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Tipi di valutazione:

- Amministrativa, si guarda se ho avuto o meno un beneficio da un dato servizio. Si valuta:

1. Sforzo

2. Performance

3. Efficacia

4. Efficienza

5. Processo

- Politica, profondamente parziale e faziosa, non vi è un elevato grado di sistematicità (es: sostengo

la decisione del mio partito perché è quello che sostengo a prescindere dalla decisione in sé).

Democrazia partecipativa 18

- Esperienze concrete:

Ivrea partecipata

La legge elettorale della Toscana sulla

partecipazione

Altri esempi

- La democrazia partecipativa e i suoi dilemmi

Chi partecipa?

Quali meccanismi di selezione?

Decisione o consultazione?

E molti altri dilemmi…

- Come organizzare processi partecipativi

Piani sociale di zona?

La democrazia partecipativa è: un relazionamento della società con le istituzioni che comporta un

intervento di espressioni dirette della prima nei processi di azione delle seconde.

Ivrea partecipativa 

A San Giovanni (quartiere di Ivrea) si vota cittadini del quartiere sono chiamati a decidere su come

spendere sul proprio territorio 100.000 Euro messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Devono

scegliere tra due progetti di riqualificazione e il referendum è sembrato il mezzo più adatto per farlo

Progetti:

1. Piazza centrale del quartiere (nuovo percorso pedonale, staccionata di legno per delimitare meglio

il parco, nuova isola alberata, risistemazione dei parcheggi, potenziamento dell’illuminazione)

2. Parco pubblico adiacente alla piazza (nuovo percorso pedonale interno e per connettere il parco

e la piazza, staccionata di legno per delimitare meglio il parco, manutenzione dei vecchi giochi,

installazione di nuovi giochi, miglioramento illuminazione).

 Cittadini chiamati ad esprimersi su progetto per decidere come spendere i loro soldi

Metodo per includere cittadini nel processo decisionale e per avvicinarli alle istituzioni

Ai cittadini vengono sottoposti dei sondaggi e delle interviste per vedere loro posizione

Risultati:

I giovani scelgono in maggior % gli spazi pubblici e scelgono in minor % il commercio

Gli anziani scelgono in maggior misura la sicurezza

Le donne scelgono in maggior misura il commercio come prima scelta e la sicurezza come seconda

Seguono delle riunioni nelle quali:

- Si discutono problemi generali (carenza di un centro commerciale, problemi della fognatura,

inadeguatezza delle isole rifiuti…)

- Nella seconda si discutono i temi emersi più di frequente nelle cartoline e interviste

- Alla fine, si decide di concentrarsi su Piazza Boves e il parco (considerati i limiti finanziari e

il parere dei tecnici del comune e del Politecnico)

Il referendum finale vedrà prevalere la creazione di una Piazza (Boves) più sicura e meglio fornita dal punto

di vista infrastrutturale, aggiunta di alberi e riqualificazione

Legge Toscana sulla partecipazione 19

Idea nasce prima delle elezioni Regionali del 2005 per la creazione di una legge per favorire la

partecipazione dei cittadini obiettivo è raccogliere idee degli altri garantendo una presenza attiva dei

cittadini nelle scelte che lo interessano

Presidente Regione Martini lo vede come un diritto fondamentale della cittadinanza

Assessore Agostino Fragai: “La regione guarda alla partecipazione come a un pensiero forte, non solo più

inclusivo e democratico, ma anche più efficace e tempestivo nel raggiungimento degli obiettivi.

Scommettiamo sulla maturità della società, sul senso civico dei cittadini e sul loro patrimonio di

conoscenza e professionalità”

 Strumento per raggiungere obiettivi e fare scelte più valide e che rispecchino la volontà dei cittadini

Si opta quindi per la Town meeting per formulare la nuova legge

Town meeting

Ieri: Il Town Meeting nasce più di 500 anni fa negli Stati Uniti, per coinvolgere la cittadinanza nella

discussione delle problematiche del territorio

Oggi: La sua versione moderna (electronic– TM) si serve della tecnologia informatica (televoto; computer

da tavolo; software). Si tratta di un incontro pubblico a iscrizione, guidato da un Facilitatore centrale.

La platea è organizzata attorno a più tavoli, ciascuno dei quali coordinato da un facilitatore e supportato da

un assistente. L’assistente trascrive su un PC i commenti dei partecipanti e li trasmette a un server

centrale

 Accento è posto non tanto su persone che sono rappresentative ma piuttosto sul fatto che persone

presenti discutono le questioni esprimendo le loro preferenze

Argomenti affrontati sono trattati nel profondo e attraverso riflessione dei partecipanti disposti a

fare scambio di opinioni e informazioni cambiando anche la loro idea iniziale

Come funziona

Tavoli ognuno con un numero di partecipanti limitato e con un facilitatore, tavoli collegati con un tavolo

che costituisce la squadra dei temi (theme team) che:

- Legge tutti i commenti pervenuti dai tavoli

- Evidenzia i temi comuni e quelli minoritari

- Presenta una sintesi dei temi alla sala

- Estrae delle domande da sottoporre ai partecipanti per il televoto individuale

L’opinione individuale viene espressa mediante telecomandi anonimi, con cui si televota, scegliendo

una delle risposte alternative che appaiono sullo schermo

Partecipanti al tavolo

Siedono attorno al tavolo di dibattito, discutono sui temi proposti, votano le principali mozioni emerse

dall’assemblea. 

Prima dell’evento vengono formati e informati attraverso un’apposita guida (Guida ai Temi raccoglie

temi che verranno affrontati nel town meeting):

- Sono informati prima di discutere sull’argomento

- Discutono e quindi si confrontano con opinioni diverse dalla propria

- Conoscono la sintesi di quanto è stato discusso dall’intera assemblea

- Votano singolarmente

 Importanza dei temi di discussione

Facilitatore

Il Facilitatore di Tavolo è un volontario che, dopo una breve formazione, gestisce la discussione tra i

partecipanti ai tavoli (10-12 persone)

Ruoli:

- Garantisce una discussione improntata all’ascolto, ricordando che l’obiettivo non è il consenso,

ma il dialogo 20

- Guida la discussione e fa in modo che vengano affrontati i temi in sequenza

- Verifica che le opinioni espresse siano registrate sul PC

Vantaggi 

- Maggiore possibilità di dialogo piccoli gruppi favoriscono dialogo, troppe persone in platea

costituisce problema di relazione

- Discussioni in tempo reale con annessa discussione tra persone e quindi c’è feedback diretto

- Voto finale si arriva a prescrizioni chiare trasmesse così subito ad organizzatori evento

Town meeting Toscano

Porta a capire cosa sostengono i cittadini riguardo al alcuni punti fondamentali della futura legge

- Progettazione requisiti per proporre progetti:

a. Devono essere strutturati e definiti prima del finanziamento

b. Progetti presentati non solo da enti locali ma da qualsiasi soggetto purché supportato da

numero minimo di cittadini

c. Progetti assistiti da esperti di partecipazione

- Affrontare progetti dei grandi interventi 

a. Legge deve proporre forma di discussione pubblica preventiva sui grandi interventi grandi

opere devono passare attraverso processo inclusivo della popolazione prima di essere attuate

- Continuo coinvolgimento dei cittadini

a. Cittadini vogliono essere coinvolti ancora durante i lavori per controllare processo

Legge che ne è uscita (2007)

Punti: 

1. Introduzione del garante regionale della partecipazione istituzione di un organo indipendente,

democratica composto da unica persona scelta che deve vigilare su implementazione legge e

valutare progetti proposti a Regione

2. Obbligo fare dibattito pubblico su grandi opere

3. Obbligo Regione fornire sostegno economico e formativo a cittadini che avanzano proposta di fare

progetto partecipativo 

Legge che aveva carattere temporanea ma invece si è tramutata in definitiva inizialmente si voleva fare

bilancio su legge e poi eventualmente decidere se tenerla o no

 Legge è stata rifinanziata ma con cambiamento

Rilancio legge legato al fatto che funzionava

Floridia evidenzia che: legge ha portato a risultati anche se non tutti erano d’accordo con decisioni finali ma

importante è che tutti abbiano dialogato

 Dal punto di vista del mass media però non c’era stata particolare attenzione ed interesse

Nuova legge su partecipazione Toscana (2013)

Riformata l’autorità indipendente prima era un unico membro ora è composto da tre persone (due

designate da Consiglio regionale e uno da Presidente Giunta regionale)

Caso Rovereto (2009) 

Gruppo giovani ha cercato di sollecitare discussioni su democrazia partecipativa interventi su temi

democrazia rappresentativa

Comune non ha però preso atto della cosa che non è andata a buon fine

Caso Bologna(2013) 21

Bologna è città metropolitana (decide propria costituzione) town meeting usato per definire contenuti

variabili del nuovo statuto

Iniziativa partita da comitati dei cittadini con sostegno comunità che costituiscono città metropolitana

Si rivela caso più articolato di quello toscano 

Città metropolitana = nuova organizzazione territoriale inserita da Costituzione Statuto definisce regole

interne

Contenuti minimi obbligatori:

- Organizzazione ente

- Competenza organi

- Strumenti di coordinamento del governo metropolitano

- Ecc….

 Principi di funzionamento della nuova città metropolitana con possibilità di introdurre

obbligo/possibilità di forme di partecipazione o deliberazione

Obiettivi città metropolitane:

- Cura sviluppo strategico territorio metropolitano

- Promozione e gestione integrata dei servizi, infrastrutture, reti comunicazione

- Rapporti tra istituzioni anche europee

Organi di governo: 

- Sindaco metropolitano sindaco eletto direttamente da cittadini dell’intera città metropolitana

(normalmente non c’è elezione ma lo statuto prevede questa possibilità)

- Consiglio metropolitano organo collegiale di indirizzo e controllo

- Conferenza metropolitana sindaci varie città

Processo creazione Statuto

Due fasi: 

1. Fase partecipativa ascolto e raccolta opinioni con sollecitazione partecipazione

2. Fase deliberativa attenzione su documento che guida istituzioni a formulazione dello Statuto

vero e proprio

 Documento finale chiamato Documento di proposta partecipata che registra esito fasi

Fase partecipativa 

- Comunicazione sito web apposta

- Conferenze stampa, pubblicità, ecc

- Outreach tecniche per sollecitare partecipazione cittadini

- Interviste

- Charette

- Focus

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
28 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Puntini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Governo locale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Brunazzo Marco.