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AMBIENTE GENERALE
Che valore crea un bene e qual è la sua utilità?
Che valore crea e per chi?
Bisogna capire chi nel mercato è disposto a pagare di più per comperare un prodotto. Una volta
che si capisce qual è il bisogno che soddisfa allora si può capire chi è disposto a pagare per
soddisfare tale bisogno.
I principali competitors non sono gli altri produttori che vendono lo stesso prodotto o che offrono lo
stesso servizio, bensì sono coloro che soddisfano uno stesso bisogno (es.: regalo di anniversario
scelta tra un anello di diamanti e una crociera).
AMBIENTE SPECIFICO
L’ambiente specifico si analizza con tre variabili: funzione d’uso; tecnologia e clienti.
Incrociando queste tre variabili capisco qual è l’ambiente specifico.
- La funzione d’uso è chiedersi quale utilità si sta soddisfando.
- La tecnologia è il settore in cui si opera.
- Il gruppo di clienti è il segmento che può essere segmentato in base a diverse variabili (prezzo;
fascia d’età; ambito geografico...).
Modello/Analisi delle cinque forze competitive di Porter (Modello di Porter) è uno strumento
utilizzabile dalle imprese per valutare la propria posizione competitiva. Serve per arrivare ad
esprimere un giudizio sul livello di profittabilità di una impresa. Le cinque forze sono: fornitori,
concorrenti, clienti, barriere all’entrata, barriere all’uscita. I fornitori, i concorrenti e i clienti sono
delle dimensioni verticali mentre le barriere all’entrata e le barriere all’uscita sono dimensioni
orizzontali.
Le barriere all’entrata possono essere di diverso tipo: tipo normativo, barriere di competenza (o di
Know-how), enormi investimenti economici. Si distingue tra le barriere di tipo Firm Specific e le
barriere di tipo Industry Specific.
13/03/2017
Se c’è tanta concorrenza solitamente i prezzi scendono. Da chiedere al prof. “Nel caso dei
telefoni la concorrenza è cresciuta tantissimo negli ultimi anni ma i prezzi sono cresciuti
notevolmente”.
Attrattività del business: un business è attrattivo quando ha carattere prospettico; quando interessa
le imprese già operanti come le nuove entranti. L’attrattività del business deve determinare la
dimensione del business e la distribuzione delle quote di mercato (analisi orizzontale); deve
inoltra determinare la distribuzione del potere contrattuale e la redditività del business (analisi
verticale).
r ed di t o o p er a t i v o Il redito operativo dice quanto rende un business indipendentemente
R O I= ca p it a l e i nv e st i t o
dalla struttura economico-finanziaria. Il .
c a p i t a l e i n v es t it o=a t t i vi t à f i ss e+ca p it al e ci r co l a n t e n et t o
Il ROI è percentuale (%) e quindi si possono confrontare i business.
r e d d i t o o p e r at i v o a t t u r a t o
×f .
f a t t u r at o
R O I = c a p i t a l e i n v es t it o
re d d i t o o p e r at i v o la marginalità è più alta quando la concorrenza è più
S a r g i na li t à
=RO (m )
f at t u r at o
bassa.
f attur ato Volumi.
a p it a l t ur n o ve r a s so d i r o t a zi o n e d el c a p it a l e)
=C (t
ca p it al e in v e st i t o
Per fare utili le aziende puntano o sulla marginalità o sui volumi, anche se alcune aziende puntano
su entrambi.
La marginalità dipende in primo luogo dalle “forze verticali”.
Il tasso di sviluppo della domanda Per stimare il tasso di sviluppo della domanda si fa
tradizionalmente riferimento al concetto di ciclo di vita del prodotto.
Il ciclo di vita del prodotto:
1. INTRODUZIONE pochi produttori e basso fatturato
2. SVILUPPO i servizi inizia a crescere, arrivano più produttori e cresce il livello di
concorrenza (in questa fase il prezzo è importante ma non è la fase più importante.).
3. MATURITÀ la concorrenza è altissima.
4. DECLINO
La struttura del mercato impatta sulle dinamiche competitive. Rileva il numero dei competitor (più
competitor, più intensa è la competizione; “effetto affollamento”). Rileva la distribuzione delle
quote di mercato (elevate quote di mercato, maggiore capacità di controllo e di indirizzo del
business).
Alla domanda: “descrivi le 5 forze di Porter” bisogna iniziare dal disegno
16/03/2017
Le barriere in entrata: lo stato della concorrenza non dipende solo dai componenti delle imprese in
esso già operanti ma anche della minaccia di novi entranti, e la possibilità che nuovi competitori
entrino nel business è inversamente proporzionale alle barriere all’entrata (elementi competitivi).
Tipi di barriere all’entrata:
- Barriere business-specific (banche, taxi…) economia di scala, costi di
transazione/riconversione, richieste di “accreditamento” (barriere di tipo legale). Tutti quei
settori che richiedono una licenza per entrarvi.
- Barriere firm-specific (Nike, Adidas, Nutella…) differenziazione (capacità di
differenziarsi dagli altri produttori), marca, risorse esclusive, localizzazioni favorevoli,
accesso ai canali distributivi, minaccia di reazioni competitivi. Barriere generate dalle
aziende stesse. Riferite alla singola impresa.
20/03/2017
Economie di scala all’aumentare delle quantità (Q) prodotte diminuiscono i costi medi (Average
Costs).
Nei settori dove esiste un’economia di scala è difficile esistere se non si è grandi.
Nei vari settori tanto più sono basse le barriere all’entrata,
AC tanto più concorrenti e competitori ci sono.
Se le barriere all’uscita sono alte le aziende non riescono ad
P uscire dal settore, rimangono nel settore e la competizione è
molto alta.
AC
Q Il reddito operativo può essere scritto (in maniera
semplificata) come il risultato della seguente equazione: .
R o p=Q( p−c m )
Il potere contrattuale:
- Dalla distribuzione del potere contrattuale dipende l’appropriazione della redditività lungo la
filiera produttiva.
- Avere elevato potere contrattuale significa potere intervenire a proprio favore sui termini
della transazione (prezzo, standard qualitativi, tempi di consegna, termini di pagamento,
etc.).
Il potere contrattuale dipende da:
• Numerosità delle alternative.
• Differenziazione (essere agli occhi del consumatore differente dagli altri)
/standardizzazione.
• Dimensione relativa della controparte.
• Importanza della controparte (% fatturato).
• Criticità del bene scambiato (il bene scambiato è critico per la decisione del cliente. Es.:
cambio Shimano per le biciclette).
• Presidio del cliente finale.
• Asimmetrie informative.
• Minaccia di integrazione.
23/03/2017
U O=F−C V F
−C
U O=Q× p−c v F
( )−C
∆ Q×( p−c v
∆UO )
=
U O Q× p−c v F
( )−C
∆Q p v
×Q×( −c )
∆UO Q
=
UO Q× p v F
( )
−c −C
∆Q F V
× ×C
∆UO Q
=
UO F V F
−C −C F−C V
∆UO ∆Q G LO= Grado di Leva Operativa
LO
= ×G F−C V F
⏟ −C
UO Q E BI T
(GLO) F−C V r g in e d i c o n t r ib u zi o n e l o r d o
=ma
F−C V F=U t il e O p e r a t i v o O)
−C (U
Se la leva operativa è alta ed il fatturato cresce (e si può provare facendo un’analisi esterna e una
interna), l’Utile Operativo aumenta.
UO UO = Utile Operativo OF = Oneri Finanziari
G L F= U O−O F GLT = grado di leva totale
G LT LO×G LF
=G
∆ U N ∆U O L F
= ×G
UN UO
∆UO ∆Q LO
= ×G
UO Q
∆ U N ∆Q L O×G L F
= ×G
UN Q
IMPORTANTE NON STUDIARE LE PAGINE DA 120 A 134 COMPRESE
L’obbiettivo dell’analisi esterna è la valutazione dell’attrattività di un determinato business.
L’obbiettivo dell’analisi interna è capire su cosa puntare per avere successo in un determinato
business.
Competitor diversi all’interno del medesimo business ottengono di regola risultati differenti
I fattori critici di successo sono gli elementi dai quali dipende il successo. I fattori critici sono
quelli in base dei quali i clienti scelgono tra prodotti/servizi diversi. I fattori igienici sono quelli che,
pur non conferendo un vantaggio sui concorrenti, permettono ad un’azienda di “stare sul mercato”.
11 aprile ore 14 CONFERENZA MAJOCCHI
29/03//2017
Differenza tra RISORSE e COMPETENZE.
Le risorse sono le competenze a disposizione mentre le competenze è la capacità di valorizzare le
competenze. AREE DA RISORSE / COMP
Alto SVILUPPARE STRATEGICHE
VALORE
PER IL RISORSE / DISMISSIONE /
CLIENTE basso COMP. OPPORTUNITÀ
SECONDARIE INNOVAZIONE
Bassa alta
FORZA RELATIVA
ANALISI SWOT
Ambient PUNTI DEBOLEZZE
e interno DI FORZA
OPPORTUNITÀ MINACCE
Ambient
e
esterno Elementi Elementi
positivi negativi
Il problema dell’analisi SWOT è che è soggettiva.
30/03/2017
L’opportunità è un qualcosa di esterno che uno può o meno sfruttare. Mentre i punti di forza e le
debolezze sono specifiche (interne) del soggetto analizzato (città, azienda, scuola…), le
opportunità e le minacce sono elementi esterni che possono aiutare a sviluppare e valorizzare i
punti di forza.
Tassonomia (identificare una serie di tipologie) delle risorse.
Classificazione delle risorse Tangibili e Intangibili:
- Le risorse tangibili sono quelle risorse che sono dotate di una propria fisicità e che sono
direttamente e oggettivamente osservabili e misurabili. Sono le risorse fisiche di cui
l’impresa dispone per lo svolgimento delle proprie attività (impianti, macchinari, immobili,
terreni, fabbricati, risorse finanziarie e, in qualche misura, anche le risorse umane).
- Le risorse intangibili sono risorse di natura non materiale. Sono prive di una fisicità e non
sono direttamente osservabili e misurabili, perciò si creano una serie di problematiche, a
livello aziendale, ma anche di opportunità (immagine, marchi, relazioni di clientela, know
how, brevetti, concessioni, licenze, reputation, clima aziendale, ecc.). Un aspetto positivo
delle risorse intangibili è che sono difficili da copiare. Le risorse intangibili si dicono
situazionali,