Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Appunti letteratura italiana Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

per suor Virginia, è stato attinto dalla Historiae di Ripamonti nella quale non mancano particolari e

dettagli propri del gothic romance. Ma Manzoni un po’ se ne distanzia, se nel Ripamonti si

sottolineava come il monastero fosse un luogo di seduzione, violenze ed atrocità ( che tanto ricordano

la descrizione del castello di Walpole), egli si ispira anche alle Momoires della badessa Marie

Angelique Arnauld e quindi cerca di porre sotto l’aspetto psicologico la vicenda della suora.

Cap III Virtuosi e altri viziosi. Uno sguardo comparativo

Nessuno dei personaggi del romanzo si fa portatore di una pienezza umana, la stessa Lucia durante

la notte al castello del suo rapitore, subisce l’insidia del Male. Nei Materiali estetici, Manzoni dice

proprio che perfino i più puri di spirito non sono salvi dai dolori, dal senso di smarrimento e

confusione; Lucia ne I Promessi Sposi precipita in una realtà somigliante all’inferno, finisce in un

labirinto intriso di angoscia e il voto ( stipulato con sacrificio) l’aiuterà ad uscirne. Lo stesso Fermo,

poi Renzo, nella notte trascorsa in riva all’Adda, è agitato da ansie ma anche da fantasie di vendetta.

Però non è possibile affermare che i personaggi negativi del romanzo, lo siano realmente. Il padre

della Monaca di Monza, il Marchese Matteo, si è comportato con la figlia in quel determinato modo

perché spinto dal pregiudizio e da un’ottusità che aveva influenzato la sua crescita. Quelli erano gli

anni in cui i figli cadetti delle nobili famiglie erano costretti alla vita ecclesiastica, stesso discorso per

le figlie. Lui quindi impose il convento alla figlia perché così andavano le cose, non voleva di certo

la sua infelicità ma allo stesso tempo non poteva esimersi dal farlo. Non è escluso quindi che provasse

rimorso per le sue azioni nei riguardi della figlia. Don Rodrigo è molto superstizioso e questo fa

capire che in passato ha subito un’educazione mista ad una religiosità molto rigida: infatti la

predizione di Padre Cristoforo, lo getta nel terrore più cupo. Addirittura, in seguito al tradimento del

Griso, è investito da un forte desiderio di perdono e lo invoca con tutto se stesso. Lo stesso Griso

però, nonostante il trattamento che Don Rodrigo gli ha sempre rivolto, non ha sentimenti di odio verso

il suo padrone, anzi, resta in lui un forte attaccamento. Il personaggio di Egidio, inoltre, ha una

funzione narrativa piuttosto importante: ispirato ad un personaggio realmente vissuto, egli sarà una

pedina funzionale all’agire dell’Innominato, convincendo anche la Monaca di Monza ad entrare in

l’intreccio. Ecco in lui non c’è traccia di Bene. Né di redenzione.

tutto

Cap IV Una allegoria del male

Quindi Egidio è il malvagio per antonomasia e notizie sul personaggio storico a cui si è ispirato

Manzoni, Gian Paolo Osio, troviamo traccia nell’opera di Ripamonti nella quale viene descritta con

dovizia di particolare la morte di questo: a tale fonte s’ispirò Manzoni e infatti troviamo la descrizione

della fine di Egidio anche nel Fermo. Senza dubbio, viste le azioni di cui si macchia Egidio e di cui

parla ampliamente nel Fermo (come l’uccisione di una suora), lui è senza dubbio espressione

se ne

del Male. Se Manzoni sia stato poco prolifero per descrivere i diversi personaggi, sulla figura di

Egidio non lesina invece su qualificazioni morali. Ciò che è interessante è senza dubbio è la

metonimia narrativa che fa da sfondo alle azioni di Egidio: l’ambiente nel quale si muove, poco

curato, angusto ed impervio, vanno un poco a descrivere e caratterizzare il personaggio stesso. Il

percorso accidentato che compie Egidio mentre trasporta il cadavere, sembra qualificare la tortuosità

della sua anima, mentre il suo itinerario, siccome procede in direzione sotterranea, appare come una

discesa negli inferi. Oppure come un riparo nella sua stessa dimora. Ma ne I Promessi Sposi questa

allegoria e la figura di Egidio, troveranno poco spazio. Il solo elemento che andrà un poco a conferire

una possibile traccia del suo intimo, sarà il delitto cioè: il rapimento di Lucia, per il quale chiede aiuto

alla Monaca di Monza, Gertrude. La descrizione del luogo in cui vive Egidio, confinante al monastero

di suor Gertrude, viene poco abbozzata facendo porre l’attenzione al lettore su un cortiletto e su una

finestra. Quest’ultima ha una valenza particolare, rappresenta un topos: nel romanzo d’amore e nel

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
3 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giusybisogni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Scienze letterarie Prof.