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MONTESQUIEU

• Nome completo: Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu

 Apparteneva ad una famiglia di giuristi, nella fascia della noblesse de robe (nobiltà di toga)

 Apparteneva alla prima generazione di Illuministi (fine XVII secolo – prima metà del XVIII secolo, la

 generazione di Voltaire)

Noto per l’opera L’esprit des lois (Lo spirito delle leggi) opera nella quale teorizza un legame tra

 

il temperamento, la cultura, i popoli e le leggi che li regolano non possono esserci delle leggi

universali che siano adatte a tutti i popoli

Per noi contemporanei Les lettres persanes hanno molta più rilevanza di quanta gliene fosse

 attribuita nel 1700

Le Lettere persiane vengono diffuse per la prima volta nel 1721 sono state scritte tra il 1717 e il

 

1720 durante il periodo delle reggenza di Filippo d’Orléans (MEMENTO: re Luigi XIV muore nel

1715, perciò gli avvenimenti di cui parla Montesquieu sono molto vicini storicamente! Questo è

molto insolito, quasi rivoluzionario per l’epoca) l’epoca della reggenza è considerata un periodo

di trasgressione dei costumi, della morale e in parte della letteratura, se paragonato al rigido

controllo che caratterizza il regno di Luigi XIV tuttavia il controllo politico è ancora molto forte, e

ciò si riflette nelle precauzioni prese da Montesquieu per la diffusione della sua opera

Incipit delle Lettres persanes:

• Link a Gallica utilizzato a lezione: https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1051588x/f7.item

 L’autore dice di non chiedere alcuna protezione, dando l’illusione di scrivere in un contesto di

 discreta libertà

L’autore afferma di non aver inventato quanto scritto nell’opera, bensì di aver semplicemente

 effettuato una selezione delle lettere realmente inviate da due persiani di sua conoscenza

L’autore afferma di voler rimanere nell’anonimato dal momento che l’opera non è

 sufficientemente seria per la sua reputazione motivazione fittizia! In realtà è un metodo per

sfuggire alla censura

Dalla serie di motivazioni fittizie che adduce l’autore per celare la sua identità, il lettore attento

 capisce che il suo autentico scopo è sfuggire alla censura

L’autore insiste sul fatto che i persiani di cui riporta le lettere hanno scritto osservazioni pericolose

 proprio perché non comprendevano la pericolosità delle loro parole

La scelta di personaggi persiani non è casuale l’evocazione dell’Oriente richiamava alla mente

 

del lettore harem, presenza di molteplici donne sensuali, amplessi, trasgressione morale… in breve

un’ambientazione esotica molto in voga all’epoca che attizzava la curiosità del lettore

L’autore ripete e insiste sul fatto di essere un semplice traduttore, che ha scelto, tradotto e

 adattato le lettere dei persiani al gusto francese per renderle più gradevoli

Montesquieu afferma che ciò che l’ha colpito nelle corrispondenze dei personaggi è l’acutezza del

 loro sguardo → sono stati in grado di notare aspetti del mondo francese e occidentale che per

esempio un tedesco, essendone parte o comunque molto prossimo, non noterebbe

Le Lettres persanes

• L’opera ottenne un successo enorme → 30 edizioni stampate prima della morte dell’autore

 A partire dalla pubblicazione de Le mille e una notte, in Europa si diffonde la fascinazione per

 l’Oriente che durerà dal XVIII al XIX secolo

Con la pubblicazione della traduzione de Le mille e una notte

 Entra in Europa il desiderio di fuggire verso terre lontane ed esotiche

 Si diffonde un’idea dell’Oriente come un luogo lussureggiante e lussurioso lato morboso

 

nell’immaginario dell’Oriente vedi Le sofa (1739) di Crébillon fils

L’Oriente dei racconti libertini suscita una notevole curiosità nel lettorato europeo

La fortuna delle Lettres persanes deriva

 Dall’attesa del pubblico nei confronti di un testo con legami con l’Oriente (vedi punto

 precedente)

Da ciò che è davvero: un testo fittizio che trasmette delle idee rivoluzionarie a metà

 

strada fra un’opera satirica e un libro di evasione a metà fra il pamphlet politico e il

romanzo piccante epistolare

Dal genere dell’opera: il romanzo è molto di moda nel ‘700

 epistolare

Vantaggi nella scelta del genere del romanzo

• Dal momento che il problema della censura rimane notevole, si sceglie di utilizzare le lettere come

 mezzo per prendere le distanze nel caso di Montesquieu l’autore avrebbe potuto difendersi

dicendo: “Sono i persiani che hanno detto queste cose, non io!”

Poiché l’obiettivo è raggiungere un pubblico più vasto possibile, se lo stile di narrazione è semplice,

 come nel caso delle lettere, si hanno maggiori probabilità di essere capiti e apprezzati dal pubblico

Con le lettere aumenta l’effetto di realismo

 Non vi è la necessità di creare una struttura complessa per esporre le proprie tesi in una lettera

 

si può passare da un tempo ad un altro, da un argomento ad un altro, da un tema ad un altro,

perciò si ha più libertà nell’esposizione dei contenuti

Tenendo conto dell’importanza del relativismo culturale nell’ottica degli Illuministi, attraverso le

 lettere è più semplice rendere la pluralità di voci e di opinioni mettendo in scena diversi punti di

vista lo spettro delle opinioni esposte diventa più ampio e ricco tramite questa scelta si può

sfruttare appieno la tecnica dello sguardo naif molto apprezzata dagli Illuministi

Commento alla lettera XXIV

• Frecciatina contro l’inefficacia dei francesi: corrono tutto il tempo ma non producono alcun

 risultato

Tendenza psicologica del viaggiatore: cercare nello sconosciuto il noto comparare ciò che non

 

conosce con ciò che fa parte del suo background conoscitivo e culturale

Il lettore più acculturato dell’epoca avrebbe colto nella riflessione sul sovrappopolamento di Parigi

 un rimando alle teorie economiche di Quesnay Quesnay era un economista secondo il quale

l’agricoltura è la vera ricchezza di un Paese, mentre l’industria e il commercio non fanno altro che

distribuire le ricchezze che derivano dalle campagne di conseguenza nella sua teoria Parigi

veniva dipinta come un mostro e la Francia come un corpo rachitico con la testa troppo grossa

rispetto al resto del corpo

“je m’enrage comme un chrétien” ribaltamento di un modo di dire cristiano tramite l’ironia

  

l’autore strizza l’occhio al lettore mettendolo a suo agio, prima di inserire la parte più radicale e

pericolosa di critica sociale

“de m’étonner” con questo rimando alla nozione di stupore si conclude la parte “non pericolosa”

 

A partire da “le roi de France” inizia la seconda parte della lettera da notare che la città di Parigi

 

viene sostanzialmente lasciata da parte, in quanto serviva all’autore per rassicurare il lettore prima

di presentargli la portata di maggiore intensità

Nella seconda parte

 Si fa riferimento alla “paulette” tassa da pagare per ottenere la nobiltà e mezzo per

 

arricchirsi ma per gli intellettuali del XVIII secolo la nobiltà è ormai considerata superflua

 

iniziano a diffondersi e ad essere trasmessi i valori della borghesia

Riferimento al tentativo economico promosso da John Law l’esperimento consisteva nel far

 

circolare delle banconote cartacee invece delle monete la gente tuttavia, non convinta del

valore delle cartamoneta cominciò a chiedere di cambiarla nuovamente in moneta non

essendoci sufficiente quantità di monete, poiché erano state stampate più banconote del reale

valore delle monete nel tentativo di far ripartire l’economia, i banchieri fecero bancarotta

Riferimento alla credenza (falsa) diffusa in Franci fino al 1800 e in Inghilterra fino al 1600, secondo

 la quale i re avevano poteri taumaturgici che gli permettevano, con il solo tocco, di guarire le

persone dalla malattia della scrofolosi o scrofola questo potere era considerato un segno della

loro origine divina

Insistenza sull’opposizione essere – apparire

 Utilizzo dell’iperbole

 Con il riferimento alla scrofola si passa alla dimensione religiosa si sottolinea come parte del

 

potere del re sia in realtà basato su una credenza religiosa, non su fatti concreti

Il carattere superlativo attribuito al re viene sminuito da ragioni che vanno più in profondità

 delle semplici apparenze: la grandezza del re si fonda in realtà sulla vanità, sull’orgoglio e sulla

credulità dei suoi sudditi

Si passa alla satira della figura del papa

 Definito immediatamente un “mago” il papa, massima autorità religiosa cristiana, viene

 

associato alla superstizione della magia, del sovrannaturale

Paragonato al re, poiché entrambi basano il loro potere sul controllo degli altri

Triplice riferimento ai dogmi cristiani cattolici

 1. Riferimento alla Trinità

2. Riferimento alla transustanziazione (reale presenza del corpo di Cristo nel pane dell’Eucaristia)

oggetto di controversia tale da condurre addirittura a delle morti

3. Riferimento alla bolla papale unigenitus del 1713 (anacronismo dal momento che la lettera

fittizia risulterebbe spedita nel 1712) il giansenismo diventa una corrente allontanata dalla

corte e perseguitata VS gesuiti ai quali si fa riferimento parlando di persone invisibili che

agiscono alla corte e negli ambienti nobiliari

Nel corso della lettera si ha una gradazione di paragoni che partono dall’innocua comparazione fra

 Parigi e Ispahan fino ad arrivare ad analogie pericolose come: la Bibbia per i francesi = l’Alcoran per

i persiani il senso che deriva da quest’ultima analogia è che una religione vale l’altra

 

relativismo al massimo grado!

La più pericolosa e radicale analogia è quella che associa il papa ad una prelato islamico, il mufti,

 poiché innesca il seguente sillogismo: il papa ragiona bene il papa ragiona come noi musulmani

il papa è come un musulmano questo implica che il papa e i cristiani sono dei tiranni e dei

 

barbari tanto quanto

Dettagli
A.A. 2023-2024
24 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JJtopodibiblioteca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Conconi Bruna.