Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
COVARIAZIONE:
Consenso = modo in cui le altre persone si comportano di fronte al medesimo stimolo
Le altre persone subiscono lo stesso effetto in riferimento alla stessa entità?
Distintività = modo in cui l'attore risponde ad altri stimoli
L'effetto si manifesta quando è presente l'entità e invece non si presenta quando l'entità è assente?
Consistenza (coerenza nel tempo e nelle modalità) = frequenza con cui il comportamento osservato fra lo stesso attore e lo stesso stimolo si verifica nel tempo e in varie circostanze
L'effetto si manifesta ogni volta che l'entità è presente indipendentemente dalle forme di interazione?
Mettere insieme queste diverse informazioni ci permette poi di arrivare a capire qual è la causa effettiva del comportamento.
Combinando le diverse informazioni è possibile effettuare delle attribuzioni causali e stabilire se la causa di un
determinato evento sono:- Attore
- Entità
- Circostanze
Per Kelly quando si presenta questa triade la causa è l'attore: alta consistenza, bassa distintività, basso consenso.
Per Kelly quando si presenta questa triade la causa è l'entità: alta consistenza, alta distintività, alto consenso.
Per Kelly quando si presenta questa triade la causa è la circostanza: bassa consistenza, alta distintività, basso consenso.
- Le persone non usano le informazioni di consenso nella misura prevista dalla teoria di Kelly
- Le persone non dispongono sempre di tutte le informazioni previste dal modello ma inferiscono i dati mancanti.
controllointerno) da quelle che tendono a considerare il proprio destino controllato da fattori esterni (locus del controllo esterno)
LEZIONE 9 MISURA DEL LOCUS OF CONTROL (Rotter, 1973)
Propone una misura del locus del controllo, sviluppa una scala volta a misurare l'intenzione dell'item, vengono presentati due item e viene chiesto con quale si sia in accordo e in quale grado
Esempi di item:
- “Molte volte le reazioni dei miei insegnanti mi sembrano del tutto casuali” locus esterno
- “Nella mia esperienza ho notato che vi è una connessione tra il mio impegno e i voti che ottengo” locus interno
- “Talvolta penso di non avere abbastanza controllo sulla direzione che sta prendendo la mia vita” locus esterno
- “Quello che mi succede dipende esclusivamente da me” locus interno
Persone con locus interno:
- Maggiore fiducia nelle proprie capacità, più indipendenti, più resistenti ai tentativi
dipersuasione…
- È più probabile che affrontino direttamente i problemi (di fronte ad un insuccesso provano a cambiare strategia)
- Possibili conseguenze: livello personale, salute…
- Si vede come la tendenza ad essere consapevoli del proprio destino e a modificare il proprio destino sia associata a delle caratteristiche sociali; sono persone più propositive
SENSO DI IMPOTENZA APPRESA (Seligman, 1975)
Condizione in cui gli individui arrivano a credere di essere incapaci di esercitare una qualsiasi influenza sull’ambiente tanto che smettono di provare ad esercitarla
- Eventi negativi incontrollabili mancanza di controllo sulla situazione impotenza appresa depressione
Viceversa, un elevato e accentuato locus del controllo esterno può avere aspetti opposti si sentono incapaci di esercitare una qualsiasi influenza sull’ambiente circostante, gli insuccessi se sono particolarmente ripetuti possono provocare l’immobilismo;
aver fatto esperienza di eventi negativi incontrollabili porta a credersi incapaci e uno dei possibili esiti (estremo) è la depressione.Abramson, Seligman, Teasdale (1978)
- L'impotenza appresa fa sentire le persone cronicamente depresse solo se essa è attribuita a caratteristiche intrinseche del sé
- La qualità e la persistenza della depressione dipendono dal fatto che la causa oltre ad essere percepita come incontrollabile, stabile e interna sia anche globale
- Quando si verificano situazioni intrinseche al sé, attribuite a fattori interni della persona, la tendenza a sperimentare questo senso di impotenza si verifica quando le esperienze di vari insuccessi fatti dall'individuo vengono attribuiti a fattori personali, interni, incontrollabili, stabili (non posso far niente e sarà sempre così), globali (la situazione coinvolge non solo un ambito della propria vita senza permettermi di avere qualche successo in altri ambiti)
- fallimento totale)l'unica cosa è giocare sulla reversibilità degli eventi, rendere successi anche i piccoli ambiti in cui succede qualcosa, chiedere aiuto a una persona -> TENDENZE SISTEMATICHE (bias) possono portare la persona ad avere una visione distorta di come effettivamente le cose si sono presentate ->
- Errore fondamentale di attribuzione: tendenza ad attribuire il comportamento altrui a caratteristiche stabili di personalità ->
- Effetto attore-osservatore: tendenza ad attribuire il comportamento altrui a cause interne e il proprio comportamento a cause esterne ->
- Stili attributivi a favore del sé ->
- Ottimismo irrealistico ->
- Effetto del falso consenso e falsa unicità ->
- Tendenza sistematica 1) Errore fondamentale di attribuzione (Ross et al., 1977): tendenza generale di giudizio che i soggetti evidenziano quando, nell'individuare le cause del comportamento altrui, sottostimano l'impatto di fattori situazionali mentre sovrastimano il
- Ruolo dei fattori disposizionali
- Tendenza a privilegiare le cause interne dell'attore (l'avevamo già visto in Heider)
- Importanza della salienza (Taylor e Fiske, 1975)
- Esperimento: questa tendenza è stata analizzata da una vera e propria procedura sperimentale
- Alcuni soggetti osservano due ragazzi (A e B) che conversano tra loro in base ad un copione
- Alla fine gli osservatori dovevano dire chi, tra A e B, aveva scelto gli argomenti, chi aveva guidato la conversazione e chi aveva mostrato più aspetti di sé, chi si era maggiormente esposto nella conversazione
- Esempio immagine (adattata da Taylor e Fiske)
- Gli osservatori sostennero che la persona che riuscivano a vedere meglio era quella che aveva avuto maggiore influenza ed importanza nella conversazione
- A e B (triangoli) si guardano, gli osservatori (esagoni) possono vedere solo A (gli arancioni), solo B (i verdi) o entrambi (i blu); gli osservatori tendono a dire che dei due triangoli
- Tendenza al gruppo: secondo Morris e Peng (1994), nelle culture collettiviste, come quelle orientali, si dà maggiore importanza al gruppo di appartenenza e all'adattamento al contesto sociale. In queste culture, c'è una tendenza maggiore ad adeguare il proprio comportamento al gruppo e a attribuire il comportamento alle caratteristiche della collettività anziché all'individuo.
- Tendenza all'individuo: nelle culture individualiste, come quelle occidentali, si dà particolare importanza all'individuo e alla competizione che può alzare l'autostima. In queste culture, c'è una tendenza maggiore ad attribuire il comportamento alle caratteristiche interne della persona anziché alle circostanze.
- Differenza attore-osservatore: secondo Jones e Nisbett (1972), c'è una tendenza sistematica a spiegare il comportamento degli altri nei termini di fattori disposizionali e stabili, mentre si tende a spiegare il proprio comportamento nei termini di fattori situazionali e instabili.