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INCREMENTALE.
C’è la probabilità. Disponibilità a
pagare per il brevetto, le due
alternative uguali è costo
massimo disposto a pagare.
Incentivo si è abbassato perché
non so sicuro di un concorrente
potrebbe non esserci.
Per E, uguale a prima non c’è
incertezza. Si sono abbassati
incentivi del monopolista. Nel
momento che c’è incertezza
strategica pesa questo rimpiazzo. In assenza di potenziali entranti beneficio è nullo. Meno
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incentivo ad innovare. Il caso di innovazione incrementale non spiazza perché si dividono
mercato ma continua a vendere M.
CON INCERTEZZA E INNOVAZIONE RADICALE
Caso in cui innovazione spiazza
e fa uscire l’altro dal mercato.
E se fa offerta può essere
monopolista. La differenza da
quello che ho prima. In presenza
di incertezza strategica la
disponibilità a pagare E è
superiore rispetto a M.
Ci può essere nel tipo di
innovazione che anno incentivo
a introdurre fra imprese grandi
e piccole. Quelle grandi
rimpiazzano se stesse, hanno più
incentivo alle innovazioni
parziali. Mentre le piccole hanno incentivo alle innovazioni radicali. Non hanno niente da
rimpiazzare e profitto iniziale uguale a zero. In presenza di incertezza strategica possono
esserci incentivi più alti a innovare da imprese grandi e piccole su diverse innovazioni.
Se sono piccola e ho incentivo a innovazione radicale e grado di rischiosità elevato (poche con
valore aggiunto), non è così facile trovare finanziamenti che sicuramente devo fare se sono
un’impresa nuova.
Al crescere della concorrenza aumenta innovatività, da un certo livello ci sono effetti negativi.
Dare una risposta unica fra piccole, grandi e concorrenziali non è una risposta banale e
univoca. Prevalgono effetti positivi innovazione (curva cresce) acquisisco potere di mercato.
59
Ma troppa concorrenza ci sono effetti negativi non ho tempo e margine per trarre benefici
dell’innovazione. Dipende e i fattori sono diversi.
Lezione 13 dicembre
Relazione fra innovazione e struttura industriale, numero e dimensione imprese che ci sono
sul mercato. Poche imprese meno competizione e viceversa ma in realtà non è sempre così
perché c può essere concorrenza elevata anche con poche imprese. Già dal modello di gara di
brevetto si capisce se c’è una relazione positiva fra concentrazione e innovazione. Dalle analisi
empiriche si è ottenuto come risultato (in alcuni settori) in realtà non è una relazione di tipo
lineare, quindi non mi aspetto che al crescere della concorrenza cresce l’innovazione o
viceversa (retta inclinata positivamente, per una relazione lineare). Si ottiene una relazione
non lineare a u rovesciata avendo su asse orizzontale misura grado di concorrenza e asse
verticale una misura del grado di innovazione (numero di brevetti citato per le citazioni, più è
citato più ha una innovazione importante).
Innovazione cresce al crescere del grado di concorrenza ma fino ad un certo punto. Poi cresce
ad un tasso via via decrescente, si assesta
fino a diminuire da un certo punto in poi
l’innovazione. Questo perché ci sono effetti
contrastanti. Da un lato stimola innovazione
perché mi consente l’innovazione di sfuggire
alla concorrenza, mi differenzia e capacità
produttiva addizionale e performance
addizionale, acquisisco quote di mercato;
(sfuggo e mi differenzio) dall’altro quando
concorrenza è troppo spietata e troppo
forte, se faccio qualcosa di nuovo c’è
qualcuno sul mercato che ci sviluppa
intorno o parte dal mio per farmi concorrenza. Più concorrenza più innovazione e dall’altro
concorrenza come freno. Entrambi sono presenti in alcuni casi prevale uno e mano a mano
aumenta prevale ‘altro effetto.
Ne consegue che la relazione tra struttura di mercato e innovazione non è univoca sono le
piccole o le grandi? E poi anche la relazione dell’innovazione porta una modifica alla struttura
e non solo viceversa.
Uso strategico dell’innovazione, l’innovazione può anche essere strategicamente usata dalle
imprese per influire sulla struttura di mercato. In particolare, imprese con potere di mercato
possono utilizzare l’innovazione per ostacolare l’ingresso di nuove imprese: ne abbiamo già
fatto cenno a proposito del fenomeno del Patent Thicket e l’altro caso rilevante è la
proliferazione dei marchi. 60
Posso pensare anche a tanti brevetti piuttosto che
dei prodotti. Negli USA anni 70 in un settore di
consumo, accadeva che numero di imprese
rimanesse costante anche sui prezzi costanti.
Capire come mai questo oligopolio durava nel
tempo. Prodotto semplice ed una caratteristica dei
cereali, prima colazione valuta tipo grado di
dolcezza per l’acquisto. Riduco tutto ad una
caratteristica. La misuro fra 0 e 1 la caratteristica.
Tutti i consumatori hanno diversi gradi di
preferenze e distribuiti uniformemente sul
segmento. Ci sono due imprese, M sceglie per
primo e già sul mercato. I piccoli sono E.
introducono una varietà solo un tipo di cereali
producono e decido dove selezionarmi sul
segmento. Ragiono solo su scelte di posizionamento
queste interagiscono sul prezzo ma qui
semplifichiamo. Assumo prezzo P sempre questo.
Ciascuno di noi acquista il cereale preferito quello
più vicino al punto che mi rappresenta. Entrambi
vanno a posizionarsi in mezzo. Ciascuno dei due
prende ½ del mercato. F costi fissi per produrre.
Possiamo capire che incentivo a M per introdurre
più varietà per ridurre spazio di azione di E. e
ridurre la probabilità di questo di entrare. Se M
entra con 2 varietà. Strategia migliore ¼ e ¾ ha
sostenuto due costi. E se non ci fosse concorrenza
potenziale (non è detto effettivo) inserirebbe ½ e si
prende il mercato. Se si piazza nel mezzo E ¼ del
mercato. Profitto si è già ridotto. M avrà interesse di
limitare la probabilità di entrata.
Incentivo a introdurre più brevetti e non mi
permettono di per sé di acquistare altro mercato ha
la motivazione di creare barriere e incentivo a
tenere qualcuno fuori dal mercato. 61
6- La diffusione dell’innovazione (Parte 1)
Quando innovazione realizza il valore è il momento diffusione, conoscenza e innovazione.
1. Definizione e misurazione
2. Fatti stilizzati
3. Determinanti
4. Modelli di diffusione: informazione vs. incentivi
5. Modelli di diffusione: rendimenti crescenti da adozione nei settori caratterizzati da esternalità di rete
6. I legami tra produzione internazionale e diffusione
La diffusione è il processo tramite il quale un’innovazione si propaga nel tempo tra i membri
di un sistema economico/sociale. Innovazione che si diffonde tra imprese (conoscenza, nuovo
prodotto, nuovo processo). Come prodotto si diffonde tra i consumatori-acquirenti. In
entrambi casi processo di crescita.
Tipicamente le analisi economiche sulla diffusione studiano l’andamento nel tempo della
quota percentuale delle vendite di un settore associate al nuovo prodotto/processo. Questo
risulta in realtà dalla combinazione di due aspetti:
- % di imprese che utilizzano il nuovo processo / producono il nuovo prodotto
- % delle vendite di ogni impresa associata al nuovo prodotto/processo
I tempi e le modalità possono essere differenti da settore a settore. Non soltanto le
caratteristiche del prodotto in sé modifica tempi e modi ma anche il contesto, gli agenti
economici. Capire le determinanti del processo di innovazione.
Le nuove tecnologie si diffondono lentamente – La velocità di diffusione non è costante, ma
varia:
- Tra tecnologie/innovazioni
- Tra mercati (settori, regioni, paesi… )
- Diffusione “sigmoide
Cosa genera questo andamento?
Processi di adozione. I primi che adottano e via
via nel tempo, si cumula.
Le determinanti ci sono fattori interni e fattori
esterni.
I fattori interni che influenzano la velocità della diffusione:
1. Vantaggio relativo (grado di sostituibilità) dell’innovazione (es. radio vs. lavatrice).
Automobile, tra quanto già c’è e quanto nuovo proposto. Auto deve avere vantaggi
sostanziali rispetto a quello disponibile. La tv non aveva alternative.
2. Complessità dell’innovazione (investimenti complementari). Quanto è complessa sia
per produrla che chi l’adotta. Quanto più è necessario investimento e il processo sarà
allungato. 62
3. Compatibilità con l’operare e l’organizzazione interna del potenziale adattatore (
costi di adattamento). Maggiore è il grado maggiore sarà adottato.
4. Sperimentabilità e osservabilità (facilità con la quale un’innovazione può essere testata
e valutata da un potenziale adattatoreincertezza su benefici e costi). Facilità con cui
innovazione può essere testata e valutata da chi la compra. Bene esperienziale, si deve
attivare una comunicazione ad altre persone e richiede tempo.
I fattori eterni che influenzano la velocità della diffusione:
1. Decisione individuale/collettiva/da parte di un’autorità centrale (es. diffusione di
internet in US vs. Europa).
2. Canali di comunicazione utilizzati per venire a conoscenza e acquisire informazioni
sull’innovazione
3. Natura e normative del sistema sociale in cui sono inseriti i potenziali adattatori
4. Misura degli sforzi di promozione degli agenti del cambiamento (pubblicità, agenzie di
sviluppo, ..).
Ci concentriamo su modelli di diffusione basati sui processi di adozione: le imprese / gli
individui sul mercato abbandonano la vecchia tecnologia e adottano la nuova (no «distruzione
creatrice»).
– Modelli “epidemiologici”
– Modelli di soglia
– Modelli con esternalità di rete
Individuano diversi meccanismi che generano diffusione con curva ad S.
Non c’è la distruzione creatrice. Ma diverse imprese che piano piano adottano innovazione e
le altre che non l’adottano rimangono sul mercato.
MODELLI EPIDEMOLOGICI
Assunzione fondamentale: la nuova tecnologia è superiore alla vecchia per tutti gli adottatori
potenziali. Domanda: perché non adottano tutti subito? Risposta: Perché non tutti ne sono a
conoscenza. → Ciò che effettivamente si diffonde è l’informazione sulla nuova tecnologia.
Processo di disseminazione della
conoscenza sulla nuova tecnologia:
“passaparola”. Gli adottatori