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RESPONSABILITA’ DEL PRESTATORE DI LAVORO
Nella pubblica amministrazione il prestatore di lavoro ha 3 tipi di responsabilità:
• Responsabilità penale: viola delle norme del codice penale
• Responsabilità civile: soggetto obbligato per i danni che cagiona verso i terzi
• Responsabilità amministrativa: responsabilità dei danni cagionati verso la PA
Verso questo soggetto vi sono delle sanzioni disciplinari che devono essere:
• Chiare
• Esaustive
Questo per garantire il diritto di difesa al soggetto.
In questo casso vi sono particolari procedimenti disciplinari:
• Semplificato: fatto nella PA dove c’è la figura del dirigente e la sanzione non deve superare la
sospensione dello stipendio di 10 gg,
• Ordinario: vi è una apposita commissione di disciplina per i casi più gravi.
Tra le varie riforme ci sono state particolari figure di licenziamento previste solo per il dipendente pubblico. I
motivi di licenziamento quindi sono:
• Furbetti del cartellino, provoca il licenziamento in tronco
• Assenza senza giustificato motivo
• Comportamenti aggressivi o violenti
• Condanne penali definitive, provoca il licenziamento in tronco
• Rifiuto di trasferimento
• Falsità documentale al momento dell’assunzione, cioè quando si attesta che si hanno dei requisiti
quando in realtà non li si possiedono, anche in questo caso si ha il licenziamento in tronco
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E ORDINARIA NELL’AMBITO DEL RAPPORTO DI LAVORO CON LA PA
Il lavoro del pubblico impiego è soggetto alla disciplina ordinaria, quindi civilistica del lavoro presso un privato
con la particolarità che è un lavoro presso un pubblico impiego. Giustizia amministrativa: interviene nella fase
di accesso alla PA, quindi il concorso pubblico. La giustizia amministrativa tutela quindi gli interessi legittimi,
cioè il soggetto che partecipa al concorso pubblico ha un interesse legittimo che il concorso avvenga in una
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situazione paritaria tra tutti i partecipanti. Quindi il soggetto ha diritto a che tutti i partecipanti siano posto
sullo stesso piano.
Una volta avvenuta l’assunzione vera e propria, interverrà la giustizia ordinaria che sarà svolta secondo un
procedimento particolare e non da un vero e proprio processo ordinario, in quanto i processi svolti davanti ad
un giudice del lavoro devono rispettare il principio di celerità, siccome gli interessi in gioco sono rilevanti il
procedimento deve essere celere.
(si ripete quello che abbiamo appena visto)
IL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La PA comprende l’amministrazione dello stato, delle provincie, delle regioni e dei comuni (enti pubblici).
Il rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione si configura quando un soggetto
volontariamente presta la sua attività lavorativa nei confronti della pubblica amministrazione, in modo
continuativo, dietro retribuzione e in una posizione di subordinazione. Particolare status giuridico che assume
questo soggetto è quello di dipendente pubblico, che porta a diritti e doveri diversi rispetto a un lavoro generale
di subordinazione presso un’entità privata.
Caratteristiche:
▪ Volontario;
▪ Strettamente personale il soggetto non può essere sostituito da un altro soggetto;
▪ Sinallagmatico si scambia un’attività dietro retribuzione;
▪ Subordinazione è subordinato alla volontà dell’ente pubblico.
Ci sono degli indici che fanno protendere che un soggetto è dipendente della pubblica amministrazione:
▪ Essere subordinato;
▪ Recarsi a lavoro sempre nello stesso luogo;
▪ Rispettare un rapporto di lavoro;
▪ Recepire un emolumento per l’attività lavorativa;
▪ Selezione tramite concorso.
La natura giuridica di un lavoro alle dipendenze della PA è prevalentemente privatistica grazie al d. lgs. 29 del
1993 trasfuso nel d. lgs. 165 del 2001 che è il testo unico.
Il soggetto dipendente della pubblica amministrazione ha caratteristiche uniche, rilievi di legalità, imparzialità
e buon andamento che deve sempre seguire.
Ci sono delle norme a livello costituzionale che riguardano i dipendenti pubblici, ma sono generiche:
▪ Art. 51 accesso al lavoro presso la pubblica amministrazione in una situazione d parità;
▪ Art. 54 e 98 il soggetto deve lavorare esclusivamente per lo stato (molto importante).
EXCURSUS STORICO DEI DECRETI LEGISLATIVI E DEL TESTO UNICO
Normativa pre-unitaria (fino al 1957) il dipendente della PA era assoggettato solo a regole di diritto
pubblicistico e in generale vi era una disciplina unilaterale della pubblica amministrazione. I soggetti erano
inquadrati in gruppi ai quali corrispondeva un grado.
Evoluzione dal ‘57 al ’72 nel 1957 è stato emanato il d.p.r n. 3: il testo unico degli impiegati civili dello stato.
Prevedeva un cambiamento di gradi ed era caratterizzato dal fatto che la giustizia per ogni controversia
richiamava la giustizia amministrativa.
Decreto lgs. 1993 ha dato una svolta epocale, che ha portato alla sfera privatistica. Adesso il rapporto di lavoro
si basa su una normativa demandate dal cc a leggi normali. Una volta che si è instaurato il rapporto viene
demandato alla giustizia ordinaria per ogni controversia, divisa in 1° grado e corte d’appello. La giustizia
amministrativa è competente fino al momento dell’assunzione del soggetto. Dopo la firma del contratto c’è la
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giustizia ordinaria. Perché è differente la base giuridica che sottende alla tutela. La tutela amministrativa va a
tutelare gli interessi legittimi del soggetto, quella ordinaria tutela i diritti soggettivi.
L’interesse legittimo è il diritto affievolito che ha l’individuo di poter essere giudicato nello stesso modo ad un
concorso o di subire un’attività della PA. Il soggetto non ha diritto al posto, ma ha il diritti di poter partecipare
in parità. Quando firmo un contratto ho un interesse soggettivo.
Questo decreto viene integrato in quello che è il testo unico sul pubblico impiego 165 del 2001. Si mantiene
sempre la parte privatistica del rapporto di pubblico impiego, ma viene incentivata l’efficacia dell’entità della
pubblica amministrazione che deve diventare efficiente e efficace, razionalizzare il costo pubblico della sua
attività e utilizzare al meglio le proprie risorse umane portandole a un’evoluzione costante durante lo
svolgimento della propria carriera normativa.
Il passaggio al privatistico non vale per alcuni soggetti, perché ricoprono delle posizioni particolari all’interno
dell’organizzazione dello stato, per la quale non si è voluto questo regime. Esempi: magistrati, coloro che fanno
parte della vogatura dello stato, tutti coloro che svolgono la carriera diplomatica.
Visto che il diritto deve essere aggiornato con la realtà sociale, nel 2009 è stata fatta la riforma Brunetta,
sostanziale della PA, che ha puntato tutto sull’aumento della produttività, su un maggior risparmio dell’attività,
una maggiore trasparenza dell’azione e una differente valutazione delle performance dei soggetti all’interno
della PA. Con queste riforme si è cercato di premiare i più meritevoli. Si sono anche inasprite le sanzioni
disciplinari, perché si è cercato di punire chi ha comportamenti non consoni per il ruolo che ricoprono. Il diritto
amministrativo è stato anche modificato dalla normativa sul risparmio 2012-2013, secondo cui non ci dovevano
essere sprechi.
Ultima riforma è stata la riforma Madia che ha portato modifiche delle integrazioni sul testo unico del pubblico
impiego e ha cercato sotto certi aspetti più riordino della PA.
LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NELLA PA
All’interno della PA è diversa. La particolarità è che da una parte ci sono i sindacati e dall’altra l’Aran (agenzia
per la rappresentanza negoziale delle PA), che è dotata di personalità giuridica e autonomia organizzativa e
finanziaria, a cui viene richiesto di quotare pareri e interpretare i contratti collettivi.
Il procedimento è diverso da quello normale perché la procedura della contrattazione collettiva si apre con gli
indirizzi per una contrattazione collettiva che fanno i comitati di settori (organi collegiali costituiti per
rappresentare gruppi omogenei di PA). Da qui deve esser informato il governo che può esprimere un parere. Se
il governo non esprime un parere, l’Aran inizia le trattative. L’accordo per esser valido deve passar al vaglio della
Corte dei Conti. Se non passa al vaglio essa indica le modifiche e si torna alle trattative.
L’efficacia per le PA non c’è nessun problema di efficacia. C’è un escamotage: in ogni singolo contratto viene
richiamato il contratto collettivo nazionale, implicitamente il contratto collettivo nazionale assume valore per il
singolo.
COME SI PUO’ INSTAURARE UN RAPPORTO DI LAVORO CON LA PA
L’art. 97 dice che per accedere bisogna fare un concorso (modo principale, ma ce ne sono altri 2), salvo i casi
previsti dalla legge. L’assunzione avviene tramite contratto individuale di lavoro dopo il concorso.
Caratteristiche del concorso:
▪ Pubblicità: tramite pubblicazione nella gazzetta ufficiale o nel bollettino della regione
▪ Adozione meccanismi trasparenti per la selezione
▪ Pari opportunità di accesso
Nel bando di concorso ci sono tutti gli elementi della prova: commissione, titoli, tipologie prove, … Le selezioni
possono avvenire per titoli ed esami.
Il concorso potrebbe essere riservato:
A chi già lavora nella PA: per una progressione di carriera;
- A soggetti esterni.
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Solitamente il concorso si articola in una prova preselettiva (se i candidati sono tanti), prove scritte e prove
orali. Oggi è richiesta la conoscenza di una lingua straniera e l’utilizzo di apparecchiature informatiche.
I soggetti che partecipano sono inseriti in una graduatoria, con durata triennale, che serve alla PA per poter
assumere soggetti che erano risultati idonei in una prova.
Il vincitore del concorso firma un contratto individuale di lavoro e ha anche un periodo di (dai 3 ai 6 mesi). Altri
2 modi di assunzione sono:
Quota riservata ai diversamente abili, modificata con riforma 2015: la PA ha l’obbligo di assumere
1. persone diversamente abili. Con le ultime riforme si è puntato a una valorizzazione delle loro risorse
e la PA quando li assume dovrà valorizzare le potenzialità che hanno.
Chiamata liste di collocamento solo x posizioni che richiedono la 3 media: demandata nel 99% dei
2. casi. Chiamate nei livelli più bassi della PA (che si divide in 4 livelli).
Nella PA possono essere dat