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Metodi Matematici

Lezione 02 Marzo

Nota: x = yy = -x → Condizioni di Cauchy-Riemann per la coppia di variabili di (u, v).

Cauchy e gli integrali unidimensionali

ab dxcd dy f(x,y) = ∫cd dyab dx f(x,y) → Eulero (1769)

Cauchy ipotizza: siano u(x) e v(x) soddisfino le CCR, e siaf(x) = 2x = y

Sfruttando la regola di Eulero:∫0b [v(x,b) - v(x,0)] dx = ∫0b [u(a,y) - u(0,y)] dy ①Ma f(x) = y, x = -2v (anche)⇒ ∫0l [u1(x,b) - u(x,0)] dx = - ∫0l [v(a,y) - v(0,y)] dy

Definisce la variabile complessa: z = x + iy.Definisce la funzione complessa: F(z) = u(x,y) + iv(x,y).

Esegue una combi lineare tra ① e ②:① + i ①: ∫ab [F(x+ib) - F(x)] dx = ∫bl [F(a+iy) - F(iy)] dy

=> ∫ba F[iy]dy + ∫0a F(x+iy)dx = ∫0a Fxdx + ∫0b F(a+iy)dy

Quindi

=> ∫ F(z)dz = 0

ipotizziamo che all'interno del quadrato ci sia un punto z0 in cui vi è una patologia => allora il discorso precedente non vale.

=> Cauchy cerca di quantificare il difetto.

=> ∫ F(z)dz = Δ ≡ RESIDUO

Commenti:

  • Se f è olomorfa in z0 è anche continua in z0, ovvero u(x, y) e v(x, y): ℝ2 → ℝ sono continue in x̄ = (x, y)

Def: f si dice olomorfa in D se è olomorfa ∀z ∈ D.

2o Esempi:

  1. f(z) = zn con f(z) ∈ D = ℂ, essa è olomorfa in ℂ infatti

f'(z) = n zn-1

  1. f(z) = z|z̄|

f'(z) = limh → 0 [f(z + h) - f(z)] / h = limh → 0 [z + z̄(

h/z̄) + |h|2]

Quindi f(z) = z|z̄| non è olomorfa.

  1. f(z) = zn ̄m

f(z + h) - f(z) = (zh + nhzn-1)(z̄m + mħ̄m-1) + O(|h|2) - zn̄m

= hhzn-1 ̄m + mħ̄m-1 + o(|h|)

Quindi zn ̄m non è olomorfa, lo è solamente se m = 0.

  1. Anche f(z) = z + ̄ non è olomorfa.

Def (differenziabilità): Un campo vettoriale (in dim=2) f̄(x̄) = (u(x̄), v(x̄)) si dice differenziabile in x̄ se ∃ una matrice A (2 × 2) t.c. f̄(x̄ + h) - f̄(x̄) - Ah̄ = o(|h̄|)

Lezione 9 Marzo

Def (funzioni antiolomorfe): f: D → ϕ t.c. esiste il limitelimh→0 (f(z+h) - f(z))/h - β ≡ ∂f/∂z̅

N.B. Se f è olomorfa, allora ̅ è antiolomorfa.

Trasformazioni conformi

Def: Una mappa f: μ(→) ℝ² → ℝ² si dice conforme se preserva tutti gli angoli.

Teorema: Ogni funzione olomorfa f=u+iv è una mappa conforme.Dim: V ≡ a+ib = |V| e

. Angolo tra due numeri complessi:V1 = |V1| eiθ₁, V2 = |V2| eiθ₂

Considero una curva in ϕ: z(s) = x(s) + iy(s)e considero la tangente: V = dz/ds

Esempi:

  1. Calcolare ∮Γ z dz

    Γα: z(s) = sn, 0 ≤ s ≤ 1

    0α z dz = ∬ 01 sη d(n s) = ∬ 01 s ds = n2 / 2

    Γβ:

    z1(s) = αs, 0 ≤ ≤ 1

    z2(s) = α + iβ(s - 1), 1 ≤ s ≤ 2

    Γβ f dz = ∫ 01 αs d(αs) + ∫ 12 (α + iβ(s-1)) d(ips) = n2 / 2

  2. Calcolare I1 = ∮ z dz e I2 = ∮ z̅ dz in cui Γ = z(t) = Re

    Calcolo: dz = d(Re) - R i e

    ⇒ I1 = ∬ Re i R e dθ = i R 20 e dθ = 0

    I2 = ∬ Re -ie Ri e dθ = i R 20 dθ = 2 π i R 2 ≠ 0

Teorema della curva di Jordan: Sia Γ ⊆ una curva chiusa, allora:

  • Γ ⊂ S ∪ E
  • S aperto semplicemente connesso limitato (interno)
  • E aperto connesso illimitato (esterno)
  • ∂E = Γ = ∂S

= ∮_γ f(w) dw = ∮_C_R f(w) dw in cui w(t) = a + Reit

= ∫0 (Reit)n kie-it dt = {0, se n ≠ -1; 2πi, se n = -1}

→ Formula ricorrente: ∮_γ dw/(w - a) = 2πi se γ circonda a

→ Domanda: Posso portare un limite sotto il segno di integrale?

Ovvero limn→+∞a→a0 fn(x)1 dx = ∫a→a0 limn→+∞ fn(x)1 dx

→ Def: Lp è fff : IR → ϕ t.c. ∫|f|pdx < ∞ per 1 ≤ p < ∞

→ Lemma della convergenza dominata: Sia fn(x) ∈ L2(IR0) t.c.:

  • a) limn→+∞ fn(x) = f(x) quasi ovunque;
  • b) Ǝ g ∈ L1 fn(x) ≤ g(x) quasi ovunque.

Allora limn→∞ ∫ fndx = ∫ limn→∞ fn(x)dx

NB: Lp ≠ fff : IR → ϕ t.c. ∫|f|p dx < ∞?

→ Formula di Cauchy: Sia f : D → ϕ e olomorfa in D e sia

f ∈ C chiusa e contrattile in D, con ϴ a D. (⇒ S C D).

Allora f(z) = 1/(2πi) ∮_gamma f(w) dw/(w-z) per z ∈ S.

NB: Se f ∉ S, allora f(w) è olomorfa (w-z)

⇒ ∮_gamma f(w)/(w-s) dw = 0 per il th di Cauchy

non esiste nessun massimo relativo di |f| in D, altrimenti si avrebbe un intorno circolare di raggio R centrato in z0 in |f(z1)| ≤ |f(z0)| per |z - z0| < R.

Quindi z0 sarebbe un max assoluto aperto, D in D. Corollario: Sia f olomorfa in D, continua in D non costante. Allora |f(z)| assume il suo massimo assoluto nel bordo di D, ovvero z ∈ ∂D, e |f(z)| < M (in cui M è il max assoluto) ∀ z ∈ D.

Dim

Si parte dal teorema del massimo modulo locale che dice: Sia f olomorfa per |z - z0| < R, allora se |f(z1)| ≤ |f(z0)| per |z - z0| < R => f è costante. Dimostriamo prima tale teorema. Consideriamo z < R e per il th della media f(z0) = 1/0 f(z0 + re) dθ. Adesso cerchiamo di maggiorarlo:

|f(z0)| ≤ 1/0 |f(z0 + re)|dθ

≤ |f(z0)|

=> 1/0 f(z0 + re)dθ = |f(z0)|

Quindi ∫0 [|f(z0)| - |f(z0 + re)|]dθ = 0 => |f(z0 + re)| = |f(z0)|

⇒ { 7 t.c. |z - z0| < R

=> |f(z1)| = |f(z0)| ∀ |z - z0| < R

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
187 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher merijj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di metodi matematici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Lechner Kurt.