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DURATA

Scena Teorica equivalenza tra tempo Convenzionalmente nelladella storia e tempo del temporalità dialogata facciamoracconto finta che il tempo che ipersonaggi ci mettono apronunciare quegli scambi diparole sia corrispondenteall’estensione materiale delracconto 41Sommario Il tempo della storia è maggiore Poche righe per molti annidel tempo del raccontoAnalisi/estensione Il tempo della storia è minore Molte pagine per raccontaredel tempo del racconto molto tempoPausa Il tempo della storia è zero (non La storia è ferma ma il raccontosuccede nulla) mail narratore procedecontinua a commentare,riflettere etc.Ellissi Il tempo della storia procede La storia trascorre ma ilma il tempo del racconto è zero narratore non ci racconta nullaLe manipolazioni dei vettori di durata incidono moto sul ritmo narrativo perché possiamo dire, inastratto, che se predominano pause e scene, il ritmo è più lento / se predominano sommario

ed ellissiil ritmo è più veloce. A concorrere alla determinazione del ritmo narrativo non sono solo fatti di tipo strutturale (come quelli appena analizzati, questi infatti non tengono in conto l'aspetto retorico estilistico del testo), d'altra parte invece, una prosa particolarmente complicata, ha effetto sul ritmo narrativo rispetto a un racconto che si basa sulla paratassi. Infine, concorre a determinare effetti di ritmo anche la qualità intrinseca degli eventi narrati (narrabilità → ci sono eventi che per loro natura sono più avventurosi, più ritmati di altri.). Il ritmo narrativo e il coinvolgimento del lettore sono maggiori in un romanzo di avventura piuttosto che di introspezione.

Terzo vettore solo nominato nella scorsa lezione è la frequenza. Questa riguarda tutte quelle relazioni di ripetizione tra il racconto e la storia. Si basa su una distinzione cruciale tra eventi unici (fatti che sono accaduti una sola volta) ed

eventi eccezionali che accadono una sola volta. Ad esempio, "mi sono coricato presto". 2. Racconto iterativo: si racconta un evento o un'azione che si ripete nel tempo. Ad esempio, "mi corico presto ogni sera". La narrativa novecentesca ha spesso utilizzato la rappresentazione di eventi ripetuti, ordinari e quotidiani, anziché concentrarsi solo su eventi unici e eccezionali. Questa sperimentazione letteraria ha permesso di esplorare nuove possibilità narrative e di creare trame più complesse.

puntuali Carlo quel lunedì fece colazione→2. Racconto singolativo-multiplo: si racconta n volte quanto è avvenuto n volte lunedì mi sonocoricato presto, martedì mi sono coricato presto, mercoledì mi sono coricato presto…etc.→3. Racconto ripetitivo: si racconta n volte quanto è avvenuto una volta sola ieri mi sonocoricato presto, ieri mi sono coricato presto, ieri mi sono coricato presto

Maria Beatrice De ZuaniLetteratura italiana-contemporanea, professoressa Gambaro a.a. 2020-2021 →4. Racconto iterativo: si racconta una volta sola quanto è avvenuto n volte tutti i giorni della→settimana mi sono coricato presto. Racconto ciò che accade abitualmente Carlo tutti i lunedìfaceva colazione

Una volta preso atto di questa tassonomia, ciò che a noi interessa sono la prima e l’ultima categoria.La distinzione tra le relazioni di frequenza ha una conseguenza immediata nei tempi verbali:tipicamente

è l’imperfetto il tempo del racconto iterativo, mentre il passato remoto è quello del racconto singolativo.

Spazio

Rispetto alla tassonomia di Genette che è particolareggiata, precisa e articolata per quanto riguarda la nozione di tempo narrativo, nulla di questo succede nella narratologia classica per quanto riguarda un’altra coordinata altrettanto importante nel racconto: la coordinata di spazio, quella che noi chiamiamo ambientazione ma che può dirci molto sul testo anche a livello microtestuale e non solo macro-testuale. In questo senso, di recente e anche un po’ come risposa alla scarsa attenzione che la narratologia di matrice strutturalista aveva riservato all’ambientazione del testo, si è assistito in ambito critico a quello che viene definito Spatial turn un approccio geocritico al testo (che si è poi declinato in diverse metodologie) in cui il succo è che le coordinate di spazio si pongono come categoria interpretativa.

se e come gli autori utilizzano lo spazio per rappresentare la società e le dinamiche sociali. Inoltre, lo spazio può essere utilizzato anche per creare atmosfere e sensazioni, ad esempio attraverso la descrizione di luoghi suggestivi o claustrofobici. In conclusione, la rappresentazione dello spazio nel testo può essere un elemento fondamentale per comprendere e interpretare il significato e le intenzioni dell'autore.come la rappresentazione della città entri a far parte dei topoi di alcune poesie e poeti del secondo novecento: nelle poesie montaliane non è che ci sia stato spazio urbano, Ossi di seppia ha poi un'ambientazione marina che è caricata simbolicamente, il secondo libro, Le occasioni, ha una rappresentazione ambientale molto più astratta e dello spazio urbano manca rappresentazione; in letteratura (altra indicazione di metodo) non contano soltanto i pieni, ma anche i vuoti, mentre i poeti della generazione successiva a Montale che si trovano a operare negli anni '50 e '60 molti fanno entrare la città al centro dei loro testi (il problema della rappresentazione della città risale a Baudelaire, poeta moderno anche per questo), bisognerà poi andare a vedere come è rappresentata questa città, come luogo dell'oppressione, della folla, dell'alienazione moderna oppure con tratti euforici come fanno i.

Futuristi e quindi emblema dellamodernità e delle possibilità che essa offre. L'attenzione ai dati spaziali del testo è sempre una strada che vale la pena percorrere, così come la distinzione tra narrazioni che si svolgono in uno spazio poco caratterizzato, molto astratto e invece narrazioni che si svolgono (come accade tipicamente nel neorealismo) entro cornici temporali che sono molto ben determinate: pensiamo ai racconti della resistenza di Fenoglio, il quale ci nomina tutti i paesi che stanno attorno ad Alba e delle langhe dove i personaggi si muovono. Possiamo quindi seguire agevolmente il percorso proprio perché il narratore sceglie di mettere tutto in luce e di nominare realisticamente lo spazio in cui i personaggi agiscono, è ovvio che poi la rappresentazione è letteraria e finzionale, pro vengono date indicazioni circostanziate e precise, cosa che per esempio Calvino non fa.

Maria Beatrice De Zuani

Letteratura italiana-contemporanea

professoressa Gambaro a.a. 2020-2021

Nozione di cronotopo (Bachtin)

Le categorie di spazio sono importanti anche a livello di costruzione simbolica del testo. È stato Bachtin a introdurre la nozione di cronotopo: è stato fatto notare che, nell'universo narrativo, tempo e spazio sono spesso intimamente connessi ed è anche un buon metodo analizzarli insieme.

Funzioni compositive ovvero che costruisce il testo.

Esempio riguardo l'ultima frase: romanzo picaresco → Il luogo dove si incontrano i personaggi, incontri fatti per via topos, diviene strumento per ricostruire l'intreccio. Non soltanto le determinazioni di tempo concorrono alla costruzione dell'intreccio ma anche le determinazioni di spazio, in questo senso, scelte di rappresentazione spaziale sono direttamente collegate al genere (il romanzo rosa da poco attenzione alla specificazione geografica e topografica delle vicende e si volge per lo più in spazi interni, domestici perché).

quello è l'ambito di azione delle protagoniste che sono donne; il romanzo picaresco/di avventura è tipicamente un romanzo estroflesso che si volge spesso in spazi esterni che sono descritti e rappresentati oppure ancora si pensia all'importanza del giallo in ambiente chiuso che anche questa è una scelta che ha a che vedere con la strutturazione dell'intreccio giallo a camera chiusa cioè in uno spazio dove i personaggi non possono evadere, anche questo genere tipico funzionale all'intreccio perché circoscrive entro un numero definito i colpevoli.

Cronotopo: quando la temporalità dell'intreccio si incarna in un luogo e diventa una figura ricorrente, un topos (fiaba si fonda sugli incontri fatti per via). Sono snodi d'intreccio, ma il fatto che avvengano per strada ha significato simbolico e strutturante. Ovviamente ci sono altri tipi di cronotopi, non solo della strada.

Dobbiamo poi considerare che gli elementi di spazio

hanno sempre un grande potenziale simbolico

siccome noi ci rappresentiamo il mondo a patire dal nostro corpo, il nostro cervello è portato a dare significato spaziale a concetti che di per sé non sono: coppie come esterno/interno, alto/basso, vicino/lontano sono copie spaziali ma che hanno significati narrativi profondi → pensiamo alla Divina Commedia che si fonda su una spazialità e una topografia molto ben definite che hanno chiaramente un significato profondo e di fatto le metafore di spazialità strutturano per esempio la lingua quotidiana (mi sento giù, mi sento su non sono concetti spaziali ma usiamo metafore spaziali), strutturandola, saranno caricati di senso nel testo narrativo. Racconti che si svolgono tutti in ambiente chiuso avranno determinate valenza piuttosto di racconti che alternano scenari en plein air con ambienti chiusi. Viaggio attorno alla mia camera è un esempio di simbolismo spaziale in cui elementi quotidiani sono caricati

di un simbolismo che va chiaramente oltre allo spazio rappresentato; l'isola di Artuso di Elsa

Dettagli
A.A. 2020-2021
154 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Beatrice_DeZuani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gambaro Elisa Ludovica.