Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Appunti: La macchina del volo; introduzione ai generi e la tragedia del teatro greco Pag. 1 Appunti: La macchina del volo; introduzione ai generi e la tragedia del teatro greco Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti: La macchina del volo; introduzione ai generi e la tragedia del teatro greco Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La statua dietro la skenè e l'importanza dell'attore

Quindi la statua dietro la skenè, una skenè che sappiamo del 3 secolo a.C., che arriva sino ai 4 metri di altezza a partire dal livello dell'orchestra, quindi già nel 3 secolo l'esperimento architettonico in drammaturgia significa che l'attore ha sempre più importanza, svetta sempre di più rispetto al coro, diventa mano a mano sempre più visibile. È chiaro che se sta su un palco del genere la sua figura è più visibile, è ingigantita e sappiamo anche come testimonianza, che a partire da questo momento indossa quasi in permanenza dei calzari molto alti e pure probabilmente oltre la solita maschera, una sorta di parrucca o copricapo, un'acconciatura anche in alternativa molto alta, in modo tale che sia visto anche da lontano.

Le prime file sono occupate dalle più alte cariche civili e religiose della polis, la primissima fila e il posto centrale, anche questo è emblematico è riservato.

Il sacerdote del tempio, in questo caso Dioniso, fa riferimento ad Atene. Accanto a lui stanno le autorità giuridiche e politiche. Stiamo parlando di teatri che accolgono tra i 14000 e i 17000 spettatori, una dimensione panellenica che comprende tutto il mondo greco. Il pubblico si distribuisce in base al censo e al rango sociale. Questa è una società molto fissa, che non permette alle donne di prendere parte al teatro. Il tema fondamentale della tragedia è che ognuno deve occupare il suo posto e chiunque cerchi di contravvenire al proprio destino sarà punito. Il tema del teatro greco, quando si parla di tragedia, è il destino più che la morte. La morte è...

una conseguenza è la realtà che colpisce chi non rispetta il proprio destino, ad esempio voler mutare anche di ceto sociale è inutile in ambito greco occorre che ognuno compia proprio dovere rispetto al proprio ruolo, non è una società che ammette cambiamenti, è molto rigida.

La situazione dove ci troviamo qua e la come vediamo ci sono dei puntini, dove si situano i maggiori teatri di cui abbiamo testimonianza, di cui è rimasto qualcosa o comunque una testimonianza di qualsiasi genere, questa è la distribuzione dei teatri greci e romani nell'ambito del mediterraneo e non solo, la diffusione è vasta, che corrisponde al dominio greco e poi romano.

Questo è il modello del teatro greco, come vediamo c'è la cavea, l'orchestra con in alcuni casi non sempre addirittura in questo caso c'è l'altare dentro l'orchestra, può essere dentro l'orchestra o dietro la skenè con

Quello che diventerà il proscenio, dove di fatto si trova l'attore e la scena, è quello che oggi chiamiamo il dietro le quinte. I due paraschenion sono i due ingressi laterali che permettono l'entrata e l'uscita degli attori. Al centro del pubblico, nella prima fila, c'è il trono, il luogo riservato al sacerdote. Quindi questa è la forma a conchiglia tripartita con spazio tripartito. Questa è una sezione più semplice, più astratta. Questo è il confronto da un punto di vista architettonico del teatro greco e latino. Già subito si vedono da un minimo confronto le differenze. Nel caso di sinistra è un teatro greco, mentre quello di destra è latino. Per quanto riguarda il teatro greco, ad esempio, è tardo realistico perché vediamo come la scena si sia alzata e vediamo quanto la scena sia diventata un elemento a sua volta architettonico, di importanza. Quindi ci stiamo avvicinando al periodo latino.

dove si vede in caso latino come si presenta l'altra scena, la scena è praticamente un fondale non più in ambito ligneo ma in pietra, molto articolato e dell'altezza di tutto il teatro stesso e li si muovono gli attori, il teatro è li sfrutta questo pendio, si vede l'agorà e sul pendio il teatro, la cavea alla nostra destra, skenè e tempio che è la casina con il tetto rosso con il colonnato questa è la ricostruzione, all'aperto, poi c'è attraverso una terracotta la testimonianza di una scenografia di che cos'è il fondale scenico queste sono cosa già affrontate e questo cratere ci testimonia di una tragedia, rappresenta il momento di uno spettacolo. Il teatro di Dioniso si presenta in rovine così come appare oggi ad Atene, sullo sfondo si vede il tempio con i suoi resti e quello che resta della cavea, si vede l'orchestra, orchestra, cavea il particolare dell'orchestra pavimentata.e poi ci sono isedili e queste sono le sedute, i troni probabilmente del sacerdote e delle figure politiche, questa è una ricostruzione ipotetica di quello che abbiamo detto di un primissimo teatro ligneo e probabilmente con orchestra rettangolare e si vede che il perimetro non è più circolare dell'orchestra ma è rettangolare e di conseguenza la cavea anche se quella non è ancora una cavea perché non sfrutta il pendio però il pubblico si dispone intorno all'orchestra. Il teatro di Epidauro, lo evochiamo perché è attualmente il più antico meglio conservato, è lì con un bel modellino a testimoniare quanto detto, sembra corrispondere completamente alle ipotesi in pianta, anche per questo teatro si presuppone il 4 secolo, questo è il teatro che è sempre e viene chiamato per la sua maggiore evidenza, per la sua completa corrispondenza al modello, la forma dell'orchestra è perfettamente.

circolare non lascia dubbio, ricezione acustica perfetta è oggi ancora attivo questo teatro, 4 secolo probabilmente ad opera dell'architetto Policleto probabilmente, architetto che viene collegato alla costruzione del teatro fine 4 secolo inizio 3 secolo a.C., a conclusione di questo discorso su circa l'architettura del teatro è giusto anche ricordare la perfezione dello stato di conservazione perfetto anche Prieme e Efeso in Turchia.

Un altro tipo di teatro dove bisogna informarsi, è una tipologia architettonica che si attesta quasi unicamente in magna Grecia, e questo ci interessa perché è qui da noi è una tipologia teatrale unica perché è un teatro provvisorio, questi non sono teatri provvisori sono in pietra e stanno li ancora proprio provvisori non sono, esistono delle tipologie di teatri in legno che continuano e sappiamo essere in legno e costruiti in legno anche in tarda epoca e se sono in legno chiaramente non sono permanenti.

E sappiamo che questi teatri, almeno come viene testimoniato, erano adibiti alla rappresentazione di particolari generi teatrali, cioè ad un genere teatrale che era, diciamo così, comico legato alla farsa. Erano delle specie di farse che si radicavano nel sud d'Italia principalmente e venivano inscenati in teatri di legno, quasi certamente rettangolari. Abbiamo attestazioni su crateri, quindi attestazioni vascolari provenienti da Paestum e Taranto, principalmente Taranto, che ci fotografano un edificio teatrale diffuso, ligneo, rettangolare, adibito a queste farse chiamate fliagiche, dal nome degli attori che le interpretavano. Erano delle compagnie d'attori, anche questo è un elemento particolare autonomo. Unico erano praticamente dei teatri molto alti, retti su pedane lignee raggiunte da scalette, e su queste pedane gli attori recitavano variamente abbigliati e mascherati. Abbiamo tipologie molto più valide nell'ambito della commedia con.

costumi caratteristici, sempre volti alla deformazione fisica, la commedia reca in sé l'idea della deformazione che di fatto porta al grottesco, il grottesco è l'elemento che caratterizza la commedia, tipologia autonoma non è successiva nel tempo, ma è assestante attestata geograficamente in un luogo preciso che è la magna Grecia, chiaramente Magna Grecia intendiamo Siracusa e mille altri esempi, in magna Grecia era diffuso il teatro comunque tradizionale Greco, diffuso e ancora oggi vengono organizzati questi famosi spettacoli se si va a Siracusa si può assistere ancora oggi alla messinscena di un teatro all'antica che con anche più o meno i tempi dell'epoca, quindi uno spettacolo che è filologicamente perfetto. Queste immagini sono testimonianze di varie ipotesi sulla configurazione architettonica dei teatri, questo ci serve per capire un po' che esistono varie tipologie e dipendono sempre da attestazioni e sempre ancora.

Oggi discusse, Catania teatro greco, in magna Grecia esistono almeno due tipologie: quella classica e quella lignea.

I GENERI

Questo discorso che abbiamo fatto relativo all'architettura si riflette nella drammaturgia, anche per i teatri futuri che analizzeremo useremo questa metodologia, per ogni teatro noi vedremo l'architettura, la drammaturgia quindi l'interpretazione, il pubblico, maschere o meno, costumi e oggetti scenici, perché tutte queste componenti si riflettono l'una nell'altra, quindi tutto il processo creativo del teatro viene ad essere omogeneo, va ad attestarsi in tutte le sue parti.

La tragedia

Si fa li dentro, immaginiamo nella nostra mente il teatro di Epidauro, un luogo come quello che chissà poi dove ci porta, innanzitutto la dentro ci sta la tragedia, ci sta commedia, ci sta dramma satiresco, ci sta tragedia a lieto fine e pure ditirambo almeno questi sono i generi attestati, il ditirambo è l'origine dello spettacolo greco.

Il ditirambo è la tragedia, e infatti non a caso quando si studia la tragedia, si studia anche il ditirambo che è un genere molto simile dove prevale il canto e la danza. Il ditirambo è un canto religioso in onore di Dioniso ed è sicuramente agreste, quindi in riferimento sempre ad un culto agreste ovvio perché tutte le divinità greche fanno riferimento alla natura. Anche questo genere è attestato negli agoni e partecipava ai festival molto vicino alla tragedia. Dal grande elemento spettacolare consiste in danze musicate, cantate con passi circolari. Le figure di queste danze sono circolari perché sono rituali, sono danze sacre. Quindi è un genere che possiamo definire lirico e coreutico. Quali sono gli elementi di differenza con la tragedia? La tragedia viene da questo nucleo e lo dice Aristotele, viene da questi canti e in qualche misura insiste su questa natura, insiste su questa derivazione, anche perché ci dice.

La parola "tragedia" deriva dal greco antico "travṓidia", che significa "canto del capro" o "al capro, caprone".

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SorliniGia97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e tecnica della messinscena e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Mazzoleni Elena.