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LA BUONA FEDE NELL'ESECUZIONE DEL CONTRATTO
La parte contrattuale ha il dovere di realizzare l'interesse dell'altra parte, oppure ciascuna parte contrattuale ha il dovere di evitare di recarle danno.
L'obbligo di buona fede oggettiva costituisce l'espressione del principio di solidarietà avente rilevanza costituzionale ai sensi dell'art. 2 della Costituzione: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale".
Dovere di informare la controparte: dovere di una parte di fornire informazioni alla controparte su circostanze che la stessa non è in grado di conoscere.
Violazione della buona fede: abuso del diritto che un contraente esercita nei confronti della controparte, utilizzando diritti che gli spettano in base...
alla legge o al contratto per realizzare scopi diversi da quelli per cui quei diritti sono preordinati. Un'applicazione del concetto dell'abuso cui del diritto si rinviene in materia assembleare di una società per azioni delibera l'aumento di capitale con l'unico scopo di eliminare un socio minoritario non gradito, sapendo che questo non sarà in grado di sottoscrivere azioni di nuova emissione. I soci, con l'esercizio del voto, danno esecuzione al contratto di società: il diritto di voto, pertanto, deve essere esercitato secondo buona fede.
La violazione della buona fede nell'esecuzione del contratto può determinare una sorta di esecuzione in forma specifica del dovere di buona fede: qualora l'inadempimento sia di non scarsa importanza, si potrà domandare la risoluzione giudiziale del contratto; qualora il recesso della banca sia arbitrario,
dovrà essere respinta la domanda di rientro delle somme anticipate al cliente; - qualora la delibera assembleare di aumento del capitale sia stata presa con abuso del diritto di voto, la stessa potrà essere annullata; - qualora sia stato dichiarato un fallimento su istanza del creditore in mala fede, lo stesso fallimento potrà essere revocato. -> rimedio di carattere generale diretto a precludere l'esercizio fraudolento - Exceptio doli generalis con l'eccezione di dolo, quindi, o sleale dei diritti riconosciuti in capo ad un soggetto: viene paralizzata la pretesa che si fa valere o si domanda il rigetto della domanda giudiziale fondata su tale pretesa. -> Rinegoziazione contrattuale nei contratti a lunga scadenza, può accadere che si verifichino delle significative modifiche rispetto all'iniziale situazione di fatto; per questo motivo, le parti spesso inseriscono una clausola di rinegoziazione, cioè una pattuizione con cui lestesse si obbligano a rinegoziare il contratto,o le singole clausole, al verificarsi di determinate circostanze o, comunque, a scadenze specificamente indicate.Inoltre, pur in assenza di una specifica clausola di rinegoziazione, il rifiuto ingiustificato di rinegoziare il contratto secondo buona fede ai sensi dell'art.1375, c.c.
CAPITOLO 38: L'INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO
Interpretazione del contratto norme giuridiche rivolte principalmente alle parti contrattuali e all'interprete, in particolare al giudice, volte ad attribuire il corretto significato ai segni che manifestano la volontà contrattuale. Delle norme anche i terzi che sono interessati a un contratto al quale non hanno partecipato.
—> nell'interpretare il contratto si deveCriteri soggettivi ricerca della comune intenzione delle partiindagare
quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole. Secondo un orientamento tradizionale della dottrina, il senso letterale delle parole è criterio fondamentale e prioritario: ove le espressioni usate nel contratto siano di chiara e inequivoca significazione, la ricerca della comune volontà è esclusa. Un diverso, e preferibile, orientamento sostiene che il giudice non può mai prescindere dalla ricerca della comune intenzione delle parti, rispetto alla quale il senso letterale delle parole usate dai contraenti si pone come il primo degli strumenti di interpretazione. Criteri per comprendere la reale intenzione dei contraenti: - per determinare la reale intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo—> anche posteriore alla conclusione del contratto è consentito far riferimento sia ai comportamenti anteriori sia a quelli posteriori alla conclusione del contratto. - le clausole delcontratto si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal complesso dell'atto -> il significato di una clausola spesso è chiarito da un'altra clausola o da altre clausole contenute nel testo del contratto.
per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto, questo non comprende che gli oggetti sui quali le parti si sono proposte di contrattare.
quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono esclusi i casi non espressi, ai quali può estendersi lo stesso patto le indicazioni esemplificative non escludono gli esempi che non sono stati citati nel testo contrattuale.
Criteri oggettivi basati sulla buona fede tali disposizioni soccorrono allorché le norme sull'interpretazione soggettiva non siano in grado di chiarire il significato del testo contrattuale, a eccezione dell'interpretazione di buona fede.
Basata sulla buona fede oggettiva e sul criterio dell'affidamento: l'interpretazione in buona fede è quella che attribuisce al contratto il significato su cui una parte aveva posto legittimo affidamento. È contro buona fede, dunque, la pretesa di far valere un'interpretazione che si pone contro l'affidamento di una parte al momento della conclusione del contratto. La buona fede oggettiva costituisce un criterio generale che vincola le parti nella fase delle trattative, nella formazione e nell'esecuzione del contratto. Regole aperte forniscono alcuni criteri per scegliere fra una serie di possibili significati:
- Le espressioni con più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più conveniente alla natura e all'oggetto del contratto.
- Le clausole ambigue si interpretano secondo ciò che si pratica generalmente.
pratica nel luogo in cui—>il contratto è stato concluso criterio delle pratiche generali interpretative.—> ipotizzano l’alternativa tra dueRegole finalizzate possibili significati e ne impongono uno:- nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche—>effetto, anziché quello secondo cui non ne avrebbero alcuno principio della conservazione delcontratto.- le clausole inserite nelle condizioni generali dei contratti predisposti da uno dei contraenti siinterpretano, nel dubbio, favore dell’altro —> contro l’autore della clausola.interpretazione—>- regole finali allorché il significato del contratto o di qualche sua clausola continui a rimanereper l’obbligato, se è a titolo gratuito,oscuro, tale contratto deve essere inteso nel senso meno gravosoe nel senso che realizzi l’equo contemperamento degli interessi delle parti, se
è a titolo oneroso. CAPITOLO 41: I CONTRATTI CHE REALIZZANO UN DO UT DES: IL CONTRATTO DI COMPRAVENDITA Compravendita è il contratto la cui causa è lo scambio di un diritto contro un prezzo (una somma di denaro); esso tende a realizzare la circolazione dei diritti. "Art. 1470, c.c.: vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso corrispettivo di un prezzo". È contratto di compravendita, dunque, non soltanto il trasferimento del diritto di proprietà, ma anche il trasferimento di un diritto di credito (es. cessione del credito) o di un diritto reale (es. usufrutto, superficie). Effetti della compravendita: effetti reali (il venditore trasmette al compratore il diritto di proprietà o un altro diritto) ed effetti obbligatori (dal contratto sorgono obbligazioni in capo al venditore e al compratore): OBBLIGAZIONI DEL COMPRATOREcompratore è tenuto a pagare il prezzo nel termine e nel luogo fissati dal contratto; il pagamento deve essere eseguito al momento della consegna e nel luogo dove questa si esegue, ma se il prezzo non si deve pagare alla consegna, il pagamento deve avvenire presso il domicilio del venditore. Le parti possono anche affidare la determinazione del prezzo a un terzo, eletto nel contratto o da eleggere successivamente; se però il terzo non può accettare l'incarico, oppure se le parti non si vogliono o non accordano sulla sua nomina, il terzo viene nominato, su richiesta di una parte, dal presidente del tribunale del luogo in cui si è concluso il contratto. Riguardo al prezzo, possono sussistere tre fattispecie: - Se il contratto ha per oggetto cose che il venditore vende abitualmente e le parti non hanno determinato il prezzo, né hanno convenuto il modo di determinarlo, né esso è stabilito per atto della pubblica autorità o da norme corporative.si presume che le parti abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato dal venditore. Se si tratta di cose aventi un prezzo di borsa o di mercato, il prezzo si desume dai listini o dalle mercuriali del luogo in cui deve essere eseguita la consegna, o da quelli della piazza più vicina. Qualora le parti abbiano inteso riferirsi al giusto prezzo, si applicano le disposizioni dei commi precedenti; e, quando non ricorrono i casi da essi previsti, il prezzo, in mancanza di accordo, è determinato da un terzo. Interessi compensativi sul prezzo salvo diversa pattuizione, qualora la cosa venduta e consegnata al compratore produca frutti o altri proventi, decorrono gli interessi sul prezzo, anche se questo non è ancora esigibile: si applica dunque la regola di corrispettività, secondo la quale il pagamento deve avvenire al momento della consegna della cosa venduta. Pertanto, qualora il venditore abbia consegnato al compratore quest'ultimo.enti esterni attraverso i suoi sensi. I sensi principali sono la vista, l'udito, il tatto, il gusto e l'olfatto. La vista permette di percepire il mondo circostante attraverso la luce e i colori. L'udito permette di percepire i suoni e i rumori. Il tatto permette di percepire le sensazioni tattili come il caldo, il freddo, la pressione e la consistenza. Il gusto permette di percepire i sapori degli alimenti. L'olfatto permette di percepire gli odori. Tutti questi sensi lavorano insieme per fornire al nostro cervello informazioni sul mondo esterno.