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Il teatro romano e i giochi circensi

Più o meno questo attestato verso la fine dell'età repubblicana e il primo periodo dell'età imperiale, fino ad arrivare al tardo impero quando i giorni supereranno il centinaio, di giorni interamente deputati al teatro, al centinaio tra scenici e circenses e badiamo bene che già in ambito repubblicano se sono 40 più o meno i giorni deputati ai ludi scenici sono già almeno 75 quelli dedicati ai ludi circenses, abbiamo già la chiave di lettura di questo teatro, che sta tutto dalla parte dei ludi circenses da analizzare e questo già a partire dall'epoca repubblicana.

6 secolo a.C., tra sesto e primo c'è una repubblica oligarchica, tra il terzo e il secondo è un momento in cui Roma conquista il mediterraneo e quindi c'è unavastissima estensione del teatro romano oltre Roma poi andremo a vedere e a partire dal 1 secolo a.C., 476 d.C. c'è quell'epoca imperiale di grande trionfo dei ludi circenses.

Poi a partire da questo periodo del 2 secolo a.C., Roma conquista la Grecia e tutto il mondo orientale così estende tutto il modello teatrale e anche architettonico oltre i confini e Grecia conquista Roma che sarà la nostra chiave di lettura, cioè tutta questa lettura che facciamo del teatro romano va vista relativamente a quello greco, in particolare il modello tardo ellenico di cui si è detto di recente, molto importante questo quindi un teatro di genere misto, dove prevale l'antologizzazione delle opere, in cui prevale musica, canto in cui si va verso il divismo attoriale e si va verso quell'intrattenimento che costituirà il nodo centrale del teatro romano. Perché ci tocca di parlare di questa roba così storica, ci tocca perché come abbiamo detto sin da subito il teatro è un fenomeno culturale e soprattutto sociopolitico, quindi aver presente che in un dato periodo Roma è una repubblica anziché un impero.

è fondamentale per capire dove va il teatro, specialmente in una realtà come quella romana dove il teatro ha valore di messaggio politico, non vogliamo dire propaganda non diciamo altro ma certamente risente del dato politico, durante il periodo repubblicano è il primo momento dell'affermazione culturale di Roma, è un momento se vogliamo anche di grande produzione teatrale, è il periodo per intenderci di Plauto di Terenzio, eppure in questo periodo non abbiamo ancora degli edifici stabili a Roma, questo è molto interessante a Roma il teatro come edificio stabile, anfiteatro in muratura come abbiamo in testa il colosseo arrivato tardi, arriva con l'impero per tutta l'epoca repubblica a Roma si fa teatro in situazioni, in architetture effimere e questo è interessante c'è anche un po' di contraddizione perché da un lato c'è una grande promozione del teatro propria anche per il suo valore politico,

proprio certamente come momento di celebrazione religiosa, politica però nonostante ciò c'è una certa avversione nel fare del teatro un'istituzione stabile addirittura badiamo bene che in epoca repubblicana, vengono varate delle leggi che impediscono soprattutto a singoli uomini facoltosi di sovvenzionare spettacoli; cioè in questo periodo repubblicano viene bloccata qualsiasi iniziativa del singolo. Dopo il periodo della monarchia dell'impero, noi sappiamo che Roma nasce inizialmente prima di queste date perché c'è la repubblica? Perché Roma è un piccolo dominio etrusco, i re ci sono a Roma, i famosi sette re e i primi sono etruschi. Nel momento in cui Roma prende il sopravvento sulla cultura etrusca, sente il bisogno di difendersi e nasce un'oligarchia, un regno di pochi, illuminati di solito più facoltosi, che fondano una repubblica con i senatori, quel famosissimo senato romano che va a difendere a tutti.I costi la repubblica, e la difende in un certo senso non tanto dal teatro ma dal fare il teatro uno strumento politico, cioè c'è molto timore che un singolo e poi sarà quello che succederà, prenda il potere e magari utilizzi il teatro come strumento di propaganda, quindi viene vietata la costruzione di teatri per questa ragione, per evitare messaggi politici che siano targati da un singolo. In Grecia c'è Pericle che personalmente costruisce l'odeion e anche altri e così poi arriva anche ad avere una certa carriera politica, a questa altezza cronologica a Roma non è possibile si difende fortemente con mezzi abbastanza comunque coercitivi la res pubblica la cosa pubblica e poi non si vuole assolutamente creare un'architettura adibita a teatro, proprio per evitare le sommosse, per evitare diciamo che i cittadini si incontrino in un luogo e possano dare vita a dei momenti di manifestazione, di dissenso, manifestazione

Pubblica, però durante questo periodo repubblicano esiste il teatro eccome se esiste, ed esiste in particolare in tutte le sue forme sceniche, drammaturgiche più che circensi, si fonda e si fonda sulla cultura greca subito va detto poi lo recupereremo ma va detto, il teatro latino recupera il fondamento di quello greco in concomitanza di feste e momenti religiosi sarà comunque in concomitanza a celebrazioni legate a divinità, prende all'atto pratico le opere stesse e le digerisce, le riadatta parleremo a proposito drammaturgia latina contaminatio, che è la pratica che sta alla base del teatro latino cioè prendere un po' di qua e un po' di là soprattutto dal mondo greco, ma anche nelle trame non solo di stili, ma pure le storie, le narrazioni e ricombinarle attualizzandole, arricchendo le trame di dati realistici, questo è il teatro romano, il realismo nel teatro greco è praticamente assente se non confinato alla

commedia, mentre il teatro romano è molto radicato nell'attualità. Tutti questi ludi, soprattutto i ludi scenici, già nel periodo repubblicano sono affidati ad un magistrato che si chiama edile. Come in Grecia, anche qui, in una qualche misura, la società, la repubblica, questa repubblica oligarchica, quindi repubblica molto tra virgolette, chiaramente sempre una repubblica di pochi, che sono i senatori che hanno il potere. E in tutto questo organigramma politico ci stanno pure i magistrati e l'edile è colui che ha come compito di occuparsi in generale della costruzione e della cura dei templi, degli edifici pubblici, della polizia urbana, di organizzarla, un po' del controllo della regolamentazione del vivere quotidiano. E la sua mansione è quella di organizzare i ludi, e per far ciò dispone di finanziamenti pubblici. Vediamo che qui non c'è spazio al singolo, è tutta la repubblica che gestisce gli spettacoli, fondi più.

O meno pubblici perché anche qui c'è un cuneo dove anche qui qualche magistrato agisce personalmente anche in modo fuori legge, mafinanzia questi momenti anche in particolare per quanto riguarda l'allestimento dei ludi scenici, la maggior parte dei ludi sono circenses che riguardano le corse delle bighe, ludi circenses da circo perché avvengono in un'arena circolare o ellitica sono corse, quindi situazioni sportive, corse di bighe oppure cavalli in generale, poi dentro questi ludi ci sono anche i ludi gladiatori che sono i combattimenti tra uomini gladiatori, le cosiddette venationes che è la caccia tutto ciò che ha a che fare con gli animali, sono combattimenti tra bestie e qui ci sono le prime bestie, i primi leoni che vengono dalle colonie africane, le prime bestie un po' selvagge come elefanti con Annibale quindi combattimenti tra bestie oppure tra uomini e bestie, ci sono le naumachie quindi guerre navali che vengono rimesse in scena.

e vengono improvvisati con congegni idraulici incredibili dei bacini d'acqua dentro gli anfiteatri per riproporre delle battaglie navali, quindi anche riproposizioni di imprese mitologiche, tutto questo sono i ludi nella loro varietà. Soprattutto per i ludi scenici, l'edile fa riferimento ad un dux gregis, cioè un condottiero del gregge cioè un capo comico, un capo di una compagnia di attori questo è fondamentale perché segna questa figura che non c'è nel teatro greco è nuova, ci sono delle compagnie di attori già in età repubblicana, organizzate, portate avanti da questo dux gregis capo comico che fa affari, si mette più o meno d'accordo con l'edile, questa è una grande differenza con il teatro greco, perché se ci ricordiamo nel teatro greco quel magistrato che si occupava del teatro, andava a produrre il teatro stesso, contribuiva all'ideazione delle opere, qui no qui.l'edile appalta mette a disposizione le sovvenzioni e poi per decidere i repertori, i programmi si affida al dux gregis che sotto di sé chi ha? Chi sono questi attori? Sono schiavi, è gente qualunque anzi meno di qualunque, gente che di solito proviene quando Roma si svilupperà, proviene dalle colonie ma anche perché capiamo che un attore in queste venationes, queste corse perde anche la vita, quindi gladiatori è questa compagine diversificata, il dux gregis si occupa in tutto pre tutto della messinscena, quindi anche costumi, allestimento scenico non deve reperire solo attori e pagarli anche in qualche mettendosi a capo, proteggerli anche, è lui che li ha comprati in quanto sono schiavi e poi deve farli fruttare, ma si occupa in generale di tutto questo allestimento, talvolta questi magistrati assistono all'anteprima degli spettacoli, soprattutto sia in epoca repubblicana, ma soprattutto in epoca imperiale per via della censura, noi sappiamoche certi imperatori come Caligola e Nerone sono molto ossessionati da questo tema legato alla censura soprattutto nel teatro e nella letteratura, sono attori quindi schiavi che stanno con un dux regis interpretano più ruoli e interpretano più generi, questa è una grande novità li troviamo indistintamente nei ludi scenici e nei circenses, non c'è molta differenza poi mano a mano questi attori alcuni di loro si affermeranno magari diventeranno degli uomini liberi, si arricchiranno, diventeranno più o meno dei divi quindi riconosciuti dalla società ma saranno sempre degli attori, l'attore in ambito romano ovviamente è definito in modo diverso rispetto all'universo greco, l'attore in Grecia è l'ipocrites et alvolta persino l'autore stesso delle opere, l'ipocrites è colui che dialoga semplicemente risponde non c'è alcuna connotazione, in ambito latino è hystrio, colui che

è dotato di capacità istrioniche, di passare da un ruolo all'altro con questa idea che già insita del poter mettere in scena diversi

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Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SorliniGia97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e tecnica della messinscena e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Mazzoleni Elena.