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III. Materiali e oggetti trovati nel tempio di Abu

Tra i materiali trovati all'interno del tempio di Abu ci sono i mattoni piano-convessi, che sono il materiale costruttivo utilizzato principalmente in questo periodo. La glittica a cilindro si evolve in questo periodo, in particolare con l'evoluzione di una tematica specifica: le scene di lotta che caratterizzano i sigilli dei funzionari. Essendo una scena abbastanza ripetitiva nelle sue modalità, consente di apprezzarne i cambiamenti. Se invece fossero state scene uniche, sarebbe stato più difficile fare una seriazione.

È stato trovato un gruppo di statue all'interno del tempio di Abu dopo la cessazione del loro uso, insieme ad altri ritrovamenti di statuaria che contraddistinguono questi edifici templari. Questi oggetti avevano una funzione votiva e rappresentavano persone, anche se non erano ritratti. I ritratti compariranno solo nel periodo ellenistico e poi romano. Tuttavia, ci sono elementi nella rappresentazione di queste figure che consentivano il riconoscimento di certi tipi, come gli uomini.

Le donne che appartenevano a certi ranghi erano sempre rappresentate in un certo modo. Il fatto che queste statue abbiano occhi così grandi ha una loro funzione, sono rivolte a guardare l'immagine del dio, erano collocate o nella cella o nel cortile fuori dalla cella. La loro funzione la possiamo accertare nel momento in cui presentano iscrizioni, a partire dal protodinastico III le statuette votive hanno iscrizioni che ci rivelano il nome della divinità a cui sono dedicate e il nome del dedicante, talvolta anche il nome del sovrano di cui il dedicante è servo. I materiali sono il calcare, la pietra locale, mentre gli occhi sono a incrostazione. I capelli spesso hanno una colorazione più scura data dall'applicazione del bitume.

Dal punto di vista stilistico, Frankfort quando si imbatte in queste statue denomina questo particolare tipo di statue come esponenti di uno stile che egli chiama schematico o geometrico, a indicare la particolare rigidità.

di queste figure che sono ferme e statiche. Egli ritiene che questo sia il primo stile che si presenta nella statuaria e lo data al protodinastico II. In realtà queste delimitazioni strette di Frankfort oggi vanno un po' riviste, perché questo stile compare nella Mesopotamia già all'inizio del III millennio in monumenti che si collocano nel protodinastico I.

Monumenti a sezione quadrangolare in pietra, caratterizzati dalla presenza di una rappresentazione a rilievo e un'iscrizione incisa. Questi aspetti sono abbastanza caratteristici nella Mesopotamia che utilizza la scrittura, cioè l'utilizzo sullo stesso mezzo di una figurazione a fianco di un'iscrizione. L'iscrizione non è una didascalia della figura, se non in qualche raro caso, ma sono due modi di veicolare un messaggio talvolta anche in maniera indipendente l'uno dall'altro. Dal punto di vista stilistico ci sono delle somiglianze tra le figurazioni di questi

monumenti e le statue del protodinastico II, quindi questo presunto stile schematico non sarebbe limitato al protodinastico II ma anche al protodinastico I.

Cosa rappresentano le immagini della stele di Ushumgal (protodinastico I). Ci sono due figure principali su due lati A e D, di dimensioni più grandi. C'è una figura maschile da un lato e dall'altro una figura femminile.

Nei lati minori sono presenti altri personaggi, i cui nomi sono indicati sulle vesti. Quindi in questi casi i nomi indicati sono una sorta di didascalia che dice chi è la figura. Personaggio il cui nome dà il nome al monumento ovvero Ushumgal, è un amministratore templare. Tutto l'oggetto dell'iscrizione dovrebbe essere una transazione di natura economica, un passaggio di proprietà. Questo cippo detiene quindi la memoria di questo atto. Normalmente questo tipo di monumento non veniva fatto per ogni tipo di transazione economica ma in contesti che sono

transazioni ad esempio di proprietà terriere, come in questo caso, o proprietà di edifici, quindi elementi di un certo peso. Questa transazione è descritta per sommi capi nell'iscrizione, dove sono presenti anche segni che indicano i numerali, quindi si dice cosa viene venduto e in quali quantità. Non siamo in epoca monetaria ancora, sono transazioni di natura economica che prevedono poi ad esempio un passaggio di altri beni che possono essere di natura alimentare. Come mai questa operazione economica trova una sua raffigurazione in un oggetto di questo genere, che ha richiesto una certa spesa di energie? Le figure che compaiono insieme sono familiari che hanno un ruolo di testimoni. Quindi diamo di fronte alla rappresentazione di un atto ufficiale che veniva reso perenne e posto sotto la protezione degli dei attraverso la dedica di questo oggetto nel tempo. La transazione è avvenuta e per sancirne la validità si lasciava a memoria di questa un

oggetto che ha una sua raffigurazione e iscrizione che richiama questa operazione e la si dedica a un tempio. Questo atto viene posto sotto la protezione divina e così l'operazione è resa valida e nessuno può violarla. Sono solo alcune operazioni che hanno questo processo, come quelle del passaggio di proprietà terriera. Il testo quindi registra le quantità che sono passate e chi ha partecipato, poi probabilmente doveva esserci anche una versione su tavoletta.

La stele è stata dedicata in un tempio ma non sappiamo quale, in un sito che si chiama Uqair nella zona centro meridionale della Mesopotamia.

Di questi oggetti nel mercato antiquario ne sono presenti anche altri esempi, di cui non sappiamo la provenienza, come le pietre Blau dal nome del primo collezionista. Sono oggetti più piccoli ma sempre in pietra e che hanno una raffigurazione e iscrizione che sempre fa riferimento a una transazione di natura economica. L'immagine va un

po' per contosuo, nel testo ci sono solo riferimenti a dati di natura meramente economica mentre nell'immagine sono presenti le figure menzionate con i nomi nel testo, che compiono attività che sembrerebbero far riferimento alla preparazione, ad esempio figure inginocchiate che sembrano battere per fare la farina. Quindi aspetti importanti nella rappresentazione di questa transizione, come ad esempio il mangiare insieme per suggellare questo passaggio di proprietà. Il convivio, cioè il mangiare insieme, è un aspetto che in queste società arcaiche suggella molti passaggi di stato, spesso prevedeva anche un'offerta di cibo alla divinità. Dal punto di vista stilistico alcuni li datano al periodo ancora prima al protodinastico I. Tipo di categoria di monumenti che si ritroveranno anche più avanti nella storia mesopotamica, come i kudurru nel II secolo. Il problema dello stile schematico non è solo relativo al suo inizio ma

anche alla sua fine. Frankfort aveva dato troppa fiducia al fatto che questo stile fosse un indicatore cronologico preciso, già lui procedendo negli scavi trova insieme, nello stesso livello, materiali che hanno delle caratteristiche più avanzate dal punto di vista stilistico, quindi naturalistico, oppure figure molto più schematiche, statiche e rigide nelle posizioni, con la pietra che è appena sbozzata. Questo si perderà nel corso del protodinastico III, con il pieno sviluppo di scuole statuarie che si trovano anche altrove, non solo nella Diyala e in Mesopotamia ma ad esempio nell'Iraq settentrionale e in Siria, nella città di Mari. Mari è oggi collocata molto vicina al confine tra Siria e Iraq, è l'unica città che è rappresentata da una dinastia all'interno della lista reale sumerica, vuol dire che il mondo mesopotamico la percepisce come una parte di quel mondo e una città mesopotamica. Ha usi ecostumiche riprendono anche questa appartenenza a un ambito culturale mesopotamico. Quindi nei suoi templi si trovano statuette, come quella del soprintendente Ebikh-il, che è un esempio di questa maggiore naturalezza, la posa è più sciolta, le ciocche di lana dell'agonna sono rese in modo più naturalistico così come l'intreccio del sedile di vimini su cui sta collocata. Altra rappresentazione di una figura che è il sovrano Isgi-mari, la veste è a ciocche anche qui di lana, ma in questo caso la veste arriva a coprire una spalla. Ha una barba lunga e un tipo di acconciatura particolare che è tipica dei sovrani. Quindi la statuaria protodinastica vede presenti almeno due tipi di stile, uno più schematico e uno più naturalistico, i cui limiti vedono a un certo momento una sovrapposizione, è verosimile che lo stile schematico sia quello che compare prima però non è che termina uno e immediatamente necompare un altro, c'è una sovrapposizione di stili e poi uno sviluppo maggiore di uno stile naturalistico nel protodinastico III. Città di Kiš, collocata nella Mesopotamia centrale, molto vicina a Babilonia. È uno scavo americano degli inizi del '900. È un centro importante con una dinastia regnante, qui si trova uno dei più antichi palazzi. Una problematica è che non siamo in grado per il IV millennio di identificare gli edifici che hanno una chiara funzione di sedi di coloro che stanno ai vertici della gerarchia politica, che siano distinti dagli edifici templari, cioè i palazzi. Quali sono le differenze tra gli edifici che sono palazzi e quelli templari? In un tempio ci si aspetta che sia un luogo dove si possa adorare la divinità, quindi ci deve essere un'aula principale che deve ospitare un certo numero di persone. Poi ci possono essere delle aree laterali per ospitare altre persone, ma non ci si aspetta che ci

Sia una polifunzionalità della pianta, a differenza del palazzo dove si deve avere un'area residenziale, che può essere non necessariamente a piano terra. Uno dei problemi che abbiamo è che questi edifici sono spesso conservati solo al piano terra. Sulla base dell'ampiezza dei vani e la distribuzione degli spazi si può arrivare a capire se un edificio avesse dei piani superiori o meno. Spesso un palazzo poteva avere un piano superiore in cui c'erano gli appartamenti. In un palazzo che ha funzioni politiche poi ci deve essere anche una zona che fa da cuscinetto tra l'esterno e l'interno, che magari prevede un posto di guardia e una zona ampia dove si può entrare e andare in varie direzioni, come un cortile. In un palazzo ci aspettiamo una maggiore pluralità di settori, e quindi una possibilità di passare da un settore a un altro che deve essere articolata dalla presenza di corridoi e zone che facciano da passaggio.

formattazione del testo, puoi utilizzare i seguenti tag HTML: - `

` per creare un nuovo paragrafo - `` per evidenziare il testo in grassetto - `` per evidenziare il testo in corsivo - `` per creare un testo in apice - `` per creare un testo in pedice Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:

Quindi il palazzo ha in genere una pianta più complessa rispetto a un edificio templare, che invece ha un'enfasi maggiore sul rito in un'area principale.

Ricorda di utilizzare i tag HTML in modo appropriato per evidenziare il significato del testo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
100 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/05 Archeologia e storia dell'arte del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher .Artemis. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di archeologia del vicino oriente antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pucci Marina.