vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MATERIALI DI STUDIO
- Ossa di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili, pesci
- Conchiglie di molluschi (terresti e marini)
- Mummie naturali e non
- Animali congelati
- Insetti
- Parassiti
- Coproliti
- Uova
Archeozoologia 18/10/2019 Lezione 1
Ursula Thun Hohenstein
PRINCIPALI TAPPE DELLA RICERCA
- Riconoscimento e descrizione delle specie animali i cui gruppi umani hanno interagito.
- Stabilire la natura delle relazioni tra gruppi umani e specie animali, cioè comprende la regione della loro presenza in un sito (sciacallaggio, caccia, pesca, raccolta, allevamento, etc.) e l'uso che ne è stato fatto (nutrimento, materia prima, rituali, etc.)
- Mettere in evidenza sulle specie animali le conseguenze biologiche e/o ecologiche dell'intervento umano (domesticazione, modificazione dell'ambiente, etc.)
- Contribuire alla conoscenza dei gruppi umani del loro ambiente, del loro modo di vita, del loro habitat, della demografia, etc.
→ Domesticazioni specie selvatiche vengono
Catturate e vivono con l'uomo e subiscono un processo irreversibile per loro che ha portato alla formazione di quelli che per noi oggi sono gli animali domestici. Non sono considerati specie, perché si sono formati in maniera artificiale. Da un punto di vista biologico il cane non è una specie.
Archeozoologo deve studiare la totalità dei reperti, non i più belli o i meno belli. La fase del vaglio è importantissima.
Osteologia riconoscimento elementi osteologici 2 Archeozoologia 08/11/2019 Lezione 2
Il nostro scheletro si divide in:
- Scheletro assiale: cranio, colonna vertebrale e gabbia toracica. Per chi ha la coda anche le vertebre caudali.
- Lo scheletro apendicolare: arti anteriori e posteriori.
I due scheletri si articolano attraverso due cinti: il cinto pettorale = scapola ed è mobile; cinto pelvico = cocsala e bacino, si articola in modo più fisso con colonna vertebrale.
Arti apendicolari hanno elementi anatomici che sono costituiti
dai cinti, dalle ossa dell'arto e quelle delle mani e dei piedi. Ogni osso ha la sua veduta:
- laterali, guarda verso l'esterno
- mediale, guarda verso l'interno
tutte sono caratterizzate da una faccia laterale e una mediale. C'è anche il lato dorsale che per gli animali guarda verso l'alto.
1Archeozoologia 08/11/2019 Lezione 2
Parte prossimale = più vicino alla colonna vertebrale
Parte distale = più lontana dalla colonna vertebrale i denti sono elementi particolari, grazie alla struttura si conservano meglio. In molti casi, se il materiale non è numeroso, è probabile che i denti siano le uniche cose che restano. Si trovano come elementi isolati o nelle mandibole. Sono gli elementi più significativi per l'identificazione tassonomica. Molari e premolari sono quelli che ci aiutano di più con la determinazione.
Ossa lunghe epifisi hanno tessuto più spugnoso e poroso. Serie di trabecole che danno maggior compattezza ed elasticità.
Sono moltosollecitate perché sono la parte che non ha funzione di sostegno, ma si articolano una con l'altra. Caratterizzano anche l'andatura e la locomozione. - diafisi: cava all'interno, contiene il midollo giallo, usato anche per le conce delle pelli. Molto resistente. - Allungamento delle ossa attraverso altra produzione di tessuto osseo a livello della metafisi = zona di passaggio tra diafisi e la superficie articolare delle ossa. Negli individui giovani (feti e neonati) no compatto2Archeozoologia 08/11/2019 Lezione 2come l'adulto, molto più cartilaginoso. Man mano che matura, diventa più compatto e inizia la saldatura con la superficie articolare. DENTI Determinano il tipo di alimentazione dei vari animali. Il molare è il dente più resistente. I nostri denti formati da: smalto, dentina e cemento chiamati bunodonti. Tutti i denti hanno una potenziale resistenza, ma dipende dal tipo di alimentazione alimentazioneerbivora creauna maggiore usura. I denti devono essere più compatti perovviare a questo problema. Il dente degli erbivori non èrivestito solo dallo smalto, ma lo si trova anche all’internoper una serie di ripiegamenti che hanno caratterizzatol’evoluzione della specie. I vuoti tra lo smalto sono statiriempiti dal cemento. Hanno anche una corona molto altache consente di ovviare all’usura che avviene quando simangiano le piante e i vegetali.
I denti si diversificano in base ai ripiegamenti dello smalto.Possono essere:
- lofodonti es. cavallo o elefanti
- selenodonti cervidi e i bovidi. Quando si usuranosi vedono come due semilune affiancate
I carnivori hanno i secodonti più laminari e meno paffuti rispetto ai nostri. Per laminare e tagliare la carne.
I denti caratterizzano una specie
3Archeozoologia 08/11/2019 Lezione 2ETÀ DI MORTE
Importante stabilire la loro
età di morte ci può dare indicazioni sulla predilezione di una classe di età di individui cacciati rispetto ad altri. Ci può far capire la stagionalità. Le tavole di eruzione dentaria ci indicano i periodi delle varie specie, in base alla presenza o all'assenza dei denti. Quando è adulto abbiamo tutta la dentizione permanente. L'usura dentaria non è sempre indice di vecchiaia, in alcuni casi si possono avere due individui, uno di pianura e uno di montagna, e quello di montagna avrà una maggiore usura dentaria rispetto a quello della pianura. La deposizione del cemento è annuale, si notano vari spessori che ricordano la dendrocronologia. Abbiamo uno strato spesso che indica una stagione con più risorse e uno più sottile che indica una stagione con meno risorse (inverno). Anche tramite l'analisi delle ossa stesse possiamo capire se un individuo è adulto o sub adulto, nei più piccoli le.Le ossa non sono ancora sviluppate e sono più spugnose, sembrano quasi abbozzate. In contesti di sepoltura, avremo una situazione più favorevole per l'identificazione dell'età di morte. Anche l'accrescimento dei palchi dei cervidi. Presenti solo negli individui maschili, solo nelle renne anche le femmine hanno il palco. Con il crescere dell'età dell'individuo, il palco si ramifica e diventa più grosso. Dal conteggio dei rami è possibile capire l'età di morte. Importante distinguere i palchi dalle corna perché sono costituiti da un tessuto completamente diverso.
I palchi sono caduchi, vengono cambiati ogni anno. A partire dai 9 - 10 mesi di età i maschi iniziano la costruzione dei primi palchi. Le prime sono stanghe piuttosto corte e non ramificate. La caduta dei palchi dei maschi adulti avviene a partire da fine febbraio fino tutto marzo e inizio aprile. In funzione dell'età e
dello stato di salute degli animali e delle condizioni ambientali. Pochi giorni dopo la caduta, inizia la ricrescita dei palchi nuovi che viene completata nel giro di qualche mese. Ha una funzione sessuale secondaria e serve al maschio per combattere e cacciare gli altri maschi e mantenere il dominio sul suo gruppo e garantirsi la riproduzione. Possono raggiungere pesi molto notevoli. Cresce come prolungamento e viene rivestito da un velluto, specie di pelle irrorata da vasi che alimenta il tessuto del palco. Il velluto ne consente l'accrescimento e lo sviluppo. Ad un certo punto inizia a decomporsi e non viene più alimentato e i cervi iniziano a pulirsi i palchi sui tronchi degli alberi fino a che, mancando l'apporto e il mantenimento nutritivo, i palchi cadono. La base si chiama rosa o rosetta, ha decorazioni esterne, chiamate perle. L'interno è più compatto con fori di passaggio per la vascolarizzazione del palco.cavicchia cornea è composta simile alle nostre unghie e si decompone velocemente ed è rivestita da astucci cornei. - Le corna sono composte da due parti: la cavicchia ossea (si conserva e ancorata al cranio, accresce nel tempo) e la cavicchia cornea che è deperibile. La funzione delle corna è simile a quella dei palchi. Lo stambecco ha corna che crescono annualmente ed è possibile stabilire un'età di morte
GLI ARTI
Differiscono in quantità e numero di elementi in base al tipo di deambulazione e postura.
- Plantigradi come noi
- Digitigradi poggiano sulle falangi, no metapodio, ma I, II e III falange
- Unguligradi solo sulle unghie ovvero III falange
- Perissodattili poggiano su dita dispari
- Artiodattili poggiano su dita pari 5
Archeozoologia 08/11/2019 Lezione 2
Le ossa delle estremità che poggiano a terra sono differenti
Più si alza e si allunga l'arto, più l'individuo è
veloce 6Archeozoologia 15/11/2019 Lezione 3
QUANTIFICAZIONE DEI REPERTI FAUNISTICI
I dati vengono raccolti secondo modalità precise con indici che quantificano in maniera precisa i reperti. Indici concordati a livello internazionale già dagli anni '60 - '70. Attraverso le quantità possiamo confrontare insiemi faunistici che provengono da zone differenti anche dello stesso sito.
TANATOCENOSI corrisponde all'insieme degli individui morti, all'associazione di tutti gli individui morti. Se è catastrofica è contemporanea e se non lo è la cosa diventa più complicata. La Tanatocenosi è legata a eventi naturali. In ambito archeologico abbiamo l'uomo che è un agente importante che determina l'accumulo di resti faunistici. Noi intendiamo il numero di individui iniziale, ciò quello che andrà a comporre l'insieme faunistico che dopo tutti i processi costituiscono.
L'insieme che noi raccogliamo. La Tanatocenosi, fondamentalmente in qualche modo, non corrisponde esattamente alla biocenosi (=individui vivi del contesto), ma dà delle indicazioni perché lo scopo della ricostruzione è capire l'origine, i fattori intervenuti nell'accumulo dei materiali che andiamo a studiare. Il numero totale dei resti (TNR) viene diviso in due:
- Numero resti determinati (ND)
- Numero resti indeterminati (NR indet) → NR
Da usata in Italia e Francia. No corrispondenza di acronimo in inglese. Corrisponde ai resti indeterminati, perché non