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Classificazione delle ghiandole

In base alla morfologia del dotto, le ghiandole vengono definite:

  • Ghiandole semplici, quando sono costituite da un adenomero e un dotto escretore.
  • Ghiandole ramificate, se la porzione secernente si presenta ramificata in più adenomeri che riversano il loro secreto in un unico dotto escretore, come nelle ghiandole semplici.
  • Ghiandole composte, quando è il dotto escretore a presentare ripetute ramificazioni che danno origine a condotti di calibro progressivamente decrescente, alla cui estremità si trovano gli adenomeri.

In base alla forma degli adenomeri, le ghiandole possono essere suddivise in:

  • Ghiandole tubulari, quando la porzione secernente ha la forma di un sottile tubo a fondo cieco (a dito di guanto) e non c'è una netta separazione tra adenomero e dotto. Le cellule secernenti versano il loro secreto nel lume tubulare dell'adenomero, che si continua con il lume del dotto escretore. In alcuni casi l'estremità distale del tubulo si avvolge a...
gomitolo e allora si parla di ghiandole tubulari a gomitolo o glomerulari; acinose, se l'adenomero ha una forma sferica e un lume molto piccolo delimitato da cellule di forma piramidale; alveolari, quando la forma dell'adenomero è grossolanamente sferica ma il lume è molto ampio e delimitato da cellule, la cui forma (pavimentosa, cubica o cilindrica) è correlata allo stato funzionale della ghiandola. Vediamo sopra le varie combinazioni di ghiandole esocrine che possiamo ottenere. Lezione di Istologia, di Lorenzo Di Palma In base alla modalità di secrezione: Dividiamo le ghiandole in: - merocrine: (parte), in cui il contenuto delle vescicole di secrezione lascia la cellula mediante un normale processo di esocitosi regolata, senza provocare alcun cambiamento morfologico. Ne sono un esempio le ghiandole sudoripare particolarmente abbondanti nella pelle dove rilasciano il loro secreto (sudore), che svolge un importante ruolo di termoregolazione; - apocrine: (superiore),

Il secreto è costituito da piccole gocce lipidiche, che fondendosi tra di loro, si spostano nella parte apicale della cellula e da qui si staccano come gemme citoplasmatiche. Questo meccanismo determina un cambiamento ciclico della morfologia della cellula che, nella fase di accumulo, presenta una forma cilindrica mentre dopo l'eliminazione del secreto riduce la sua altezza. Poiché il nucleo non viene eliminato e rimane nella parte basale della cellula, questa riprenderà rapidamente a funzionare. Tra gli esempi possiamo annoverare la ghiandola mammaria in lattazione, che è una ghiandola le cui cellule secernono lipidi e proteine.

- olocrine: (tutto), l'intera cellula, dopo aver accumulato il suo prodotto, viene eliminata costituendo essa stessa il secreto. Le cellule così eliminate saranno poi sostituite da cellule derivate dal differenziamento di cellule staminali a contatto con la lamina basale dell'adenomero. Ne sono un esempio le ghiandole.

Le ghiandole sebacee della cute. In base al tipo di secreto, le ghiandole merocrine possono essere ulteriormente divise in:

  • sierose, secreto chiaro e fluido, ricco di enzimi. Appartengono a questa categoria la maggior parte delle grosse ghiandole come il pancreas esocrino;
  • mucose, prodotto denso e viscoso, ricco di glicosamminoglicani (GAG), proteoglicani e glicoproteine;
  • miste, sono formate da cellule a secrezione sierosa e cellule a secrezione mucosa che a volte possono essere presenti nello stesso adenomero. In questo caso gli adenomeri presentano una porzione tubulare mucosa, riconoscibile per la pallida colorazione, ed una porzione acinosa sierosa che appare più intensamente colorata, con una forma a semiluna.

Classificazione ghiandole endocrine:

In base al numero di cellule: Il sistema endocrino è formato da ghiandole localizzate in diversi punti dell'organismo e da cellule isolate distribuite nel tessuto epiteliale. Distinguiamo quindi:

  • ghiandole endocrine pluricellulari,
  1. Ipofisi
  2. Epifisi
  3. Tiroide
  4. Paratiroidi
  5. Isolotti pancreatici
  6. Surrenali

Le ghiandole endocrine unicellulari sono costituite da elementi che differiscono fra loro per molti aspetti ma che possono essere raggruppati in un unico sistema chiamato Sistema Endocrino Diffuso o sistema APUD ("Amine precursor uptake and decarboxylation") grazie alle seguenti caratteristiche comuni: assunzione di aminoacidi e loro trasformazione nelle corrispondenti ammine, produzione di secreti di natura polipeptidica, origine embrionale dalla cresta neurale.

Nell'apparato digerente servono a sincronizzare l'attività secretoria all'arrivo dei cibi nei vari distretti del tubo digerente.

In base alla posizione anatomica:

  1. Ghiandole annesse all'encefalo (ipofisi, o ghiandola pituitaria, ed epifisi, o ghiandola pineale)
  2. Ghiandole del collo (tiroide e paratiroidi)
  3. Ghiandole della

cavità addominale (pancreas, surrene, gonadi ecc.).

Schema della localizzazione delle principali ghiandole endocrine nell’uomo.

Osservazione al microscopio di vetrini di ghiandole:

3 Lezione di Istologia, di Lorenzo Di Palmaa

Vediamo una sezione di ghiandola pluricellulare esocrina, di cui identifichiamo facilmente un lobulo, identificato dallo stroma di natura connettivale.

Qui invece vediamo un particolare della suddetta ghiandola. In particolare stiamo osservando ghiandole sierose, presentano molto RER nella regione basale e secrezioni granulari nella regione apicale.

3 Lezione di Istologia, di Lorenzo Di Palmaa

Infine un ulteriore particolare di ghiandole mucose, facilmente distinguibili dalla colorazione biancastra ed un aspetto “schiumoso”, derivanti dall’alta presenza di granuli di muco.

Possiamo osservare una sezione di pancreas. Il pancreas, insieme al fegato, costituisce un particolare tipo di ghiandole, detto ghiandole miste. Si tratta di particolari

lasso ● Tessuto connettivo fibrillare denso ● Tessuto connettivo reticolare ● Tessuto connettivo elastico - Tessuti connettivi specializzati:● Tessuto osseo ● Tessuto cartilagineo ● Tessuto adiposo ● Tessuto emopoietico ● Tessuto linfoide I tessuti connettivi sono costituiti da cellule specializzate chiamate fibroblasti, che producono e secernono le componenti extracellulari del tessuto connettivo, come le fibre collagene, le fibre elastiche e la sostanza fondamentale. Queste componenti conferiscono al tessuto connettivo la sua resistenza, elasticità e capacità di supporto. Le fibre collagene sono le più abbondanti e conferiscono al tessuto connettivo la sua forza e resistenza. Le fibre elastiche conferiscono al tessuto connettivo la sua elasticità, mentre la sostanza fondamentale riempie gli spazi tra le cellule e le fibre, fornendo supporto e nutrimento alle cellule. I tessuti connettivi svolgono diverse funzioni nel corpo, tra cui la protezione degli organi, il sostegno strutturale, la difesa immunitaria e il trasporto di sostanze.denso
  • Tessuto connettivo reticolare
  • Tessuto connettivo elastico
  • Tessuto connettivo pigmentato
  • Tessuto adiposo
Tessuti connettivali di sostegno:
  • Tessuto cartilagineo
  • Tessuto osseo
Tessuti connettivali a funzione trofica:
  • Sangue e linfa
I tessuti connettivi sono tipicamente formati da una scarsa componente cellulare, immersa in una matrice extracellulare ben più abbondante. Possiamo riconoscere una certa periodicità nella componente cellulare e nella composizione della matrice. La matrice extracellulare La matrice extracellulare è prodotta dalle cellule presenti nei tessuti connettivi, ed è principalmente costituita da una sostanza amorfa, in cui sono immerse le fibre e le cellule del tessuto connettivo. Le proteine fibrose garantiscono solidità al tessuto e determinano le caratteristiche del tessuto stesso. La sostanza amorfa La sostanza amorfa (o fondamentale) assume la consistenza di un gel semifluido ed è composta da: - fase

disperdente acquosa, in cui sono presenti sali inorganici,- fase dispersa, ricca di glicoproteine non strutturali, vitamine, enzimi, ormoni, tropocollagenelibero e proteoglicani.I proteoglicani soprattutto, sono molecole estremamente importanti. Si tratta di molecole proteiche acui si legano strutture polisaccaridiche, i glicosamminoglicani (GAG). Per loro natura chimica, i GAGrisultano particolarmente idrofili e in grado di legare una notevole quantità di acqua e ioni positivi,garantendo la struttura del tessuto, grazie al relativo turgore che tende a prevenire le deformazionistrutturali. L'acqua, con le sostanze ed i gas in essa disciolti, diffonde dai capillari sanguigni ecostituisce il cosiddetto liquido tissutale o interstiziale (fluido extracellulare). La dimensione dellemaglie, che si vengono a formare nel gel in conseguenza della natura dei GAG e del tipo diinterazioni elettrostatiche che si organizzano, determina la permeabilità e la diffusibilità.

Caratteristiche di ogni singolo tessuto connettivo. Le proteine fibrillari

Le proteine fibrillari principali presenti nei tessuti connettivi, che formano fibre o fibrille nella matrice extracellulare, hanno la funzione di conferire proprietà meccaniche e strutturali diverse ai differenti tipi di tessuti di sostegno e di permettere l'ancoraggio ai numerosi elementi cellulari caratteristici del tessuto. Le proteine fibrillari principali sono:

  • collagene
  • fibrillina
  • fibronectina

Possiamo molto sommariamente classificare le fibre dei tessuti:

  • FIBRE COLLAGENE (BANDEGGIATE). Le fibre collagene costituiscono la componente fibrosa più rilevante dei connettivi e tipicamente offrono un'alta resistenza meccanica alla trazione, sono flessibili, ma con elasticità molto ridotta. Esaminate a fresco sono biancastre e sono perciò dette fibre bianche. I collageni fibrillari condividono tutti un aspetto caratteristico: quando
sono osservate al microscopio elettronico, le fibrille e le microfibrille presentano unatipica bandeggiatura trasversale. FIBRE RETICOLARI (BANDEGGIATE). Le fibre reticolari (chiamate anche reticolina) hannodimensioni molto ridotte rispetto a quelle collagene; queste fibre non si associanolongitudinalmente, ma si organizzano secondo una struttura reticolare lassa in molti tessuti disostegno, in cui gli ampi spazi tra le maglie sono occupati dalla sostanza amorfa. Le fibrereticolari rappresentano le prime fibre sintetizzate durante lo sviluppo e mantengonoun'abbondante presenza anche nei tessuti connettivi maturi. Strutturalmente queste fibrepresentano la tipica bandeggiatura periodica riscontrata nelle fibre collagene e anche lacomposizione chimica è molto simile. FIBRE ELASTICHE (NON BANDEGGIATE). Le fibre elastiche sono caratterizzate dallacapacità di rispondere agli stira
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Publisher
A.A. 2019-2020
67 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SeanLorenzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Colombo Anita.