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Esempio di analisi finanziaria di un progetto agricolo

Oggi andremo ad analizzare un progetto ideato per l'isola di Pemba (seconda isola dell'arcipelago di Zanzibar). Si tratta di un'isola prevalentemente agricola, dove si coltiva banana, platano, ortaggi, frutta, principalmente per il consumo locale, secondariamente per il turismo e in minima parte per l'esportazione verso il continente (la Tanzania che gli stadi fronte). L'arcipelago di Zanzibar è parte della federazione tanzana seppur gode di una certa indipendenza. Ricapitoliamo, prima di analizzare questo progetto, alcuni capisaldi dell'analisi finanziaria.

Analisi finanziaria: progetto agricolo Pemba

Abbiamo già accennato che un'analisi finanziaria prende il punto di vista degli investitori e di chi riceve i benefici diretti di tipo finanziario. In questo caso gli investitori sono esterni all'area del progetto, si tratta di una donazione della cooperazione italiana (decentrata,

se neoccupa un governo regionale), volta a finanziare il rinnovo e i potenziamento produttivo dellefamiglie agricole che vivono su Pemba e che producono principalmente banano e platano.

Il finanziamento è volto al rinnovamento dei bananeti invecchiati, l'introduzione di varietà migliorate prodotte sull'isola e l'aiuto ad una commercializzazione del prodotto, soprattutto avvalendosi di cooperative locali che già esistono ma che sono molto deboli dal punto di vista organizzativo e delle dotazioni tecniche. L'aspirazione è quella di vendere anche a Zanzibare al settore turistico. Si tratta di un piccolo progetto di sviluppo agricolo rivolto a 3 cooperative, con un totale di 200 soci (famiglia media 5 persone: beneficiari ultimi del progetto un migliaio di persone).

Costi

I costi saranno tutti quegli investimenti fatti per costituire parcelle sperimentali, per la trasformazione e il miglioramento delle piantagioni, per le attività di

lunga, che nel nostro caso sono le celle frigorifere e i mezzi di trasporto. Quindi, l'orizzonte temporale scelto sarà quello corrispondente alla vita tecnica di questi due tipi di investimento. Per quanto riguarda la formattazione del testo, ecco come potrebbe essere strutturato utilizzando tag html:

Assistenza tecnica e divulgazione a beneficio delle cooperative e degli agricoltori, per l'acquisto di celle frigorifere e mezzi di trasporto, per corsi di amministrazione e gestione, ecc.. Tutte le attività svolte a beneficio di agricoltori e cooperative comporteranno degli investimenti e finiranno sotto questa voce.

I costi di gestione poi saranno rappresentati dai costi di gestione agricola che gli agricoltori dovranno sostenere per produrre le banane e gli altri prodotti.

Ricavi: i ricavi saranno rappresentati esclusivamente dalla vendita delle banane.

Orizzonte temporale: dobbiamo distribuire costi per investimenti, costi di gestione e ricavi nel tempo. Che orizzonte temporale scegliamo? Quanti anni prendiamo in considerazione?

Abbiamo visto che l'orizzonte temporale deve essere scelto sulla base dell'investimento che ha la vita tecnica più lunga. Si deve prendere in considerazione l'utilità dell'investimento con la vita tecnica più lunga, che nel nostro caso sono le celle frigorifere e i mezzi di trasporto. Quindi, l'orizzonte temporale scelto sarà quello corrispondente alla vita tecnica di questi due tipi di investimento.

lunga: ad esempio per le macchine agricole solitamente si considera una vita tecnica di 10 anni. Se si compra un trattore ad esempio, l'obiettivo è quello, nel corso della sua vita tecnica, di riuscire a guadagnare i soldi spesi per il trattore e alla fine dei 10 anni avere abbastanza soldi per ricomprarlo.

Lo stesso vale anche per alcune piante, che dopo qualche anno cominciano a declinare la propria produttività e vanno cambiate. Ne è un esempio il banano, che necessita di solamente 6 mesi dal momento in cui è piantato per cominciare a produrre, ma ha un ciclo produttivo di 15 anni.

Le scelte di base sono tutto sommato facili. C'è un fatto però: non stiamo intervenendo su un terreno "vergine", stiamo andando a sostituire delle banane che ci sono già. La situazione che proiettiamo da qui a quindici anni quindi, non dovrà essere paragonata con la situazione attuale come se al momento non ci fosse reddito, ma la si dovrà

paragonare con l'ipotetica situazione in cui non si attui il progetto. Quando si fa un'analisi di sostenibilità quindi ci si deve chiedere se nel luogo in cui si va ad investire esiste già un'attività produttiva e si deve calcolare il valore aggiunto. Scenario con progetto e senza progetto (I) La situazione senza progetto è la situazione neutrale in cui le cose restano come sono oggi. Ma se dobbiamo proiettare la situazione attuale da qui a 15 anni, come possiamo sapere quali fattori possono intervenire comunque a mutare la situazione? Se si sceglie di prendere un orizzonte temporale di 15 anni non possiamo sapere quali fattori esterni modificheranno la situazione senza progetto: nessuno lo può dire, l'analisi economica e finanziaria è uno scenario, non sicuramente una previsione certa. Le ipotesi possono essere migliorative e peggiorative: si può costruire uno scenario per cui la situazione andrà a migliorare o

Peggiorare (anche senza progetto). Generalmente, se non esistono fattori certi che incidano sul futuro si opta per uno scenario neutrale: si opta quindi per prendere la situazione attuale e protrarla per tutto il periodo, si sceglie una previsione senza mutamenti rispetto alla situazione attuale. 74 Si trovano a volta studi di fattibilità fasulli dove si fa finta che la redditività del capitale investito sia altissima, semplicemente non tenendo conto dello scenario senza progetto.

Esercitazione: Pemba Project

Cos'è il Progetto Pemba

Il Progetto Pemba è un progetto di sviluppo rurale che cerca di valorizzare l'attività agricola dell'isola di Pemba. Si tratta di un'isola in cui l'agricoltura è prevalentemente di sussistenza, volta all'alimentazione della famiglia; un'agricoltura biologica. Il mercato è locale e prevalentemente familiare. La situazione è stabile e l'ambiente favorevole, quindi

tuttosommato non sorgono i problemi che si possono ritrovare altrove riguardo all'insicurezza alimentare. È quindi una situazione di equilibrio, ma vulnerabile, in cui qualunque shock esterno può mettere in crisi l'equilibrio. L'obiettivo del progetto è quindi quello di rafforzare la capacità produttiva degli associati alle cooperative (che hanno il solo vantaggio di avere un'antica tradizione di associazionismo) che non sono in grado di rendere quei servizi essenziali ai propri associati perché questi possano crescere. Tutt'al più riescono a garantire un ritiro, immagazzinaggio e trasporto al mercato del prodotto, ma senza grandi capacità negoziali. La cooperativa nasce come strumento di una strategia di riappropriazione del valore aggiunto nella filiera (o catena del valore). Lungo la filiera si creano passaggi in cui si crea valore aggiunto. La distribuzione del valore aggiunto dipende da quanta equità.

c'è nelladistribuzione, da quanti intermediari ci sono durante la catena e da quanti passaggi fa ilprodotto durante la filiera.

Una delle storture a cui assistiamo da sempre è una distribuzione iniqua del valore aggiunto,più spostata verso l'ultimo anello della distribuzione, con un'evidente sottrazione all'origine:il produttore generalmente viene espropriato del valore aggiunto che si crea durante la filiera,e l'unico modo per ottenere un po' di questo valore aggiunto è aggregandosi in unacooperativa e assumendo sotto il proprio controllo alcuni dei passaggi della filiera (il cuivalore aggiunto viene distribuito tra i soci della cooperativa). L'obiettivo del progetto quindinon è solo quello di migliorare le condizioni e innalzare le rese produttive, ma anche quellodi contribuire a ristrutturare la catena del valore in modo che i produttori si approprino di unamaggior quota del valore aggiunto: non solo

Investimento nel rinnovo delle piantagioni e nell'assistenza tecnica, ma anche assistenza alle cooperative affinché funzionino meglio e svolgano un ruolo di intermediazione sul mercato, con l'intento poi che il maggiore reddito delle famiglie vada non soltanto a garantire l'accesso ai servizi, ma anche una quota di investimento nel settore agricolo in modo che si inneschi un circuito virtuoso.

Il progetto deve essere coerente con la pianificazione generale. Il Progetto Pemba è coerente con gli strumenti di pianificazione e con la politica di sviluppo rurale del governatorato di Zanzibar. Nello studio di fattibilità è importante dimostrare che il progetto è frutto di un'analisi e di una presa in considerazione degli strumenti di sviluppo e della politica locale.

Il progetto comprende due capitoli di investimento:

  1. Capitolo produttivo: direttamente presso gli agricoltori per rinnovare le piantagioni di banano con varietà locali,
  2. Capitolo assistenza: alle cooperative affinché funzionino meglio e svolgano un ruolo di intermediazione sul mercato.

Non importate, migliorate; con l'intento di migliorare radicalmente la produzione da un punto di vista qualitativo e quantitativo. L'obiettivo è quello di raggiungere anche il mercato turistico, sia dell'isola di Pemba che di Unguja (che insieme costituiscono l'arcipelago di Zanzibar).

Rafforzamento delle cooperative

Analisi finanziaria del Pemba Project

Le prime voci di investimento riguardano sia il rinnovo delle piantagioni sia le attività di appoggio alle cooperative. Si tratta di investimenti che vengono fatti dagli agricoltori stessi con i soldi del progetto (siamo all'interno di un'analisi finanziaria, in cui prendiamo in considerazione il punto di vista dell'investitore e dei recettori diretti del flusso finanziario che deriva dall'investimento).

A seguire c'è una serie di costi di esercizio: ogni anno ho dei costi di gestione da sostenere (oltre agli investimenti fissi che si rinnovano ogni tot tempo). Tra i

costi di gestione ad esempio ci sono i fertilizzanti: costi che si rinnovano tutti gli anni, anche più volte l'anno. Tra i costi di gestione rientrano i costi delle cooperative: trasporto, personale tecnico, ecc.. I costi d'investimento sono fissi e si rinnovano ogni tot tempo. Si fa quindi questo lungo elenco e per ogni voce di investimento e di gestione si cerca di stabilire come si distribuiscano nel tempo. Si attribuisce ad ogni anno una spesa per investimenti e per gestione corrispondente al periodo preso in considerazione. Ciascuna colonna corrisponde ad anno.

Flusso di cassa (Cash-flow): devo stabilire quanto spendo ogni anno per costi di gestione e di investimento, per tutto il periodo preso in considerazione (solitamente il periodo corrisponde alla vita tecnica dell'investimento più importante; in questo caso le piantagioni). Gli investimenti fissi avverranno nei primi anni in cui si svolge l'attività di rinnovamento: ogni anno si rinnova una

certa quota dei bananeti esistenti. Alla fine del quarto/quinto anno saranno rinnovati i bananeti, ma i costi di g

Dettagli
A.A. 2022-2023
95 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielebuttiglione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di cooperazione internazionale e tra sistemi territoriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cocchi Alessandro.