Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
NOVISSIMI: PREFAZIONE AI Officina
La prefazione riprende la polemica con il gruppo bolognese legato al fondo sociale durante il quale si manifesta il neoavanguardismo italiano, quello del miracolo economico: gli anni dal 1958 al 1961 vengono definiti gli anni del italiano, anni in cui l'assetto rurale e provinciale dell'Italia diventa industriale ed urbano. A ciò, si accompagna la diffusione della cultura di massa, ormai trasversale a tutte le classi, propagandata dal cinema, dalla televisione, inventata nel 54, la letteratura d'edicola e la pubblicazione da parte delle case editrici dei grandi classici, in formato tascabile, a prezzi bassissimi; di fronte all'emergere della cultura di massa, gli avanguardisti reagiscono in modo polemico sul terreno linguistico. Infatti, la cultura di massa snaturalizza il linguaggio, lo rende commerciale e ne svalorizza il significato. A questo proposito, gli avanguardisti vogliono sconvolgere l'istituto.Linguistico inquanto, ormai, la lingua comunicativa era diventata una merce inaffidabile; essi lavogliono rivoluzionare tramite l'informalità l'accesso agli strati bassi e colloquiali di essa.
Altro stratagemma contro la mercificazione della lingua è la riduzione dell'io lirico, propagandata anche da Marinetti e i futuristi come unica possibilità per potersi esprimere soggettivamente; questa sembra una affermazione contrastante, ma in realtà non è così: infatti, man mano che la lingua viene mercificata, tanto più l'io è ridotto e messo in secondo piano, tanto più si ha la possibilità di dire qualcosa di personale e incisivo che diventa universale. Questa tecnica di riduzione dell'io è una forma di alienazione, tema cardine della letteratura degli anni 60 ma che penetra interamente l'aspetto artistico.
Le avanguardie, in genere, entrano stabilmente nei manuali di letteratura.
più per le poetiche e le teorizzazioni che non per le opere vere e proprie; esse hanno la possibilità di incidere profondamente nel quadro letterario generale ma, solitamente, non lasciano capolavori.
Uno dei maggiori esponenti della neoavanguardia italiana è Edoardo Sanguineti; egli ha due fasi, la prima è quella di un poemetto edito nel '56; in questa fase, il linguaggio è magmatico ed indecifrabile. La seconda fase parte dal '64, con la pubblicazione di "Purgatorio dell'inferno" e termina negli anni '70. Il testo che leggiamo noi, tratto da questo secondo componimento, non ha titolo ma, per l'uso secondo il quale i componimenti senza nome riprendono il primo verso, ci riferiamo ad esso come "piangi piangi".
La signorina Felicita piccole cose di pessimo gusto, Ne di Guido Gozzano si parla di con un ironico riferimento ad un Ottocento borghese e polveroso dal quale l'autore non sa staccarsi. Anche nel componimento di Sanguineti vi sono
moltissime cose di pessimogusto ma è totalmente assente l'atteggiamento ironico: questo componimento è la denuncia dell'alienazione di tipo capitalista e consumista, per cui l'essere diventa avere, comprare e possedere. A livello formale, il componimento è in versi liberi, senza strutture rimiche e ritmiche; sono frequenti gli enjambements, le anafore e le riprese degli stessi elementi lessicali (elemento di ripetitività orizzontale); altra figura molto frequente è quella dell'accumulo (elemento verticale), figura prediletta da Gadda come strumento per descrivere la complessità del reale; qui diventa strutturante, in quanto il consumismo è apoteosi dell'accumulo. Ciò è confermato dalla chiusa del testo (:) e non (.); i due punti indicano che si potrebbe continuare all'infinito con l'elenco, indicano la follia del consumismo borghese. Il registro linguistico è abbassato: ilstrutturante nel testo, è unache polivalentesgrammaticatura, è il degli umili pescatori siciliani, tipico di una(che tu così lo chiami per nome).colloquialità poco strutturataLa struttura sintattica non è regolata, lo sfondo del testo è, appunto, asintattico conpiangi piangi.delle marche di tipo puntuativo (, :) e una sorta di refrain,Per quanto riguarda il contenuto, sono fondamentali gli incisi provocatori in terminipolitici:Azione della Montecatini:- Montecatini grande industria chimica con sede inBovisa; possedere una azione è un elemento di sicurezza medio-borghese inquanto l'azione, in futuro, sarà fonte di guadagni;Francobolli dell'Algeria Francese:- riferimento alla guerra d'indipendenza algerinaScheggia di una bomba a mano:- simbolo dello sfondo bellicista dentro il quale ilteste di legno, di moro, dicapitalismo si manifesta (anche l'anafora macabramorto ne è un simbolo)Opera aperta,Nel 62
esce una raccolta, che raccoglie diversi saggi di Ecosull'avanguardia contemporanea in campo letterario, musicale e teatrale e che si può considerare il manifesto della nuova avanguardia; Eco era il maggior teorico e poetologo della neoavanguardia e la sua riflessione allabase di questi saggi trans-artistici è di base scientifica: egli si basa sulle teorieeinsteiniane della relatività e sulle teorie della quantistica, elaborando delle metaforescientifiche che uniscono il mondo delle arti e quello della scienza.A questa raccolta si collegano due artisti, Vittorini e De Benedetti.le due tensioni,Il primo riflette sulle nuove forme d'arte in un quadernetto, pubblicatopostumo, che costituisce l'aggancio scientifico della letteratura neoavanguardista allenuove conoscenze che la scienza aveva consegnato al mondo. Il secondo, invece, è unil romanzo del Novecento,critico e professore universitario che scrive un trattato, inpersonaggio-particella;cuielabora l'idea che il personaggio tradizionale si dissolva in questa metafora scientifica riprende pienamente la fisica quantistica. Sintetizzando queste tre esperienze, possiamo notare che l'idea scientifica, o scientificista, della letteratura stia venendo ripristinata almeno da una porzione del sistema letterario contemporaneo. Questo fenomeno ci appare come una seconda ondata, sicuramente meno violenta, del naturalismo francese sull'onda del positivismo: parimenti, il quadro letterario del Novecento si lega a quello scientifico e, in particolare modo, alle nuove scoperte. Nel '63 un gruppo di intellettuali si ritrova ad un convegno a Palermo, dedicato alla letteratura sperimentale; da qui deriva il nome del gruppo, appunto Gruppo '63; un altro importante convegno è quello dedicato al romanzo sperimentale, dove il modello nouveau roman del francese è fondamentale. In questa occasione conosciamo un Capriccio Italiano Sanguineti romanziere, con del '63. L'anonimolombardoAnche Arbasino si cimenta nel romanzo con del 58, un romanzoepistolare che sembra tradizionale ma, in realtà, non lo è in quanto applica il modellotradizionale del romanzo epistolare ad un amore omosessuale, elemento innovativo. Inquesto romanzo, Arbasino applica la lezione di Gadda a livello tecnico, tramite ladeviazione digressiva nelle note, e lo inserisce, forse, anche come personaggio: ilfratelli d’Italia,protagonista e Gadda sono omonimi. Altri romanzi fondamentali sonovogliamo tutto,pubblicato nel 63 sempre da Arbasino, e quello di Nanni Balestrini,romanzo del 71 che racconta la rivolta operaia alla Fiat di Torino avvenuta nel 69.Come si dispone la neoavanguardia nei confronti delle effervescenze politicheideologiche del 68/69? C’è fusione tra chi vorrebbe sovvertire i canoni estetici edespressivi e chi vuole sovvertire gli istituti sociali?Tra il 67 e il 69 si verifica, in effetti, un tentativo di fusione quando Eco, Balestrini
eQuindici, altri danno vita ad una rivista, che tenta di agganciare la grande rivolta sociale alle prospettive di una rivolta di tipo estetico; il tentativo, tuttavia, fallisce in quanto studenti e operai rivoltosi erano poco interessati a questi avanguardisti e la rivista dura poco.IL NEOREALISMO: (fine 31 e 04/4)
Il Neorealismo è un po' il cane morto della letteratura italiana: se ne parla poco e, quando se ne parla, lo si fa in modo poco positivo. Il fenomeno costituisce una ripresa d'interesse per il romanzo, genere che era stato deprezzato durante la fase della prosa d'arte e del romanzo d'intrattenimento. Nonostante ci anche una poesia neorealista, Lavorare stanca, per esempio il Pavese di il fenomeno riguarda prettamente la prosa narrativa, che diventa predominante rispetto all'espressione in versi. Mentre negli altri paesi europei, come Francia ed Inghilterra, il romanzo si è affermato senza difficoltà, in Italia tende ad essere sempre
secondario alla lirica, sino al periodo neorealista quando, appunto, la prosa narrativa inizia a prendere il comando. Il neorealismo in senso stretto è databile a partire dai primi anni Quaranta, fino ad arrivare a metà degli anni Cinquanta. Nel '55, infatti, esce il romanzo di Pratolini che fa molto discutere e chiude il periodo neorealista; subito dopo, si iniziano a vedere le neoavanguardie.
Abbiamo indicato come inizio ufficiale del periodo neorealista gli anni '40 ma, tra gli anni '20 e '30 del secolo, si vedono già delle avvisaglie e prodromi del neorealismo; fra questi prodromi:
- Revival di Verga e di De Sanctis, ovvero la rinascita dell'interesse per le forme narrative del meridionalismo letterario. Verga entra nel canone e diventa un classico della letteratura contemporanea grazie a un volume edito dal critico Russo nel 1920, che rivaluta la stagione verista di Verga.
- Fondamentale è anche una raccolta di tre volumi,