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I sermoni giocosi e le farse nel contesto medievale
I sermount joyeux, già dal termine i sermoni giocosi, sono delle parodie di sermoni religiosi cioè delle prediche di fatto religiose, e questi hanno le caratteristiche di mescolare la lingua volgare quindi una sorta di proto francese al latino proprio dell'ambito liturgico. Le farse invece hanno la composizione drammaturgica più complessa, e sono caratterizzate da un'estrema vivacità dell'azione drammatica, i temi sono piuttosto bassi persino volgari, la chiave è quella comica, questi diciamole farse venivano rappresentate nelle piazze, su dei palchi improvvisati ma lo abbiamo capito al di là della chiesa tutto il resto è improvvisato, tutto il resto è di fatto sempre in ambito medievale, un apparato effimero l'ambito della messinscena nelle farse è minimo, pochi sono gli oggetti di scena, i costumi sono molto semplici, di fatto anche il tema è ridotto all'osso, tratta di uno scontro tra due personaggi comici.
Cioè tratta sempre di una rivalità anche violenta che vede due interessi contrapposti, frequentissimi anche in questo caso sono riferimenti a personaggi reali, a eventi reali del presente, anche riferimenti a categorie professionali proprie legati al presente, l'idea molto spesso è quella di fare una satira dei mestieri, dei mestieri comuni, di alcune figure in vista, il tema di fondo molto spesso del resto siamo nell'ambito comico è la corporeità, i bisogni primari questo è vero anche un po' nel teatro antico se pensiamo alla figura del servo plautino che è quel personaggio che fa ridere ed è l'incarnazione dell'appetito in tutte le sue declinazioni, l'appetito di cibo, sessuale per cui i bisogni del corpo primari, un esempio molto noto è la farsa di Matre Pathelin, questo è uno dei casi più noti siamo nel XV secolo, ed è anonima e tratta di un episodio molto breve.
Perché comunque sono sempre dei testi drammaturgici essenziali, il protagonista è un avvocato, questo Matre Pathelin, questo signore, un avvocato in realtà tirchio. Molto spesso c'è questa figura, che deve pagare un saldo per aver comprato una stoffa, e nel momento in cui questo sarto arriva a casa di Matre Pathelin per riscuotere, si finge malato, manda la moglie ad aprire la porta e la moglie, su consiglio di Matre Pathelin, inventa così uno scambio di persona. Dice che in realtà non è stato Pathelin a comprare la stoffa, ma un povero pastore e che quindi deve recarsi da questo poveraccio a riscuotere quanto dovuto. Dice anche che Matre Pathelin è stato vittima di questo furbo pastore, in realtà questo pastore è un povero cliente dello stesso Pathelin, e nel momento in cui Matre Pathelin si accorda con il povero pastore, affinché il pastore tenga fede a questo scambio di persona, nel momento in cui
però il sarto si accorge dello scambio di persona, chiama Pathelin e il pastore di fronte ad un giudice, e in realtà il pastore si esprime con deivelati nei confronti del sarto che alla fine è la figura che resta gabbata, l'idea quindi è ancora di una trama già presente in antichità molto complicata, che si basa sull' scambio di persona l'equivoco, un tema, una storia essenziale molto scarna che fa riferimento ai mestieri, l'avvocato, il pastore come già dei caratteri dei tipi fissi che suscitano il riso. Questo mondo non dobbiamo immaginarlo separato da quel mondo liturgico che abbiamo sondato, in ambito soprattutto dell'Europa del nord facilissime sono le commissioni tra farse, sermount joyeux, sottie e di fatto misteri o persino drammi liturgici, il mondo del teatro profano è animato dai giullari, questa figura e il suo repertorio sono importantissimi per due ragioni o se vogliamo una sola, per il suo ruolo.l'unico ruolo dentro la cultura medievale di interprete, di performer non posso dire attore è troppo deduttivo e nemmeno riconosciuto come tale il giullare è l'unica figura che resta della recitazione del teatro antico e proietta in avanti è una sorta di sopravvivenza drammaturgica una figura molto importante, ma perché è una figura che più di altre ha lasciato poi per il teatro moderno, il giullare è ciò che resta dell'attore romano, del mimo, del pantomimo con la sua gestualità, è colui che resta da quei ludi circenses, con tutta la sua versatilità perché è una figura che cercheremo di delimitare, ma non riusciremo perché talmente vasta e tra l'altro testimoniata sempre parzialmente, quindi importante in relazione al passato ma anche in relazione al futuro, perché è quella figura che nel medioevo resta e lo percorre tutto e permette poi di ritrovarequell'attore che sarà nel rinascimento attraverso la figura del menestrello, perché il giullare sarà anche menestrello, i giullari sono dei professionisti, significa colui che è pagato in cambio del proprio mestiere, pagato in qualsiasi forma nel senso che il giullare chiede l'elemosina, chiede vitto, chiede alloggio presso qualcuno, questo è il suo destino nell'altomedioevo, fino a quando a partire dal XII e XIII secolo diventerà un giullare di corte, si affrancherà diventando buffone o menestrello, quindi è un professionista dello spettacolo, che si guadagna da vivere esibendosi in esercizi di destrezza, intrattenendo il pubblico questa è la definizione, quindi in questa definizione vediamo il tema dell'intrattenimento che era totalmente scomparso nell'ambito liturgico, dei misteri, delle moralità, si magari c'era dell'intrattenimento perché tu vedevi quel mostrino nella mansio dell'inferno.ti fa paura, ti intrattiene ma lo scopo di quello spettacolo è didattico, è morale, è l'insegnamento della vita dei martiri, della vita di cristo poi intrattiene, però certamente il teatro religioso non ha come scopo l'intrattenimento assolutamente, questi giullari intrattengono, sono dei professionisti, mentre abbiamo visto che tutto il tetro religioso è fatto da professionisti ma da chierici, dilettanti nel senso chi fa un' attività per passione, quindi non è pagato per farlo e ancora cosa vediamo in questa definizione i performer, diremmo un artista molto versatile, quindi non è solo un attore no no, è un danzatore, è un ammaestratore di animali, è pure un mimo, può essere un acrobata, può essere un prestigiatore, può essere un ciarlatano perché i ciarlatani saranno molto importanti, un funambolo, un musicista, può essere tutto questo che per intenderci èmolto simile a quello che sono per noi oggi gli attori di strada, o gli artisti di un circo nella loro più grande versatilità, quindi attore non va bene attore è veramente una delle possibilità, insomma è colui che copre una vasta gamma di intrattenimenti, e attenzione cosa abbiamo detto? Esibendosi in esercizi di destrezza vero, cioè qual è il punto che fa scandalo e che per la chiesa non è accettabile oltre a tante altre cose? È che costui si esibisce unicamente con il corpo, non con la parola, o se anche la usa perché può essere un cantastorie, usa la sua parola, non la parola di un autore, non c'è autorialità non c'è testo è solo gesto, il giullare esibisce se stesso e questo è inaccettabile. Esibisce se stesso attraverso delle prove di abilità, come se si sostituisse a dio è un eco c'è lui in scena, per la cultura cristiana questa è lapura maschera quindi proprio a livello morale, religioso inaccettabile poi vedremo anche per quali altre ragioni il giullare non è accettabile, sono tre i capi di accusa, e badiamo bene che il giullare è una figura ai margini, in senso proprio fattivo perché questo vive davvero per strada, ma è ai margini è criticato da un punto di vista culturale, e quindi cosa significa? Politico religioso, c'è sempre un po' la questione politica quando le cose contano è una questione quella del potere, e vedremo perché da proprio così fastidio, il cristianesimo lo abbiamo capito in generale critica la questione del corpo, ma non è vero, è un pretesto quello di criticare l'esibizione del corpo, e di fatto il giullare esibisce il suo corpo e lo fa per intrattenere, quindi non ha scopi di insegnamento quindi è deplorevole, la cornice è questa, i suoi spettacoli non vogliono insegnare ma intrattenere e quindi
non possono andare bene, dicevamo danzatori, mimi due parole su questi ciarlatani è un termine che si sente, viene da proprio da questa, che diciamo è una figura della spettacolarità medievale il ciarlatano è colui che pubblicizza di fatto quello un prodotto che vende, e di solito nella maggior parte dei casi si tratta di medicine, unguenti, qualsiasi cosa possa essere venduto, e venduto con idee, scopi miracolosi, quindi il più delle volte inganna, cosa succede? Che questi venditori i cosiddetti ciarlatani o imbonitori, a un certo punto si rendono conto che se intrattengono un po' il pubblico, se si mettono su un palchetto effimero, raccontano qualche storia, magari fanno ridere, attirano più persone e vendono meglio i loro prodotti, cioè fanno una sorta di promozione recitata e badiamo bene che nelle piazze e fiere, un altro luogo molto molto interessante per la spettacolarità medievale dove nasce grande spettacolarità popolare,
Queste figure si muovono a cavallo tra la figura del mercante e quella dell'attore, ma di più di un attore, di un performer, noi oggi abbiamo la pubblicità. Siamo ancora lì, questa è la pubblicità, e costoro poi saranno fondamentali perché da loro partirà la solita commedia dell'arte, cioè gli attori della commedia dell'arte attingeranno molto a questi attori, anche da un punto di vista di repertorio, purtroppo possiamo dire poco perché i loro repertori non li conosciamo molto perché non scrivevano, improvvisavano con capacità performative davvero considerevoli, quindi tutto questo mondo istrionico è molto molto versatile, il mondo dei giullari nell'alto medioevo viene definito un giullare può essere istrio, può essere mimus circola ancora questo lemma, può essere saltator soprattutto quando è danzatore, e anche ioculator, iocus che sarà in fondo il termine.
esoprattutto in certe lingue passerà, pensiamo al francese jangleur colui ioculator ècolui che si esprime con dei gesti, e mette in scena un gioco, un ludus.Abbiamo