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III PARTE

IL BILANCIO DELLO STATO

Storicamente, processi e regole di bilancio nei paesi dell'Europa continentale si sono ispirati ai principi classici, meglio noti come principi di preparazione ex ante, di composizione del bilancio:

  • All'interno del processo di bilancio, il potere decisionale va assegnato con chiarezza all'autorità legislativa e a quella esecutiva secondo le proprie competenze stabilite per legge.
  • Il potere legislativo deve avere un ruolo preminente ed è possibile la delega dei poteri agli organi di livello inferiore.
  • La supremazia del potere legislativo in questo campo significa solitamente potere di approvazione e controllo in corso di attuazione del bilancio (che serve a limitare le asimmetrie informative).

Per il rispetto del principio di autorità:

  • Il prelievo delle imposte e delle altre forme di entrata deve essere autorizzato per legge.
  • La spesa pubblica deve essere autorizzata o deve essere data informazione.

alparlamento - implica che l'autorità di movimentazione dei fondi di bilancio è annualità concessa per la durata di un solo esercizio finanziario di dodici mesi (ossia dal 1° gennaio al 31 dicembre). Va dunque annuale. - Universalità, tutte le spese e le entrate devono essere incluse in termini lordi nel bilancio. Ci possono essere eccezioni per alcuni valori iscritti al netto (es. iva UE, rimborsi su imposte). Problema dei fondi extrabilancio (esempio creazione di società autonome). Si può porre il problema delle voci che interessano diversi livelli di governo e si deve specificare come trattare questi casi. - Specializzazione e unità Tutte le entrate e le uscite devono trovarsi in un unico documento per consentire un utilizzo ed un controllo efficace di tutte le risorse comunitarie. Ogni stanziamento deve avere una precisa assegnazione ed essere destinato ad uno scopo specifico.

Le voci di entrata devono essere parimenti identificabili. → Bilanciamento

Il bilancio dovrebbe essere in pareggio tra entrate e spese, ovvero le spese dovrebbero essere coperte con corrispondenti entrate. Il saldo di ogni esercizio viene iscritto nel bilancio successivo, in entrata o in stanziamenti di pagamento, a seconda che si tratti di un saldo positivo (eccedenza) o di un saldo negativo (disavanzo). Questo è principio di buona amministrazione, che poi ci sia una regola vera e propria è altra questione.

Più di recente, a tali principi si sono affiancati quelli di derivazione anglosassone, ovvero i principi di verifica ex post del processo di bilancio: → Accountability

Si distingue tra fase ex ante e fase ex post. Chi è il responsabile (Governo o singolo ministro)? Quali le responsabilità dei dirigenti amministrativi. Necessità di stabilire le modalità e una data per la fine dei controlli.

Riguarda l'accesso a informazioni

La trasparenza è un elemento che consente di valutare la qualità in merito alle politiche pubbliche ed alle pubblica amministrazione: essa rappresenta uno strumento per esercitare la "voce" da cui dipende la legittimità dei governi democratici rispetto a politici e burocrati. La principale differenza tra la pubblico e l'assenza dell'opzione "exit" ingestione del settore privato e quello quest'ultimo. Il fatto che né i cittadini come "azionisti" né i contribuenti come "clienti" nel ricevere beni e servizi pubblici possano facilmente esercitare l'opzione molto l'importanza della trasparenza. Solo sedi uscita dal governo in carica enfatizza c'è trasparenza e un chiaro principio di responsabilità ha senso l'auditing (esame degli esperti), che può avere il fine sia di

soddisfare le esigenze di gestione (audit interno), oppure effettuata da un'entità di revisione contabile esterna (external audit). Stabilità → Orientamento ai risultati (efficacia) Verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi (customer satisfaction). Le tecniche usate spesso sono aziendali con la differenza che la misurazione non è facile come in una impresa dove il profitto indica il successo dell'azienda. A fianco di un utilizzo dell'informazione finalizzata semplicemente ad assicurare l'accountability e la trasparenza delle attività delle amministrazioni (performance measurement), si sta diffondendo un utilizzo delle informazioni orientato al miglioramento dell'attività pubblica (performance management). Tale approccio si discosta da quello della semplice misurazione del risultato nella misura in cui richiede una valutazione delle priorità politiche delle amministrazioni e delle loro scelte strategiche, una

sempre crescente integrazione tra pianificazione strategica e programmazione finanziaria.

QUALE BILANCIO?

L'aggregato più importante è quello delle PA, che somma tutti gli enti pubblici. Le entrate e uscite sono rilevate dall'Istat e dall'Eurostat con criteri relativamente omogenei, coerenti con i principi di contabilità nazionale, infatti si guarda il sistema armonizzato di contabilità nazionale (SEC), che consentono confronti internazionali.

Le PA sono assunte come riferimento per la definizione degli obiettivi di finanza pubblica nei trattati di Maastricht e Amsterdam e ad esse si fa riferimento nel Patto di Stabilità per la definizione del deficit massimo.

Nell'individuare gli enti che appartengono alla PA si seguono due criteri:

  • Criterio funzionale - Cosa fanno, che funzione hanno
  • Criterio istituzionale - Riguarda la proprietà

Il SEC usa il criterio funzionale, per cui rientrano nell'aggregato organismi pubblici

Anche istituzioni senza scopo di lucro (purché controllate o finanziate in prevalenza da PA), che:

  • fanno attività «non market», ovvero quelle per cui i ricavi sono inferiori al 50% dei costi.
  • redistribuiscono risorse (reddito, ricchezza).

I conti delle PA sono la somma dei bilanci di tutti gli enti che fanno parte dell’aggregato. L’Istat somma i bilanci degli enti e crea il conto economico consolidato della PA. I conti sono quindi:

  • Economici: escludono entrate e uscite di carattere finanziario che non danno luogo alla modificazione nella situazione patrimoniale degli enti considerati, ad esempio accensione di prestiti, riscossione di credito (operazioni che portano debito/credito). Non vengono considerate perché modificano la composizione del patrimonio degli enti ma non il suo ammontare. Non si considera quindi il fabbisogno finanziario pubblico. Dal conto economico si possono ricavare informazioni relative all’indebitamento netto.

Cioè relative a un saldo che non tiene conto delle operazioni finanziarie e dei relativi problemi di copertura.

Nel conto economico consolidato delle PA si distinguono entrate ed uscite:

  • Correnti ossia necessarie per il normale funzionamento degli enti
  • In conto capitale entrate di tipo straordinario o spese di investimento destinate ad aumentare la capacità produttiva sociale.

La differenza tra entrate e uscite correnti è detto risparmio pubblico. Quella fra entrate e uscite totali è il disavanzo complessivo detto indebitamento netto (non è il debito pubblico, che è uno stock, perché è un flusso; è quello che viene controllato a livello europeo). Il saldo o disavanzo primario invece è l’indebitamento netto escludendo la spesa

per interessi. Entrate: - Imposte dirette e indirette; - Contributi sociali effettivi (incasso dell'Inps e degli enti di previdenza) e figurativi (dipendenti PA, che lo Stato non versa); - Redditi da capitale (affitti che lo stato prende, dividendi delle azioni es. ENI e società in cui lo stato ha partecipazioni pubbliche); - Altre entrate (condoni). Uscite: - Redditi da lavoro dipendente; - Consumi intermedi; - Prestazioni sociali in natura acquisite sul mercato; - Prestazioni sociali in denaro (sussidi); - Contributi alla produzione (aiuti alle imprese); - Interessi (che lo Stato corrisponde ai titolari di debito pubblico); - Investimenti ecc. Il bilancio dello Stato è il documento contabile con cui il parlamento autorizza il governo a erogare le spese e incassare le entrate e, di conseguenza, a intervenire nell'economia. Funzioni del bilancio dello Stato: - Contabile, dunque informativa, serve per controlli. - Di garanzia. - Politica, consente di poter decidere come destinare le risorse finanziarie.

risorse pubbliche, quindi apolitiche di allocazione, redistribuzione o stabilizzazione.

- Strumento di programmazione

Il bilancio può essere:

Preventivo

Consuntivo

È uno solo, annuale. La Corte è il documento che riporta le entrate e le spese che dei conti fa un controllo ossia si prevede di realizzare nel corso dell'esercizio un giudizio di pianificazione (immediatamente futuro. È il documento con cui il soldi sono stati spesi secondo parlamento autorizza il governo a erogare spese e quanto deciso dal incassare le entrate. Viene approvato con la legge di parlamento?).

Può essere annuale o pluriennale.

Il bilancio di previsione dello Stato ora è triennale, ma gli stanziamenti previsti per il secondo e il terzo anno non implicano una autorizzazione alla spesa o riscossione, ma indicano lo scenario nel medio termine.

L'autorizzazione giuridica con cui il parlamento autorizza il governo a incassare/spendere è annuale.

Il bilancio

Il bilancio può poi essere:

  • Decisionale o gestionale quando il bilancio viene approvato nel gennaio 2020 il ministro del tesoro fa un decreto in cui c'è una disaggregazione della spesa e diventa bilancio gestionale
  • Di competenza o di cassa

Il BILANCIO PREVENTIVO può essere:

  • Tendenziale, mostra l'evoluzione tendenziale delle entrate e delle spese così come risulta dalla proiezione della normativa in vigore (come sta andando il bilancio).
  • Programmatico, recepisce gli interventi necessari per correggere le tendenze in atto, mostra l'evoluzione desiderata delle entrate e delle spese, quindi considera ipotesi di policy.
  • Politiche invariate, è presentato nelle relazioni tecniche, sul tendenziale inserisco l'ipotesi che il governo non cambi politiche; sono stime, non bilancio.
Dettagli
A.A. 2019-2020
83 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelo.mangiapane di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Finanza pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pazienza Maria Grazia.