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CASI LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

Caso James Rhodes vs W. Opo

James Rhodes è un compositore e avvocato inglese dal passato tragico. Quando andava alla scuola primaria viene ripetutamente violentato da un docente (uomo di chiesa) ma non confessa tuttavia ciò che subisce per tanti anni. Il docente, 30 anni dopo, viene indagato per violenze su minori dopo che un altro bambino subisce le stesse violenze.

James decide di scrivere una biografia, raccontando in modo realistico le torture subite, che hanno condizionato la sua vita (alcolismo, tossicodipendenza, tentativi di suicidio ecc). Ciò che lo fa andare avanti è solo la musica, che scopre negli anni di scuola. Il libro si chiama "Instrumental", titolo dal doppio significato: musica strumentale/lui inteso come strumento degli orrori subiti e viene scritto in inglese (terreno d'elezione sono quindi UK e USA).

L'uomo nonostante tutto si è costruito una famiglia ma il matrimonio fallisce; la

Moglie non ce la fa più a gestire le crisi depressive di James e vuole preservare la salute mentale del figlio. Il marito acconsente al divorzio e la donna col figlio si trasferisce negli USA. Il padre quando può, va a trovare il figlio in America e viceversa (il figlio all'epoca dei fatti è all'inizio dell'adolescenza).

Si teme che quel libro possa finire nelle mani del ragazzo, che non sapeva nulla delle torture subite dal padre, e che possa sconvolgerlo, aggravando la sua salute psicologica già compromessa dai trascorsi del padre. Inoltre, la paura è anche quella che il figlio possa leggere su internet gli stralci del libro, estratti vividi della tragedia che raccontano con parole crude il tutto, per filo e per segno.

La moglie di James pertanto, chiede al giudice se è possibile sospendere la pubblicazione del libro e fare pubblicare l'opera solo a costo che l'autore attenui il modo di raccontare le torture subite.

grado la pretesa della moglie è rigettata.- In 2 grado, la Corte d'Appello presieduta da Lady Hale, dà ragione allamadre: la pubblicazione va bloccata per assicurare il "best interest of thechild".- La Corte Suprema poi, ribalta la sentenza di 2 grado ponendo l'accentosulla libertà d'espressione.Gli interessi da proteggere sono:Libertà d'espressione→ Protezione della salute psicofisica del minore→Per la Corte Suprema è più importante preservare la libertà d'espressioneperché si tratta di notizie vere d'attualità che possono interessare tutti eche forniscono anche spunti per le indagini in corso sul docente. Lalibertà d'espressione va garantita anche nella forma presceltadall'autore, non si può prescrivere a lui di edulcorare la forma di quelmessaggio (equivarrebbe a limitare la sua libertà d'espressione).D'altro cantoc'è un modo per tutelare il minore: il padre infatti, non riporta nel romanzo i nomi delle persone ma usa degli pseudonimi. E non è neanche dimostrato che il figlio, leggendo il libro, subisca uno shock nervoso; anzi potrebbe capire i comportamenti visti in passato nel padre. Caso Google Spain La Corte Europea di Giustizia è in disaccordo con l'avvocato generale (cosa strana perché di solito la Corte non si allontana dalle conclusioni dell'avvocato). Il caso riguarda il diritto pubblico di essere dimenticati dopo un certo lasso di tempo. Il signor Gonzalez ha un debito con la finanza spagnola, non riesce a pagarlo e viene condannato. Il giudice vuole che i quotidiani pubblichino la notizia. I giornali non la pubblicano solo in modo cartaceo ma hanno anche un archivio online. Nell'era dell'imputato, chiunque cerchi il suo nome online, viene indirizzato all'archivio dei giornali. Quindi chiunque può pensare che Gonzalez sia un

soggetto inaffidabile. Gonzalez, alla Corte Suprema, vanta il diritto all'oblio: dopo un certo periodo di tempo, internet non deve più pubblicizzare contenuti che non sono più attuali (anche se così si comprimerebbe la libertà di informazione in rete).

Tra riservatezza e libertà d'espressione, in questo caso la Corte dice che deve prevalere la prima, anche se questo non dovrebbe essere ammesso negli USA.

La Corte europea ordina pertanto a quella piattaforma di rimuovere quei contenuti e di deindicizzare l'informazione (renderla introvabile).

Sentenza Brandeburg vs Oario

Sentenza contro organizzatori di una manifestazione che prevede uso di svastiche e simboli nazisti in un piccolo paese statunitense abitato per lo più da sopravvissuti all'olocausto.

Le autorità bloccano l'iniziativa. Il partito impugna contro i giudici il provvedimento.

Il caso arriva alla Corte Suprema degli USA che in virtù del

Il primo emendamento non può bloccare la marcia.

Sentenza New York Times vs Sullivan

Manifestazione pacifica tra studenti, protesta contro discriminazione razziale. Uno degli organizzatori esagera e fa passare il messaggio che la polizia locale avrebbe usato la forza per impedire la manifestazione. Si accusa in particolare il capo poliziotto. Il capo poliziotto vuole un risarcimento e cita allora in giudizio l'organizzatore e il New York Times perché sulla rivista era stata pubblicata l'intervista all'organizzatore, contenente solo falsità.

La Corte federale dice che spetta a tutti raccontare il proprio punto di vista anche se falso, quando la controparte è un pubblico ufficiale. Non si dovrebbe ottenere un risarcimento perché altrimenti ciò vuol dire che il colpevole non potrebbe mai più esprimere un proprio giudizio.

DIRITTO EUROPEO

Trattato > norma fondamentale attraverso cui procede l'integrazione europea, frutto delle

negoziazioni degli Stati che vi partecipano.

Direttiva > non è self-executing (autosufficiente). La direttiva del Consiglio o del Parlamento per essere efficace in uno Stato necessita che tutti gli Stati membri attivino i loro organi costituzionali (o fonti del diritto) per trasporre quella direttiva.

La direttiva indica lo scopo, ma non come raggiungere quel dato obiettivo.

Le direttive europee servono a realizzare un’attività legislativa a 2 fasi obifasica:

  1. Europea
  2. Nazionale

Fase 1: Parlamento (organo che rappresenta i cittadini degli Stati membri) e Consiglio (organo che rappresenta gli Stati membri) approvano la direttiva.

Fase 2: La direttiva viene inoltrata agli Stati membri che entro un certo lasso di tempo (di solito due anni) devono trasporla, ovvero trasformarla in norma interna.

Trasposizione delle direttive “Copy Out”: traduzione in tutte le lingue dell’Unione (28 paesi membri e 24 lingue ufficiali) ma non deve avere un linguaggio

tecnico-giuridico troppo specifico, perché questo varia da stato a stato. Sarà compito del legislatore preoccuparsi di raggiungere il risultato della direttiva usando il proprio linguaggio tecnico giuridico nazionale.

Il Copy Out è la tecnica più semplice, il pro è che nessuno può dire ci siano stati errori nella trasposizione, però il limite è dato dal fatto che spesso il legislatore europeo è generico nella trasposizione e lo Stato membro può fare confusione. Può capitare che gli Stati, trasponendo col proprio linguaggio tecnico-giuridico, travisino il significato della direttiva, del tutto o in parte (la trasposizione deve essere fedele non nelle parole ma nel raggiungimento degli obiettivi).

Anche se una parte della direttiva è trasposta in modo errato, lo Stato ne sarà responsabile per mancata o errata trasposizione. La direttiva resta sempre valida, tranne la parte "errata".

L'Italia ha

un triste primato. Spesso non trasponeva nei tempi assegnati, quindi era inadempiente. La Corte europea di Giustizia allora, ha stabilito che le direttive, qualora sufficientemente precise e dettagliate, possono essere applicate direttamente dal giudice nazionale, che deve disapplicare contemporaneamente le norme interne incompatibili.

In questo caso la direttiva, da strumento bifasico, diventa quasi come un regolamento, in cui non si necessita la mediazione dello Stato. Anzi i cittadini possono vantare in giudizio i diritti attribuitigli dall'UE e non trasposti dal proprio stato, contro lo Stato stesso.

Si consente così l'attuazione del diritto europeo sul piano verticale (stato - cittadino).

Regolamento > norma self-executing. Se il legislatore europeo decide di legiferare, la norma europea è vincolante per tutti i cittadini dell'UE. Spesso si usa questo e non la direttiva perché si potrebbe fraintendere il significato della direttiva.

mentre il regolamento non lascia alcuno spazio allegislatore nazionale; ad ogni modo è più difficile approvare i regolamenti.Il regolamento può essere modificato solo dall'Unione e non dagli Stati e gli Stati non possono approvare leggi che vanno contro i regolamenti, in questo caso i giudici sono tenuti a disapplicare la norma interna, perché incompatibile col diritto europeo (principio elaborato perché gli Stati trovano leggi interne per eludere i regolamenti).Ormai noi abbiamo doppia cittadinanza: nazionale (italiana) e sovranazionale (europea).Tutti si preoccupano di assicurare margini di sovranità agli Stati membri."Sovranità" > catalogo di poteri che può esercitare uno Stato.Con l'Unione Europea si sono affidate quote di sovranità a enti sovranazionali, si capì che l'Europa distrutta dopo la Seconda Guerra Mondiale era piccolissima e schiacciata da due giganti (USA e UnioneSovietica). Si inizia con la politica dei piccoli passi di Schumann per dare luogo a forme di cooperazione, cooperazione strategica a cui gli Stati decidono di partecipare cedendo quote di sovranità (es. la CECA che regola la produzione di carbone e acciaio). Con la CEE si ha poi la regolamentazione di tutti i prodotti/servizi sul mercato affidata a enti sovranazionali. Da qui il progetto si ingrandisce e non riguarda più solo il mercato, ma la vita, i diritti umani, l'ambiente ecc. Le pulsioni antieuropee vi sono sempre state, ciò che cambia è il loro successo; per esempio oggi queste pulsioni sono aumentate. Principio del primato del diritto europeo Principio tra i più importanti dell'UE che nasce proprio in opposizione a queste pulsioni antieuropee. Lo Stato nazionale deve trovare un punto di bilanciamento tra politica nazionale ed europea.
Dettagli
A.A. 2019-2020
25 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _RebelleFleur_04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto privato comparato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Petruso Rosario.