenti per

evidenziare i diritti universali che misero in discussione la validità del diritto. Sono

giuridicamente vincolanti per gli Stati, ad esempio la pena di morte: non esiste un

documento giuridicamente vincolante. Divieto di tortura: non è ancora universalmente

valido.

Relativo: la relatività del diritto va a vincolare la certezza dello stesso, è basilare e

irrinunciabile.

“Meglio una legge ingiusta che nessuna legge”

Es: leggi razziali, non sono giuste ma hanno portato delle conseguenze.

Merita di essere valido per la tutela dei diritti (diverso dal diritto alla vita > sono io che

decido)

Non si può definire una volta per sempre la DIGNITA’ UMANA.

 divieto di utilizzare l’uomo per raggiungere un fine (C. Beccaria) perché ha in sé una

dignità umana.

“un insieme di regole” > sono norme giuridiche che si distinguono perché prevedono una

sanzione esterna (al mio volere) e istituzionalizzata (prevista dall’ordinamento)

La distinzione non deve portare all’assurdo e alla privazione del dialogo, bensì devono

collaborare.

Es: il vecchio e i problemi ai polmoni > etica, morale.

NON GIURIDICHE: adulterio > sono io che mi sanziono, è una mia regola; etica morale.

IL DIRITTO PUBBLICO

- Insieme di regole che disciplinano i rapporti tra individui e stato

- È diverso dal diritto privato (tra privati – contratti) > tutela interesse generale

Tuttavia

- Lo stato è un privato e utilizza strumenti di diritto privato, non solo per produrre

diritto.

 comuni, regioni, UE (legislazione fondamentale), ONU (consiglio di sicurezza,

adotta decisioni giuridicamente vincolanti per gli stati).

Santi Romani > il diritto pubblico è un ramo del diritto costituzionale

COME SI STUDIA IL DIRITTO?

Ci sono tre diversi approcci indipendenti e autonomi:

- Deontologico: guarda il diritto ragionando in termini di giustizia (il dover essere)

- Ontologico: guarda il diritto per quello che è, per garantirne la certezza (l’essere)

- Fenomenologico: guarda la performance, l’efficacia del diritto.

Il parlamento tutti i giorni inventa reati che rimangono sulla carta (es: omicidio stradale) ma

non per questo gli approcci devono incontrarsi e mischiarsi.

A questi approcci si è ribattuto che la certezza è importante ma la giustizia deve prevalere

> quando il rapporto è intollerabile.

DIRITTO INGIUSTO > è un ossimoro, non ha senso perché non può esistere un diritto che

sia ingiusto

DIRITTO INESISTENTE > es: leggi razziali (eseguivano l’ordine del Fuhrer) la legge nega

di proposito l’eguaglianza – non puoi dire di star eseguendo degli ordini  in dubbio è la

base certa del diritto.

= CRITICA IL DIRITTO PER LA QUESTIONE DELLO STATO

LO STATO (A LIVELLO GIURIDICO)

CONDIZIONI NECESSARIE:

- Popolo

- Territorio

- Sovranità

- Riconoscimento internazionale > richiesta di entrare nell’ONU, dove ci sono solo

stati che sono i veri e propri membri (es: Israele)

È diverso dagli stati osservatori, cioè che non sono propriamente stati (es: autorità

palestinese).

POPOLO  insieme dei cittadini di uno stato

È diverso da POPOLAZIONE  insieme dei cittadini e dei residenti (anche apolidi)

CITTADINANZA > 55 milioni di cittadini sono italiani / su 60 milioni, 5 milioni sono stranieri,

80% hanno più di 18 anni, mentre in Africa è la situazione opposta.

Per ottenere la cittadinanza, purtroppo, la legge in materia risale al 1992 (Andreotti) e

necessita di un aggiornamento perché il fenomeno dell’immigrazione è diverso tra ieri e

oggi.

COME SI OTTIENE LA CITTADINANZA:

- In modo automatico (IUS SANGUINIS): figlio riconosciuto (anche adottato) di

cittadini italiani o nato in Italia da genitori apolidi o ignoti.

- Chi nasce in Italia da entrambi genitori stranieri diventa cittadino solo su richiesta

sua entro un anno dopo i 18 anni, dimostrando la residenza ininterrotta su territorio

italiano per 18 anni.

- Coniuge di un cittadino italiano: prima del 92, la cittadinanza si acquisiva in modo

autonomo; dopo il 92 il coniuge può fare domanda per la cittadinanza se: risiede in

Italia da più di 6 mesi, o se risiede all’estero ma ha 3 anni di matrimonio.

- La cittadinanza può essere concessa dal potere politico (Alfano) se lo straniero

risiede in Italia da almeno 10 anni (IUS SOLI).

- Il consiglio di stato concede la cittadinanza quando ha reso servizi all’Italia o ricorre

all’utilità della stessa.

DIFFERENZA CITTADINI E NON: non ci sono differenze, tranne che per il diritto di voto. Il

cittadino italiano residente all’estero può votare mentre lo straniero no, anche se in quanto

cittadino europeo può votare per il comune di residenza.

TERRITORIO:

- Suolo – terraferma > confini naturali/ artificiali

- Mare territoriale > 12 miglia dalle coste

- Spazio aereo statale > entro l’atmosfera

- Piattaforma continentale > fondo marino entro 12m.

- Territorio mobile > navi e aerei che battono bandiera italiana

- Sedi di ambasciate e consolati > garanzie

= immunità diplomatica.

SOVRANITA’: sottoposta allo stress della globalizzazione perché il potere economico

influenza la sovranità degli stati (con le multinazionali nascono molti problemi, ad esempio

in materia fiscale).

Quando uno stato ha una sovranità:

- Originarietà > la sovranità non deriva da nessuna entità superiore. No

riconoscimento esterno, ma grazie a se stesso.

- Indipendenza > principio cardine. Tutti gli stati sono uguali e giuridicamente e quindi

indipendenti. Il peso dei voti è uguale (riforma potere di veto ONU).

- Potestà d’imperio > monopolio dell’uso della forza legale  possibilità di ricorrere

alle armi per mantenere la compattezza dello stato (anche altre attività come la

possibilità di arrestare). Consiste nel mantenere l’ordine e la sicurezza

*riferimento alla Repubblica di Salò > no stato, potestà solo nel nord.

FORME DI STATO

 rapporti verticali succeduti tra stato e individui

Stato assoluto > 1500 – 1700

Stato liberale > 1700 – 1800

Stato democratico

+ ALTRE:

stato dittatoriale, stati in via di transizione e stati socialisti

STATO ASSOLUTO > dal 1500 perché nel 1000 e Roma antica c’erano associazioni ma

non erano stati a livello giuridico; o sono stati moderni o non lo sono.

Il potere è concentrato in una sola persona > capo dello stato e questo potere deriva da

dio, non da elezioni

ES: abdicazione imperatore del Giappone

Di conseguenza tutti i poteri erano nelle mani del sovrano (leggi e giustizia come voleva)

Lo stato assoluto nasce perché la corona diviene sede impersonale del potere (in quel

periodo) > secondo principio di ereditarietà.

Indipendentemente da chi lo occupa, la corona ha quel potere.

COSA SI CREA?

Nasce con lo stato assoluto l’esercizio professionale (leva obbligatoria)

Nasce l’imposizione fiscale (I^ apparato amministrativo pubblico per le imposte)

= con il tempo tutto questo limita di fatto l’assolutezza del sovrano.

Cosa segna il passaggio tra stato assoluto e liberale?

Lo stato assoluto entra in crisi dopo la nascita di alcuni ceti diversi dal sovrano dello

stesso stato assoluto. Nasce la classe borghese che aveva un forte potere economico. Le

borghesie cominciano a fare rivoluzioni per far si che il sovrano accetti il compromesso e

riconosca il fortissimo potere economico.

STATO LIBERALE (1700 – 1800)

È uno stato di diritto: tutti i poteri sono assoggettati alla legge a cui devono sottostare

Il potere dei nobili, clero e sovrano diminuiscono mentre acquista potere la borghesia. È

uno stato monoclasse.

Lo Stato liberale è uno Stato minimo, ovvero utilizza la dottrina del laissez faire. Lo stato

interviene al minimo, cioè si disinteressa ma non completamente. Garantisce solo la

sicurezza dei cittadini (es: no sanità per tutti)

—> libertà negativa: stato escluso

SEPARAZIONE DEI POTERI

Esecutivo: re, persone della corte; si creano poi le istituzioni grazie alle quali nacquero i

governi.

Legislativo: parlamento democraticamente eletto.

Giudiziario: problemi di indipendenza dal potere esecutivo. È un potere autonomo.

Con lo Stato liberale non è non è che esistono migliaia di diritti ma esistono diritti dallo

Stato cioè le libertà negative: sicurezza, sanità ovviamente non per tutti. Da un punto di

vista costituzionale nascono quei documenti giuridici dette costituzioni nel senso moderno

della parola:

Scritta > diversa da leggi normali

 Corta > pochi articoli

 Flessibile > modifica facile. Con lo stesso procedimento delle leggi ordinarie e

 perché non esiste ancora una corte costituzionale che garantisca la rigidità

ES: leggi razziali contro lo statuto albertino > tutti uguali davanti alla legge = eguaglianza

formale.

STATO DEMOCRATICO

Entra in crisi lo stato liberale perché nascono partiti politici di massa > aggregazioni che

erano già in parlamento, perché le esigenze erano diverse.

 aggregazioni extra parlamentari

- Nascono i sindacati (per chi è escluso, portano le richieste dove necessario)

- Estensione del suffragio universale per approvare leggi migliori

- Diviene stato interventista (nella vita quotidiana) > sociale economico

- Stato dei diritti > aumentano i diritti (costituzioni lunghe)  liberali e sociali.

Lo stato non interviene più solo politicamente per il diritto di voto, ma si affaccia il

referendum.

Eguaglianza sostanziale aggiunta a quella formale > che cosa è libero di fare un barbone

se non di bestemmiare? (Pertini)

- Porta tutti sulle stesse condizioni di partenza, poi vinca il migliore

- Eviti che una persona malata muoia

Le donne in magistratura dal 1970 > no uguaglianza sostanziale

 violazione del principio: corte costituzionale rigida.

Le costituzioni democratiche prevedono un procedimento aggravato (rigidità) e sono

diverse dalle leggi ordinarie

 serve la maggioranza assoluta.

FORME DI STATO IN BASE ALLA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE > stati unitari,

federali e regionali

DIRITTO COSTITUZIONALE, LE FORME DI GOVERNO

 distribuzione del potere politico tra gli organi di vertice di un ordinamento. Si tratta di un

potere orizzontale. È influenzata dalla costituzione, dai sistemi elettorali e dai sistemi di

partito (si parla di usi e c

Dettagli
A.A. 2017-2018
38 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FedericaMacchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galliani Davide.