Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Appunti Riassuntivi - Introduzione alla Linguistica Pag. 1 Appunti Riassuntivi - Introduzione alla Linguistica Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Riassuntivi - Introduzione alla Linguistica Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Riassuntivi - Introduzione alla Linguistica Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Riassuntivi - Introduzione alla Linguistica Pag. 16
1 su 19
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Parametro di classificazione, :

Sordi​​

● → corde vocali rilassate, l’aria passa liberamente, vibrazione più debole

Sonori​​

● → corde vocali tese, l’aria non passa liberamente, vibrazione più forte

​ nasalità​​

Parametro di classificazione, :

Suoni nasali, normalmente sonori, in cui il flusso d’aria viene fatto uscire dal naso e dalla bocca.

Suoni nasali → es. can, mat, sang Suoni orali → es. cat, bat, sag

​ ostacolo​​

Parametro di classificazione, tipo di nella produzione:

● Ostruenti (prodotti con il bloccaggio totale o parziale dell’aria)

○ Occlusivi (plosivi) → ostacolo completo (suoni “b” o “p”)

Fricativi​​

○ → suono bloccato da una fessura molto stretta (suoni “f” o “s”)

​ stridenti​​

i fricativi che producono una frizione più forte sono gli (suono “z”)

gli altri fricativi sono chiamati non stridenti (suono “f”)

Affricati​​

○ → iniziano come occlusivi e terminano come fricativi (suoni “ts” o “dz”)

● Non-ostruenti (classe dei sonoranti, suoni sonori in cui il flusso d’aria esce abb. liberamente, liquidi)

○ Laterali → l’aria esce ai lati della bocca (suoni “l” “gl”)

Vibranti​​

○ → vibrazione della lingua o dell’ugola (suono “r”)

Classificazione delle semiconsonanti:

Organi articolatori avvicinati senza contatto. Due in italiano → “j” (palatale) e “w” (velare)

J e W sono semiconsonanti quando sono seguite da una vocale tonica (es. “piede) e semivocali quando seguono

una vocale tonica (es. “sei”). Sono una via di mezzo tra le vocali e le consonanti.

Classificazione delle vocali:

Prodotti senza ostacolo. Non classificabili in base al modo di articolazione o agli organi coinvolti.

● Altezza della lingua:

posizione alta → chiuse (“i”, “u”) posizione bassa → aperte (“a”)

posizione medio-alta → semi-chiuse (“e”, “o”) posizione medio-bassa → semi-aperte

● Avanzamento/arretramento della lingua:

Vocali anteriori → lingua in posizione avanzata (“i”, “e”)

Vocali posteriori → lingua in posizione arretrata (“u”, “o”)

Vocali centrali → lingua in posizione centrale (“a”)

● Arrotondamento delle labbra:

Arrotondate (“o”, “u”) o non arrotondate (“e”, “i”)

● Vocali tese o rilassate:

Presenti specialmente nelle lingua inglese e tedesca

Dittonghi e trittonghi:

Combinazioni di vocali con semivocali o semiconsonanti. (le SC e SV non funzionano senza supporto) Due tipi:

● Dittonghi → Una vocale ed un approssimante.

Ascendenti (app. seguita da vocale) e discendenti (vocale seguita dall’app.)

Semiconsonanti → sempre ascendenti Semivocali → sempre discendenti

● Trittonghi → più di un elemento sonorante, non consonante (es. “miei”)

● Iato → due vocali appartenenti a sillabe diverse (es. “idea”)

4 - Fonologia

Fonologia​​ → Determina la selezione dei suoni e regole che governano il loro raggruppamento

(Unità minima = fonemi)

Fonetica​​ → Studia l’articolazione dei suoni e la loro produzione (Unità minima = foni) ​

Quando alcuni cambiamenti di suono provocano un cambiamento del senso sono chiamati → Fonemi

Individuazione di un fonema tramite → prova di commutazione (minimal pair - coppie minime)

due parole identiche ad eccezione di un suono (es. “Casa”/”Cassa”)

La geminazione (prolungamento della consonante) ha una natura fonologica in italiano

La nasalizzazione invece non ha natura fonologica in italiano (in francese si)

Fonema​​ ​

→ suoni distinti che provocano cambiamento di senso = crea distribuzione contrastiva

​ ​

Allofono → suoni distinti che non provocano cambiamento di senso = crea distribuzione complementare

Ci sono casi in due suoni simili foneticamente che non provocano cambiamento di senso = distribuzione libera

Notazione fonetica → [ ] Notazione fonologica → / /

Le vocali sono i suoni più sonori della lingua. La loro funzione sonorante le rende il nucleo della sillaba.

Sillaba​​ → più piccola unità di organizzazione dei suoni di una lingua.

(le sillabe, con le vocali, permettono al parlante di respirare)

attacco​​ ​ rima​​ ​

Le sillabe sono composte da → L’​ e la . La consonante successiva alla vocale è chiamata coda

La sillaba è:

● Aperta, se priva di coda (finisce quindi con una vocale)

● Chiusa, se contiene una coda (finisce quindi con una consonante)

Fonotattica​​ → regole che governano le combinazioni di segmenti ​

Alcune combinazioni di consonanti non sono possibili a livello articolatorio o anatomico → assenze sistematiche

​ causali​​

Vi sono anche delle assenze , senza natura anatomica o articolatoria.

La sillaba viene formata con → 1) formazione del nucle 2) formazione dell’attacco 3) formazione della coda

Fatti soprasegmentali → caratteristiche non dipendenti dalla divisione sillabica in segmenti:

Lunghezza​​

● (durata temporale dei suoni) - sonno/sono

La lunghezza può creare un contrasto nel senso. In italiano col variare della lunghezza consonantica.

● Accento (proprietà della sillaba, la sillaba tonica è più prominente) - àncora/ancòra

Ha una natura contrastiva, provoca un cambio di senso

● Intonazione (altezza tonale dei suoni)

Distinzione tra frasi interrogative o affermative in italiano. In alcune lingue crea anche diff. semantiche.

5 - Morfologia

I suoni, nelle lingue umane, sono associati ad un senso.

Le parole hanno quindi un contenuto lessicale ed un contenuto grammaticale.

lessicale​​

Contenuto → Definizione del concetto nel dizionario. Associazione all’elemento concreto o astratto.

Contenuto grammaticale → Informazioni grammaticali (numero, genere, caso, …)

(il contenuto grammaticale è variabile, quello lessicale solitamente no)

​ morfema​​

Il è l’elemento più minimale che contiene un senso. Le parole delle lingue sono formate da morfemi.

Nelle lingue flessive un morfema può contenere più informazioni grammaticali.

(es. “Gatto” → due morfemi - radice “Gatt-” e suffisso “-o”, inf. grammaticali genere, numero e caso)

La morfologia studia la struttura della parola. Per parola si intende:

● La combinazione di elementi minori dotati di significato (i morfemi)

● Costituita spesso intorno ad una base lessicale

● Una entità autonoma nella lingua

● Una forma che può rappresentare isolatamente un segno linguistico compiuto

All’interno della parola l’ordine dei morfemi è fisso (non possono essere invertiti e/o cambiati)

Allomorfo​​ → variante di un morfema (es. l’articolo definito plurale → “i” e “gli” - allomorfi dello stesso morfema)

.

Criteri di classificazione dei morfemi italiani:

● Criterio dell’indipendenza

○ Morfemi Liberi → indipendenti, non hanno bisogno di altri morfemi per essere grammaticali

(es. “cane”, “sera”, “scrivania”, …)

○ Morfemi Legati → non possono essere indipendenti, necessitano di altri morfemi

(es. “ebbe” in “canterebbe”, “ono” in “possono”, ...)

I morfemi grammaticali sono solitamente legati

● Criterio della posizione dei morfemi

○ Prefissi → Precedono la radice o la base

○ Radice → unità minimale che contiene il senso

○ Base → unità che contiene la radice ed altri morfemi

Suffissi​​

○ → vengono aggiunti dopo la radice o la base

(es. “Inattivo” → [in + [attivo]] - prefisso aggiunto alla base attivo - 4 morfemi = in-att-iv-o)

Processi morfologici: ​

● Derivazione: processo che può creare una nuova categoria lessicale

es. N → A → V = “centro” → “centrale” → “centralizzare” ….

Flessione:​​ ​

● modifica o​ aggiunge alla radice o alla base delle informazioni grammaticali

(non cambia la categoria del morfema)

es. Genere: “bello” → “bella” (maschile → femminile)

Numero: “bello” → “belli” (singolare → plurale)

● Composizione: forma parole nuove a partire da due parole esistenti

es. “Capo” + “Stazione” → “Capostazione”

6 - Pragmatica

Le parole possono esprimere qualcosa di più rispetto al semplice significato letterale.

Il contesto può influenzare il significato della parola.

Semantica​​ → studia il significato letterale espresso dal parlante

Pragmatica → studia l’informazione che il parlante trasmette e le azioni che compie quando parla

Atti linguistici (sono normalmente compresenti):

1. Atti locutori → pronuncia di determinate parole e sintagmi (enunciazione)

2. Atti proposizionali → riferimento alle entità e predicazione di determinate proprietà in merito ad esse

(predicazione → verbo + soggetto / un azione)

3. Atti illocutori → un constatazione, ordine, consglio, etc. (non necessitano di una forma proposizionale)

4. Atti perlocutori → produzione di un determinato effetto sull'interlocutore

es. “Maria ha scritto il racconto?” → contiene tutti gli atti linguistici

(l’atto proposizionale è l’unico che non si realizza sempre → espressioni non predicative “Gianni!Che disastro!)

Interpretazione​​ → modo di associare gli elementi del linguaggio ad elementi del mondo reale

(l’atto linguistico presuppone una conoscenza di fondo tra parlante ed interlocutore)

Contesto​​ → situazione (insieme di fattori extralinguistici: sociali, ambientali, psicologici…)

Distinzione tra:

● Ciò che il soggetto dice esplicitamente (sintassi + semantica, processi contestuali)

● ciò che il soggetto assume implicitamente (principi razionali, massime che governano la conversazione)

Nonostante la parte implicita della comunicazione, che può influenzarla, quest’ultima è guidata dalla

​ Massime​​

“Logica della conversazione” (Paul Grace) → :

1. Massima della quantità → fornire l’informazione necessaria (né troppa né poca)

2. Massima della

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
19 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SumioZ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Irimia Monica Alexandrina.