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Il Teatro di Pompeo e il Teatro Marcello
Pompeo è impossibile vederlo, non c'è stato un altro, quello di Balbo intorno probabilmente al 13 o 11 a.C. L'undici è il completamento del teatro, appunto il teatro di Macello. Qui si colloca, per intenderci, siamo vicino al Campo dei Fiori. Questa è la parte di questo palazzo, quello che resta, la parte retrostante a quello che si è poi sviluppato sul teatro di Pompeo, di cui non resta nulla. Resta invece un modello del teatro di Pompeo, è quello centrale enorme che purtroppo noi non possiamo più ammirare. Qui siamo in ambito rinascimentale, quindi si favoleggia sui modelli, vengono ricostruiti i modelli classici, tra cui questo teatro di Pompeo. Questo è il teatro Marcello, un'ibridazione architettonica, la costruzione di un palazzo su un teatro. Si vede che più o meno ci sono due ordini di arcate e poi parte tutta un'altra costruzione successiva rinascimentale, cioè sulle vestigia romane la famiglia Orsini è andata a costruire.
una potente famiglia romana che ha dato anche dei papi, da li intorno al400 si è elevato il palazzo, questo è un caso assolutamente unico e si vede quello che resta di fatti è teatro di Marcello costruito però da Augusto, palazzo Savelli o Orsini vediamo che addirittura il palazzo segue l'andamento circolare del teatro, questo è un dipinto del 900, un dipinto nostalgico che riprende un po' delle vestigia del teatro Marcello, c'è l'ambulacro esterno quindi le zone di ingresso teatro, se pensiamo al colosseo si ha i cosiddetti vomitoria esterni corridoi d'accesso all'edificio e lo si vede è un edificio a fondamenta tutt'altro rispetto all'edificio greco, qui abbiamo un particolare di queste arcate che sono una novità è edificio che sfrutta queste volte che è il fondamento dell'architettura romana, un altro scorcio è che è abbastanza impressionante, abbiamo proprio un
innestoarchitettonico sull' antico, questo è l'interno del palazzo per ora abbiamo vistol'esterno, questo è un modello di come si pensa dovesse apparire il teatro, si vedegià che non è un anfiteatro è un solo caso cioè quel poco che resta ci testimonia di uno di questi teatro che non è un anfiteatro e non è un circo è semicircolare, è uno di quei teatri che riprende il modello greco con grosse differenze, le vediamo già fondamenta e guardiamo la scena costruzione a tre ordini, tre piani di colonne quindi enorme e poi si hanno delle chiusure il teatro è chiuso, si hanno degli ingressi laterali per gli attori queste sono poi questioni che andremo a vedere, un modellino qui un'altra veduta, questo per dire anche quanto si sia impresso nell' immaginario poi anche rinascimentale, più moderno questo teatro di Marcello e ne parleremo poi di altri esempi.La strutturaAndando a recuperare alcuni concetti, andremo a dire un po' di come ci appare questo teatro. Qui abbiamo un po' la sintesi di quello detto, cioè il passaggio da un teatro ligneo, un teatro effimero, a un teatro stabile che pure l'aveva caratterizzato la cultura greca. Importante è il fatto che i romani incontrano i greci a casa propria in Magna Grecia dopo la conquista di Taranto. Quella Magna Grecia diventa romana e recuperano non solo i temi, i generi, ma pure i teatri. E l'abbiamo visto come doveva apparire questo teatro di Marcello, veramente secondo un po' quel modello a conchiglia, semicircolare che era il teatro greco. Quindi si va a diffondere una struttura mista greco-romana. Per ora, quel teatro di Marcello è una struttura mista, non è un anfiteatro, non è un circo, è un semicircolare riadattato alle esigenze della cultura romana con un lento processo di trasformazione, portato avanti dalle esigenze romane ed è definito quello come.
teatrale dell'epoca si ispirava ai suoi scritti. Il teatro romano era caratterizzato da una forma semicircolare, con una cavea a gradoni che ospitava il pubblico. Al centro della cavea si trovava l'orchestra, uno spazio circolare riservato agli attori. Dietro l'orchestra si trovava la scena, una struttura architettonica che fungeva da sfondo per le rappresentazioni teatrali. La scena era decorata con colonne, statue e altri elementi ornamentali. I teatri romani erano spesso dotati di un sistema di acustica avanzato, che permetteva ai suoni di propagarsi chiaramente fino all'ultimo gradino della cavea. Questo consentiva al pubblico di seguire le rappresentazioni teatrali anche senza l'ausilio di microfoni o altoparlanti. I teatri romani erano luoghi di incontro e di spettacolo molto popolari, e rappresentavano un importante elemento della vita sociale e culturale dell'epoca.Rinascimentale riprenderà molto questo testo di Vitruvio, anche per fondare la prospettiva, quindi questo è un testo capitale per chi studia il teatro rinascimentale e anche qui nel nostro caso per quanto riguarda il teatro romano, fino al primo secolo a.C. abbiamo queste strutture lignee, poi successivamente anche quando il teatro diventa stabile quei 4 punti restano veri, cioè anche quando il teatro sarà edificato, lo si vuole in uno spazio chiuso, si vede che è chiuso ma in tutti i sensi, lontano anche dal centro della città oggi il teatro di Marcello è vicino a campo dei fiori, ma quel centro è stato poi successivo all'epoca non era al centro della città, uno spazio chiuso, autonomo, indipendente, lontano dal centro per timore di creare un luogo di raduno politico specialmente in età imperiale, è considerato c'è anche un' idea poetica, di senso, il teatro inizia a diventare luogo dell'artificio.
del resto l'attore è l'istrio non è l'ipocrites è colui che gioca un ruolo, che si traveste per mettersi nel ruolo di un personaggio comincia a farsi strada questa idea, cosa che nel mondo greco era assente, nel greco il teatro non era il falso, non è luogo dell'artificio è un luogo di comunicazione di messaggi importanti che sono etici, morali, religiosi, politici, culturali nell'ambito romano ma è ovvio se si parla di gioco che cos'è il gioco? E' un ipotesi altra rispetto alla realtà che poi mima la realtà, si serve magari delle regole della realtà ma il gioco è un altrove, da altre possibilità, esce dalla realtà il gioco, questo è il teatro romano già identificato con il termine di ludus come gioco, quindi è un qualcosa che sta oltre la realtà non a caso sta nell'otium, è una di quelle attività che i romani hanno benpresente che si fa nelle feste, nei momenti chestanno fuori dal negotium, in ambito greco non era assolutamente così, il teatro eraun momento civile, era un momento di formazione, in ambito romano non lo è più èluogo di consumo, divertimento, si culturale ma in chiave di intrattenimento questoè il fondamento del teatro.
Cosa succede in un primo tempo fino a sempre questa età imperiale si utilizzanosempre pedane lignee e poi cosa fanno i romani? Usano dei luoghi già preesistentisoprattutto in magna Grecia che i greci avevano lasciato dei teatri fissi in pietra, e iromani senza troppi problemi utilizzano anche questi luoghi ma depotenziandoli dalloro valore, come dire non sono più dei luoghi religiosi così di valore, ma sono deiluoghi di gioco da subito l'orchestra viene ridotta, riducendo l'orchestra vieneridotto anche il coro e quindi viene fatto avanzare il pubblico, e il fronte scenico e ilfront scene è
quello che si dice oggi palcoscenico, quindi il luogo dell'attore diventa più ampio, cioè quello spazio che era la scena la skenè che era molto ridotto e per forza li ci stavano 1 o 2 persone ora diventa più ampio, oltre che più rialzato il frontscene, il palcoscenico si fa più basso ma questo sarà solo successivamente, se si parla di anfiteatri, se si parla di teatri si alza, perché è ovvio nell'anfiteatro il palcoscenico scompare del tutto e si ha l'arena, la scena e per scena si intende anche la scenografia diventa monumentale e si vede nel modello di Marcello si è visto tutta quella specie di parete enorme con tre ordini di colonne quella è la scena, e questo ci induce a pensare che non solo evidentemente l'attore ha più importanza ma che l'allestimento scenico pure ha più importanza, che questo teatro è tutto un teatro di effetti speciali di visione, che ci saranno.dei fondali dipinti moltovari, molto ricchi che in Grecia non esistevano e non c'era neppure bisogno di avere tutta quella monumentalità, qui addirittura tre piani, alcuni punti che aiutano che vanno a riepilogare questa architettura sorge in pianura è ovvio devo fare le fondamenta, non esiste più il declivio ci sono delle mura portanti, la struttura della cavea è sorretta da archi portanti che fungono da ingressi, con il teatro Marcello abbiamo visto quell'ingresso esterno che è il deambulatorio, costruito con archi ci sono i vomitoria che facilitano l'ingresso del pubblico interno, quindi sono dei corridoi che attraversano le scalinate, c'è una galleria coperta che corre lungo tutto il perimetro della cavea pensiamo ad esempio sempre il colosseo, le ultime gradinate sono coperte la scena frons monumentale con porte resta l'idea dell'entrata e dell'uscita dell' attore, e badiamo bene che queste entrate e usciteNon sono più frontali ma saranno laterali come un po' nel teatro oggi, per lo più gli attori entrano dai lati, maggiore profondità per forza perché la scena è più grande, questi parascenia in italiano parasceni, sono gli ingressi laterali c'è il primo uso di sipario mai visto prima, non c'era perché dov'era il sipario? Non c'era una struttura architettonica scenica in ambito greco non c'era, quindi c'è questo sipario che lo si vede bene scritto questo è un tema importante, esiste perché c'è un patto con il pubblico, perché allora significa che quello che succede in scena io ritengo che sia in qualche modo altro dalla realtà, il sipario è la prova dell'illusione scenica quando cala finisce lo spettacolo, quando si alza inizia lo spettacolo ma è un segnale per dire, per dare i confini dello spettacolo, lo spettacolo sta confinato questo.
È il punto come oggi con il teatro romano nasce la nostra idea di teatro, che il teatro deve stare lontano dalla realtà. Oggi, in ambito contemporaneo, esiste.