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Lo spettacolo all'aperto nel basso medioevo

Quello che notiamo è che in ogni caso più o meno c'è comunque la possibilità di fare spettacolo all'aperto, soprattutto nel basso medioevo. Cosa significa basso medioevo? È quel periodo che va dal XI al XV secolo, quindi più verso il rinascimento. Si andrà sempre di più verso un luogo all'aperto, quindi lo spettacolo anche in chiesa uscirà, uscirà dalla chiesa, diventerà mobile. È il caso della visitatio sepulchri, cioè lo dice già il nome stesso: questa visitatio sepulchri è la visita al sepolcro delle Marie, che vanno a trovare il corpo di Cristo, ma in realtà non lo trovano. L'evento pasquale vedremo che questo è il grande spettacolo medievale con il passare del tempo dall'altare fisso all'interno della chiesa, inizia a spostarsi. Questa messinscena si sposta verso l'esterno, fuori dalle chiese e si verificherà anche il caso in cui da.

attori chierici passeremo ad attori laici. In questo periodo come avviene l'organizzazione del teatro o della teatralità? Coincide con i momenti liturgici, cioè con le feste liturgiche la Pasqua in primis abbiamo parlato della visitatio sepulchri, il Natale con l'ufficio della Stella, varie feste soprattutto nel 200 il corpus domini che si sviluppa proprio intorno al 1264 e lungo tutto il '300 questo corpus domini, acquista grande potere dei luoghi della teatralità, di fatto è una grande processione eucaristica, che vedeva sfilare per le vie della città apparati, apparati preparati dai vari corpi sociali della città medievale, quindi dalle istituzioni politiche civili, ai corpi religiosi, a tutte le corporazioni dei mestieri, quindi maggiori rappresentanti della città che sono istituzioni politiche e civili, corpi religiosi e corporazioni di arti e mestieri, sono gli attori di questa teatralità, che così si riconosce a

partire dal 1200 nel caso del corpus domini. C'è subito la necessità di esprimere attraverso la teatralità l'appartenenza alla città, vediamo subito una coincidenza tra l'appartenenza politica civica e teatrale e non solo, la città si vuole riconoscere come tale, ma anche rispetto alla religione quindi la città medievale entrando nella cultura medievale idealmente vuole corrispondere alla città del cielo, al regno dei cieli, e quindi si metteranno in scena proprio gli episodi biblici, la città diventa il territorio che deve rispecchiare quella ripartizione del regno dei cieli. Quindi il giudizio universale, l'inferno il purgatorio, il paradiso e ogni città deve riflettere questa storia che è quella biblica, quindi tutta questa teatralità di fatto è una messinscena degli episodi biblici. In particolare l'organizzazione della teatralità religiosa, assume degli aspetti specifici in Inghilterra.dove in Inghilterra tutte queste feste religiose, processioni, feste che hanno il valore religioso in cui si inserisce il teatro, vengono, sfruttano i cosiddetti carri mobili, i pageans che sono appunto i carri mobili, e cosa sono questi carri? Sono i luoghi del teatro, l'esempio odierno di questi carri sono ad esempio quando in processione la madonna viene trasportata in processione quello è un carro, nel sud se sappiamo che cos'è la pasqua nel sud d'Italia abbiamo una buona idea. È la stessa cosa, cioè attraverso carri, quelli non sono carri portati da persone ma carri veri e propri mobili, li sopra si allestiva una scenografia cioè un fondale dipinto e li venivano posti tutti gli oggetti scenici e pure gli attori, i carri del carnevale questi sono dei carri mobili noi dobbiamo immaginare che il teatro medievale, è questa cosa, soprattutto in Inghilterra molto meno in Italia ad esempio, dove non c'è la tradizione del carro.

almeno per queste feste religiose, per questa teatralità qualimiracoli e misteri si chiamano così e poi andremo ad approfondirli meglio.

In Francia c'è un'altra specificità, che invece è legata alla Pasqua e lo vedremo, in Francia il teatro si inserisce di nuovo in particolare nella visitatio e i momenti della passione, cioè la cultura francese perché ha un certo tipo di lettura della religione cristiana, privilegia quale momento di teatralità la Pasqua, quella inglese ad esempio molto meno, per la cultura inglese la teatralità medievale va a fissarsi in generale sui racconti della vita di cristo, è molto meno presente la visitatio sepulchri o la passione.

L'esempio è la passione di Valancièn che è una passione tipica dello spettacolo medievale, e subito in Francia si distinguono delle confraternite religiose che si occupano dell'allestimento di questi apparati, detto altrimenti che si

Si occupano del teatro e questo è molto importante perché poi segnerà soprattutto in Francia il monopolio del teatro nelle mani dei gesuiti con quanto ne consegue. Esordendo con il medioevo attenzione è un luogo molto ampio non parleremo solo dell'Italia anzi, l'Italia ha un medioevo abbastanza corto rispetto al resto dell'Europa e poi parleremo di diversi secoli, questa è la Francia che vede emergere il potere di questa confraternita della passione, si chiama confraternita della passione perché questi ecclesiastici vanno ad occuparsi delle feste legate alla passione, e badiamo bene che queste persone avranno il monopolio del teatro in Francia fino al '700, cioè dal 1200 al 1700 e sono i gesuiti con il loro potere, sono quelli contro i quali dovrà sempre lottare uno come Moliere e molti altri. In Italia la situazione è ancora diversa, e stiamo parlando dell'organizzazione di questa teatralità.

L'organizzazione in Italia è nelle mani in parte di confraternite religiose e anche laiche e poi ci sono anche le accademie, cioè le accademie dei luoghi del sapere, delle scuole che proprio si preoccupano dell'organizzazione degli eventi e cosa vuol dire organizzare un evento? Pagarlo, allestirlo, confezionare degli ipotetici testi, preoccuparsi di trovare degli attori cantor, istrio quello che vogliamo però la realizzazione nel senso più ampio e in Italia di fronte ad organizzazioni complesse, perché dobbiamo pensare a spettacoli che durano più giorni, più settimane, più momenti dell'anno ecco in quel caso entra in gioco anche la città e più tardi i primi comuni, quindi diventa una questione sotto la responsabilità civica, municipale. Dobbiamo pensare che questi spettacoli legati alla storia sacra, non solo potevano durare più giorni, ma potevano svolgersi in luoghi diversi.

contemporaneamente questa è un'altra questione importantissima che caratterizza la messinscena medievale, cioè la simultaneità, cioè uno stesso spettacolo che proprio per questa natura che abbiamo detto essere all'aperto, essere eventualmente su carri o comunque dotarsi di apparati, può avvenire in luoghi diversi come ecco un esempio fatto noi oggi abbiamo un lascito, riviviscenza di questa spettacolarità data dalla via crucis, se pensiamo alla via crucis abbiamo un ulteriore esempio di spettacolarità medievale, con tappe e tappe che coinvolgono non degli attori professionisti, e coinvolgono il pubblico se noi abbiamo visto una via crucis il pubblico entra nella via crucis, deve partecipare perché il pubblico deve agire anche con cristo insieme all'attore che agisce cristo. Più avanti nel basso medioevo soprattutto in Italia va anche a definirsi una figura specifica del cosiddetto direttore di queste feste una sorta di.regista che in qualche misura presiede all'evento in tutta la sua complessità, si occupa della costruzione delle scene, dello spettacolo, si occupa anche del reclutamento di attori che vanno sempre più professionalizzandosi, l'accesso a questo teatro è libero, per forza è nella piazza, è dove capita per lo più libero diciamolo ed è uno spettacolo che viene poi promosso dalla municipalità soprattutto in Italia, cioè può essere che per questi spettacoli si invitino anche delle persone o persone in vista anche provenienti da altre città, quindi abbiamo soprattutto per il basso medioevo dei manifesti che promuovono, informano di questi spettacoli quindi nei giorni che precedono lo spettacolo, abbiamo la fissione dei manifesti, l'organizzazione di cortei che informano relativamente allo spettacolo. La caratteristica fondamentale di questi spettacoli e dei loro attori è il nomadismo, è la

mobilità questo è un termine chiave soprattutto per studiare i giullari, e già questa parola chiave di nomadismo ci porta a capire quanto poi questi spettacoli siano criticati dalla religione cristiana che è il potere e anche da un potere politico, perché il nomadismo è proprio pericoloso per varie ragioni in primis come sempre politiche perché le ragioni sono quasi sempre politiche, del resto e il teatro lo abbiamo visto sin dall'antichità quanto sia politico, quanto facilmente possa diventare uno strumento politico.

Perché gli attori in tutte le loro forme che siano mimi, pantomimi, giullari, burattinai, danzatori, cantori, istrioni perché abbiano un valore più consistente e anche possano godere di maggior rispetto dobbiamo attendere il basso medioevo e il momento in cui riescono ad associarsi in una sorta di compagnie cosiddette gilde, cioè delle associazioni o meglio corporazioni che riuniscono questi

performernomadi di fatto di strada ma per forza perché è scomparso il teatro, per forza siamo di fronte ad un nomadismo attoriale, perché manca il luogo dove lavorare, dove esibirsi e allora vado così in piazza e vivo di elemosina, fino a quando non c'è questa possibilità di riunirsi in aggregazioni sempre più professionali ed avere una minima protezione, oppure altra alternativa entrare nelle corti e esibirsi al soldo di un signore e così avremo il passaggio dal giullare al buffone, oppure menestrello quando il giullare abbandona il nomadismo di strada e lavora per una corte è ovvio che lavorare per un signore significa adeguare il proprio repertorio alle esigenze del signore che ti ospita e ti paga, questo sarà un problema molto forte per i primi attori della commedia dell'arte che si ritroveranno a dover anche malvolentieri piegarsi così al volere dei signori. Analizzando rapidamente l'attore medievalee completiamo il quadro dell'attore che di fatto è bersaglio per la sua fisicità, l'attore medievale è criticato sempre e si porta die
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Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SorliniGia97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e tecnica della messinscena e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Mazzoleni Elena.