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NATURALISMO FRANCESE

-corrente letterari di metà '800 nata in Francia. Riflette in letteratura l'influenza della

generale diffusione del pensiero scientifico, che basa la conoscenza sull'osservazione,

sperimentazione e verifica (l'opera diventa documento di un'epoca). Il compito dello

scrittore è quello di raffigurare la realtà nel modo più oggettivo e impersonale

possibile. L'autore si deve tirare fuori dall'opera senza parlare dei suoi pensieri e del

suo gusto personale, lasciare ai fatti personali la voce. I fatti e le cosa narrate hanno il

compito di denunciare la situazione sociale ( degrado e ingiustizie della società).

Attraverso questa tecnica sono i fatti a parlare e non l'autore.

-i tre fattori che lo scrittore naturalista considera narrando una vicenda sono

l'ereditarietà, l'ambiente sociale e l'epoca storica.

-principali esponenti sono Zola, Maupassant e i fratelli Goncourt

VERISMO

-si ispira al naturalismo francese. Le opere rappresentano le realtà sociali dell'Italia

centrale, meridionale e insulare. C'è l'intento di denuncia di alcune situazioni sociali.

Spesso le protagoniste sono le donne: malate, perseguitate, sfruttate, violentate, con

problemi economici... tutte situazioni ai margini.

C'è l'abitudine di scrivere il ciclo di opere perché attraverso più opere lo scrittore può

più facilmente rappresentare un'epoca o uno spaccato storico.

- il primo autore verista è Capuana che teorizza la "poesia del vero". Capuana come

mediatore riuscì a portare in Italia le idee e gli stimoli che venivano dalla Francia.

- Verga intraprese la strada de verismo con la raccolta di novelle "Vita dei Campi" e

con il primo romanzo del Ciclo dei Vinti ( non verrà concluso), "I Malavoglia" (1881).

VERGA G. (1840-1922)

*1° fase- opere storico patriottiche

*2° fase- opere mondane, legate ai salotti di un certo ceto sociale

*3° fase- conversione al verismo ( si parte dalla novella Nedda)

Progetto del ciclo dei vinti ( titolo originale "La marea"). È il nucleo più interessante,

innovativo e vitale. Ci sono elementi che riprendono il naturalismo presenti già

nell'idea di realizzare un ciclo di opere. Vuole rappresentare diverse classi sociali e

diverse fasi storiche. Si ha l'immagine del progresso che Verga rappresenta come un

fiume in piena che passa e travolge, lasciando sulla riva i resti, le rovine, i cadaveri;

solo il pi forte sopravvive. Verga ha un immagine estremamente negativa della realtà

attuale, un'immagine che va controcorrente e mette in campo altri riferimenti. Il ciclo

doveva partire dai Malavoglia ( storia di una famiglia di pescatori di Acitrezza che

devono confrontarsi con l'arrivo e lo scontro del progresso. La loro barca , chiamata

non a caso Provvidenza, è l'unico mezzo di sostentamento. Lo scontro con il progresso

sarà molto amaro e per loro sarà duro affrontare le novità che il progresso porta con

se. La grande novità è il linguaggio, viene utilizzato lo stile indiretto libero. Verga

riesce a trovare una propria strada per portare sulla pagina la lingua dei pescatori , i

proverbi , le dicerie e le tradizioni che appartenevano a quella società. Non le riporta

direttamente, ma attraverso il discorso indiretto libero. Questa strategia gli permette

di riportare sulla pagina i discorsi dei suoi personaggi. L'autore si fa mediatore, si fa

corale di tutte queste espressioni) insieme a Mastro don Gesualdo ( sale di classe

sociale; mastro --> don: da lavorante Gesualdo farà un salto sociale), La duchessa di

Letta, L'onorevole Scipioni e L'uomo di lusso.

Questo ciclo viene definito da Verga come una specie di "fantasmagoria della lotta per

la vita" nelle diverse classi sociali, dalle più basse alle più alte. Questo è il progetto

che si basa su una rigorosa documentazione e sulla dimensione corale.

FEDERICO DE ROBERTO (1861-1927)

-I Viceré (1894): storia della famiglia degli Uzeda che viene narrata per raccontare la

storia d'Italia. C'è una coincidenza tra la storia familiare con quella collettiva che è alla

base del progetto dell'opera. Si passa dalla dominazione borbonica allo stato unitario...

dovrebbe essere l'inizio di un nuovo capitolo storico ma non sarà così perché le

dinamiche di potere prenderanno altri nomi e altre forme.

"Ora che l'Italia è fatta dobbiamo fare gli affari nostri" --> frase pronunciata dal capo

della famiglia , il duca D'Oragua , che sfrutterà maggiormente le trasformazioni in atto.

Nonostante i cambiamenti così profondi delle strutture politiche , alla fine i soliti

riusciranno ad utilizzare il potere per assicurarsi un certo prestigio sociale.

Qui si parla di un naturalismo critico, una denuncia dello stato senza che il narratore

intervenga.

15/03/17

D'Annunzio (1863-1968)

È una figura poliedrica e multiforme. Si è confrontato con molti ruoli e generi letterari.

Nonostante chiamerà Carducci "maestro avverso" gli chiederà opinioni sui versi scritti.

D'Annunzio inizierà la sua produzione poetica sotto il segno di Carducci ma alla fine

percorrerà una strada diversa.

Le due personalità che aprono il percorso del 900 sono Pascoli e D'Annunzio. Due poeti

con i quali si confronteranno tutti i successivi. Sono due figure lontane e diverse, con

tratti differenti, anche se troveranno nei rispettivi percorsi elementi di grande novità.

Tutte le esperienze successive a quella di D'Annunzio dovranno fare i conti con il suo

modello di riferimento.

D'Annunzio nasce nel 1863, studia a Prato, la sua prima opera sarà Primovere ,verrà

pubblicata nel 1879 e nascerà sotto il segno di Carducci (D'Annunzio rimarrà colpito

dalle Odi Barbare) al quale dedicherà una saffica. Carducci guarderà con sospetto le

prime prove di D'Annunzio. Sarà Enrico Nencioni, amico di Carducci, a seguire le

proposte del giovane scrittore. Una volta a contatto con le riviste letterarie più

importanti del momento, D'Annunzio riesce a interpretare bene il ruolo

dell'intellettuale biforme e a garantirsi alcune collaborazioni giornalistiche importanti

(acquisisce notorietà e si prepara il terreno per la pubblicazione delle sue opere

//nesso strettissimo tra letteratura e giornalismo tra 800 e 900).

Libro S. Costa CAP. 1, 3, 4, 8

D'Annunzio mette in atto una rielaborazione della tradizione, ovvero scrive

mantenendo la tradizione. Venne accusato di plagio perché prendeva interi versi, parti

e figure utilizzate da altri autori, in particolare francesi. Apertura europea: D'Annunzio

abbraccia tutta la tradizione europea e le letterature straniere, c'è interesse e voglia di

rimodulare elementi stranieri nelle sue opere. Più che uno studioso era un lettore, che

riusciva a trarre ispirazione da qualsiasi cosa leggesse per rimodularlo come credeva

più utile per i suoi testi. È al confine tra il plagio e la rielaborazione (questo è un suo

tratto caratteristico). Questo è un suo tratto caratteristico individuabile sia nelle poesie

che nei testi in prosa (Intere parti del Piacere sono riprese da più parti).

L'amicizia con Nencioni ( lo consiglia e legge i suoi testi) e Conti saranno riferimenti

importanti per la sua scrittura in prosa.

D'Annunzio ha come modello Carducci che poi supererà e criticherà. Riesce, allo

stesso modo di Carducci, a garantirsi una serie di importanti rapporti e collaborazioni

per entrare negli ambienti letterari, che in quel periodo contavano.

*II FASE

- Introduce il "Piacere", opera importante perché porta in Italia i modelli europei

decadenti. Mantiene le strutture del romanzo tradizionale: trama, rapporto tra autore e

personaggio (alter ego). D'Annunzio riesce ad utilizzare la figura di Andrea Sperelli

come immagine di se, da proporre al lettore tramite un gioco di specchi.

- Nel 91 inizia L'innocente, qui il rapporto con la letteratura russa sarà importante. Egli

parte sempre da un'esperienza centrale verificatasi in un altro luogo, riportandola poi

in Italia con il suo linguaggio e stile raffinato. Fa qualcosa con il merito di portare in

Italia esperienze straniere.

- A Napoli si trasferisce per fuggire in quanto si riempirà di debiti in seguito al suo stile

di vita lussuoso.

- nel 92 dedica a Barbara Leoni le "Elegie romane"

- nel 95 inizia la relazione con Eleonora Duse, sarà una lunga storia d'amore. Questa

donna di grande personalità e cultura. Nasce un sodalizio non solo sul piano personale

ma anche in ambito artistico.

- Le Vergini delle Rocce: inizio periodo del superuomo. La lettura di Nietzsche sarà alla

base di questa elaborazione.

- nel 96 pubblica Canto Novo

- inizia a lavorare alle Laudi

- nel 1900 esce Il Fuoco. D'Annunzio passerà dalla destra alla sinistra, voltafaccia,

dicendo "io vado verso il sole". Questa trasformazione politica suscita molte polemiche

e critiche.

*III FASE

- 1903 vengono pubblicati i primi libri delle Laudi: rappresentano un momento

importante per la storia letteraria italiana, oltre che per la produzione dannunziana.

Iniziano ad arrivare suggestioni proveniente dalle avanguardie europee

- nel 1907 non si reca al funerale di Carducci ma gli scrive una canzone "Per la Tomba".

Questo atteggiamento susciterà l'indignazione di Pirandello perché è come se

D'Annunzio ,in occasione della morte di Carducci, prendesse il posto del poeta morto.

- 1910 viene pubblicato Forse che si, forse che no: esperimento importante perché

viene abbandonata la struttura tradizionale del romanzo.

- L'impresa di Libia del 1911 (prepara l'Italia alla prima guerra mondiale) verrà

pubblicizzata e preparata facendo leva sull'idea di rendere l'Italia forte. Alla fine l'Italia

vincerà e avrà la Libia come colonia. Questo evento coinvolge una gran parte

dell'opinione pubblica, in particolare li intellettuali che saranno chiamati a pronunciarsi

e cantare l'impresa come "guerra" per la patria. I maggiori poeti e intellettuali

dell'epoca scriveranno degli interventi su questo evento (Pascoli scrive "La grande

proletaria s'è mossa" e D'Annunzio scriverà degli interventi che andranno a confluire

nei canti che lui dedica all'impresa). L'Italia non ha un atteggiamento di unione e

coesione nei confronti del colonialismo.

- il progetto delle Laudi inizia con la volontà di mettere la propria esperienza in

rapporto a quella card

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
27 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ariannaemi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Venturini Monica.