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Il fenomeno criminale
Quando parliamo di fenomeno criminale non ci riferiamo ad un singolo caso delittuoso, bensì ad una serie di episodi, a manifestazioni criminali che hanno molte sfaccettature e che non si esauriscono con una singola condotta. Sono fenomeni di lunga durata in cui lo Stato deve attivarsi e farvi fronte. La mafia inizia ad ammazzare poliziotti, carabinieri, ricatta le istituzioni locali, danneggia i commercianti → questo è un fenomeno criminale che lo Stato cerca di contrastare.
La nostra magistratura ha svolto un ruolo di difesa sociale, dello Stato, di argine di fronte all'avanzare della criminalità organizzata. Il magistrato diventa il lottatore e combattente che prima si diceva e siccome quando si combatte ci sono i morti e i feriti, anche i magistrati conobbero il "martirio" → giudici martiri/eroi nell'immaginario collettivo. Si va quindi al di là del ruolo originario del magistrato.
Ci sono tre fenomeni che l'Italia
è chiamata a fronteggiare e che cambiano il modo d'essere della magistratura italiana:
- MAFIA: Ci sono territori/regioni sottoposte ai controlli criminali (controllo del commercio, attività produttive con la richiesta del pizzo, minacce, danneggiamento...). Negli anni '80/'90 lo stato ha vacillato di fronte alla mafia e la magistratura “ha lottato contro di essa su delega dello Stato”. La politica locale e nazionale non ha svolto questo compito, o meglio solo parzialmente. La magistratura quindi ha ottenuto ampi poteri ed è stata in prima fila in questa lotta Vs la mafia. Falcone e Borsellino sono due magistrati caduti per mano della mafia, così come molti altri hanno pagato il loro impegno contro la mafia. Tutto questo però porta la magistratura a compiere un compito straordinario e non di sua natura. Va ben al di là del ruolo che dovrebbe svolgere, essa aumenta il proprio peso ed influenza. I magistrati in prima linea
1. CORRUZIONE: La corruzione ha un peso significativo sulle scelte politiche, soprattutto in un periodo in cui i vecchi partiti non esistono più e la politica è debole. Purtroppo, non tutti i magistrati sono stati corretti, alcuni hanno venduto il proprio mestiere/funzione.
2. TERRORISMO: C'è stato un periodo della nostra storia in cui c'era il rischio che i terroristi abbattessero lo Stato. Durante il sequestro di Aldo Moro, una grande personalità politica della prima fase dell'esperienza repubblicana e uomo di rilievo nel partito della DC, la sua scorta fu uccisa, lui rapito e trovato morto dopo poco tempo. In quel momento lo Stato vacillò: si percepì che i terroristi rischiavano di far saltare le nostre istituzioni. Di conseguenza, ci fu una grande reazione anche da parte della magistratura, che pagò un prezzo pesante nella lotta contro il terrorismo. Non furono gli unici, in quanto vennero uccisi anche carabinieri e poliziotti, uomini delle istituzioni. Pensiamo a Vittorio Bachelet.
vicepresidente del CSM; Luigi Scotti che è stato presidente del Tribunale di Roma con il quale il prof Ferri ha avuto il piacere di parlare ad un convengo. Il CSM (come il Parlamento) ha una composizione plenaria (27 membri totali → 24 elettivi + 3 diplenum.diritto) detto Il CSM è organizzato in commissioni competenti su singoli aspetti e c'è anche una sezione disciplinare che si occupa della materia disciplinare. Nella sala più importante intitolata a Vittorio Bachelet si riunisce il plenum. Scotti ha raccontato al professore il clima che si viveva in quel periodo. I terroristi sono comunque riusciti ad ammazzare Bachelet. Nella lotta contro il terrorismo c'è quindi la magistratura in prima linea. Essa svolge difesa sociale, delle istituzioni. Ci sono stati periodi in cui la magistratura è stata vista male, altri in cui è stata vista bene. Nell'estate dello scorso anno si è persa credibilità nei confronti della magistratura.Magià prima essa non era vista bene da una parte della società la quale reputa che i magistrati pensino più ai propri interessi o che se un delinquente viene prosciolto sia colpa del magistrato... Questi fattori fecero diventare la magistratura impopolare. Ci sono state delle stagioni in cui essa ha goduto di grande popolarità. Grazie al ruolo straordinario svolto durante il terrorismo i magistrati hanno acquisito popolarità ed è cresciuto il peso della magistratura nel sistema politico istituzionale. Il terrorismo è stato sconfitto benché qualche cellula criminale sia rimasta, si pensi agli anni '80 all'assassinio del professor Roberto Ruffilli. Non si può dire la stessa cosa della mafia: la lotta contro le mafie è ancora in corso e infatti la magistratura è ancora esposta.
3. CORRUZIONE: Negli anni '90 la magistratura intraprende un'azione contro la corruzione nel sistema politico e
nell'amministrazione pubblica. Vengono incriminati tanti personaggi noti per illecito finanziamento pubblico dei partiti, concussione, abuso d'ufficio... La magistratura quindi vuole contrastare e sconfiggere la corruzione. I giovani che nel 1992 volevano iscriversi a giurisprudenza che modello di magistrato avevano in mente? Francesco Saverio Borrè, Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo... Il magistrato quindi "missionario", il "soldato che combatte al fronte", che svolge un importante ruolo sociale che va oltre alla semplice applicazione del diritto. Ha funzione salvifica. Ripulire la società per una nuova rinascita → ruolo che spettava alla politica ma che ha assunto la magistratura. Di Pietro ricorda che lui si limitava a svolgere il suo mestiere, svolgeva indagini, e rendendosi conto che Tizio violava la legge lo perseguiva. Nella testa dei magistrati di Milano all'ora non c'era solo questo però. La loro azione èLa magistratura italiana è stata replicata da tutti i magistrati italiani (da tutte le procure sono partite azioni contro la corruzione). "Mani pulite" → Milano. La magistratura milanese sostenuta dal popolo e dalla gente è in grado di condizionare il legislatore. La magistratura ha ruolo soverchiante e la politica è all'angolo. La magistratura è il guardiano del corretto funzionamento del sistema democratico.
Legge 44/2002 → Ci si domanda sul motivo della riduzione del numero dei componenti elettivi del CSM (30 → 24). Si ipotizza che il legislatore, in considerazione della sovraesposizione dei magistrati inquirenti che ha assunto rilievo, abbia deciso di ridimensionare questo potere. Nel CSM non possono sedere più di tot magistrati del Pubblico Ministero. Operazione che appare poco convincente.
La riduzione del numero dei componenti risponde ad un'altra esigenza → Ridimensionare il CSM. Esso ha allargato le proprie funzioni. È inevitabilmente che
se il potere giudiziario ottiene più potere, anche il CSM avrà più peso. Il CSM svolge diverse funzioni le quali sono previste dall'Art 105 Cost (assegnazioni, trasferimenti, provvedimenti disciplinari...). Art 107 comma 1 Cost → I magistrati sono inamovibili. Non possono essere spostati se non con decisione del CSM, Vi è una specificazione di quanto previsto dall'art 105. Nel 105 si parla di assegnazioni, trasferimenti dicendo che se ne occupa il CSM. Per un trasferimento serve atto del CSM. L'art 107 Cost si occupa della mobilità dei magistrati quindi c'è una specificazione rispetto all'Art 105. Anche nell'art 106 ultimo comma si parla di competenze del CSM dicendo che su designazione del CSM possono essere chiamati all'ufficio di consiglieri di Cassazione professori ordinari di università di materie giuridiche e avvocati con 15 anni di esercizio iscritti all'albo. Ulteriore aspetto da segnalare: la
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha previsto che possano essere chiamati all'ufficio di consiglieri di cassazione dei professori o avvocati per meriti insigni (esperienza, competenza). Il CSM può designarli come consiglieri della Corte di Cassazione per un periodo temporaneo. Anche la l. 195/1958 parla delle funzioni e ne fa una specificazione di quelle elencate nell'art 105. Il CSM svolge le funzioni testualmente previste dalla Costituzione e dalla legge istitutiva (funzioni tipiche) ma anche funzioni non riconosciute da nessun testo normativo, le funzioni atipiche. Ne è un esempio il potere di esternazione usato quando si trattava di difendere i magistrati attaccati dal potere politico. I magistrati, che come dicevamo si occupano di fenomeni oggi, con le loro azioni creano dei malumori nell'ambito politico. Problema che si pone: i magistrati subiscono attacchi e questi attacchi possono mettere in difficoltà la magistratura e creare un danno alla funzione giurisdizionale. Può essere
messa a rischio l'autonomia ed indipendenza della magistratura. L'art 104 Cost ci fa capire che compito essenziale del CSM è la tutela dell'indipendenza e l'autonomia della magistratura, questo è il suo compito. Il CSM interpreta ampiamente ciò e oltre all'espletamento delle funzioni dell'Art 105, interviene e prende posizione a tutela della giurisdizione quando ci sono attacchi da parte del potere politico o economico. Così facendo il CSM si espone molto anche sul piano mediatico. Nella classe politica già a partire dagli anni '80 i malumori nei confronti di questo organo diventano negativi e si prospetta l'idea di una riforma che vada nel senso del ridimensionamento di quest'organo il quale avviene anche riducendo le sue funzioni. Nelle funzioni atipiche ci sono anche le inchieste che hanno lo scopo di accertare eventuali disfunzioni all'interno della magistratura. Gli interventi para normativi del CSM sono stati inMolti casi determinati dall'inerzia del legislatore, si trattava di colmare dei vuoti che per essere colmati hanno visto l'intervento del legislatore. Seconda lezione registrata del 17/03/20
Abbiamo visto che il consiglio superiore della magistratura svolge funzioni tipiche afunzioni tipiche. Sul fatto che possa esercitare non ci sono dubbi essendo la stessa costituzione a contemplare queste funzioni, tuttalpiù può essere prospettato qualche dubbio in relazione a una qualche funzione prevista dalla legge 195\1958 e non contemplata dalla costituzione stessa. funzioni atipiche.
Il discorso è diverso per quanto riguarda le Cioè quelle funzioni che non sono previste dalla costituzione ma sono esercitate dal consiglio superiore della magistratura nella prassi. Qui le posizioni della dottrina divergono; visono alcuni che ritengono che l'esercizio di queste funzioni non sia compatibile con la costituzione non essendo appunto previste.
dalla costituzione stessa. Vi è però una parte della dot