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Scena V

Chimène è troppo angosciata. "Que veux-tu... je suis" Sono pazza a farmi tentare di nuovo da questo amore.

Scena VI

Questa scena si svolge all'interno dell'appartamento del re, e troviamo il re con due cortigiani. Il motivo della discussione è il fatto che il re vuole far rispettare la sua autorità, che è più forte dell'onore per cui Lecomte e Rodrigue vogliono battersi. "Et quoi... suprême" Non si perde l'onore obbedendo al re. E in più già Lecomte non ha accettato la mia scelta di nominare precettore don Diègue. "N'en parlons... paraître" Pare che ci siano delle navi nemiche, le navi dei Mori, che potrebbero assalire Siviglia. Ma non parliamone per non suscitare il panico tra la popolazione.

Scena VII

Viene presentato l'esito del duello: ha vinto don Rodrigue, e quindi Lecomte è morto. "Dès..."

“malheur”Don Fernand afferma che se lo aspettava.Arrivano le due istanze che chiedono giustizia al re: Chimène, per la morte del padre; e donDiègue, perché Rodrigue ha disobbedito al re. Egli afferma che gli dispiace per Chimènema se l’è cercata. Don Fernand afferma che questa è stata per lui una grande perdita.

SCENA VIIITroviamo qui una sorta di messa in scena giudiziaria, con il re come giudice e le due partiche presentano ciascuna la propria arringa. Chimène chiede la testa don Rodrigue comeriparazione per il padre ucciso. Anche lei deve difendere l’onore della propria famiglia perrimanere degna di don Rodrigue. Il re è diviso da queste due istanze.

“Levez-vous… plainte”Prima parla Chimène, poi parlerà don Diègue.

“Sire… reste”Viene presentata l’immagine del sangue che esce dalla ferita aperta da don Rodrigue,sdegnato per non essere versato al

Servizio del re. "Sire... attentat". Chimène riprende l'immagine del sangue, dicendo che il sangue afferma il suo dovere, cioè chiedere giustizia al re. Il valore di suo padre parla attraverso questa ferita, che rappresenta la triste bocca del padre. Suo padre era un grande appoggio del re, e perciò il suo assassino non può restare impunito. Per il bene dello stato l'uccisore deve essere punito. Vengono poi presentati gli argomenti della difesa. "Qu'on... roi". Don Diègue ricorda i grandi servigi resi alla monarchia. Afferma in seguito che è giusto che sia lui ad essere punito, in quanto è stato lui a spingere il figlio a uccidere Lecomte. È vecchio e quindi non più in grado di servire lo stato. È stato vendicato ormai e il suo sangue è puro. Il re afferma che ci rifletterà su, e dice a don Sanche di riportare Chimène a casa.

ATTO III

Nel teatro classico

francese questo è l'atto della crisi.

SCENA I

In questa scena compare Elvire, la governante di Chimène. Don Rodrigue va a casa di Chimène perché vuole incontrarla.

"Chimène... cache-toi"

Elvire gli dice che è andata a palazzo e sicuramente tornerà accompagnata, e quindi non gli conviene restare. Però sente Chimène arrivare e gli dice di nascondersi.

SCENA II

Don Sanche si offre per far giustizia a Chimène.

"Vous savez... punir"

Vuole andare lui a sfidare Rodrigue a duello, perché vuole sposare Chimène. Chimène gli dice che, se il re non le farà giustizia, accetterà questa proposta.

SCENA III

Chimène dà libero sfogo al suo dolore.

"Pleurez... reste"

Metà della mia vita ha ucciso l'altra: sono obbligata a vendicarmi.

"C'est... mort"

Ama ancora Rodrigue, trovando così un amante nel suo nemico.

Questa lotta le spezza il cuore ma non colpisce la sua anima: sa di dover seguire la strada del dovere, in quanto suo padre è morto. Elvire la esorta a lasciar perdere. "Il y va... généreux" Ma Chimène insiste nel voler vendicarsi. "Pour... lui" «ennui»=dolore grandissimo Il piano di Chimène è quello di perseguirlo in giustizia, perderlo e infine morire dopo di lui.

SCENA IV

Questa scena rappresenta l'apice dell'atto. Dopo aver sentito tutto, Rodrigue si palesa. "Eh bien... vivre" Non c'è bisogno di perseguirmi: uccidimi. Tornano ora sia la spada che la metafora del sangue. "Ah... mourir!" Nello stesso modo hai ucciso mio padre, con la spada, e me, presentandoti qui. "Je fais... répandu" Addirittura ci ho dovuto riflettere, per farle capire quanto è grande l'amore per lei. Tu miami perché mi stimi: non mi avresti

amato da infame. L'ho fatto dunque per meritarti.

Chimène spiega la sua passione. "Ah.. de toi" Dà ragione a Rodrigue: ha fatto il suo dovere, e le ha dato l'esempio. Adesso anche lei deve sostenere la sua "gloire": è obbligata a perderlo, dopo aver perso suo padre. "Ne diffère... beau"

Allora uccidimi: sarà bello morire per mano tua. "Va... punir"

Non sono il tuo boia: io ti devo attaccare in giudizio ma tu devi difenderti. "De quoi... vengeance"

È giusto che sia la tua mano a vendicare tuo padre. "Rigoureux... haine"

Morire per mano di Chimène sarebbe per lui una "grace". "Va... point"

Non ti odio affatto. "Crains-tu... mourir"

Don Rodrigue vuole morire per mano di Chimène. Chimène dice a don Rodrigue di nasconderti, perché se lo vedono lei perde

rispettabilità.“Malgré… pouvoir”Farò del mio meglio per vendicare mio padre.Comincia qui il duetto lirico («ô miracle d’amour!»). Chimène gli fa una promessa: seottiene giustizia si ucciderà subito dopo di lui.

SCENA V
Troviamo qui un monologo di don Diègue, in cui dà sfogo ai suoi timori per la sorte delfiglio. Ma poi lo vede arrivare e si tranquillizza.

SCENA VII
Il padre rassicura don Rodrigue, in quanto ha fatto il suo dovere. Gli dice che hanno tante«maîtresses» ma un solo onore.“Mon honneur… peine”Rodrigue si offende, secondo l’etica del «généreux», fedele anche alla sua passioneamorosa.“Il n’est… en toi”Non è ancora tempo di morire: il paese ha bisogno di te. Sapendo che era stato offeso dalconte, si sono presentati 500 amici, che presteranno man forte per sconfiggere i Mori. Conil suo valore

nelle armi provocherà il perdono di Chimène e di suo padre.

ATTO IV

Nel teatro classico francese questo è l'atto della peripezia.

SCENA I

Ci troviamo a casa di Chimène, e si ha una ripetizione dell'atto I: Chimène chiede a Elvire di ripetere qualcosa. "N'est... Elvire?"

Chimène ha ricevuto una notizia: la battaglia è stata vinta dagli spagnoli. "Leur abord... d'obstacles"

Rodrigue è un valoroso, in quanto la battaglia si è svolta in sole 3 ore, ed egli ha fatto prigionieri due re, molto preziosi.

Chimène chiede notizie sulla salute di Rodrigue, e all'idea che possa essere ferito impallidisce. "Reprenons... triomphante"

Se sta bene allora devo cercare la mia vendetta per mio padre: non posso accettare che sia esaltato. Impone in questo modo silenzio alla sua passione amorosa.

SCENA II

L'infanta esorta Chimène a deporre le armi: Rodrigue ha

salvato lo stato, e ucciderlo nonsarebbe opportuno neanche politicamente. "Après... choisir" Con la morte di mio padre non ho altra scelta. SCENA III Questa scena si svolge all'interno del palazzo reale. Il re complimenta Rodrigue per la sua vittoria. "Généreux... te dois" Si rivolge a Rodrigue, e afferma che la sua grandezza è superiore al suo potere, in quanto ha anticipato gli ordini del re per salvare la corona. Il valore individuale di Rodrigue lo eleva a un rango quasi reale. Rodrigue ha inoltre fatto prigionieri due re, e viene quindi nominato dal re Cid (re, signore) di quei due reami. Rodrigue lo ringrazia, e il re gli chiede di raccontargli la battaglia. Parte qui una lunga "tirade". SCENA IV Sopraggiunge un altro personaggio che annuncia l'arrivo di Chimène. Il re vuole vedere cosa pensa davvero Chimène, e la mette quindi alla prova. SCENA V "Enfin... vengée" Puoi

essere contenta: Rodrigue ci ha salvato ma è morto. Hai avuto dunque la tua vendetta. Chimène impallidisce. "Mais… flamme" Sta per svenire: non si possono ora avere dubbi sul suo amore. Il re le confessa che è vivo, e allora Chimène cerca di dare un'altra giustificazione al suo soffrire. "Sire… sens" Dice che l'ha avuto per un eccesso di gioia, ma non è molto credibile. "Eh bien… glorieuse" Sono svenuta perché una sua morte gloriosa non mi dà soddisfazione, perché non sarebbe stato punito in quanto uccisore di mio padre. "Ma fille… pour toi" Devo valutare pro e contro. "Pour moi… publie" La mia voce non si fa ascoltare: si pensa di farmi piacere non ascoltando la mia richiesta. Chimène ricorre dunque alla sua ultima possibilità: un duello con Rodrigue. Chiede un campione, un cavaliere che la sostenga e sfidi a duello.

Rodrigue (usanza medievale).“Cette… crime”È una vecchia usanza che priva lo stato dei suoi migliori combattenti, in cui spesso soccombe l’innocente e vince il colpevole. Per questo Rodrigue è dispensato da questo duello, perché è troppo prezioso per lo stato. Anche per il padre di Rodrigue il duello si deve fare.“Quoi… maintenir”Cosa dirà il popolo se non accetta un’usanza di tutti? Ne va dell’onore della famiglia. “Puisque… rien”Chimène dovrebbe sfidarsi con molti cavalieri, in quanto ha fatto un invito generico. Deve sceglierne uno solo. Don Sanche si offre come campione, in quanto Chimène sposerà il vincitore. Il re vuole che il duello si faccia il giorno dopo, ment
Dettagli
A.A. 2019-2020
56 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia.bellucci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e cultura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Oppici Patrizia.