Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 44
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 1 Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Letteratura Spagnola I Pag. 41
1 su 44
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

[III]

Metafora→ le nostre vite sono fiumi che vanno in mare e ciò vale per tutti, a

qualunque classe sociale appartenga.

Temi→ 1) La caducità del tempo

2)Elemento nostalgico

3) Vacuità della vita

[IV]

Invocación

Dove aver introdotto i temi, Manrique va al centro del suo intento. Lascia le parole

dei poeti che lo hanno preceduto, sono elaborate e a tratti finte, non vere. L'autore

non vuole fare un'opera filosofica, lascia da parte le finzioni e si affida direttamente a

Gesù. Prende le distanze da un certo tipo di letteratura (es:invocazione alla Musa)

[V]

Questa vita è un cammino per l'altro mondo in cui determinate angosce non ci sono.

Per questo viaggio (della vita) occorre essere saggi per non sbagliare. Il mondo è così

inteso come cammino. Per qualche ragione non chiarita, cerchiamo di conseguire nel

mondo cose futili, vane.

[VII]

Durante il cammino ci soffermiamo su cose che in quel momento sono importanti e

come potremmo pensare di essere validi per l'altro mondo?

[VIII]

Si accumulano bellezze, interessi che, all'accesso nell'aldilà, sono da abbandonare. Il

tema trattato è quello della vanità e della cupidigia.

[IX]

Quegli aspetti che rincorriamo dove vanno a finire? Sono vani, inutili.

[XI]

Che la ricchezza è il dominio ci lascino, è innegabile. Tutto ciò che viene conquistato,

oltre ad essere poi perso, è soggetto al gioco casuale della fortuna che è appunto cieca.

[XII]

I diletti di quaggiù, nell'aldilà, non valgono. Giunge, dunque, tale consapevolezza.

[XIII]

Si va sempre avanti, senza accorgersi di nulla ma quando si arriva la consapevolezza

dell'inganno della vita, è ormai tardi e non si può fare più nulla.

[XIV]

Tema: Ubi sunt

Bisogna lasciare perdere ciò che uno è in vita, la morte tratta tutti allo stesso modo.

[XVI]

Vengono citati Don Juan, gli infantes de Aragón. "Alla fine dove sono?" "Che ne è

della loro cortigianeria?"

[XVII]

Tema Ubi sunt trattato fino a [XXV]

[XXV]

Introduce la figura del padre Rodrigo Manrique. Egli non deve essere celebrato, è già

conosciuto, non ha bisogno di cronache di corte.

[XXVI]

Egli è amico degli amici, è un grande esempio in ogni occasione, comincia poi un

parallelo del padre con i grandi della storia (Giulio Cesare, Ottaviano ecc...) poiché

essi gli sono simili in termini di umanità e misura.

[XXIX]

Il padre non ha accumulato tante ricchezze. Fece una cosa umanamente molto

importante, contribuì alla patria poiché lottò contro i Mori. Non è un uomo nobile di

nascita, ha conquistato le sue ricchezze. Inevitabile una certa somiglianza col Cid.

Descrizione del padre che dura fino al [XXXVIII]

[XXXVIII]

Il morto torna in vita per rispondere al figlio. Si disprezza quanto ha scritto finora,

l'idea di sfidare la fortuna, Dio, è follia.

[XXXIX]

Invocazione a Dio da parte del padre.

[XL]

Il papà torna in vita per consegnarsi al divino (parallelo con Cristo)

Il padre si è affidato a Gesù, in vita ha fatto cose concrete, giuste e durevoli nel tempo.

La vita terrena inizia ad essere progressivamente più attraente. Con Manrique si

chiude il periodo medievale.

La Celestina

1499→ Biblioteca

Fernando de Rojas, giovane ragazzo, si imbatte in un manoscritto, i libri non erano

più incunables ma maggiormente fruibili. Tale manoscritto è povero, scarso di 20

pagine. L'autore rimane però deluso, dal primo capitolo si imbatte nella figura di

Calisto che cerca di conquistare Melibea secondo tecniche amorose smielate, troppo

edulcorate. L'approccio di Calisto è ormai superato ma Rojas intravede degli errori,

dei refusi nell'opera partendo già da Calisto che sbaglia nel solo approccio. Rojas si

appropria dell'opera e decide di continuarla. L'autore supera il canone del romanzo

sentimentale, esso è il primo genere della letteratura di consumo. Uno dei più

importanti romanzi sentimentali è Cárcel de amor. Questi fu pubblicato nel 1492,

firmato da Diego de San Pedro ed ebbe un successo enorme. Un altro genere in voga

era quello del romanzo di cavalleria che, tuttavia, è successivo alla Celestina risale,

infatti, al 1511 con "Amadís de Gaula". Entrambi sono generi propriamente spagnoli ,

da subito tradotti all'estero. In generale l'ambientazione è in una Spagna antica quasi

quella epica. Inizia a perpetuarsi il mito della Spagna antica, inattuale.

Cárcel de amor

Storia dello stesso Diego de San Pedro. Nel cammino egli incontra un uomo legato, è

portato verso una torre. Si tratta di una creatura magica, Desiderio. Quest'ultimo

trasporta coloro che sono caduti nel peccato del desiderio. Leriano è innamorato di

una donna, Aureola, ma non può averla. I due si confessano amore tramite un'epistola,

il padre di lei sembra convinto. Giunge l' elemento negativo, viene detto che Leriano

se la intende con altre donne, molti dubbi serpeggiano, Leriano deve mostrare fedeltà

alla donna ma ciò non funziona.

Caratteristiche generali del romanzo sentimentale→ Tema: amore impossibile

Struttura: rigida

Motivi: epistola

distanza

allegorie

finale tragico

(avvelenamento,

suicidio, omicidio)

Fernando de Rojas è stanco di tali schemi e quando legge il primo capitolo della

Celestina è convinto che ci sia il rischio che sia un romanzo sentimentale. Decide di

sovvertire il tutto. Calisto ha elementi per lui attuali, cerca di parlare come un eroe

dei romanzi sentimentali ma non ci riesce. Nel primo capitolo, Calisto e Melibea già

si parlano, non c'è il classico mezzo dell'epistola. Inoltre, gli altri personaggi danno

una visione della storia molto più materialista e contemporanea. Rojas abbandona gli

studi per dedicarsi pienamente alla storia ("Historia de Calisto y Melibea").

L'interesse del pubblico è quello di sapere delle storie dei personaggi, degli aspetti

più intimi. La nuova edizione, chiamata "La Celestina", presenta la figura della

mezzana Celestina che ora diventa la vera e propria protagonista attorno alla quale i

personaggi e le azioni si sviluppano. Nel 1575 già circolava un edizione commentata

dell'opera, è un monumento della letteratura spagnola.

Teoria del personaggio

Personaggi→ a tutto tondo

bidimensionali

monolitici

Uno degli elementi di innovazione dell'opera è la descrizione di personaggi

multidimensionali, con un processo di caratterizzazione completo.

Prologo secundum litem fiunt"→”tutto

Il prologo si apre con una citazione in latino:"Omnia è

fatto a partire da un conflitto”, senza il conflitto non vi è alcuna azione umana. Noi

esseri umani siamo armonici, basta un conflitto affinché tale equilibrio si rompa. La

occidentale nasce a partire dalle opere come l’Eneide o l’Odissea per le

letteratura

quali il motivo principale è il conflitto. Rojas ribadisce che l'opera nasce dal conflitto,

l'intero sistema dei personaggi è volto verso il desiderio che può essere d'amore, di

denaro, di lussuria o di ascesa sociale. Sempronio, ad esempio, si sente inferiore al

capo Calisto ma crede di poterlo tenere in pugno e sbaragliarlo socialmente.

Il desiderio è qui descritto, non allegorizzato.

Personaggi dell'opera

Calisto→ nome significa “bello”. Giovane innamorato secondo uno schema

il suo

non più contemporaneo, vuole innamorarsi o probabilmente non lo è.

Età→ 15-16 anni

Melibea→ nome affascinante, non comune. Probabilmente appartiene ad un'altra

civiltà

Età→ 15-16 anni

I due non parleranno mai di matrimonio

Sempronio→ uomo molto più anziano di Calisto, servo saggio, colto. È contro il

cliché medievale del servo incolto e ingenuo. Sempronio è scaltro, vuole riscattarsi

socialmente.

Pármeno→ un altro servo , un po' più giovane di Calisto. È la rappresentazione

fisica del dubbio, vive di conflitti interiori.

Nella casa di Calisto vi sono altri due servi (supplementari) Tristán e Sosia

Famiglia di Melinea→ Papà: Pleberio (nome non da nobile, sebbene la famiglia

di Melibea sia una delle più nobili.)

Mamma: Alisa

Amica: Lucrecia

Celestina→ Ha due serve→ Elicia Sembrano personaggi secondari ma

Areúsa non è così, sono fortemente

caratterizzati.

Centurio→ estraneo alle famiglie, viene chiamato per fare un certo servizio.

Celestina è un personaggio mosso dal desiderio→ Denaro-affari: unioni e

matrimoni

È una bravissima ruffiana

Ha una locanda (bordello), Elicia

e Areúsa sono le sue ancelle,

prostitute.

Desiderio della lussuria, sebbene

sia molto grande di età.

Elicia e Areúsa sono donne invidiose, soprattutto di Melibea: nobile, bella e che

dell’amore di Calisto.

gode

Anche Pleberio è mosso dal desiderio ossia quello di contrarre un matrimonio giusto

per la figlia.

La Celestina-Scena iniziale

Huerto (giardino). Primo spazio dell’opera, giardino privato della

Ambientazione:

casa privata di Melibea.

Nel giardino immediatamente adiacente un giovane, Calisto, si sta divertendo con dei

volatili. Uno di questi, un halcón, scappa nel giardino di Melibea. È chiaramente un

pretesto per farli incontrare. La conversazione che avviene tra Calisto e Melibea

presenta, tuttavia, delle problematiche.

Problematiche→ accesso alla casa di Melibea: è un problema tecnico, come fa

Calisto ad avere accesso diretto al giardino Melibea? Anche perché negli incontri

successivi il giardino di Melibea è invalicabile. C'è una sorta di congiunzione astrale

che permette loro addirittura di stare da soli. Difatti, solitamente, il momento di

conversazione è solo in Chiesa. Per il resto il tutto avveniva per mezzo di lettere o per

mezzo della mezzana.

Calisto, da eroe cortese, non avrebbe mai dovuto avere un tale approccio, è

trasgressivo, fuori gli schemi. Tante regole etiche sono trasgredite perché egli è preso

dal desiderio. Ciò che manca a Calisto è il tempo, è impaziente e non sa aspettare

perciò non riesce a conquistarla.

Si nota inseguito un'accelerazione del ritmo narrativo, tipico dell’epoca

rinascimentale. In quest'opera sono presentati tutti i peccati capitali e veniali,

Dettagli
A.A. 2018-2019
44 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annatrescagirl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Cerullo Luca.